Elezioni 2008: commenti nFA in tempo reale

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In Italia non si può fare a meno di discutere dei risultati a caldo e per tutta la serata e parte della notte del lunedì elettorale. Fa parte dei riti nazionali. Anche se i risultati sono molto parziali e, come già successe nel 2006, vengano poi contradetti (almeno parzialmente) da quelli finali. Quindi, ci adeguiamo, anche per permettere ai lettori di esprimere le loro reazioni. Per distaccati, freddi e razionali che i lettori di nFA siano, siamo certi che a commentare a caldo non rinunceranno.

Due anni fa, in situazioni analoghe, fu praticamente la prima volta

che "andammo pubblici". Oggi siamo parecchio più pubblici (media di

lettori superiore ai 5000 al giorno negli ultimi giorni della settimana

scorsa) quindi qualche commento a caldo va fatto. Non molti, però, che

qui bisogna anche lavorare e domani è il 15 Aprile!

Partecipazione. Primo

risultato certo e, QED direbbe Sandro, è stata altissima. Scesa di 3-4

punti, certo, e quasi uniformemente sul territorio nazionale. Insomma, ai tre di noi che si sono astenuti ed a quello, in particolare, che l'astensione l'ha predicata, sembrano averci ascoltato in pochi. Bisognerà aumentare l'audience; convocare per mercoledì l'ufficio marketing e vendite. Vedremo più tardi se han fatto meglio gli altri tre.

Primi exit polls. Consortium per SkyTV dice 42% per PdL, 40% per PD e 5% circa UDC ed SA. Se è così, hanno vinto BS e VW e perso gli altri. Ma calma, che con il voto utile come nuova religione nazionale, molti di quelli che hanno votato UDC ed SA per affetto ideologico si saranno vergognati di ammetterlo. Ad ogni modo, se così è il caso è chiuso. Volevate il bi-partitismo? Ora lo avete, e grazie al porcellum!

L'angolo del cinico, che poi è Sandro. C'è un po di confusione sul dato di partecipazione. Il corriere dice 80,1% contro 84,3%. L'ultima volta che ho guardato i dati del ministero il dato 2006 era 83,6%. Vedo adesso che Repubblica ha dati più sensati: 81% nel 2008, 83,6% nel 2006. Nel 2001 fu 81,4%, direi che siamo lì. Adesso aspettiamo a vedere il risultato finale sui voti validi. Nel 2006 fu inusualmente alta, 81,2%. Nel 2001 fu 75,4%. Mi aspetto un dato vicino a quello del 2001.

È troppo presto per commentare i risultati, i primi exit polls è probabile non siano molto vicini al risultato finale. Lo stesso, ci sono due tendenze che sembrano delinearsi: 1) poco spostamento tra destra e sinistra. La Lega prende più voti, un po' a scapito del PdL un po' (meno) a scapito di Casini. Il PD fa il pieno, fregando i voti a SA e minimizzando i socialisti. Destra e sinistra, come blocchi identitari, non cambiano gran che; però aspettiamo di fare i conti a urne chiuse. 2) Ho schiaffato i risultati degli exit poll della Camera nel foglio di calcolo che genera i risultati in seggi del Senato. Ecco cosa salta fuori.

 Percentuale Seggi
PdL 42165
PD 40149
UDC 5,50
SA 4,50

Lasciate perdere i numeri esatti, che come ho detto prima possono cambiare. Il messaggio pincipale qua è che il risultato del Senato non sarà determinato dal gap PdL-PD, su cui invece continuano a menare il torrone tutti i media (in particolare, chi $%&% se ne frega se arriva primo il PD o il PdL?), ma dalla performance di SA e UDC. Se il PD prende meno voti al Senato , questa può essere un'ottima notizia per Veltroni: significa che è più probabile che SA passi la soglia nelle regioni rosse e porti via seggi al PdL.

Update 17:40. Direi che si mette bene per il PdL. I primi dati del Senato indicano che SA è praticamente wiped out (anche se continuo a restare perplesso: meno del 4% in Emilia Romagna, possibile?). Il porcellum aggiunge tra le sue tante gravissime colpe il fatto che non possa gioire di questa notizia. L'UDC sta pure facendo schifetto. La prospettiva di un Senato in cui l'unica opposizione è il PD diventa molto concreta. Se regge il boom della Lega, questo partito diventerà ago della bilancia; not sure what this implies.

Dipartimento lamentele sui sondaggi pre-elettorali (Sandro). Fino a questo punto direi che hanno fatto abbastanza bene per quanto riguarda i partiti grossi, almeno stando ai primi risultati; forse hanno un po' sottostimato il PD. Hanno completamente sbagliato le previsioni su SA, di cui prevedevano un calo sostanziale ma assolutamente non il crollo verticale che si sta rivelando nei primi dati scrutinati. Anche l'UDC è un po' sotto la quasi totalità dei sondaggi, ma in questo caso il gap è minore.

Almeno un dato positivo c'è. Ed è che Fausto Bertinotti sparirà, assieme ai vari cialtroni che gli fan corte, dalla scena politica nazionale. Visto quello che era possibile (ossia, molto poco) questo non sembra un brutto risultato. Sapere che la sinistra italiana si è finalmente liberata delle follie comuniste&radical-chic fa piacere. A chi lavora all'università, in particolare, farà un sottile piacere sapere dell'affossamento politico di quel pagliaccio che era, e rimane, il signor Mussi.

Però c'è anche un dato negativo. Ossia che la Lega raggiunge i suoi massimi storici (meglio, sembra raggiungerli) proprio quando ha abbandonato ogni ombra di federalismo e liberismo, e s'è trasformata in un partito xenofobo e poco più. Verrebbe voglia di fare il sociologo ed interpretare tutto questo semplicemente come la rabbia del Nord che lavora contro le disfunzioni, i crimini, il malaffare e, soprattutto, le tasse di VV e TSP. Una rabbia che non avendo altro canale attraverso cui manifestarsi, si esprime nel supporto alla Lega, che almeno tale rabbia canalizza e fornisce a questa gente un minimo di dignità politico e di struttura identitaria. E forse, per una volta, il sociologo non avrebbe torto.

