Ma c'è davvero un "effetto Brunetta"?

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Il ministero per la pubblica amministrazione e l'innovazione ha pubblicato i dati di un'indagine pilota sulle assenze per malattia dei dipendenti pubblici (disponibili qui in pdf) concludendo che l'evidente riduzione delle assenze rispetto al 2007 è dovuta al nuovo corso intrapreso dal ministro Brunetta contro i fannulloni. In realtà i dati a disposizione non permettono di dimostrare nessun nesso causale.

L'obiettivo dell'indagine è la stima dell'effetto dell'annuncio di misure severe per contrastare l'assenteismo nella pubblica amministrazione. L'assenteismo viene misurato dai giorni di assenza per malattia, relativamente al numero di dipendenti pubblici. L'effetto annuncio viene stimato confrontando le assenze nei mesi di maggio e giugno 2008 rispetto agli stessi mesi dell'anno precedente (questo per evitare di confondere l'effetto annuncio con l'effetto delle misure assai più concrete in vigore da fine giugno, il cui effetto è eventualmente riflesso nella variazione di luglio 2008 su luglio 2007): la differenza è interpretata appunto come l'"effetto Brunetta". Questa procedura, conosciuta come "differences" è intuitiva ma il più delle volte fuorviante. Ad esempio, nel caso specifico, cosa succedeva prima dell'arrivo del nuovo ministro?


Nella figura 1 sotto riporto la serie annuale delle assenze per malattia, per dipendente e su base mensile, dal 2004 al 2006: si tratta di dati della ragioneria generale dello stato (pubblicati in calce alla prima relazione sull'indagine pilota, disponibile qui) e si riferiscono all'universo dei dipendenti pubblici a tempo indeterminato.

La figura 2 riporta invece due (corte) serie mensili della stessa variabile: si tratta di un campione di circa 70 enti pubblici che fanno parte dell'indagine pilota del ministero (i dati sono pubblicati nella seconda relazione sull'indagine pilota, disponibile qui).


 

Figura 1

 

 

 

Figura 2

 

Le due figure e il metodo di campionamento rivelano due problemi. Rimando ai commenti al presente articolo (che è stato aggiornato dalla versione originale) per ulteriori approfondimenti:

(1) nel complesso della pubblica amministrazione, le assenze per malattia sono drasticamente diminuite dal 2005 al 2006 e sono diminuite anche da maggio a luglio 2007: questo andamento non permette di stimare un effetto causale con un semplice stimatore di tipo "differences": l'assenteismo per malattia in Italia è in calo per qualche ragione diversa dall'"effetto Brunetta." Mi stupisce che ci caschi un po' grossolanamente anche Il Sole 24 Ore.

In questi casi si deve usare (quantomeno) un approccio più generale che gli economisti chiamano "difference-in-differences". Per chi non sa di cosa stia parlando, si tratta di un'idea molto semplice: se vuoi capire se un certo evento B accaduto stamattina abbia influenzato il comportamento di Tizio devi guardare non solo a come il comportamento di Tizio è cambiato da ieri a oggi, ma anche come è cambiato, ad esempio, rispetto al comportamento di suo fratello, Caio, che è pressoché identico a lui ma che non è stato soggetto a B. Se anche il comportamento di Caio fosse cambiato nella stessa direzione, ovviamente dovremmo essere molto cauti nell'interpretare il cambiamento del comportamento di Tizio come causato dall'evento B.

Quindi, capire se l'annuncio di Brunetta (l'evento B) causa una riduzione dell'assenteismo nel pubblico impiego (Tizio) richiede un confronto non solo tra il prima e il dopo (maggio-luglio 2007 vs. maggio-luglio 2008) ma anche con un gruppo di controllo non soggetto alle promesse di Brunetta -- ad esempio il settore privato (Caio). Non c'è dubbio che nel privato il livello di assenteismo sia più basso che nel pubblico, ma se ad esempio in entrambi i settori ci fosse stata negli ultimi anni una riduzione delle assenze per malattia a me qualche dubbio verrebbe.

Sono sicuro che chi ha redatto il rapporto del ministero ha accesso anche a questi dati (ho provato invano a cercarli online su sito INPS e altrove: qualcuno di voi sa dove trovarli? Ho trovato solo questo indizio dall'INPS friulana in favore di un andamento simile).

(2) L'indagine pilota si basa su un campione di amministrazioni che non può essere considerato casuale. La seconda relazione sull'indagine pilota afferma che si tratta di enti cui

 

va dato il merito di aver risposto con

prontezza, l’indagine di luglio ha coinvolto ben 70 amministrazioni che

hanno recepito e fatto propria la linea di rinnovamento e trasparenza

voluta dal Ministro.

