A che punto siamo?

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No, non stiamo parlando della crisi dell'euro, dell'indebitamento di Grecia Spagna Italia Portogallo Stati Uniti eccetera, della fiducia cieca (e mal riposta) di vari governi ed economisti nelle politiche di stimolo fiscale...

Più modestamente, stiamo parlando della nostra campagna sottoscrizioni per la Fondazione nFA.

Abbiamo chiesto, e avete risposto. Generosamente. Vi abbiamo illustrato i nostri - sia pur vaghi - progetti per il futuro prossimo, rimettendoci al vostro giudizio circa l'opportunità e la validità di tali progetti, e avete risposto nel modo più onesto possibile, ovvero mettendo mano al portafoglio.

Siamo estremamente grati a tutti coloro che hanno inviato un contributo. Il vostro sostegno ci fa enorme piacere, ci tocca nel profondo ed è fonte di stimolo, di sprone a far di più e meglio. Come si dice su queste sponde dell'Atlantico, we must be doing something right.

In nome della trasparenza (di gorbacheviana memoria), abbiamo ritenuto utile fornire un resoconto ai nostri lettori sull'andamento della nostra campagna sottoscrizioni.

I numeri sono i seguenti: dal 10 maggio ad oggi (ovvero in circa un mese di campagna) abbiamo raccolto circa 19.400 euro. Di questi, 10.000 Euro provengono da due contributi di 5.000 euro ciascuno (noi, ovviamente, speriamo ne arrivino altre!). Il resto proviene da numerosi contributi che variano da 50 a 500 euro ciascuno. Il flusso di contributi è andato via via calando: nelle ultime due settimane la media giornaliera è di circa 77 euro.

Cosa vuol dire tutto questo? Il nostro obiettivo di minima è di raggiungere la quota di 30.000 euro, che viene considerata patrimonio minimo indispensabile per poter istituire la fondazione. Siamo a quasi due terzi di tale obiettivo. Tuttavia, una volta raggiunto questo obiettivo e aperta la fondazione, occorrerà avere a disposizione un flusso annuale di contributi per poter finanziare le varie attività che abbiamo descritto - le giornate di studio, la gestione di banche dati, l'assistenza editoriale e alla ricerca.

Vi terremo via via al corrente sia sulla raccolta iniziale di fondi, sia sugli obiettivi successivi che ci porremo. Per intanto, a nome di tutta la redazione, grazie di cuore.

Ah, e se conoscete qualcuno che ha il portafoglio più gonfio del vostro ed un po' d'amor di patria, parlategli di nFA ... non si sa mai.

P.S. A breve, appena troviamo un po' di tempo per compilarla, pubblicheremo la lista dei donatori. Chi avesse donato e si fosse dimenticato di chiedere l'anonimato, può ancora comunicare fare richiesta che il suo nome non sia pubblicato inviando una e-mail a trustnfa@noisefromamerika.org.

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Commenti

Ci sono 24 commenti

Peccato speravo l'articolo annunciasse il raggiungimento della cifra :-(

Sto facendo pubblicità a chi ha "il portafogli più gonfio del mio". La categoria è molto ampia e abile nel cercare scuse (sono di sinistra, sono di destra, sono interisti, che ci fanno coi soldi) comunque non demordo.

(sono di sinistra, sono di destra, sono interisti, che ci fanno coi soldi)

Il punto su cui si ha maggior resistenza è il terzo ;-)

Appena posso metto sulla mia bacheca Facebook qualcosa tipo "sosteniamo la libertà di informazione" o simile col link alla pagina delle donazioni. Visto il clima, magari funziona.

Ps ma una bella pagina facebook "Raccolta fondi per il trust nFA" c'è già? Se c'è mi date il link?