L'angolo dell'ottimista. (Sandro). Queste elezioni avevano già raggiunto prima di svolgersi un buon risultato, la scomparsa politica di Mastella. Un altro sembra si stia aggiungendo, l'eliminazione dei (mica tanto post) comunisti. Sottile piacere la sconfitta di Mussi? Sottile un corno, è motivo di grande gioia. Tra l'altro, aspettiamo i dati definitivi ma non so se avete idea dell'entità esatta della disfatta di questi signori. I giornali, che hanno sempre difficoltà con le addizioni, comparano il dato 2008 con quello di Rifondazione, and it looks bad enough. Ma se sommiamo tutte le componenti di SA, questi avevano preso il 10,22% alla Camera nel 2006. Con metà del Senato scrutinato (dato 19:03) questi signori hanno il 3,3%. In altre parole hanno perso i due terzi dei loro voti, e questo senza neppure contare che Mussi e compagnia avrebbero dovuto portare qualcosa dai DS. In Veneto sono al 2,1%, con quasi tutti i voti contati.

L'effetto Fuda. (Sandro) Come previsto, Veltroni sta pagando cara la coraggiosa esclusione di Pietro Fuda dalle liste PD in Calabria. La regione passa nettamente al PdL. Non si materializza invece lo sfondamento della Destra nel Lazio; con 1700 sezioni scrutinate sul 5200 sono al 3,3%. Il Lazio sembra saldamente in mano al PdL.

They don't get it. (Sandro) I primi commenti degli esponenti di SA sono esilaranti. I verdi dicono che non sono stati abbastanza verdi. I comunisti del PdCI (ben diversi da quelli di Rifo, che diamine) che non sono stati abbastanza comunisti. Altri dicono che è tutta colpa del voto utile, della "trappola bipartitica". Nessuno che si pone la domanda essenziale: "e se avessimo perso perché diciamo una marea di cazzate?". Comunque, possono sempre emigrare in Nepal.

Previsioni sui seggi delle 20:10. (Sandro) Usando i dati parziali per la Camera e schiaffando nel solito foglio di calcolo mi viene questo.

 Percentuale Seggi
PdL 45,4172
PD 38,9142
UDC 5,30
SA 3,20

Repubblica fornisce numeri diversi per il PdL, 163 a 141. Visto che la somma fa 305 stanno escludendo i seggi esteri e qualcos'altro. Ovviamente non si sognano di spiegare da dove tirano fuori i loro numeri. Le nostre stime predicevano un risultato inferiore per il PdL ma la colpa è dei sondaggi che non hanno previsto il crollo di SA. In realtà la metodologia "uniform national swing" sembra aver funzionato abbastanza bene. Presto per dire comunque, ci ritorneremo.

They don't get it, part II. (Giorgio) Da Repubblica.it:

 

"La debacle di oggi dimostra senza ombra di dubbio l'errore clamoroso commesso rinunciando alla falce e al martello per inseguire un progetto effimero" taglia corto il deputato di Rifondazione Gianluigi Pegolo.

 

Minchia, addirittura la falce e il martello...! Resta da vedere cosa succederà al prossimo ciclo elettorale (che, come ripete Michele, questo è un gioco ripetuto). La speranza è che il PD si sposti su posizioni più liberiste in campo economico, ma il timore è che come reazione agli sfracelli che farà BS si sposti più a sinistra. Avendo scarsa fiducia nell'acume dei nostri politici, assegno una probabilità maggiore al 50% alla seconda ipotesi.

Possiamo già cominciare a tirare le somme (Michele). Non credo i dati finali cambieranno molto da quanto si vede al momento. Quindi:

  1. Berlusconi e Bossi hanno stravinto. Mi dispiace, perché non credo governeranno bene e temo faranno anche qualche disastro. Ma hanno stravinto ovunque e soprattutto nel Nord che lavora e che produce (e che include l'Emilia Romagna, la quale non è più "rossa". Nossignori, per niente: finito anche quello. A me pare bene, sia chiaro. La gente comincia a votare con le proprie tasche, e molto meno sulla base di ideologie. La natura identitaria-ideologica dell'appartenenza a dx o sx mi sembra diminuita, molto. Il totale dei voti di dx è MOLTO più alto di quello del 2006, se fate bene i conti. L'effetto Prodi-TPS-VV è chiarissimo, ed è negativo. Ovviamente non mi sorprende per nulla.
  2. Bertinotti ha straperso, Casini ha perso. Forse spariranno elettoralmente anche se non come organizzazioni, visto che in qualche maniera qualche soldo di finanziamento pubblico li terrà in piedi. Ma vedo grande campagna acquisti di BS&Bossi verso parlamentari di UDC, escluso Casini. Idem per il PD verso qualche "pentito" transfuga dal PDS. Casini si rallegrerà d'essersi ri-sposato bene, e sparirà dalla scena nazionale. Proverà forse a fare il sindaco di Bologna fra un paio d'anni, cosa per la quale ha qualche chance.
  3. Fini non ha vinto. Storace e la Santanché gli hanno portato via voti: il popolo di destra è fascista, anche se è un 3%, come il popolo comunista puro e duro. Ora Fini conta politicamente meno di Bossi anche perché Berlusconi non ha bisogno di lui nel Sud. Meglio si accontenti del posto che il suo sdoganatore gli ha offerto al Senato.
  4. Se BS riesce nel suo intento di farsi presidente della repubblica, avremo forse, fra qualche tempo, Tremonti primo ministro. Ma la vedo complicata in termini procedurali e di tempi tecnici. In ogni caso, tempi duri per nFA, viste tutte quelle che gli abbiamo detto contro da due anni a questa parte!
  5. VW ha perso, anche lui. Inutile provare a girarla: ha raccattato tutto quello che poteva raccattare a sinistra, e non passa la soglia del 40%. Ha perso soprattutto al centro-nrod e fra la gente che lavora, prego prendere nota. Sgovernare costa, tassare chi lavora è dannoso, e fare i furbetti trasformisti non paga. Anche se hai tutta la stampa nazionale (Corriere, Repubblica, Stampa, Sole, ...) che ti tirano la volata e ripetono le tue bugie, sembra che il ceto medio lavoratore non ci creda: in Veneto la Lega ha, da sola, più voti del PD! Neanche le Marianne capolista servono. Forse servirebbe essere liberali e democratici per davvero, invece che ex-comunisti, funzionari di partito riciclati a fare gli obama-de-roma. Farci su un serio pensierino, borghesia produttiva ed intellettuale del nord. Questa nota non è per i funzionari di partito romani, su quelli non ho mai risposto speranza alcuna. Questa nota è per la borghesia produttiva del centro-nord che non riesce a digerire il peronismo di BS&Bossi e vorrebbe avere un paese più europeo. Svegliarsi, e smetterla di fare la ruota di scorta della casta ex-comunista! Provare a mettersi in proprio e ad avere il coraggio delle proprie idee e dei propri interessi, anche! Fra 5 anni si vota di nuovo, non finisce tutto oggi. Nel frattempo, mutande di ghisa e pedalare. Avete sbagliato cavallo, ora allevatene un altro di credibile ed insegnategli a correre.

