Letture per il fine settimana, 26-12-2009

/ Articolo / Letture per il fine settimana, 26-12-2009
  • Condividi

In chiusura d'anno, inauguriamo un nuovo servizio per i lettori. Cercheremo di pubblicare ogni sabato mattina una lista di articoli e documenti interessanti avvistati durante la settimana (''cercheremo'' è un eufemismo per dire che non sempre ci riusciremo). L'articolo può anche essere utilizzato per postare durante la settimana commenti vari e sparsi, per intenderci del genere di quelli finora pubblicati su ''Una chiappa ciascuno'', oltre ovviamente a commenti e osservazioni sulle letture consigliate (tipo: ''ma perché mi hai fatto leggere questa asinata?''). Buona lettura e buon fine settimana.

 

 

 

  • Mario Seminerio sui dati sulla disoccupazione. Se volete leggere cose sensate di analisi dei dati congiunturali sapete che di Phastidio (e ben pochi altri) vi potete fidare. Mario è uno dei pochi a osservare che il contenimento del tasso di disoccupazione in Italia è in buona misura dovuto al fatto che parecchia gente ha smesso di cercar lavoro, e non viene quindi più classificata come disoccupata.

 

 

Indietro

Commenti

Ci sono 41 commenti

Bellissima iniziativa Sandro! Spero proprio troviate il tempo di mantenerla il più possibile.

PS

Auguri di un felice 2010 a tutta la redazione (sì, lo so, c'è un post apposta, ma oramai ho commentato qui)!

 

Articolo del NYTimes sui conflitti di interessi nelle banche d'affari al picco del boom azionario/immobiliare degli anni scorsi.

 

Articolo del Washington Post sulla performance della FED come "controllore" dell'industria finanziaria prima della crisi.

Non mi piace spargere critiche proprio in periodo di festività, ma era meglio il vecchio format di pubblicare una notizia e dare spazio ai commenti, così non saprei da dove cominciare, e le basi di discussione sono molteplici (quello sulla Fiat e sulle diseguaglianze valgono da soli un vero post, secondo me).

Direi che va bene fare una cosa del genere, ma a questo punto disabiliterei i commenti: troppa carne al fuoco brucia l'arrosto.

P.s.

Ma come avete pescato l'articolo su Chomsky e Chavez ? E' grande!

E' un tentativo, se funziona lo miglioriamo. Intanto, perche' non sollecitare l'uso del titolo ai commenti, che e' sempre molto utile quando usato?

Il rapporto sulla disuguaglianza e' interessante. E' basato sull'indagine di bankitalia e sulla survey IT-SILC di istat. Conosco entrambe. Una delle cose interessanti e' che gran parte della disuguaglianza deriva dai redditi da lavoro autonomo. Conoscendo la qualita' dei dati delle due indagini in questo settore (viziati da pratiche di evasione fiscale), mi chiedo a questo punto quanto ci si possa fidare dell'intero rapporto. Non e' chiaro che fenomeni di evasione generalizzata nel settore autonomo diminuiscano o aumentino la rilevazione della disuguaglianza. Cosi', a occhio e croce, direi che la disuguaglianza e' maggiore di quanto rilevata, e che la correlazione intergenerazionale dei redditi e' sottostimata dai dati. 

 

Come tanti termini è usato in modo talmente ampio e per indicare cose talmente variegate che, a mio avviso, ha abbastanza perso di utilità. Un esempio viene dalla lettera di Bondi al Corriere di oggi sulla polemica relativa alla concessione di aiuti ai cinepanettoni. Metto in risalto questo pezzo:

 

Certo, da liberale come Galli della Loggia ritengo che sia possibile e doveroso che lo Stato o le élites si occupino anche dell’elevazione culturale della nazione, senza tuttavia imporre un gusto o una propria ideologia.

 

Io invece pensavo, guarda un po', che essere liberali significasse aborrire i minculpop ed essere irriducibilmente avversari dell'uso degli strumenti coercitivi dello Stato per ''occuparsi dell'elevazione culturale della nazione'', nei termini e secondo i gusti di personaggi come l'onorevole Bondi. Notare come il ministro non sappia resistere alla presa in giro, infilandoci quel ''senza tuttavia imporre...''. Già, lui decide solo chi deve prendere i soldi e apparire in televisione. Bontà sua, non metterà in galera chi non segue i suoi dettami (ma forse Cicchitto la pensa diversamente).