 

Questo è fondamentalmente un campione che gli economisti chiamano "autoselezionato": gli enti con più assenteisti hanno meno probabilità di essere parte del progetto pilota (esempio: se ci fosse un covo di assentesti, questo probabilmente non farebbe affatto propria la linea del nuovo ministro), e quindi questo i dati di giugno e luglio 2008 potrebbero anche notevolmente sottostimare le assenze per malattia nella pubblica amministrazione.

Sebbene mi aspetti che, rispetto ad un improbabile '"effetto annuncio", le misure più concrete su visite fiscali e decurtamento dei benefici avranno un effetto, ministero e giornalisti dovrebbero essere molto più cauti e attendere i dati sull'universo della pubblica amministrazione prima di proclamare e diffondere annunci trionfalistici. Il fatto è che in base ai dati disponibili non possiamo concludere nulla sulla presenza o meno di un "effetto Brunetta."

 

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Commenti

Ci sono 100 commenti

Mentire con le statistiche è disperatamente facile. Anche illudere se stessi con le statistiche non è propriamente difficile. In tutti i miei testi universitari di materie che avevano in qualche modo a che fare con la statistica (ovvero quasi tutte) c'era almeno un paragrafo che metteva in guardia da questi rischi.

Ora, io capisco che economia e sociologia raramente permettano di fare  esperimenti ripetuti in condizioni controllate, ma il sospetto che la gente ci marci ogni tanto viene...

 

L'effetto Brunetta sta al governo Berlusconi come l'effetto Visco stava al governo Prodi.

Tutti i governi hanno il bisogno (disperato) di far percepire che con il loro arrivo "le cose sono cambiate e chi sgarrava si è messo in riga".

Ora sull'effetto Visco - ossia aumento delle entrate fiscali - una certa discontinuità con la precedente amministrazione e col comune sentire dei contribuenti c'era effettivamente stata, per quanto riguarda Brunetta, in effetti, le serie storiche sembrano non evidenziare mutamenti epocali, ma forse bisognerà attendere la messa a regime dei suoi provvedimenti.

 

la mia sensazione è che un effetto ci sia stato, ma che sia talmente marginale che nessuna statistica potrebbe mai confermarlo. il problema è che la prassi italiana è molto lasca, per cui quelli che hanno ridotto le assenze sono solo coloro che davvero la facevano grossa (pochi). gli altri hanno continuato tranquillamente perché sanno che la legge, i tribunali del lavoro e i sindacati sono dalla loro parte.

sul difference-in-differences chiaramente è l'approccio migliore e la spiegazione di Giulio è stata ottima nella sua semplicità. faccio una considerazione tecnica: non credo che si possa usare l'universo dei lavoratori privati come control group. i 2 gruppi devono essere omogenei e identici al netto del fattore B. sappiamo tutti che ci sono grosse differenze tra lavoratori pubblici e privati. ad esempio, solo per citarne alcune i pubblici sono relativamente più presenti al Sud (come fai ad escludere effetti di capitale sociale?), hanno retribuzioni che negli ultimi anni sono cresciute di più nonostante una produttività più bassa, sono in numero assoluto molti di meno dei privati, sono valutati secondo criteri diversi da quelli dei privati (l'assenteismo si riduce in tutti e due, ma potrebbe essere che i privati lo riducono perché è stata rafforzata la valutazione merit-based mentre i pubblici per Brunetta o altri fattori).

un'alternativa potrebbe usare come control group gli stessi pubblici un anno fa: come dire, se c'era un trend di discesa, questo si è accentuato quest'anno? ma chiaramente anche in questo caso ci sono grosse disomogenità.

 

 

un'alternativa potrebbe usare come control group gli stessi pubblici un

anno fa: come dire, se c'era un trend di discesa, questo si è

accentuato quest'anno? ma chiaramente anche in questo caso ci sono

grosse disomogenità.

 

Si', di primo acchito questa sembra la maniera. Ma poi ti rendi conto che neanche questa funziona: il tasso di assenteismo ha un minimo naturale (0%) oltre il quale non può scendere. Poiché, ovviamente, il tasso fisiologico minimo è sempre di qualcosa superiore la convergenza sarà nel migliore dei casi di tipo asintotico, come un'iperbole con le ascisse come asintoto orizzontale. Il che implica che il tasso di variazione dell'assenteismo deve diminuire a tassi decrescenti (ossia, la curva è convessa). Questo implica che diff-in-diff dovrebbe dare, in assenza di alcun intervento "nuovo", un valore minore per l'ultimo periodo ...