Ancora un po' di ottimismo (alberto).

1) Io la vedo così. I comunisti non ci sono più. Secondo me questa è una botta che resta. Un po' di loro in futuro non voteranno (come forse hanno fatto in queste elezioni) e un po' passeranno alla sinistra moderata. Hanno governato (con) Prodi, hanno fatto vedere la faccia un po' troppo in tv, e così hanno generato un riallineamento delle preferenze politiche italiane col mondo occidentale che ci voleva.

2) I buffoni (tipo cespugli fascisti) e i più svisceratamente attaccati ai privilegi di casta (da Mastella ancora prima delle elezioni a Casini) hanno preso una brutta botta, anche se ancora respirano. La Lega e Di Pietro - che fanno un po' meno casta, nell'immaginario collettivo - hanno fatto bene.

3) Il PD le ha prese. Chissà che sia il momento per un ripensamento vero. Su due fronti: i) un piacione simpatico che pare nuovo non è sufficiente (io ero convinto che ce l'avrebbe fatta, che quella che a me era parsa una buona campagna elettorale - con smottamenti vari - ma buona, lo avrebbe ripagato; non è stato così; ii) la sinistra, con questa posizione cautamente riformista, un po' liberale dove non conta, e statalista dove conta, non ha la maggioranza del paese; se la sinistra si comporta responsabilmente, cioé non aumenta la spesa aggregata, ma non tocca la spesa al Sud, perde il Nord e non ha la maggioranza. E chissà che non nasca un terremoto organizzativo all'interno del PD da cui nasca un Antonio Blairo per le prossime elezioni. Ne dubito ma è concepibile.

4) Vediamo come governa la destra con la Lega. Le probabilità sono basse ma non nulle che ci si avvii a un più spinto federalismo. Questo è un bene. Non ci rimane da sperare che in questo. Purtroppo le magliette e le scarpe costeranno di più (che Tremonti proteggerà l'industria del Nord a danno della Cina) e gli italiano ritorneranno a lavarsi da soli i panni e i bagni che le badanti saranno difficili da trovare e care come il fuoco. Per il federalismo, questo ed altro. E poi avremo la "grande Malpensa"; vuota ma grande.

Nessuna ragione d'ottimismo per chi ha votato PD "sperando" .... (Michele). Scusatemi, cari colleghi, ma proprio non posso trattenermi. Rileggetevi dichiarazioni e reazioni di costoro. Imbarazzanti. VW dichiara di aver vinto. Aveva 22 punti di distacco, dice lui. Come li abbia calcolati, lo sanno solo lui, Franceschini e la Madia, che forse s'occupa dell'ufficio econometrico nel "loft" (al PD sognano tutti di vivere a Soho e Tribeca). Hanno fatto la grande rimonta! Quale grande rimonta? Siamo (è, il PD) la più grande forza riformista! Basta definire "riformismo" adeguatamente ed anche io sono la più grande forza riformista! Ma neanche quando perdono riescono a dirsi la verità? Cognitive bias? Self denial? Potere obnubilante dell'ideologia secondo cui "siamo meglio noi"? Non uno che abbia detto: tasse, maledette tasse. Nessuno che abbia proposto di fare un %%$ così a VV e TPS, nessuno.

Il PdL in Lombardia e Veneto (Sandro). Un dato che è stato poco sottolineato è il disastro elettorale del PdL in Veneto, che si accompagna alla performance mediocre in Lombardia. In Veneto nel 2006 la somma FI e An dava il 36,1%. Il dato attuale è 28,3, senza la Lega avrebbe perso il premio di maggioranza contro la coalizione PD+IDV, che ha preso il 31,6% (chissà se lo sapevano e per questo hanno deciso di non andare divisi?). È il 26,1 della Lega in Veneto che fa la differenza. In Lombardia è andata un po' meglio, ma non bene. La somma di FI e AN nel 2006 era 38,8, ora è il 34,3. La forza di Berlusconi risiede sempre più nel centro-sud. Pienamente d'accordo con Michele sulla ridicolaggine delle dichiarazioni dei dirigenti del PD. È vero che hanno saccheggiato le altre forze di sinistra (non solo SA ma anche i socialisti; la loro scomparsa è ulteriore cosa da celebrare) e in questo modo hanno preso più voti che nel 2006, ma mentono in modo ridicolo se affermano di non aver perso alla grande. E nessuno, non un cristo di nessuno, che dica quello che è ovvio: non si può governare contro la parte del paese che produce, non si può risanare solo a base di aumenti delle tasse, non si può porre come pietra angolare dell'azione di politica economica l'abbassamento dell'età pensionabile. Al Nord il PD non ha perso contro Berlusconi, che in realtà ha perso pure lui, ma contro la Lega. Cosa significhi questa performance straordinaria della Lega è una cosa che andrà capita meglio, ma io azzardo una spiegazione: la gente ha giustamente punito Prodi per il suo malgoverno, e lo ha fatto dove il malgoverno più si è fatto sentire. E in questa parte del paese l'impresentabilità di Berlusconi inizia a diventare evidente. L'impresenatbilità della Lega meno, ma alla fine la gente preferisce votare per il male minore che astenersi.

In risposta a rectoscopy, che chiede cosa predice il foglio di calcolo sui seggi. Questo è quello che si ottiene inserendo gli ultimi dati della camera per predire i seggi del senato (54000 seggi su 61000).

 Percentuale Seggi
PdL 46,5174
PD 37,8140
UDC 5,60
SA 3,10

Il foglio non mi da i risultati disaggregati all'interno delle coalizioni. Comunque la Lega dovrebbe prendere poco meno della metà dei 31 seggi della Lombardia e dei 16 seggi del Veneto, più altri seggi nella altre regioni del Nord. Direi che la forza della Lega al Senato sarà sui 30 seggi, assolutamente determinanti per qualunque provvedimento serio. Dio mio, se solo fossero come i catalani di Convergencia i Unió...