Per contribuire alla stabilità dei flussi di cassa perché non vendere stampe dei contenuti? Si può usare un sito di print on demand (direi lulu per gli usa e ilmiolibro per l'Italia) così i contenuti del blog vengono raccolti in fascicoli e chi vuole può acquistarli sul web. La qualità dei formati varia dalla "dispensa brutta da poco" al "libro discreto con copertina rigida". Non sarà una miniera d'oro, ma qualche spicciolo secondo me non guasta e ogni stampa è una pubblicità del sito che gira.

PS con questo non voglio esimermi dal versare qualche altra cosa tra un pò ;)

senza offesa, ma ci vorrebbe veramente qualcosa da leggere in bagno, ahimè il pc non posso portarlo :P

E' una  buona idea ma poche settimane fa ho provato per gioco a vedere cosa verrebbe fuori stampando da uno di questi siti, e in realta' per fare uscire un prodotto almento vagamente decente occorrono ore serie di lavoro e riformattazione. Queste sono cose che si possono far fare ad una persona stabilmente impiegata, magari a tempo parziale, ad un lavoro di segreteria, noi veramente facciamo fatica a star dietro alla compilazione dell'elenco donatori, che ancora non e' online. 

Ma dare 5000 euro a NfA non entra nel nuovo redditometro? 

Concordo con Massimo Famularo. Un richiamo sulle proprie pagine Facebook andrebbe? Potrebbe essere fatto?  E creare un gruppo sempre su Facebook?

Il mio assolutamente striminzito obolo è causa:

a) di zingari, ebrei, omosessuali, immigrati irregolari.

b) delle banche che non danno credito, dei clienti che non pagano nemmeno per sbaglio

c) della crisi

d) del fatto che fregandomene della crisi ho investito in prodotti nuovi e al momento non ho un centesimo

e) devo pagare le tasse, anche quelle che non mi competono, visto l'ammontare di cartelle che mi è arrivato, compreso, ad esempio, le "tasse di registro" per una causa che ho vinto per un credito non riscosso, non ho recuperato un centesimo, ho pagato l'avvocato, e adesso anche le tasse...

Scegliete voi la lettera, ma mi candido sicuramente a fare ulteriori versamenti in futuro.. ma non si potrebbe fare qualcosa del tipo vi prendete x direttamente dalla carta di credito ogni mese ? Ah, no, giusto, serve prima la fondazione.

Sulla lettera e) ci sarebbe un mondo da dire. Personalmente ho esperienza di vicende simili in cui il creditore è una banca. E' una cosa molto irritante il livello con cui in Italia i creditori (banche,imprese o privati che siano) se la prendono troppo spesso in saccoccia (anche avere indietro i tuoi soldi dopo 10 anni e col 10-20% di spese di recupero, finanziariamente, vuol dire prenderselo in saccoccia).

Credo che sia una di quelle caratteristiche che rendono il nostro sistema poco competitivo oltre che troppo spesso ingiusto.

Tutto interessante, ma volevo segnalare una lettera di 100 economisti contro le politiche neo-liberiste dell'UE e la manovra governativa che sarebbe sul sito del Sole-24 Ore: forse un commento da parte di nFA non guasterebbe.

 Qui la lettera. Tra i firmatari vi sono tutti economisti critici della teoria economica mainstream che non hanno costruito nulla di alternativo. Di alcuni Biasco, Termini (compagna di Biasco) ci si è occupati in questo sito per altra   faccenda ;  qui quo qua    alcuni commenti già espressi in questa sede su argomenti trattati dalla lettera. Ed infine un qualcosa di alternativo sulla crisi  qui, e sull'europa qua sempre apparsi su questo sito.

 

 

100 economisti

 

Beh, dai, non esageriamo. Cento? Se conti le pubblicazioni totali è come se fossero 7 o 8 economisti normali ... no, esagero, facciamo 11.

A distanza di quasi un mese dal precedente aggiornamento (15 giugno), non è il caso di fare il punto della situazione? Scusate in anticipo se mi sono perso qualche puntata e magari l'info richiesta è già stata pubblicata da qualche parte.  

"quasi" un mese ... aspettiamo si completi :-)