Difendere i politici dagli elettori

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Bertinotti alla Camera dichiara "deplorevole" l'iniziativa di Di Pietro di pubblicare su un sito web i nomi dei deputati che hanno votato per inserire nell'indulto il voto di scambio. Questa e' l'argomentazione, come riportata dal Corriere on line di oggi.

«I dibattiti

parlamentari e i dati relativi alle votazioni - spiega Bertinotti -

sono pubblici e resi noti attraverso i resoconti della Camera ma quello

che qui è stato denunciato, nel caso venisse accertato, lo troverei

deplorevole intervenendo sulle libere scelte dei deputati che sono

tutti egualmente morali».

La frase non ha struttura grammaticale corretta (ancora una volta, "chi parla male pensa male"). Ma soprattutto denota la visione che  Bertinotti (sbaglio a pensare che questa sia visione abbastanza generale tra i deputati?) ha  della democrazia rappresentativa: I dibattiti parlamentari sono pubblici, per l'amor di Dio, ma sarebbe "deplorevole" se gli elettori potessero davvero nei fatti venire a conoscere come i propri rappresentanti hanno votato; potrebbero in seguito ritenerli responsabili di legislazioni che gli elettori stessi non hanno gradito.

Bertinotti teorizza il diritto (in pratica, non in principio, ai principi ci teniamo noi!) del politico a  nascondere i propri comportamenti   (non solo la propria vita privata, ma i propri comportamenti "nell'esercizio delle funzioni") agli elettori.

La difesa del diritto a nascondere agli elettori il proprio voto in aula e' classificato come difesa delle "libere scelte" dei deputati: Libera scelta di sottrarsi alla responsibilita' individuale. Roba allucinante. 

Ma non e' finita qui, la chiusura e' spettacolare. Dice Bertinotti che  il voto di un deputato e' sempre e comunque "morale" ("egualmente", cioe' qualunque esso sia - il voto - e il deputato). Da dove proviene la teoria della "moralita'" sempre e comunque? Vale davvero per tutti? O solo per quei deputati che,  ottemperando alle decisioni del Partito, manifestano in se stessi l'incarnazione del determinismo storico e della superiorita' morale della classe operaia?

"Coraggio" dice Fiorello La Guardia, un giorno anche voi avrete campagne elettorali in cui si discutera' la storia di voto dei deputati e senatori nelle passate legislazioni. Anche voi un giorno vi libererete da politici/burocrati arroganti, ignoranti, moralmente disgustosi.

 

 

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Commenti

Ci sono 12 commenti

Sai qual è il sito? Mi piacerebbe vedere come hanno votato i nostri rappresentanti, e in più credo dovremmo pubblicizzarlo al massimo.

Ricordo che il Boston Globe riportava ogni domenica come avevano votato nella settimana precedente tutti i Senatori e i Representatives del Massachusetts. Solo in Italia è uno scandalo.

tutto capisco, ma qui lo stupore davvero e' fuori luogo.

Tutti hanno sempre fatto i loro comodi. Tutti i professori liberals che ho mai incontrato sono contro le scuole private e si scocciano se si viene a sapere che hanno i figli/figlie nelle scuole private.

Tutti gli economisti liberali che ho incontrato dicono che non ci devono essere posizioni di privilegio per nulla, tranne che nel case di university tenure. Non sto a discutere il buon fondamento ma tutto quel che c'e' da fare e'

1. nella visione minimalista, non votare mai piu' per nessuna delle nequizie che votano in segreto per o per b dove gli elettori non vogliano a o b

2. nella versione piu' estrema non votar mai piu' per i partiti che proteggono e difendono simili figuri.

Il che puo' in generare in Italia di non votar mai.

 

 

D'accordissimo su tutto - inclusa la negazione che tenure=privilegio, ovviamente: senno', come potrei essere d'accordo su "tutto"?

Io, pero', ho una regola di votazione (teorica: negli ultimi 24 anni ho votato solo una volta, ed era per eleggere Ruiz Gallardon a Alcalde de Madrid!) che forse permette di votare e soddisfare quasi tutti i requirements tuoi.

1. Se sei in un sistema proporzionale o con distretto elettorale nazionale, votare per il partito all'opposizione

1.1 Se sei in un distretto uninominale, votare contro l'incumbent candidate

2. Nella lista di candidati del partito d'opposizione, votare per quelli che non siedevano in parlamento nella legislatura precedente. 