Il disastro elettorale del PdL è il disastro di Fini (Michele). Sandro menziona il fatto che, se sommate le percentuali di FI ed AN nel 2006 e confrontate questo con la percentuale del PdL nel 2008, ottenete un risultato piatto in Piemonte ed Emilia Romagna (-0.qualcosa %),  leggermente negativo (-3%, circa) in Lombardia, abbastanza negativo in Friuli (-4%), molto negativo (-8%, circa) in Veneto [non ho tempo per controllare Trentino, Aosta, Liguria]. Occorre stare attenti ad interpretare questo fatto come una sconfitta di Berlusconi, non lo è per nulla. È Fini che perde, mentre Bossi (l'alleato più fedele di BS) stravince e BS vince. Storicamente mi aveva sempre sorpreso la presenza d'un voto di AN nel Veneto fra ceti sociali potenzialmente "leghisti". Ne conoscevo molta di questa gente e non capivo, visto che AN è il partito di Alemanno e dei trasferimenti al Sud ed a Roma. La ragione mi era sempre sembrata che da un lato molta parte del Nord non aveva ancora colto alla radice la gravità del problema fiscale (grazie, VV&TPS, per aver eliminato a tutti questo dubbio!) ed il ruolo che Roma ed il Sud giocano nell'operazione "trasfusione del sangue" e che, dall'altra, la posizione xenofoba di AN fosse ancor più attraente di quella della Lega che rivendicava un'identità culturale "padana" dagli imprecisi contorni. Ora, credo, questi due fattori sono saltati. Al Nord la centralità del problema fiscale è nella mente di tutti, così come la sua relazione con il Sud e con la casta romana. Bassolino e l'immondizia campana a questo sono serviti, indeed. Ed i trasferimenti fiscali di Prodi&Co hanno avuto l'effetto desiderato: far incazzare in modo definitivo i donatori di sangue. La Lega ha anche preso una posizione molto più dura su immigrazione clandestina e criminalità - forse vi sorprenderà, o forse meno, ma io non la trovo una posizione così folle! La trovo semplicistica, volgare, mal articolata ed esagerata. Ma non folle: ha una base reale solida e risponde ad esigenze vere e sacrosante ... quando ho tempo mi spiego meglio, incazzatevi e stracciatevi le vesti nel frattempo. Perdippiù, la creazione de La Destra ha portato via a Fini i fedeli fascisti, che sono andati con Storace. Così lui ha preso una botta bestiale nel Nord.

Credo anche che, se ritornate alla fase pre-elettorale, lo scontro chiarissimo fra BS e Fini (e Casini) per la supremazia nel centro-destra abbia contato. BS ha vinto, Fini ha dovuto andare con lui, Casini si è suicidato sperando (inutilmente) che la CEI lo salvasse. Ma BS non dimentica e sa che Fini, entrando nel PdL, ha giocato la sua ultima carta per diventare leader della destra: succedere a BS quando a questi verrà il coccolone. Se capisco bene il personaggio BS, egli ama i fedeli lacché (che lui, nella sua strana visione dell'universo e del suo ruolo in esso, considera amici e compagnoni d'una grande avventura contro il mondo e le sue stupide leggi e regole; tipo Confalonieri, Dell'Utri e, negli anni più recenti, il Bossi). Fini ha avuto troppe volte la tentazione di fargli le scarpe. A BS questo non è piaciuto, anche perché Fini lo sdoganò lui nel 1993, e Fini deve a BS tutto il potere che ha avuto dal 1994 in poi. L'ultimo tentativo di tradimento, a mio avviso, è stato quello decisivo.

Insomma, dietro alla crescita di voti della Lega nel Lombardo-Veneto c'è anche l'approvazione di BS e della sua macchina televisivo-mediatica. A lui questo va benissimo: Fini, il 15 aprile 2008, conterà molto poco nel PdL. Molto di meno di quanto contasse il 12 Aprile 2008, ed infinitamente meno di quanto lui sperasse di contare quanto ha deciso di accettare l'invito di BS a sciogliere AN nel PdL. Oramai è fatta e, a mio avviso, è finito. Diventerà il presidente del Senato, e defunta ivi. Ma, ripeto, okkio ad interpretare il risultato del Lombardo-Veneto come una sconfitta di BS: in realtà è una sua vittoria politica. Completa la vittoria del Nord incazzato e che s'e' stancato di pagar tasse per tutti: ammetto senza remore che mi fa un sottile, anche se leggermente masochistico, piacere. Mai sopportato i fascisti, ed ancor meno i loro contemporanei e ridicoli epigoni.

 

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Commenti

Ci sono 49 commenti

Le prime proiezioni (non exit polls) danno una vittoria più netta al Senato per PdL + Lega. Si ignorano i dati regionali, che sono gli unici che contano.

 

 

a lume di naso si tratta di una discreta randellata....poi è chiaro che a me può far persino piacere che la Sinistra Arcobaleno sia stata un flop (ma immagino lo sgomento di Bruno Vespa...).

Ma se riflettiamo su quello che sembra un vero e proprio boom della Lega, c'è da prendersi paura.....

 

in Sicilia sembra che l'UDC raggiunga il quorum dell'8% al Senato, togliendo così seggi al PD.

SA non raggiunge il quorum in nessuna regione. il che dovrebbe dare una maggioranza di seggi sufficientemente ampia al PDL per governare.

 

sembra che SA non raggiunga il quorum neanche alla Camera. consoliamoci così ;)

 

Al di là di quanto si possa legittimamente pensare in merito alle innumerevoli pecche dei due principali leaders, il risultato importante sembra essere l'uscita dal parlamento di curiosi personaggi che ancora si richiamano al marxismo o che hanno come unica proposta un fideistico, ignorante, anacronistico  fanatismo ambientalista.

Mi pare evidente che, se la cosa sarà confermata dai risultati definitivi, costituirà un avvicinamento alla modernità del mondo occidentale.

Riguardo alla lega, concordo pienamente sul fatto che sia un voto di "sfinimento" che il nord-italia ha dato per rimarcare la distanza dalla monnezza napoletana e dai cannoli di Cuffaro: a prescindere dalla pochezza della proposta programmatica leghista e dall'impresentabilità culturale di molti candidati (cosa, però, comune a tutte le formazioni ed in alcuni casi accompagnata anche dall'impresentabilità morale), credo che la situazione possa essere sfruttata per dare una spinta verso quell'Europa che le regioni settentrionali sentono propria, anzichè viverla - come dice Riccardo Illy - come una mera collocazione geografica.

La storia - o, magari, anche la cronaca - s'incaricherà di smentire il mio ottimismo ma, per ora, lasciatemi coltivare qualche speranza. 