Insomma, l'effetto RB non è per niente cosa ovvia da calcolare e, di certo, i dati che Giulio riporta sembrano quelli che uno si aspetterebbe senza RB. La domanda interessante, invece, è: che cosa causa la forte diminuzione dell'assenteismo post 2005? Non è che hanno semplicemente fatto un accordo sindacale e ridefinito la variabile? 

 

il ministero ha pubblicato la "seconda puntata" dell'indagine, coi dati a luglio 2008 e per su un campione piu' grande di enti pubblici.

ecco l'andamento mensile maggio-luglio 2007 e maggio-luglio 2008 (si tratta di giornate al mese per dipendente):

assenze per malattia nella PA maggio-luglio 2007 e maggio-luglio 2008

evidentemente da maggio a giugno 2008 si decresce piu' velocemente, ma qualcuno deve ancora spiegare perche' c'e' una riduzione da maggio a giugno 2007.

 

 

Caro Giulio,

non riesco a vedere la figura che apparentemente e' inclusa nella tua risposta. Credo che il sistema non consenta l'inserzione di figure nei commenti, a meno di manipolazioni a livello html.  Sul merito del tuo commento, a me sembra che dai dati pubblicati da Brunetta sul link che hai dato l'effetto Brunetta ci sia.

Se calcoli le differenze a maggio, giugno, luglio tra 2007 e 2008 trovi rispettivamente: -11%, -22%, -37%, una diminuzione crescente delle assenze. Se ci fosse un calo costante, la diminuzione mese-2008 meno mese-2007 dovrebbe essere costante. Ammesso che i dati non siano manipolati, sono consistenti con un effetto Brunetta a partire direi da giugno.  Il -11% tra maggio e maggio potrebbe essere la diminuzione di tendenza pluriennale, per cui l'effetto Brunetta sarebbe -11% a giugno e -27% a luglio. Questi sarebbero i numeri piu' corretti da citare nella propaganda ministeriale che diversi mezzi di comunicazione stanno facendo in questi giorni.

Pochi minuti dopo aggiungo: ora vedo l'immagine nel tuo commento. Si tratta di un'immagine esterna al sito NFA che probabilmente non raggiungevo prima. Sarebbe meglio che fosse possibile (per documentazione futura) fare in modo che le immagini siano contenute nel sito NFA, questo e' possibile negli interventi principali ma non direttamente supportato nei commenti.

 

 

Sarei propenso a dire che un effetto Brunetta c'è, forse a Venezia un pò di più perchè la gente lo conosce e se ne parla. 

Che poi l'usciere, o l'impiegato piazzato per meriti parentali e/o politici, anzichè starsene a casa timbri il cartellino, non so quanto possa cambiare nella produttività complessiva della pubblica amministrazione.

Comunque meglio di niente. Sarebbe interessante monitorare il trend tra qualche mese per vedere se l'effetto Brunetta, come per i punti sulla patente, si mantiene o svanisce.

 

Nel frettempo il Nostro rilascia interviste compiaciute...

http://www.senato.it/notizie/RassUffStampa/080807/iwomi.tif

 

Renato Brunetta proclama ai quattro venti d'aver miracolosamente curato i dipendenti pubblici.

Lasciamo stare l'ovvia domanda (il fatto che vadano in ufficio, implica che poi lavorino?) e facciamone invece una più semplice. La rivolgo a Giulio, anzitutto, visto che sembra sapere dove andare a cercare i dati rilevanti, ma anche a chiunque si occupi della cosa. La riduzione è rispetto allo stesso mese dell'anno scorso, ed i dati mensili pregressi che l'articolo riporta fanno anch'essi sospettare un trend in forte discesa: ad ogni mese che passa la differenza percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente aumenta ... non è che abbiamo anche qui un bel trend sottostante in forte discesa?

E se questo forse vero, visto che per l'assenteismo è vero, qualcuno ha un'idea di cosa lo abbia/stia causato/causando?

P.S. Sono un idiota, faccio pubblica ammenda e lascio il commento a testimonianza del fatto che a volte parlo senza leggere. Il dibattito precedente aveva già anticipato tutto ... però rimane il fatto che qualcuno mi deve spiegare il trend. Inoltre, faccio notare che se il numero di assenteisti/malati (ora mi rendo conto che con le due parole distinte ci si riferisce, in Italia, alle stesse persone ...) diminuisce di N al mese, allora il valore percentuale della discesa da un anno all'altro aumenterà, per la semplice ragione che N/X < N/(X-N).

