Un aspetto forse poco considerato della vicenda italiana

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Un aspetto che forse aiuta a spiegare le domande che molti si sono posti su che cosa marchi la differenza tra l'Italia ed altri paesi della zona Europea.

Cercando alcuni numeri che mi vennero chiesti per fornir dati di fatto piuttosto che le mie opinioni, leggo dal ministero degli Esteri:

In Italia il livello d'istruzione degli adulti tra i 25 e i 64 anni è tra i più bassi dell' Unione Europea: il 25% della popolazione ha solo la licenza elementare, il 30% dei ragazzi tra i 15 ed i 19 anni ha già lasciato la scuola (contro una media europea del 20%) e solo il 42% è arrivato al diploma, contro una media europea del 59%. Solo il 10% della popolazione ha conseguito in Italia un titolo universitario (la media europea è del 26%) e che solo 38 persone su cento leggono almeno un libro all' anno, contro le 70 della media europea. Gli italiani continuano a leggere poco anche i quotidiani: 102 copie ogni 1000 abitanti contro le oltre 300 per Germania, Gran Bretagna, Austria e Paesi Scandinavi.

Queste affermazioni si trovano su www.esteri.it sezione "benvenuti in Italia"

Cosi' si vede almeno una correlazione solida tra lo stato assai vergognoso dei media e il loro stato schiavile rispetto alle elites dominanti. Sono il solo pubblico che essi hanno.

 

 

 

 

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Commenti

Ci sono 4 commenti

 

Cosi' si vede almeno una correlazione solida tra lo stato assai

vergognoso dei media e il loro stato schiavile rispetto alle elites

dominanti. Sono il solo pubblico che essi hanno.

 

Dissento: la Tv la guardano tutti, ed è ben più asservita dei giornali.

Il resto parla da se, anzi temo che il quadro sarebbe ancora peggiore allegando statistiche sulla preparazione dei diplomati/laureati.

 

Il punto di Marcello U. e' corretto. Almeno nella parte in cui afferma che "tutti" la guardano. Se sia piu' asservita dei giornali imporrebbe una specie di indicatore della schiavitu'. Difficile, ancor di piu' da lontano.

 

Cosa c'è di difficile? A spanne la TV Italiana è circa al 45% proprietà di SB, al 45% dei partiti, al 3% di Telecom, un 5% di Murdock.

SB ha anche una buona quota della stampa, ma il resto se lo dividono personaggi non direttamente coinvolti, e comunque la proprietà è più frammentata.So che proprietà ed asservimento non coincidono, ma visto che il primo implica la seconda direi che quantomeno è dimostrato che la TV non è meno asservita.

Vabbè, concedo che per dimostrarlo davvero ci vorrebbero i numeri della stampa e una stima più decente di quelli delle TV, ma credo sia necessario per la discussione.

 

 

Difficile trovare il parametro giusto che misura il tasso di "asservimento" di un ente che produce immagini e chiacchere, come una televisione.

Sulla

proprieta' non ho dubbi, ma non e' un buon indice, Financial Times, per

far un solo esempio, e' di proprieta' francese e non e' affatto

asservito alle posizioni o del mondo degli affari, o dell'accademia, o

dei politici francesi.