 

E' che per la sinistra e' la sconfitta piu' grave dal 1948, l'ha riconosciuto pure Boselli che non e' un marxista. il crollo di SA (esempi: Emilia da 16 a 5%, Toscana da 12 a 3-4%) e' dovuto semplicemente al fatto che parte dei loro votanti (pochi) sono passati al PD, come il ministro PdCI Alessandro Bianchi, parte sono rimasti a casa (la maggioranza, vi basta vedere dove l'affluenza e' scesa ieri e oggi), parte hanno votato Ferrando e affini.

Il PD (sottolineo: PD), cosi' com'e' nelle intenzioni di Veltroni, e' un partito di destra pietista e pericolosa e confusionaria, altro che PSOE di Zapatero, Labour di Blair o SPD di Schroeder. E' la terza bruciante sconfitta di veltroni, visto che non riesce a prendere voti in piu' rispetto a quelli che prendevano DS e Margherita nel 2001 e 2006, anzi. La sua carriera politica e' finita.

Sicuramente e' una sconfitta salutare, anche se ho molti dubbi sulle capacita' di analisi politica di quelli che stanno in quel partito

 

 

In realtà il PD ha migliorato di un 2-3% rispetto al 2006, come ha migliorato Di Pietro.  La buona notizia di queste elezioni mi sembra stia nel fatto che la gente si sia resa conto che la "zavorra" del governo Prodi stava a sinistra (non che i moderati non ci abbiano messo del loro, sia chiaro!).

Esilaranti Turigliatto&C., che danno tutta la colpa della sconfitta al già abbastanza malmesso Bertinotti.

Concordo con Michele per quanto riguarda AN: Fini a mio avviso si è suicidato politicamente, ora la sua unica chance è giocarsela alla morte con formigoni o qualche altro forzista per ereditare il logo pdl quando BS si leverà di torno (btw....chi scomparirà prima secondo voi, lui, mike bongiorno o pippo baudo? Non avrei mai immaginato che tutti gli showmen fossero cosi longevi) 

 

Mentre gioisco per la scomparsa della sinistra dal Parlamento, mi chiedo dove sono andati a finire i voti persi da SA.

Il mio timore è che non siano andati a destra, come temo non siano andati verso il PD. Qualcuno è andato a Sinistra Critica (!!) e qualcuno, secondo me, è andato tra gli astenuti. Il che mi fa pensare che la disfatta di SA non sia dovuta all'essere troppo comunisti, ma troppo poco, per i gusti del loro elettorato.

 

 

Repubblica fornisce numeri diversi per il PdL, 163 a 141. Visto che la

somma fa 305 stanno escludendo i seggi esteri e qualcos'altro.

Ovviamente non si sognano di spiegare da dove tirano fuori i loro

numeri.

 

 

I dati sono quelli di Consortium per la RAI (lo dicono, anche se magari non lo ripetono ovunque).

 

 

Al sottoscritto modestamente appaiono le seguenti le "morali" da trarre.

 

Mentre dei dementi continuano a dire sciocchezze che hanno letto sui giornali ecologisti di 20 anni fa,

 

lo sconfitto reale e' il (ex-in carica) governo Prodi. Con tutte le acrobazie (formazione di un nuovo partito a destra pietista-confuso- da parte di Veltroni, formazione di un nuovo partito di ultra-sinistra da parte di Pecoraro Scanio Bertinotti & C.) hanno arretrato rispetto alla coalizione (che grosso modo serve lo stesso bacino di utenza, per usare un termine telefonico) ulivista.

 

Che abbia vinto Berlusconi e' un poco piu' dubbio nel senso che si ritrova i medesimi problemi dei suoi governi precedenti (confusione mentale, putinismo in politica estera, alleati piu' o meno bizzarri) e meno soldi in cassa per operare nelle grandi opere etc. Son curioso, come pura curiosita', di vedere se adesso emerge una cordata di sua moglie, suo figlio, l'addestratore di falconi di Arcore, per "salvare Alitalia."

 

Di molto positivo ci sta la scomaprsa di vari gruppi di facinorosi (Ferrara, De Angeli, Santanche') che spero ritornino ai night club, ai giornali, alle riunioni studenti-parenti-professori.

 

Ho appena sentito il leader dell'MPA dire che vuol fare un ponte con quelli della Lega: non parlerà mica del ponte sullo stretto?

Ciò che pretenderà la Lega e soprattutto quello che otterrà: questo potrebbe essere il passaggio politico cruciale del prossimo futuro. Se vinceranno loro, paradossalmente si potrebbe creare una situazione favorevole alla formazione di un partito liberale (loro malgrado, forse). Altrimenti sarà peronismo.

O forse sto dicendo una cazzata.

 

 

 

Vediamo come governa la destra con la Lega. Le probabilita' sono basse

ma non nulle che ci si avvii a un piu' spinto federalismo. Questo e' un

bene.

 

Dovra' essere un federalismo che metta d'accordo gli elettori del nord e quelli del sud pero'; cioe' il federalismo che loro chiamano "federalismo fiscale solidale" (vedi programma). La mia paura e' che usciranno dall'empasse creando altre 20 mila guardie forestali pero' questa volta in lombardia.

Guardàtelo il programma. E' interessante. Poi qualcuno mi spiega alla voce "universita' e ricerca" cosa sono i "fondi dei fondi". Io lo interpreto come qualcosa tipo: "credevate di aver toccato il fondo? E invece no! Ecco il fondo del fondo".

 

 

 

L'aspetto che più mi ha colpito - a fronte di dati ancora provvisori - non è tanto la vittoria del PDL, quanto la dimensione della disfatta della sinistra post-ex-whatever comunista, anche in queli che erano considerati suoi bacini di consenso (le cosiddette regioni rosse). Bertinotti ha annunciato le proprie dimissioni, e non puo' che essere una buona notizia.

Altra notazione: storicamente chi non conquista (elettoralmente parlando, immagino l'abbiate fatto notare anche voi) il Nord non vince le elezioni - come analogia, mi viene in mente l'area di Londra che è decisiva in maniera analoga in Inghilterra nelle strategie di laburisti e conservatori.

Ho l'impressione che con questa maggioranza ne vedremo delle belle, a partire dalla legge elettorale (che non credo sarà modificata, i vincitori di stasera non credo ne sentiranno l'urgenza) passando per l'affaire Alitalia...