 

 

 

diminuisce di N al mese, allora il valore percentuale della discesa da

un anno all'altro aumentera', per la semplice ragione che N/X <

N/(X-N).

 

giusto, ma il pattern e': N(t)=0.1 a giu e lug 07 e N(t)=N(t-1) + 0.1 a giu e lug 08, vedi tabella sotto. (i dati sono semplicemente presi dalle slides del ministero... non li ho trovati in altra forma putroppo)

 assenzevar assolutavar % mesevar su 2007
mag 071.2---
giu 071.1-0.1-8.33%-
lug 071.0-0.1-9.09%-
     
mag 081.1---8.3%
giu 080.9-0.2-18.2%-18.2%
lug 080.6-0.3-33.3%-40.0%


il trend e' in discesa ed e' questo il problema di identificazione. se almeno ci facessero vedere tutti i dati mensili per il 2007...

una spiegazine audace ma non assurda e' che ci sia un forte effetto di selezione: i dati per il 2007 riguardano l'intera popolazione di dipendenti, quelli per il 2008 le amministrazioni che hanno scelto di far parte del progetto pilota. le amministrazioni con piu' assenti hanno minore probabilita' di far parte del progetto pilota, se non altro perche' il funzionario che doveva dare l'adesione quel giorno era malato :-)

 

 

le visite di controllo ora rese obbligatorie già dal primo giorno hanno un costo (circa 100 euro diceva qualcuno). sarebbe utile avere una stima del costo per il cittadino.

e comunque potremmo mandarci i militari a farle ;)

 

Però, dime, come ze posibile che ti riesi a vinser ogni giorno el premio del comento pì profondo?

 

Premetto che in genere apprezzo molto quel che leggo su questo sito, e che secondo me i dati sono pochi in generale, è difficile trovare dati veramente credibili sia a favore che contro l'esistenza di un "effetto Brunetta". Però...

Ho visto la vostra figura che dimostrerebbe che c’era un calo dell'assenteismo già prima di Brunetta, ma

mi sembra tutt’altro che valida: in pratica avete preso i numeri mensili

forniti dal ministro per il 2007 e 2008, e ci avete giustapposto

davanti tre (3) numeri che però sono medie annuali (e dato che le

malattie sono stagionali, non si possono confrontare medie annuali con medie

mensili) e sono riferiti a tutto l’insieme della pubblica

amministrazione invece che ai 27 enti campione di Brunetta (e questo pesa moltissimo, visto che l’assenteismo al ministero

dell’Istruzione è certamente molto diverso che quello al comune di

Bolzano, quindi cambiando campione i dati sono inconfrontabili).

I tre numeri da voi aggiunti dimostrano al massimo che nel 2006 c’erano state meno

malattie che nel 2005, dove però ce n’erano state di più che nel 2004.

Solo che voi, invece di tracciare i tre punti, avete tracciato la

curva interpolata dai tre (3) numeri come se fosse il risultato di

chissà quali misurazioni statistiche condotte per tre anni,

raccordandola poi ai dati del ministro, con cui non sono confrontabili

per i due motivi suddetti. Tracciare una curva del genere, unendo due set di dati tra loro inconfrontabili senza nemmeno adattare le scale temporali (per cui prima 1 tacca = 1 anno e poi 1 tacca = 1 mese...) è un'operazione scientificamente insostenibile, vuol dire arrampicarsi sugli specchi pur di sostenere una tesi per la quale non si hanno argomenti seri.

Insomma, posso anche pensare che questo articolo sia stato fatto cercando in perfetta buona fede di fare una analisi scientifica, ma è

una operazione di manipolazione matematica che mi sembra non provi

granché.

 

Dunque, dunque, dunque: Giulio, che l'articolo l'ha scritto, dirà di certo la sua ma ...

- Tutto quanto il nostro lettore commenta con tono incazzato, nell'articolo viene detto e viene detto molto esplicitamente anche se pacatamente. Quindi parolone grosse come "manipolazione" (che implica occultare informazioni rilevanti) e "sostenere una tesi per la quale non si hanno argomenti seri" forse andrebbero evitate, no?

- Il punto dell'articolo è - appunto! - che con i dati messi a disposizione dal ministero non si può provare un fico secco, né in una direzione né nell'altra. Questo è detto chiaramente, anzi è il messaggio dell'articolo: visto che sembra essere anche l'opinione di vb, perché prendersela con un articolo che sostiene esattamente quanto sostieni tu? Misteri dei commentatori misteriosi, I guess.