Segnalo anche, per la sua originalità teorica, la concezione liberale dell'on. Bondi riguardo al ruolo dei sussidi nello sviluppo dell'industria, in questo caso cinematografica:

 

Innanzitutto una premessa necessaria: dal Dopoguerra esiste una legge, varata da Giulio Andreotti, per la quale si riconosce automaticamente ad ogni film italiano un contributo sui biglietti staccati. Grazie a questa normativa in quegli anni, il nostro cinema è cresciuto, come fenomeno culturale, fino a diventare uno dei più acclamati al mondo, e di conseguenza è cresciuta l’industria cinematografica ad esso collegata.

 

Ma perché, ci si chiede, limitarsi all'industria cinematografica? Sussidiamo tutto, così verremo acclamati nel mondo!

 

Tra l'altro la destra, con il Giornale e Libero, aveva fatto  una meritoria campagna contro il cinema fatto da autori vicini alla sinistra foraggiato dallo stato. Adesso che sono loro al potere, foraggiano il cinema che piace a loro. Siamo veramente penosi. Consiglio di lettura...visto che questa è la sede...

 

Fonte TripAdvisor

http://www.tripadvisor.it/ShowTopic-g1-i10702-k3281842-Le_compagnie_Low_Cost_abbandonano_l_Italia-Air_Travel.html

 

L'Italia, caso unico in Europa, sembra essere entrata in guerra con le compagnie Low Cost.

L'Enac, l'Ente nazionale per l'aviazione civile, all'attacco sia di Ryanair ed Easyjet.

"La prima, protagonista di un lungo contenzioso legale sui diritti di volo a Ciampino, viene richiamata dall'Enac - con varie ordinanze - a accettare più severe «forme di identificazione per i passeggeri che viaggiano sulle rotte domestiche». La seconda ha ricevuto dalla Direzione Enac di Roma Fiumicino «tre sanzioni amministrative, per un totale di 110mila euro, per disservizi legati a ritardi e cancellazioni di voli da Roma Fiumicino a Lamezia Terme che si sono verificati negli ultimi giorni». La compagnia aerea, sostiene l'Enac, avrebe violato le regole a garanzia dei viaggiatori." (Corriere della Sera)

Durissima la reazione di Ryanair, che dal 23 Gennaio 2010 ha deciso di chiudere temporaneamente le rotte domestiche da /per le 10 basi italiane, Alghero, Bari, Bologna, Brindisi, Cagliari, Milano (Bergamo), Pescara, Pisa, Roma (Ciampino) e Trapani.

Dal comunicato ufficiale sul sito di Ryanair:

"Ryanair invita tutti i passeggeri a protestare sull’interferenza illegale dell’ ENAC circa la sicurezza delle operazioni di Ryanair con il Direttore Generale dell’ ENAC, Alessio Quaranta, all’indirizzo segreteria.dg@enac.gov.it

Michael O’Leary di Ryanair ha detto:

“Siamo davvero rammaricati degli inconvenienti che questo provvedimento causerà ai passeggeri italiani che viaggiano sulle rotte domestiche. Tuttavia è del tutto scorretto da parte dell’ ENAC introdurre misure che riducono la sicurezza sui voli domestici italiani rispetto alle misure di sicurezza che già utilizzate con successo su tutti i voli di Ryanair nell’Unione Europea e sui voli domestici di Ryanair in ogni altro paese dell’Unione Europea. Dal momento che questi requisiti di identificazione sono approvati da tutti i passeggeri, non c’è giustificazione per l’ENAC ad interferire nelle procedure di sicurezza di Ryanair.

“La policy di Ryanair sui documenti di identità/passaporto è stata approvata da tutti gli altri paesi dell’Unione Europea, incluso l’ ENAC, 4 anni fa. L’insistenza illegale dell’ENAC sul fatto che Ryanair dovrebbe accettare altre (e meno sicure) forme di identificazione sui voli domestici italiani, che potrebbero risultare sconosciute al nostro personale di volo e al nostro personale di handling, riduce la sicurezza in un modo che è inaccettabile per Ryanair, per il suo personale di volo e per i passeggeri.

