Dal Bengodi al Far West

/ Articolo / Dal Bengodi al Far West
  • Condividi
Segnalo una notizia apparsa ieri sul sito del Le Monde e passata sottotraccia sulla stampa nostrana. Secondo i dati forniti dalla FIBA (Federazione Italiana Bancari e Assicurativi) sarebbero 2.775 le rapine in banca avvenute nel 2006 in Italia, circa il 57% del totale in Europa (!). Le rapine tra l’altro sarebbero aumentate notevolmente dopo l’amnistia mastelliana, e i dati relativi al primo semestre 2007 risultano ancora più inquietanti. In totale controtendenza rispetto al trend al ribasso che caratterizza gli altri paesi dell’Unione.

Segnalo una notizia apparsa ieri sul sito del Le Monde e passata sottotraccia sulla stampa nostrana. Secondo i dati forniti dalla FIBA (Federazione Italiana Bancari e Assicurativi) sarebbero 2.775 le rapine in banca avvenute nel 2006 in Italia, circa il 57% del totale in Europa (!). Le rapine tra l’altro sarebbero aumentate notevolmente dopo l’amnistia mastelliana, e i dati relativi al primo semestre 2007 risultano ancora più inquietanti. In totale controtendenza rispetto al trend al ribasso che caratterizza gli altri paesi dell’Unione.

Indietro

Commenti

Ci sono 10 commenti

Non è solo una questione di indulto: l'Italia ha tuttora il maggior utilizzo di contante nelle transazioni, e questo è un formidabile incentivo per le rapine, viste le giacenze medie di contante presenti e movimentate nei singoli sportelli.

 

C'era qualcosa di simile sul corriere del 12 ottobre.

Interessante: i numeri citati dal Corriere per l'Italia sono sostanzialmente inferiori a quelli di Le Monde(apparentemente dalla stessa fonte ). Per la Lombardia, secondo il Corriere le rapine sono circa 300, mentre sono 600 per Le Monde. E poi l'articolo del Corriere non riporta confronti internazionali (eccetto che nel titolo). Secono i dati di Le Monde, in Lombardia nel 2005 ci sono state quasi 5 volte piu' rapine che non nell'intera Gran Bretagna.

 

 

Secondo me e` un problema di certezza della pena.  Molte volte si legge di persone arrestate che sono gia` state condannate due, tre, cinque, dieci volte per rapina ed altri crimini violenti, eppure sono ancora in liberta`.

Ci sono anche responsabilita` individuali dei giudici che non applicano le leggi in maniera piu` appropriata, per cui ci vorrebbe meno discrezionalita`, un po' come in California: 3 strikes, life in prison.

Il problema e' che in Italia comanda gente come Mastella, che e' ancora convinto della "bonta'" dell'indulto:

Figuratevi cosa sarebbe successo - ha detto - senza l’indulto

e piu' sotto - al posto di dire "costruiamo nuove prigioni" - afferma:

«Matematicamente parlando, senza l’indulto, oggi saremmo arrivati ad una

popolazione carceraria di 78mila detenuti». Una situazione dunque che

sarebbe stata «incontrollabile e disastrosa». «Mi auguro - ha poi

aggiunto il ministro - che non ci siano episodi di violenza in carcere.

Se succedesse, saremmo non un Paese civile, ma un Paese da piripicchio»

Probabilmente io, che credevo che un Paese in cui persone per bene sono quotidianamente rapinate/stuprate/uccise da gente che dovrebbe essere in galera fosse Paese da piripicchio, non ho capito niente. 

 

in realta', Phastidio, il problema non sembra esser legato all'utilizzo di maggior contante nelle transazioni in Italia. sempre secondo i dati FIBA, infatti, il valore medio delle somme sottratte e' decisamente inferiore in Italia (e dunque la rapina meno remunerativa) rispetto ad altri paesi europei. in Svizzera, Paesi Bassi, UK e Germania, ad esempio, le somme medie sottratte sono circa il doppio che da noi.

inoltre piu' che di certezza della pena, come suggerisce luca, il problema sembra essere legato da un lato alla rischiosita' del tentativo di rapina, e cioe' alla percentuale dei rapinatori arrestati (in marcata diminuzione nel 2006 rispetto agli anni precedenti), dall'altro, come suggerito dalla FIBA (qui again), alla scelta da parte delle banche di sistemi di sicurezza che tendono a ridurre le somme sottratte ma non sono efficaci nel dissuadere i rapinatori dal compiere l'atto.

purtroppo l'upload di immagini e' stato disabilitato dal timoniere, i dati li trovate comunque sul link indicato.

infine, alberto, e' triste constatare come ancora una volta i nostri organi di stampa preferiscano sorvolare su confronti imbarazzanti. a proposito mi viene in mente il Di Pietro di qualche settimana fa (penso fosse su Ballaro') a cui il commercialista di Sondrio faceva presente come i dati sul PIL italiano andassero confrontati con quelli di altri paesi dell'UE. il nostro Tonino rispondeva sprezzante: "la germania? e chi se ne fotte della germania! acca' in italia stiamo!". appunto.

Credo bisognerebbe valutare l'esistenza di una correlazione tra uso del contante e numerosità delle rapine, oltre all'importo medio di ognuna. Se ne parla qui, ma mancano i dati a supporto dell'affermazione.

Per chi ha voglia di e tempo di spulciare un po' di statistiche, consiglio di dare una occhiata al sito degli affari legali dell'unione europea che misura l'efficienza  del sistema giustizia dei vari stati:

https://wcd.coe.int/ViewDoc.jsp?Ref=CEPEJ(2006)Evaluation&Sector=secDG1&Language=lanEnglish&Ver=original&BackColorInternet=eff2fa&BackColorIntranet=eff2fa&BackColorLogged=c1cbe6

Il sito contiene una miniera di informazioni che è impossibile riassumere qui, tuttavia alcuni dati sono interessanti (pubblicherei le tabelle, ma sono imbranato e non riesco a scaricarle in maniera leggibile)

Per quanto rigurada il numero dei giudici, in Italia in professionali sono circa 6500,  vale a dire  10,4 per 100.000 abitanti, che sono pochini rispetto ai 24,7 della Germania, ma tutto sommato comparabili con quelli della Francia  e della Spagna

Altra statistica interessante è quella sui casi trattati da ciascun pubblico ministero.

Qui i<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" /><o:p> numeri qui vanno trattati con cautela, perchè l'incidenza dei casi sul numero degli abitanti dipende anche e soprattutto da quali fatti vengono considerati reati nei vari ordinamenti e come vengono perseguiti (se obblgatoriamento o discrezionalmente) tuttavia - spannometricamente - direi che il lavoro delle procure italiane è comparabile con quello di Francia, Germania e Spagna, che sono gli stati a noi più vicini come sistemi giuridici.</o:p><o:p>Non sembra poi che i giudici italiani siano pagati eccessivamente.</o:p><o:p>Qui da noi lo stipendio lordo annuo - dati 2004 -  è di €. 22.254,00 a inizio carriera sino ai 115.000 in cassazione contro i circa 39.000 di Francia e Germania, che diventano 158-000 e 90.000 a fine carriera</o:p><o:p>L'ultimo dato è quello sul numero degli avvocati. Qui il confronto è interessante, dato che l'Italia ha circa 150.000 avvocati vale a dire il triplo degli avvocati francesi e 25.000 avvocati in più della Germania, che ha  però più abitanti. </o:p><o:p></o:p>