- Se, come il ministero annuncia, il campione è rappresentativo dovrebbe essere rappresentativo della popolazione, quindi confrontare la media campionaria con quella della popolazione non è poi così tragico. Dove sbaglio?

- È vero che la media campionaria ha una varianza campionaria, che quindi andrebbe calcolata e riportata ... la si potrebbe poi utilizzare per fare allegri intervalli di confidenza che rischierebbero di assegnare un 45% di probabilità al fatto che l'effetto Brunetta non ci sia proprio ...

- Il trend precedente all'arrivo di Brunetta chiaramente c'è, l'interpolazione non fa nessuna differenza: dal 2005 al 2006 la diminuzione è sostanziale, idem per i due mesi del 2007 rispetto alla media del 2006. A meno che la stagionalità dell'assenteismo (che evidenza hai a questo proposito? Da cosa sappiamo che l'assenteismo è stagionale?) non sia tale che il periodo maggio-luglio coincide con i minimi annuali (se così fosse, allora il ministero davvero dovrebbe starsene un po' zittino zittino invece di annunciare grandi vittorie, aspettando magari settembre-dicembre per fare gli annunci) il grafico è perfettamente legittimo.

Visto che ci sono: in Italia non si parla d'altro ed il Corriere di oggi dedica tre pagine alla faccenda. Le notizie ed i dati riportati ovviamente suggeriscono che un effetto ci sia, cosa senz'altro possibile ora che sono state attuate norme precise al riguardo (l'articolo discuteva solo l'esistenza di un "effetto annuncio".) Sposterei dunque la discussione su quel tema: se le norme sono appropriate, che effetto potrebbero avere e se questo è o non è il prologo ad una riduzione delle spese per il personale pubblico ed un aumento nell'efficienza dei servizi.

Personalmente mi auguro che l'effetto sia reale, e che perduri. Le scomposte reazioni sindacali sono siginificative e confermano ancora una volta che il sindacato è il peggior nemico del rinnovamento. Continuo a ritenere che occorra dar atto a Brunetta di un insolito e ben motivato attivismo. La discussione è sull'efficacia di quanto fa e sulla possibilità di poter far meglio, oltre che sulla valutazione realistica, e non trionfalistica, degli effetti che le sue azioni hanno.

 

 

Grazie per il commento, vb, cosi' posso chiarire ulteriormente.

 

Ho visto la vostra figura che dimostrerebbe che c’era un calo dell'assenteismo già prima di Brunetta, ma

mi sembra tutt’altro che valida

 

Ammetto che la figura nel testo e' fuorviante se uno legge l'articolo di fretta -- e giustamente uno guarda subito alla figura per avere una sintesi. Ho comunque avvertito nel testo che i due pezzi sono disomogenei e ho indicato chiaramente che i primi tre punti sono anni e gli altri mesi. In ogni caso hai ragione: non e' un capolavoro. La sostituiro' per non trarre in inganno.

Ok, ti concedo che questa figura non prova granche'. Guarda pero' la figura nel mio commento 07 Agosto 2008, 13:04. Qui i dati, pur scarsi, sono tutti mensili ed e' evidente che l'assenteismo fosse gia' in calo prima di Brunetta.

In calo molto piu' lento, certo. E qui c'e' il secondo problema che ho sottolineato nel mio commento

07 Agosto 2008, 23:57 e che anche tu sottolinei: i dati 2008 sono su un campione di amministrazioni che non costituiscono un campione casuale e che (adesso che guardo bene) non si sa neppure come sia stato selezionato. La mia opinione e' che la bias sia verso il basso, nel senso che difficilmente le amministrazioni meno efficienti (e quindi con piu' assenze) fanno parte di un progetto pilota che richiede comunicazione tempestiva di dati sulle assenze. Cioe' potrebbe esserci una forte componente di autoselezione: la seconda puntata del rapporto infatti ringrazia la

 

grande disponibilità dimostrata da tutte le Regioni e dagli EE.LL., a cui va dato il merito di aver risposto con prontezza, l’indagine di luglio ha coinvolto ben 70 amministrazioni che hanno recepito e fatto propria la linea di rinnovamento e trasparenza voluta dal Ministro.

 

Be' se ci fossero covi di assenteisti non sarebbero certo loro a fare propria la linea di rinnovamento di Brunetta...

Per questo neppure le due mini-serie mensili 2007 e 2008 nel commento 07 Agosto 2008, 13:04 sono del tutto confrontabili e non possono provare granche' ne' da una parte ne' dall'altra: ma non sono io a confrontarle, e' il ministero. E' su questo che dovrebbero essere piu' cauti, da cui la morale dell'articolo: i dati a disposizione non permettono di dimostrare nessun nesso causale.

