Letture per il fine settimana, 28-7-2012

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Questa settimana: il divorzio del PD dalla realtà: il caso Francesco Boccia; osteria numero venti; sugli effetti della riforma del mercato del lavoro; privatizzazioni all'italiana, capitolo nonsappiamopiùquale; i parlamentari siciliani e la teoria degli incentivi; e l'appello, ovviamente.

Buona lettura e buon fine settimana.

  • Sono purtroppo innumerevoli gli episodi in cui la classe dirigente del PD dimostra una comprensione, come dire, assai attenuata della realtà economica circostante. Questo articolo di Francesco Boccia, che mostra di credere che l'abolizione delle vendite allo scoperto avrebbe chissà quali effetti taumaturgici, ne è l'ennesima dimostrazione. Quello che spaventa di questo articolo non è tanto la proposta in sé, quanto la sicumera con cui la si avanza, senza fornire uno straccio di spiegazione teorica, senza menzionare un minimo di evidenza empirica a supporto. C'è sinceramente da credere che Boccia non sappia o non capisca che sia la teoria sia l'evidenza empirica vanno in direzione esattamente opposta. Oppure, più semplicemente, la sirena demagogica del mettersi a urlare contro ''la speculazione'' è veramente troppo forte per Boccia e i suoi simili, e al suo richiamo inevitabilmente perdono la ragione.
  • Applausi a scena aperta per Alessandro Capriccioli, che risponde nell'unico modo possibile, ossia prendendo pesantemente per i fondelli, alle allucinate dichiarazioni della parlamentare leghista Goisis. La quale ha detto, più o meno, che gli omosessuali non si possono sposare perché se tutti fossero omosessuali il mondo finirebbe.
  • La recente riforma del mercato del lavoro ha di fatto aumentato il ruolo dei giudici nelle cause di licenziamento. Si levano ora voci preoccupate dall'interno della magistratura. Si teme che le nuove regole creino un notevole allungamento dei tempi per tutte quelle cause di lavoro non legate i licenziamenti (per esempio, il mancato pagamento di stipendi).
  • L'Istituto Bruno Leoni ha preparato un breve documento di commento per l'autorità antitrust sulla ''privatizzazione'' della Snam. Da leggere.
  • Sembra che questo mese la Regione Siciliana non abbia fatto a tempo a trasferire i soldi per il pagamento dei parlamentari regionali, generando tra le altre cose lo scontento del presidente dell'assemblea regionale, Francesco Cascio. Evito di commentare su quel ''ci trattano peggio dei fornitori'' che la dice lunghissima sulla sfacciataggine della casta e la sua separazione dalla gente comune. Faccio invece una semplice domanda. Qual è il meccanismo ottimo per far sì che un ente pubblico (o anche privato, in verità) paghi puntualmente i propri debiti? Alternativa A: pagare i dirigenti dell'ente solo dopo che tutti gli altri debiti sono stati saldati. Alternativa B: pagare i dirigenti dell'ente con priorità rispetto a tutti gli altri.  No, non c'è il trucco. La risposta è veramente semplicissima.
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Commenti

Ci sono 5 commenti

A giudicare dalla sua biografia Francesco Boccia dovrebbe rappresentare l'anima moderata e riformista del PD, quella con cui si dovrebbero trovare intese e percorrere un tratto di strada insieme. Tanto vale discutere con la Santanchè...

L'occasione è buona per discutere del tema "speculazione".

Perché si racconta che le vendite allo scoperto vengono bloccate per impedire o ostacolare la malvagia speculazione. Che sia vero oppure no è cosa diversa dal dimostrare che il blocco delle vendite allo scoperto comporta anche problemi sulla liquidità del mercato o che non serve a ostacolare un ribasso eccessivo del valore oggetto di "attacco speculativo" (qualsiasi cosa vera o fantasiosa si nasconda dietro questa etichetta).

E qui veniamo al punto. Se la misura ostacola veramente la speculazione (oppure ostacola altre cose che per semplicità vengono associate ad essa) allora adottarla serve a mostrare, una volta per tutte, che quello che succede nel mercato durante il blocco è movimento vero, vendite di chi ha veramente l'asset che tenta di vendere. E questo ci porta a dire che è possibile bloccare la speculazione perché essa non ha altri strumenti al di fuori della vendita allo scoperto. Questo è vero? A voi la risposta.

Se invece la speculazione, qualunque cosa sia, ha a disposizione altri strumenti e continua ad operare normalmente durante il blocco delle vendite allo scoperto, allora il blocco non serve a dire "abbiamo bloccato la speculazione" ed inolte gli effetti collaterali acquistano un maggiore peso.

Il problema allora non è tanto discutere su short e long ma capire se la prima posizione sia speculativa e la seconda no. In ultima analisi, cosa sia questa fantomatica "speculazione".

Per fare un esempio personale se io ho acquistato un po di ETF sul grano, a 1,4 euro, con idea di un investimento relativamente tranquillo, la logica era come si usa dire anticiclica, la popolazione momdiale aumenta, dovrà pure mangiare, il valore REALE di un simile investimento dovrebbe perlomeno mantenersi.

Improvvisamente , credo su notizie di siccità e di raccolti scarsi vedo uno sbalzo nella quotazione, a 1,7 vendo, l'ETF in questione è andato a 2,1, io che ho guadagnato un 20% sono uno speculatore, oppure dato che la mia vendita ha rallentato la salita della quotazione sono un nemico della speculazione?

In fondo alla fine titoli del genre sono solo scommesse sull'andamento di un prezzo, mi si spega in pratica che danno possono fare?

Nella mia profonda ignoranza ringrazio....