 

 

come dicono i miei studenti (che *non* sono in vacanza come non lo e' il sottoscritto) "TOTALLY" [che funziiona come frase tutta intera da sola].

due problemini, come esercizio o compito a casa.

gli italiani per far un esempio han votato per l'opposizione in un sistema pseudo-proporzionale e un poco confusionario (risultato: indulto)

2. spesso non vi sono opposizioni agli incumbent (dati su questo sono presenti in tutti i congressional records, p.es. negli stati uniti)

il che, mi sembra, indicchi  la saggezza di votare per l'alcalde (il sottoscritto vota solo per proposte libertarie, matrimoni di forme miste di sessualita, estensione dei diritti di tutti di vendere le proprie cellule staminali, liberalizzazione delle tabaccherie, & simili)

 

 

Palma, te non sarai in vacanza (io si, ma lavoro, faccio solo finta di stare in vacanza, come un calvinista al contrario) pero' delle due l'una:  o passi un inordinate amount of time al caffe' con il computer (a leggere nfa) o a Duke siete veramente tre gatti ( e tutti al caffe'). io ho due amici (completamente indipendenti) a Duke ed entrambi mi hanno detto di avere visto uno al caffe' che legge  nfa e risponde al nome palma. 

Secondo commento: che razza di anarchico-libertari leggono e scrivono sto blog. davvero divertente.

 

Giovane Palma:

vedo che anche a lei il cazzeggio estivo non dispiace, after all. Beh, neanche a me! 

Lei non solo batte a macchina un po' frettolosamente, lei pure legge e trae deduzioni logiche molto frettolosamente ...

Chiarisco le mie ditirambiche affermazioni:

- nelle ultime elezioni gli italiani (diciamo il 94% di essi) NON ha seguito la mia regola. Mi spiego: (1) la coalizione del governo uscente ha preso il 49.9% dei voti (hence, 49.9% degli italiani ha fatto di certo l'opposto di quanto io raccomando); (2) nelle liste della ex-opposizione, ora governo, mi sembra che i parlamentari nuovi e neo-eletti siano pochissimi: anche calcolando i 18 eletti all'estero come "nuovi" e "di (ex) opposizione" credo che non arriviamo a piu' del 10% degli eletti. Direi, quindi, che circa il 90% del 50.1% degli italiani che hanno votato per l'opposizione hanno scelto di votare per vecchi parlamentari della stessa, violando quindi la seconda parte della mia regola. Bottom line (ed arrotondando un po' i decimali) il 94% degli italiani ha fatto l'opposto di quanto suggerisco!

- Mi puo' dar la prova logica del fatto che l'indulto sia il risultato del sistema proporzionale? Se non sbaglio il parlamento precedente, eletto con legge altra dal proporzionale, ha fatto tutti i tipi di indulto, dal fiscale all'edilizio a quello dei morti cani.

- If 2 (cioe': non opposizione all'incumbent) non si vota e basta. O si vota contro l'incumbent alle primarie del suo partito. Direi che la rilevanza empirica di questa situazione non supera il 5% dei casi.

Concordo che votare per l'alcalde - a eccezione di quello di venezia, che senno' poi va sempre a bere il te con patriarchi "vecchiotti" ed alquanto reazionari - e' comunque cosa buona e giusta. 

 

 

forse sbaglio sempre a scrivere non in modo formale e non si "vede" . legge, o -meglio-- intende dove sto solo facendo modesto sarcasmo.

so benissimo che pochi seguono quelle regole e che i politici sono non affidabili. e noi i "sudditi" li prendiamo a volte sul serio.

l'indulto non c'entra nulla [allora qui e' chiaro non sto sfottendo, va bene?], a mio avviso vi e' una forte tendenza italiana a non punire. lo si vede in un po' tutto, dai terroristi in televisione alla opposizione integrale alla pena di morte.

Michele, se ami i controfattuali: immaginii una intervista, che so, B Walters- Kazinshky (unabomber)?

beh io ho visto Fioravanti e se mi ricordo, anche una volta Pirro-Ardizzone. le culture si vedono anche in questo.

per testare questo punto. Noi tutti (sottoscritto incluso) molto scaldati dalla difficolta' dei problemi di disegno istituzionale abiiamo detto la "rava e la fava" a proposito de i mutamenti istituzionali e costituzionali. La presnte coalizione governativa ha detto che bisognava votare contro i mutamenti (arraffati, erronei, in veneziano "pexo el taco del buso") per partire subito dopo con le vere "veraci" federaliste riforme.

Passata la festa, gabbato lo santo?

 

a alberto bisin:

elementare, tutto vero e dovrei saperlo perche' lo svizzero in questione mi ha chiesto di voi e come mai io vi conoscessi, lo conosco e capisco, meglio adesso. stavo cercando tra italiani e l'economista e' targato Ch--