Spero che pubblicheranno presto le serie sull'universo e non sul campione: allora ci vedremo piu' chiaramente.

Sulla stagionalita', puo' anche essere che da primavera in poi ci si ammali meno, ma questo vale per il 2007 e per il 2008. Anche per questo sarebbe stato utile vedere  tutta la serie mensile 2007, che loro evidentemente hanno se continuano a rilasciarla mese per mese.

In ogni caso, ora che dagli annunci si e' passati a misure concrete mi pare piu' utile continuare la discussione nella direzione suggerita da Michele. 

 

Anche il primo intervento sottolineava che i dati usati non erano adeguatamente consistenti.

 

è difficile trovare dati veramente credibili sia a favore che contro l'esistenza di un "effetto Brunetta"

 

Secondo me ripeto facendo le differenze tra dati omogenei (se hon ho frainteso) esistenti per maggio, giugno e luglio 2007 e 2008 e confrontando la diminuzione maggio 2007 -> 2008 (11%) con luglio 2007 -> 2008 (37%) mi sembra ragionevole stimare l'effetto Brunettta in attesa di dati migliori e piu' completi ad un -27% delle assenze nel mese di luglio. Ora bisogna vedere se le assenze degli altri mesi sono "elastiche" allo stesso modo di quelle di luglio, e se c'e' un effetto di apprendimento su come aggirare le ultime grida manzoniane come e' nella tradizione del Belpaese.

 

ritoccato, grazie per i suggerimenti: spero che ora riesca a fare almeno qualche passo :-)

 

I dati sull'assenteismo sono stati contestati anche dal sindacato. Ritengo che l'assenteismo sia diminuito non nella misura rilevata dal Ministro Brunetta. Il problema che rimane da risolvere è come trasformare questa "maggiore presenza" in maggiore qualità dei servizi pubblici e produttività con una organizzazione della P. A. che non è cambiata per nulla. Non condivido quanto dichiarato dal Ministro Brunetta che il minore assenteismo si trasformi automaticamente in miglioramento dei servizi se gli altri fattori rimangono invariati. Anzi è vero il contrario. Occorre cambiare il sistema: se alcuni dipendenti lavorano poco facendo cose non utili o dannose è inutile raccomandare di lavorare di più occorre intervenire sull'organizzazione e sul lavoro del sistema dell P. A..

 

 

 

Non condivido quanto dichirato dal Ministro Brunetta che il minore

assenteismo si trasformi automaticamente in miglioramento dei servizi

se gli altri fattori rimangono invariati anzi è vero il contrario.

 

Se questo fosse vero non vedo altra soluzione che licenziare dipendenti pubblici col sistema delle decimazioni.

 


una domanda: il numero variabile dei dipendenti totali che danno la media nel documento dell'indagine pilota 2 di Brunetta (E=A/D) come influenza il dato ?

 

sembrerebbe che tra il maggio 2008 (min) e giugno 2007 (max)

 

siano scomparsi 14.717  dipendenti ??? 

  

il numero di dipendenti (D) a tempo indeterminato presenti nei ruoli dell'Amministrazione nel mese, se oscilla in quel modo, significa che il campione (comunque autoselezionato) varia da mese a mese e da anno ad anno ???

 

Brunetta la poteva sparare anche piu' grande: la media del luglio 2008 si e' dimezzata rispetto a quella del maggio 2007 ... :-)

 

il punto essenziale e' comunque che per principio un'assenza per malattia non e' assenteismo

 

altro discorso e' l'accertamento e l'abuso che mette in discussione la professionalita' di un'altro lavoratore pubblico e cioe' il medico ... 

 

da sindacalista al tavolo della contrattazione integrativa dell'universita' dove sono impiegato, qualche anno fa (per prevenire una discriminazione forte per chi poi effettivamente viene colpito da malattia prolungata e addirittura per le donne in maternità) avevo (vanamente) proposto, per misurare l'assenteismo e quindi in qualche modo ridurre l'assegnazione di parte del salario accessorio, una sorta di media storica su 3-5 anni ... l'assenteista (diciamo incallito) verrebbe fuori e in modo preventivo ad inizio anno saprebbe della penalizzazione dovuta alle suo assenze ricorrenti pesate su piu' anni... 