 

22:15

Proiezione seggi Senato: Pdl 167, Pd 137

Secondo

la quinta proiezione Consortium sui seggi in Senato, il Pdl più Lega

più Mpa ottiene 167 senatori (141 il Pdl, 23 la Lega, 3 l'Mpa), mentre

al Pd più Idv vanno 137 seggi (122 il Pd, 15 l'Idv).

 

 

"Concordo con Michele per quanto riguarda AN: Fini a mio avviso si è

suicidato politicamente, ora la sua unica chance è giocarsela alla

morte con formigoni o qualche altro forzista per ereditare il logo pdl

quando BS si leverà di torno"

"

Fini non ha vinto. Storace e la Santanché gli hanno portato

via voti: il popolo di destra è fascista, anche se è un 3%, come il

popolo comunista puro e duro. Ora Fini conta politicamente meno di

Bossi anche perché Berlusconi non ha bisogno di lui nel Sud. Meglio si

accontenti del posto che il suo sdoganatore gli ha offerto al Senato."

 

Ora c'è da domandarsi dove andrà quel 12,5% (2006 al 14% meno il 2,5% de "La Destra") che, infine, ha contribuito ancora in maniera determinante alla vittoria del PDL: sicuramente non ha fatto il salto di qualità rispetto alla Lega, però vorrei ben vedere se senza AN BS avrebbe vinto con un tale margine. Fini ora pare veramente eclissato: Sky non ne parla, i giornali manco. E si parla di Letta come vice-primo ministro. E lui? Ma sopratutto, come la prenderanno i suoi elettori? Mah, mistero.

 

 

Magari sbaglio, ma il "vecchio" Polo delle Libertà, con AN e FI divisi, avrebbe preso ALMENO gli stessi voti che ha preso, e probabilmente qualcuno di piu'. Resta da vedere se, con questa "configurazione", sarà piu' facile per BS gestire i rapporti tra Fini e Lega, ma per questo bisognerebbe sapere come sono state fatte le liste del PdL, cioè su quanti "fedelissimi" Fini puo' effettivamente contare. La scomparsa di Casini di certo gioca a favore della stabilità della coalizione di cdx, ma il grande successo della lega potrebbe potenzialmente essere una bomba pronta ad esplodere. Dipende quanto (e su che argomenti) i leghisti alzeranno la posta adesso.

 

Mi e' venuto un colpo leggendo che l'Emilia Romagna non sarebbe piu' rossa, sono andato a controllare e vedo che in realta' poco e' cambiato rispetto al 2006, centrosinistra batte centrodestra piu' o meno 50% a 35%. Ancora non capisco dove siano andati a finire i voti della SA ... L'ipotesi piu' banale e' che il PD abbia perso voti a destra tra gli elettori di centro ballerini, e li abbia compensati con un flusso in entrata dalla SA, ma questa ipotesi non regge molto bene visto che la percentuale del centrodestra e' invariata, al massimo sommata con la destra guadagna il 2%. Bisognera' studiare i dati con maggiore attenzione.  In ogni caso Toscana ed Emilia rimangono rosse, e continuano non dare piu' del 35% al centrodestra. Quello che non capiro' mai della gente di sinistra di queste regioni e' perche' non vogliano un federalismo vero, che permetta loro di fare almeno localmente la politica di sinistra che tanto desiderano. La potenza dell'ideologia evidentemente annebbia.

Dal punto di vista economico, sia la Toscana che l'Emilia sono state punite dalla insensata politica fiscale di TPS e Visco, che hanno affondato le mani primariamente solo nelle tasche di chi gia' pagava per finanziare assistenzialismo ed evasione fiscale a Sud, nel vano tentativo, miseramente fallito, di tenersi stretti i voti campani e calabresi. Mentre la Toscana si difende (parzialmente) con un'evasione fiscale intorno 35% sul PIL privato, grazie alla piccola dimensione di molte delle sue imprese, le ricche medie imprese emiliane non sfuggono il rapace fisco italiano, e l'evasione fiscale emiliana e' paragonabile a quella nord-europea pur a fronte di una pressione fiscale significativamente superiore.   Se non fosse per motivi ideologici, l'Emilia Romagna dovrebbe votare centro-destra con intensita' appena inferiore alla Lombardia, e maggiore del Veneto. Il fatto che non lo faccia conferma quanto importante sia la tradizione ideologica territoriale, che poi e' conseguenza delle diverse storie delle diverse regioni.

 

Risultati finali Emilia-Romagna, Senato. La mia somma dice che TUTTA la sinista messa assieme (includendo in essa persino IdV) arriva al 54.5%, verso il 59.4% del 2006. Un 5% in meno, in due anni ...

Va meglio in Toscana, dove passa (la sinistra tutta) dal 61.3% a quasi il 58%, perdendo solo il 3.4% circa.

Si, rimangon rosse, ma è un rosso sbiadito ...

 

 

Reazione all'ultimo commento di Michele: oh my god! Data la scarsa incertezza riguardo al risultato finale, non ho seguito molto le dichiarazioni post-voto, se non le primissime. Se davvero Veltroni ha detto quello che ha detto è effettivamente imbrazzante, anche se tutto sommato è in linea con un certo stile tenuto durante la campagna elettorale...vendere sogni vuoti. Secondo me il PD ha limitato i danni, confermandosi grosso modo sui livelli di due anni fa, ma da qui a dire di aver vinto e di aver recuperato ne corre....

Do merito a veltroni di aver fatto un passo nella giusta direzione con la creazione del pd e il distaccamento dai comunisti. Questo (e il fatto che dall'altra pare ci fosse BS) a sto giro sono state motivazioni sufficienti a dargli il mio voto.

Spero che trovino "un altro cavallo da allevare"....o meglio, un altro "cavaliere", magari un po' piu' bianco di valter 

 

Sto guardando un po' in giro sui vari siti di "informazione" ma in nessuno trovo un'ipotesi di composizione del Senato. In pratica cerco uno schemetto molto semplice: un arco colorato in cui ogni colore rappresenta i seggi previsti.

Sandro, riesci a mettere mano al tuo foglio di calcolo e sfornarci questi risultati, in base alle proiezioni? ;)

 

Ho messo i risultati nel testo. In sintesi, 174 al blocco di destra, circa 30 seggi alla Lega che sarà determinante al Senato. Non mi aspetto grosse variazioni, seggio più seggio meno.