“Ryanair è rammaricata da quest’ultimo tentativo dell’ENAC di interferire illegalmente nel modo in cui Ryanair opera sui suoi voli, o di cambiare gli accordi che intercorrono liberamente tra i passeggeri e Ryanair al momento della prenotazione. Ci appelleremo al Consiglio di Stato per queste ordinanze dell’ENAC e ci auguriamo che il Consiglio di Stato respinga questo tentativo illegale dell’ENAC di interferire nelle operazioni di Ryanair e di ridurre il livello di sicurezza di cui fruiscono tutti i passeggeri e i voli di Ryanair in Italia.”

 

Indimenticabili poi le parole di Vito Riggio:

 

Secondo il presidente dell'Enac Vito Riggio «l'Autorità per l'aviazione civile non intende tollerare da parte di nessuna compagnia aerea cancellazioni, ritardi prolungati e negato imbarco di dipendenti imputabili al vettore». E avverte: «Erogheremo sanzioni a tutte le compagnie aeree per ogni mancato rispetto dei diritti dei passeggeri, così come prevede la normativa comunitaria».

 

Eh si, in Italia non si scherza con i diritti dei consumatori...chissà come hanno riso di gusto nella sede di Alitalia quando hanno letto le parole di cui sopra.

scusate ma qual è la richiesta dell'ENAC esattamente? 

 

PS:  altro consiglio di lettura:  BCE/UE e i problemi nelle repubbliche baltiche+grecia+spagna+irlanda

 

MI sembra abbastanza evidente che l'idea di un turismo favorito dai voli low cost e da una maggior disponibilità di taxi non passa neanche lontanamente per la testa della sciura Brambilla.

Quello che gli contestavano era legale, indecente ma legale, poteva almeno rispondere...

Come perché? Quando Chavez ha sventolato il libro di Chomsky in piena sessione plenaria ONU le vendite dell'autore sono schizzate alle stelle. A parte gli scherzi l'articolo di Alberola è una critica da sinistra a Chomsky e per farlo si limita a paragonare Chavez a Mao e Stalin. Purtroppo, dimenticandosi di argomentare fattivamente, il tutto si risolve in un ottimo esercizio di retorica fine a se stessa ed infatti è utilizzabile da tutto l'arco delle diverse posizioni politiche. Se invece su Chavez si vuole leggere qualcosa di più comprensibile e argomentato dal punto di vista libertario si può provare qui oppure qui. In realtà poi Chomsky scrive cose molto simili solo che, almeno durante le visite "ufficiali", preferisce riferirsi alla realtà geopolitica che vede parti del continente americano sottrarsi al subalterno ruolo di cortile di casa degli USA. E su questo aspetto, per lui positivo, che si concentra così come un altro autore, formatosi nell'estrema sinistra extraparlamentare, si concentra sulla strisciante ditattura che sicuramente arriverà.

 

Oggi la notizia è arrivata su Repubblica. In fairness, il servizio di Repubblica.it fornisce anche varie notizie addizionali. Vediamo quanto ci mette il Corriere...

 

Per quanto riguarda la zona più direttamente interessata, già il 16 dicembre si poteva leggere un articolo sul tema nelle pagine del quotidiano locale in lingua italiana "Alto Adige" (non parlo tedesco, quindi non posso dire alcunché in merito al "Dolomiten"). Quel quotidiano fa parte del gruppo editoriale Repubblica-Espresso e, dunque, potrebbe risultarne una certa maggior visibilità, al centro, delle notizie rilevanti per la zona in esame, sia pure con un ritardo di 12 giorni. Non mi risulta, invece, che il Corriere abbia interessi in loco: se davvero è così, non mi pare strano, in realtà, che "Repubblica" arrivi prima. Vedremo a breve.

Mi piace far notare, piuttosto, come la grande discussione qui - sono in AA- ST, al momento - verta sull'abbandono che Trenitalia sta "perpetrando" ai danni della Provincia Autonoma, in particolare per i riflessi occupazionali che ciò comporterebbe, e sul supposto "diritto" ad avere un collegamento diretto con Roma, a prescindere dal conto economico dell'attività. Siamo alle solite, insomma ..... :-)

I cattolici  protestano contro l'Oroscopo a Raidue...sarebbe solo superstizione!