 

il meccanismo di Brunetta e' orrendo nel suo arbitrio: tagliare tutti a prescindere e' oltre che incostituzionale, e' brutale dal punto di vista della dignita' del lavoratore che magari per non perdere i 4 pesantissimi spiccioli rinuncia alla cura che comunque significa in seguito un costo per la PA e la società piu' alto del risparmio realizzato ... al taglio dovuto alla malattia a prescindere, sempre Brunetta taglia sempre a prescindere il 10% del salario accessorio che ormai e' parte integrante del gia' misero salario (altro discorso merita la dirigenza) ... altro che piu' premi ai piu' meritevoli ...

 

piu' di fare il proprio dovere, che cosa deve inventarsi un lavoratore che esegue ordini e compiti che gli vengono affidati ??? ... sull'efficacia ed efficenza di questi provvedimenti ne vedremo delle belle ...

 

sicuramente l'effetto propagandistico sta funzionando alla grande :-( 

 

tra le tante cose ho trovato anche questo. non so, mi pare ragionevole come argomento:

"Non si tiene neanche conto dell'età media dei lavoratori pubblici,

molto più alta di quella dei lavoratori del privato a causa del blocco

del turn-over che opera ormai da più di 15 anni".


non ho letto tutti gli altri commenti. un altro problema è che i dati di quello che brunetta chiama "la prima puntata" considerano amministrazioni differenti rispetto a quelle della "seconda puntata". però ci viene comunque proposto un confronto. 

Ecco comunque uno stralcio di un'intervista al ministro:

 

Bene.

Partiamo allora dagli ultimi dati che ha diffuso il suo ministero. Voi

sostenete che a giugno le assenze dei dipendenti pubblici sono diminuite del 30

per cento.

L’indagine parla da sola. È paradossale che alcuni

sindacati e governi locali si siano quasi irritati. Irritarsi di un fenomeno

negativo che regredisce mi sembra paradossale. Questo perché l’indagine non è

stata fatta passando per il sindacato e per i governi locali. Io sto cercando

di dimostrare che grazie a una “coralità di popolo”, di opinione pubblica, a

interventi normativi, ad azioni di stigmatizzazione, l’assenteismo è diminuito.

Mi stupisce che qualcuno si adonti di questo, il Codacons ad esempio:

un’associazione dei consumatori, come il sindacato, dovrebbe avere tutto

l’interesse a veder diminuire l’assenteismo.

Quanto è

rappresentativa l’in dagine? Si tratta solo di 27 amministrazioni su

9.800, tra cui 7 Comuni su oltre 8mila.

La

nostra è un’indagine pilota che riguarda solo alcune amministrazioni,

individuate con un minimo di criterio, senza la rappresentatività dei campioni

statistici e quindi senza la possibilità di estendere il risultato

all’universo. In queste amministrazioni, a maggio l’assenteismo è diminuito del

10 per cento, a giugno del 20 per cento. Non si può estendere questo dato a

tutta la P.a., ma è probabile che sia uguale anche altrove.

Quando ci saranno dati più

certi?

A

luglio, settembre e ottobre ci saranno altre indagini, più esaustive.

L’obiettivo è di arrivare all’analisi dell’intero universo, quindi di tutte le

amministrazioni. Questi dati dovremmo averli per la fine dell’anno perché c’è

l’obbligo di legge di produrli.

I dati

ufficiali del conto annuale evidenziano che nel pubblico i giorni persi per

malattia sono mediamente 10,8. Secondo Federmeccanica, nel privato sono circa

9,6. Non è una gran differenza. Un giorno all’anno per dipendente.

Per

il settore privato i dati non ci sono, queste informazioni infatti non vengono

rilevate con scientificità.

 

 

si mormora che la vera professione di brunetta sia quella del curatore fallimentare...

 

 

<em>solidarietà dei colleghi: misura sproporzionata rispetto all'infrazione, è effetto brunetta<em>

<em>Trenitalia licenzia 8 dipendenti:

uno timbrava per tutti. È polemica<em>

<em>Uno dei lavoratori sorpreso da un superiore nell'officina di piazza Giusti, nel quartiere genovese di San Fruttuoso<em>

GENOVA - Otto dipendenti di Trenitalia sono stati licenziati in tronco: uno di loro è stata sorpreso da un superiore mentre timbrava i cartellini degli altri sette colleghi, che in quel momento erano in quel momento in procinto di salire su un treno per tornare a casa in anticipo. È accaduto nell'officina di piazza Giusti, nel quartiere genovese di San Fruttuoso. Il capoufficio, sequestrati i cartellini, aveva riferito l'episodio alla direzione dell'azienda. Dopo circa un mese dalla denuncia, per gli otto lavoratori, cinque operai esperti e tre apprendisti assunti a tempo determinato, è scattato il licenziamento senza preavviso.

