Letture per il fine settimana, 28-5-2011

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Questa settimana: un'analisi pessimista della situazione economica italiana; guida ai ballottaggi (con aggiunta); Luigi Zingales scrive su Donald Trump (e quell'altro con i capelli rifatti); la riforma elettorale della Lega?; il modello pugliese di economia industriale; un'intervista a Mario Carraro.

Buona lettura e buon fine settimana.

  • Su Fistful of Euros, Edward Hugh spiega perché la continua bassa crescita dell'economia italiana ne faccia il vero grande malato dell'Europa. I lettori di nFA non saranno sorpresi. Gli altri un po' di più, anche se oramai la favola del paese che ''sta facendo meglio degli altri'' si sta sciogliendo come neve al sole anche sui media tradizionali. L'articolo è lungo e articolato, ma se avete tempo di leggere una sola frase eccola qua: ''despite the fact that it is managing to stay clear of bond market wrath at the moment, Italy essentially forms part of the low-growth high-public-sector debt economies on Europe’s periphery''.
  • Su Il Post una guida esaustiva ai ballottaggi di domani, che giustamente inizia dalla città più importante. Utile anche questo post di Giuseppe Cavallo su notapolitica.it che spiega le strategie di (non) apparentamento di De Magistris a Napoli.
  • Una storia a lieto fine, in America, è stata la mancata candidatura di Donald Trump alle primarie repubblicane. Luigi Zingales spiega perché ciò è bene, e discute anche casi meno fortunati.
  • Questa è più che altro una richiesta di informazioni ai nostri attenti lettori. Su Il Foglio è apparso un editoriale in cui si discute di un presunto progetto di riforma elettorale della Lega Nord. Non ho trovato referenze chiare a tale progetto, anche se nei giorni scorsi alcuni rumori su abboccamenti tra PD e Lega su questo tema ci sono stati. Ma, appunto, rumori erano, con quello che ne consegue in termini di affidabilità. C'è qualcuno che ne sa qualcosa di più? In particolare, ci sono prese di posizione pubbliche da parte della Lega?
  • Un gentile lettore ci segnala questo articolo della Gazzetta del Mezzogiorno, in cui si narra della voluttuosità con cui la sinistra vendoliana regala soldi alle imprese (no, l'articolo non la mette così). Questione da approfondire e su cui tornare con più dati.
  • Mario Carraro, industriale veneto, in una intervista a L'Inkiesta si chiede: «Che ci fanno Eni, Enel, Finmeccanica e Poste Italiane in Confindustria?» Eh, come si dice: bella domanda.
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Commenti

Ci sono 40 commenti

 

Su Il Post una guida esaustiva ai ballottaggi di domani, che giustamente inizia dalla città più importante.

 

LOL anche se c'ho messo un po' a capire.

Domandina: Edward Hugh quanto è "attendibile" dal tuo punto di vista?

Intendo in generale, non nell'articolo postato (che effettivamente ripete quanto gia detto qui su nfA)

 

 

Edward Hugh in particolare non lo so, mi faro' un'opinione quando avro' letto piu' roba sua. Questo articolo era ben fatto. Fistful of Euros come sito tende a essee un po' variabile, ha sia roba ben fatta sia pezzi in cui partono un po' per la tangente.

Che ci fanno Eni, Enel, Finmeccanica e Poste Italiane in Confindustria? Eh, come si dice: bella domanda.

A me lo dite, a me che dichiaro da sempre la contrarietà a queste presenze ingombranti. E che ci metto la faccia, e denuncio l'inutilità di una Confintutto che subisca i veti di chi non compete sul mercato .....

Ciao caro Franco,

posso comprendere le ragioni che ti inducono ad essere contrario alla presenza di questi colossi, in particolare conoscendo la tua posizione industriale; tuttavia non capisco appieno il significato della tua ultima frase.

 

E che ci metto la faccia, e denuncio l'inutilità di una Confintutto che subisca i veti di chi non compete sul mercato .....

 

bisogna resuscitare INTERSIND! Semplice.

 

ci sono prese di posizione pubbliche da parte della Lega?

 

da corriere.it/politica/27 maggio_20111/Calderoli: "Cambieremo-questo-stato...."

 

Si dice che la Lega voglia cambiare la legge elettorale e per farlo stia trattando anche con l'opposizione.
«Questo è un tema che divide i furbetti da chi lavora davvero per il Paese. È ovvio che noi stiamo trattando con tutti, lo facciamo da sempre. Ma quello che a tutti diciamo, maggioranza e opposizione, è che bisogna far ripartire le riforme: riduzione del numero dei parlamentari e superamento del bicameralismo perfetto per avere una Camera legislativa e una Camera dei territori. Si può fare in questa legislatura e, una volta arrivati a quello, il cambiare la legge elettorale diventa obbligatorio.

 

Grazie del link Alberto. Aggiungo anche la domanda e risposta successive:

 

E Bersani è un furbetto o lavora per il Paese?
«Vedremo. Se è in buona fede, accetterà la mia proposta. Se invece il Pd pensa di partire dalla legge elettorale, vorrà dire che pensa soltanto agli interessi di bottega. E anche che ha paura di perdere».