 

non so se e' gia' stato detto sopra e mi scuso se sto ripetendo quanto gia' detto, ma la spiegazione del successo leghista secondo me e' semplice.

il nord si e' rotto i giglioli (e giustamente) di pagare tasse per rimpinzare prebende romane o meridionali. la casta al nord e' soprattutto quello. per lamentarsi ha votato la forza che da una parte rappresenta il nord e i suoi interessi, dall'altra promette federalismo. federalismo che significa soprattutto finire traferimenti a fondo perso verso sud.

lo ha potuto fare senza patemi d'animo perche' la lega si presentava insieme al cav., ovvero votando una lega indipendente non si faceva vincere la sinistra tassatrice. se fossero andati divisi (lega e cav) la lega forse sarebbe andata meglio del 2006 ma non avrebbe fatto altrettanto bene.

per cui aspettatevi federalismo, tasse basse e protezione dell'industria del nord nei prossimi due o tre anni.

se fatte bene queste cose sarebbero una manna dal cielo. e dovrete pure ringraziare la lega :)

 

Ho sentito un commento che, a mio parere, centra perfettamente la questione con poche parole:

hanno vinto persone stremate, sempre spremute, mai rappresentate.

 

 

Insomma é finita, ha vinto BS. È finita e non sono nemmeno triste, anzi. Tanto lo sapevamo che avrebbe vinto J. Alla fine ci siamo liberati di tantissima sterpaglia, rossa, ma non solo. Avremo un governo stabile sicuramente piú coeso di quello 2001-06, con meno fameliche bocche da sfamare. Vedremo se BS è solo un bluff (lo è) e forse anche i miei amici che lo votano da sempre finalmente se ne convinceranno, visto che attribuiscono la colpa dell´insuccesso 01-06 a Casini e Follini. Vediamo se le fará, le famose scelte impopolari (non le fará), ma chissá, perché no? Perfino il porcellum si è rivelato meno peggio di quello che si pensava, grazie alle soglie di sbarramento.

Ma sí dai, proprio perché ha vinto a mani basse, é andata meno peggio del previsto.

 

Tutti, credo, temevano e speravano al contempo la sua vittoria.

Io ho votato all'ultimo momento, sicuramente non mi illudevo di cambiare l'attuale risultato!

Avremo modo di osservare le sue mosse, prevedibili del resto. Ma anch'io voglio sperare. Chissà che non ci conduca verso le chimeriche meravigliose sorti e progressive.

Ognuno ha il diritto di poter sognare. Soprattutto gli elettori italiani di molta fede e poca memoria.

 

anna sansonna

 

Tutti indicano come gli elementi più rilevanti di questo voto siano l'enorme consenso raccolto dalla Lega e il crollo della Sinistra Arcobaleno.

Naturalmente ci sono motivi che spiegano ognuno dei due fenomeni, di alcuni si è già parlato qua, di altri si parlerà sicuramente poi. Mi chiedevo però se ci potesse essere una qualche relazione fra le due cose, visto che la crescita della Lega non ha visto un calo particolarmente considerevole di nessun altro avversario, eccetto SA.

L'idea che mi è venuta è in parte basata su osservazioni personali: il campione naturalmente non è per niente significativo, ma conosco un paio di persone che avevano votato Rifondazione e ora hanno votato Lega. Se noi consideriamo lo spettro politico italiano completamente definito sull'asse destra-sinistra, allora naturalmente la teoria non regge. Al massimo i voti SA sarebbero dovuti andare al PD, alcuni voti centristi del PD all'UDC e alcuni voti di destra dell'UDC alla Lega. Ma se vediamo la cosa in maniera più fluida, forse una possibilità c'è. Da un punto di vista politico i due partiti non c'entrano per niente, ma la sensazione "a pelle", che poi è quella che conta maggiormente in buona parte dell'elettorato, è che entrambi i partiti siano "anti-sistema", entrambi nel segno della discontinuità col passato. Insomma, penso che la Lega abbia potuto intercettare un certo voto di protesta, forse soprattutto giovanile, in uscita dalla SA. Può essere che questo fenomeno sia stato più marcato in Emilia e Liguria, dove la Lega è cresciuta molto partendo da una posizione decisamente marginale, e senza avere una forte presenza sul territorio.

D'altronde ricordo di aver già letto su un altro post proprio su questo blog che non tutti i voti della prima Lega potessero esser considerati "di destra"...

 


Faccio solo notare che grazie alla decisione di VW di correre da solo, improvvisamente tutta la Sinistra comunista e' rimasta fuori dalla Camera e dal Senato. E come effetto catena anche il caro Casini e l'UDC dovrebbe essere fuori dai giochi politici (come nota vi comunico che Ciriaco De Mita rimane fuori dal Parlamento). Ora: non sono sicuro che questa fosse l'intenzione di VW, eppure me ne rallegro (un po' come non sono sicuro che Grosso volesse mettere la palla proprio li' in semifinale contro la Germania, ma chi se ne frega, no?)

 

No, dubitare di Grosso ai Mondiali è assurdo e ingiusto. Pensa al modo in cui ha tirato il rigore decisivo (decisivo!!!) e ti renderai conto che Grosso ai mondiali aveva una forma, un'ispirazione che probabilmente non avrà mai più nella sua carriera.

 

Io sono ottimista di natura e penso che per la prima volta l'asse della politica in italia si sia spostata dalle ideologie ai fatti. Non esiste destra e sinistra ma produttori e parassiti. Il grosso limite della sinistra arcobaleno è che non ha capito che non necessariamente i produttori sono operai e quindi di sinistra.I comunisti fuori dal parlamento ( mai successo) i socialisti fuori dopo 116 anni . Sarà un bene ? un male ? sicuramente diverso.

 

Mi spiace ma non e' cosi'. Nel centro-nord il voto rimane prevalentemente ideologico e di appartenenza, altrimenti l'Emilia Romagna dovrebbe votare con percentuali tra Lombardia e Veneto. Se cedimento c'e', e' ancora molto modesto. Non sono per nulla sicuro che la massa degli elettori veneti e lombardi si sia resa conto quanto e' spremuta dallo Stato e con quale spudoratezza e falsita' viene accusata di evasione fiscale, come ho cercato di documentare anche io. Piu' probabile che abbiano sofferto, come sempre hanno sofferto, il malgoverno dello Stato, ed essendo ideologicamente predisposti ne abbiano attribuito la responsabilita' principale agli ultimi due anni di governo del centrosinistra, dimenticandosi il malgoverno dei precedenti 5 anni di centrodestra, che al pari di Prodi 1 e 2 non ha realizzato ne' il passante di Mestre ne' la BreBeMi, e nemmeno ha fatto nulla per migliorare i treni dei pendolari che da decenni non sono altro che carri bestiame perennemente in ritardo.