Ma da quale pulpito...

Aggiunge il Direttore di Rete:

 

Il direttore di rete, Massimo Liofredi, pur garantendo che la trasmissione «andrà regolarmente in onda» ha sottolineato: «Sono arrivato alla direzione della rete con il palinsesto già fatto e approvato dal Consiglio di amministrazione e devo rispettarlo. In futuro prenderò in seria considerazione queste indicazioni dell'Agcom e delle altre parti intervenute. Vengo dal mondo cattolico e sono contro le superstizioni»

 

Meno male ci sono i cattolici a fare la guardia contro le superstizioni...

 

quindi no alle superstizioni perché LUI è cattolico.

soprassedendo sull'ossimoro non resta che sbuffare.

Caspita, Marco ...... chi l'avrebbe mai detto che sarei stato d'accordo - per una volta - con qualcuno che si dichiara orgogliosamente cattolico, e dalla sua dottrina trae spunto programmatico! Non certo per le motivazioni addotte - sia chiaro che condivido la tua ironia - ma, quando finalmente si deciderà di consegnare all'oblio oroscopi et similia, sarà sempre troppo tardi ....... :-)

Anche se, a ben pensarci, non mi pare che prime serate RAI a base di "pacchi" fortunati meritino apprezzamenti migliori, né immagino che rigorosi programmi di divulgazione scientifica prenderanno il posto di maghetti e fattucchiere ........

Va ben, contentiamoci, per ora.

P.S. In realtà, quando si parla di RAI, io credo che una sola cosa vada detta e ripetuta ad nauseam: vendetela, accidenti a voi, vendetela a pezzi ...... e aprite quel mercato che oggi è decisamente ingessato!

Sono certo che, almeno fino al '88, Famiglia Cristiana avesse la sua paginetta con l'Oroscopo (credo fosse l'ultima o la penultima). La cosa mi aveva sempre colpito per la sua incoerenza.

Comunque: data la rapidità di reazione da parte della nuova dirigenza Rai alle sue richieste, speriamo che la Chiesa Cattolica si esprima duramente contro il gioco dei pacchi, l'isola dei famosi, ecc...

 

Dopo aver letto il seguente articolo di M. Wolf apparso sul FT di ieri, lo ritrovo sulla prima pagina del Sole 24Ore di oggi con una traduzione aberrante del titolo originale: 

"The challenges of managing our post-crisis world"

diventa

"Usa e Londra sognano le aziende italiane"

Da notare che l'unico riferimento all'Italia è il seguente:

Second, we have, quite rightly, substituted public sector borrowing for private sector borrowing, on an unprecedented scale, for peacetime. This can continue for some time, but not forever, as the US and UK come to look like Italy, but without Italy’s healthier private sector finances.

Immagino che da questo il giornale abbia tratto lo spunto per il titolo...Non credo che la responsabilità sia della traduttrice.

Il tono di fondo dell'articolo  è velatamente pessimista anche per il flashback iniziale verso un epoca passata (i primi decenni del '900) caratterizzata da eventi tragici in cui la "civiltà" è stata messa a dura prova, mentre  il titolo originale è sostanzialmente neutro. Sul Sole 24Ore il pessimismo è evidentemente bandito: non hanno potuto cambiare il testo dell'articolo ma la presentazione che fanno dello stesso (non solo il titolo, ma anche le estrapolazioni che appaiono in seconda pagina) è fuorviante. Che vergogna!

 

Una domanda da profano: ma quello che dice qui Tremonti ha senso? Più nel dettaglio:

 

accanto al debito pubblico si devono sommare i risparmi e i patrimoni privati. L'Italia, per esempio ha un grande debito pubblico, ma anche un grande risparmio e patrimonio privato. Sommando le due grandezze la nostra posizione è simile a quella delle altre grandi economie europee

 

Questo significa anche che, nel caso i conti pubblici collassassero, lo Stato potrebbe comunque contare sul mio risparmio? In che maniera questo dovrebbe confortarmi?

Guarda, quello che dice Tremonti in quel pezzo è talmente assurdo, ignorante e bislacco che sembra un pezzo di cabaret. Non che la cosa sorprenda, ma l'uomo è veramente capace di raggiungere continuamente nuovi abissi.