 

Sostanzialmente la notizia contenuta nell'intervista e' che si', la Lega conferma che sta effettivamente trattando con il PD in modo diretto, ossia svincolata dagli attuali alleati di governo, un cambiamento della legge elettorale.  Pero' non ho capito che tipo di riforma la Lega abbia in mente. I rumors vogliono che sia un ripristino del proporzionalismo, ma non ho visto nessuna presa di posizione chiara (della Lega, del PD o di altri) su questo punto.

Se devo essere onesto, vista l'esperienza passata io ogni volta che Calderoli parla di riforma elettorale ho i sudori freddi.

Nessuno degli americani con cui ho parlato pensava seriamente che Trump avrebbe mai dichiarto realmente di volersi candidare. Erano assolutamente tutti convinti che era una mossa pubblicitaria per promuovere se stesso e di conseguenza il suo programma televisivo "The Apprentice" che ha avuto gia' molto successo negli usa e che lui avrebbe dovuto abbandonare se si fosse candidato.

Credo che il termine tecnico per quelli come Trump sia "fijo de na mignotta" cioe' (i romani mi coregereno) uno che conosce tutti i trucchetti per arrivare a cio' che vuole. 

Si', era chiaramente una trovata auto-promozionale. Pero' vederlo schizzare in cima alle preferenze dei votanti delle primarie repubblicane (vabbe, un campo molto frastagliato e ''in cima'' era pur sempre meno del 20%, but still...) dopo le vomitevoli cazzate sul certificato di nascita di Obama ha fatto impressione. Inevitabile quindi il sospiro di sollievo al vederlo andarsene, anche se l'evento era largamente atteso.

Avete ragione, niente di nuovo per i lettori di nFA, devo però ammettere che fa male leggere nero su bianco una descrizione così vivida e fedele ( quei dati li avrò visti già una decina di volte in separata sede e parlano chiaro) della tremenda situazione italiana.

CI salvi chi può.

Il modello industriale Vendoliano (l'ho sentito l'altra sera a Cagliari: roba da brivido! Un retorico bolso, a tratti melenso, pieno di citazioni e aneddotti personali...tutto proteso a solletticare gli istinti della massa che plaudeva festante manco fosse arrivato Berlusconi...una rivendicazione ottusa dell'identità comunista, quando dovendosi andare al ballottaggio forse era meglio parlare anche ai moderati, ma vabbè...) è molto diffuso anche in Sardegna. Poi ovviamente questa pioggia di incentivi genera fenomeni che potrebbero pure essere prevedibili, tipo questo.

Senza contare che con questo sistema di incentivi alle aziende, o di esposizione della pubblica amministrazione nei vari settori industriali, la politica si espande sempre di più. Da noi per esempio l'ultima novità è il varo della flotta sarda: la Regione Sardegna che affitta navi per i mesi estivi... ma per i miei conterranei l'unica reazione è che...finchè ce n'è viva il Re!

 

spiace non esiste in Italiano, suggerisco

il 

http://www.atlas-der-abgelegenen-inseln.de/de/

 

Come strategia di campagna elettorale, fare appello agli istinti della base quando si arriva al secondo turno non e' cosi' assurdo. Nel secondo turno la partecipazione al voto e' sempre piu' bassa, spesso di parecchio, quindi ha senso puntare a portare alle urne tutti ''i tuoi''. Se basti o meno e' altro discorso. Il centrodestra a Milano sta usando esattamente la stessa strategia, anche se e' stato incredibilmente goffo.

 

quando dovendosi andare al ballottaggio forse era meglio parlare anche ai moderati

 

 

eh, ci voleva un vincente moderato, c'hai ragione, chessò, un rutelli di arbatax, o un veltroni di oristano, o anche meglio un moderato moderno , un morcone di sant'elia :))

Qualche anima pia potrebbe mica spiegarmi il paragrafo Catch Me (Out) If You Can?

In realtà non ho capito nulla di quella parte, ma siccome è buona educazione porre domande precise intanto chiedo:

  • perchè tenere il deficit basso dovrebbe essere pericoloso per la produttività e competitività?
  • che centra l'inflazione in tutto questo?

In quel paragrafo si parla del debito (stock) piu che del deficit (flusso).  Per lo stato Italiano converrebbe un inflazione interna un pelino piu alta che nel resto dell'Eurolandia per ridurre il rapporto debito/PIL (d'altronde e' proprio questo uno dei pericoli dell'alto debito di stato: incoraggia prima o poi l'inflazione).  Ma sarebbe una soluzione stupida perche con l'euro come moneta nazionale se i prodotti italiani diventano piu cari si esportano meno nel resto dell' Europa: perdita di competitivita.

 

che centra l'inflazione in tutto questo?

 

L'inflazione fa bene al Ministero del Tesoro (riduce il peso del debito publico) ma fa male alla competitivita del''Italia. Dunque in questa situazione non serve.

 

oltre all'articolo di Zingales mi permetto di consigliare anche questo editoriale di Panebianco su SB.

http://www.corriere.it/editoriali/11_maggio_28/Anatomia-di-un-declino_ede8fae2-88ea-11e0-9363-be870bec5f6b.shtml

Le solite banalità del più inutile editorialista del Corriere.

Questo trafiletto dell'Espresso è SURREALE!

dl.dropbox.com/u/645401/Scilipoti%20Espresso.pdf

 

Avete fatto caso (ho controllato dopo aver letto il pezzo di Zingales) che wikipedia non ha una versione di Crony Capitalism in Italiano?

Sarà perchè in Italia coincide con capitalismo e basta?