Certamente veneti e lombardi sono allo stremo, come anche il resto degli italiani, e questo puo' produrre qualche cambiamento positivo, anche se dubito molto in tempi brevi. Perche' qualcosa si muova e' necessario che almeno le sezioni territoriali di Confindustria alzino un minimo la testa dal buco e la smettano di seguire gli ordini della Fiat e degli altri "campioni nazionali", interessati solo ad incassare protezione, sussidi e incentivi per la rottamazione dallo Stato centrale, a spese delle tasse padane. Fino ad oggi Confindustria attraverso Corriere, Stampa e Repubblica, ha consigliato di votare centro-sinistra, e in subordine AN e UDC, perche' sa bene che Lega e Berlusconi non hanno dato e non daranno per es. alla Fiat i tradizionali sussidi e incentivi a perdere. Forse in Veneto si vedono i primi minuscoli segni di cedimento della cosca confindustriale (Sole24Ore 08-04-2008: Sulle pareti del bus il confronto delle buste paga), come mostra anche il consenso alla Lega in queste elezioni, ormai pari a tutto il PDL.

Al contrario di altri commenti pubblicati, non sono per niente ottimista sul futuro dell'Italia dopo questa vittoria del centrodestra. Al potere stanno andando le stesse persone che hanno malgovernato dal 2001 al 2006, e che hanno gia' dimostrato di non avere sufficiente intelligenza e coraggio nell'investire l'azione dello Stato nel miglioramento delle regole economiche e della spesa pubblica in servizi e infrastrutture utili piuttosto che in spesa clientelare a favore di statali, meridionali e grandi imprese del Nord. Secondo me non hanno imparato nulla, ora inizieranno subito la battaglia per la conquista della RAI (che ormai non serve piu' ad evitare la bastonata elettorale almeno dal 1992), poi cercheranno di spostare la spesa pubblica dalla Fiat a Malpensa e Alitalia e magari perfino sulle TV (vi ricordo che gli incentivi sui decoder della TV digitale sono stati condannati dalla UE perche' distorsione statale a vantaggio di Berlusconi e contro Murdoch), rimandando nel frattempo BreBeMi e passante di Mestre al lontano futuro, e naturalmente senza far nulla per i carri bestiame dei pendolari. Cercheranno di vincere le prossime elezioni con la stessa propaganda di Veltroni: "d'accordo, noi abbiamo fatto schifo, ma attenzione che gli altri sono ancora peggio, sono pericolosi, distruggono l'Italia e mangiano i bambini". Ma come si e' visto nel 2006 la propaganda non basta piu', non basta avere RAI e Mediaset nel 2006, e non basta avere RAI, giornali Confindustriali e perfino l'Economist nel 2008.

 

Credo che Michele e Sandro abbiano centrato le ragioni del voto: Prodi ha governato contro la parte del paese che produce ricchezza, WV non ha stigmatizzato a sufficienza questo problema (la mossa Calearo è stata poco convincente) e ne ha subito le conseguenze. Vero, gli Italiani hanno punito un governo eleggendone (di nuovo?) uno che era già stato bocciato nel 2006. In ogni caso "come in tutte le democrazie del mondo" quando un governo non va, si vota l'opposizione. In fondo era successo anche nel 2006. Soprattutto interessante che - piacciano o no i due schieramenti - gli elettori hanno concentrato il voto cercando di assicurare una maggioranza e quindi governabilità.

Stamattina inoltre i decoratori che ho in casa mi hanno spiegato bene la rimonta della Lega: gli operai sono stufi di vedersi gli extracomunitari davanti a loro nei pochi esempi di stato sociale che abbiamo e quindi non hanno votato BS (di cui non si fidano) ma la Lega.

Concordo con la tesi sul suicidio/esilio dorato di Fini (Fini e Casini nel 2001-2006 hanno troppo rotto le palle a BS e a quanto pare il suddetto non l'ha dimenticata), piuttosto vorrei fare un monumento a Pugliesi e Calabresi per aver fatto balenare a Casini qualche senatore in più e poi rifilandogli il 7,9xxx (non cambiavano i risultati, ma la scomparsa di quel partito per me era un "dovere morale").

 

 

"Mai sopportato i fascisti, ed ancor meno i loro contemporanei e ridicoli epigoni."

"[...]la posizione xenofoba di AN[...]"

Adesso, paragonare AN al solo fascismo credo sia un errore, anche perchè a mio avviso era l'unico partito che avrebbe potuto contribuire alla rinascita culturale della destra dopo l'entrata in politica di BS e la fine dell'MSI. Purtroppo non c'è riuscita, ma ripeto, sminuire così un partito e addirittura dargli del partito xenofobo a mio parere è un errore grossolano.

 

Alcuni dati dalla trasmissione Ballaro' di questa sera. Franceschini riporta che confrontando i voti assoluti il PD ha guadagnato mentre la SA ha perso 2.7 milioni di voti; il PDL ha perso 800mila voti, la Lega ha guadagnato 1.1 milioni di voti. Secondo Pagnoncelli:

  • la SA ha elettori molto poco fedeli, in questa elezione i voti persi se ne sono andati in astensione, voto utile al PD, e verso la Lega, in particolare dai Verdi;
  • Forza Italia ha elettori molto fedeli e ha confermato i suoi voti del 2006, mentre AN ha perso il 30% circa dei suoi voti, verso la Destra, l'UDC e l'astensione;
  • la Lega ha elettori molto fedeli (immagino si riferisca allo zoccolo duro del 4-5%) che confermano al 90%, in queste elezioni ha acquisito voti dagli astenuti e dalla SA (specie i Verdi);
  • l'UDC ha elettori mediamente fedeli, una parte li ha persi verso il voto utile al PDL, ma una parte ne ha acquisiti da AN e dall'UDEUR.

 

Comunque, possono sempre emigrare in Nepal.

 

Meglio di no, ne riceverebbero l'ennesima delusione :

“Our immediate agenda is not to build socialism, but to build a strong

economic foundation . . . to develop industrial capitalism, to abolish all

remnants of feudalism,” said Mr Bhattarai, who is an architect by training.

He said the next government’s main challenge would be to prevent “reactionary

forces” from creating instability, and meeting popular expectations for rapid

economic development.