 

 

POLEMICHE ANTI-BRUNETTA - Il caso ha sollevato polemiche a Genova tra i colleghi degli otto licenziati, che, pur riconoscendo la gravità dell'illecito, ritengono l'interruzione del rapporto di lavoro una misura non proporzionata all'infrazione commessa e accusano il ministro Brunetta: le sue campagne contro i fannulloni avrebbero influenzato la decisione di Trenitalia nei confronti degli otto dipendenti.

 

Mi accorgo solo adesso e segnalo che Luca Neri, sul suo blog, ha pubblicato in contemporanea un'analisi molto simile alla mia.

 

Anche Luca Neri parla di impossibilità di fare valutazioni con i dati attuali.


Mi chiedo:


1)gli incentivi introdotti da brunetta sono davvero tali o avranno effetti negativi nel medio periodo?


2)si sono confrontati i dati di assenteismo delle PA estere con la PA italiana. i dati sono omogenei e quindi confrontabili? come sono costruiti? qualcuno può dettagliare le diverse tipologie di assenze comprese nella voce assenteismo (permessi studio e universitari, maternità, sindacali RSU, distacco sindacale, ecc ecc) delle PA e confrontarle con il privato? sarebbe utile avere anche una divisione tra le pmi e le grandi.


3)il fatto che si licenzino 8 operai Trenitalia a Genova (nonostante la loro mancanza fosse grave ma non gravissima, come poi si è appreso) e non si senta nulla dalle parti di Napoli, Palermo ecc mi fa pensare. Il pesce non puzza prima dalla testa? Perchè non si fa nulla nei confronti di chi i pubblici dipendenti li dovrebbe controllare? Se si iniziasse a licenziare spazzini a napoli e bassolino, assessori e dirigenti vari rimanessero al loro posto io penserei molto molto male... Nel sud sono presenti enormi aziende sanitarie pubbliche (cito quelle perchè mi sono saltate alla mente) devastate e devastanti per dipendenti e pazienti, nate e cresciute nel voto di scambio, nel clientelismo, nella raccomandazione, nel disservizio come obiettivo (sempre raggiunto). Com'è? le lasciamo da parte? Quegli ambienti delle riforme di brunetta se ne fanno un baffo.


4)qualcuno ha capito da quando esattamente il professore ordinario di economia R. Brunetta si è messo in aspettativa? questo non è gossip ma informazione utile alla valutazione del "policy maker" Brunetta (se è vero quello che si dice nel post sulla privacy)


5)è vero che il suddetto è detentore del "record di nessuna pubblicazione su riviste peer reviewed che non siano da lui stesso dirette"? (vedi punto 4)


6) qualche giorno fa avevo chiesto una stima sul costo delle visite fiscali obbligatorie già al primo giorno di malattia. secondo me enorme. invece non è comunque così perchè:


 

    L'Amministrazione dispone il controllo in ordine alla sussistenza della malattia del dipendente anche nel caso di assenza di un solo giorno, tenuto conto delle esigenze funzionali e organizzative. Le fasce orarie di reperibilità del lavoratore, entro le quali devono essere effettuate le visite mediche di controllo, è dalle ore 8.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14 alle ore 20.00 di tutti i giorni, compresi i non lavorativi e i festivi.

 


si era anche parlato di una certificazione "speciale" per assenze superiori ai 10 giorni e per il secondo evento di malattia (follia).


 

    Nell'ipotesi di assenza per malattia protratta per un periodo superiore a dieci giorni, e, in ogni caso, dopo il secondo evento di malattia nell'anno solare l'assenza viene giustificata esclusivamente mediante presentazione di certificazione medica rilasciata da struttura sanitaria pubblica.

 



invece anche qui non è così perchè a posteriori brunetta ha specificato che:


 

    per le certificazioni da struttura sanitaria pubblica, come richiesto dall'art. 71 del D. L. 112/2008, è possibile rivolgersi per avere la certificazione:



    1) a un presidio ospedaliero;

    2) al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell'U.L.S.S. di appartenenza;

    3) al Distretto Socio-Sanitario di appartenenza;

    4) al proprio medico di medicina generale (medico di famiglia) convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale.

 


A me pare che R. Brunetta, assieme al Corriere della Sera e nonostante Napoleone ed il Nobel, stia bellamente prendendo la gente per il culo (possiamo anche dire: stia gonfiando artificiosamente dati altrimenti interlocutori, stia precipitando le sue conclusioni ecc ecc, stia facendo il politico?). E questo al di là del suo grande merito e cioè di aver riportato all'attenzione la questione qualità ed efficienza del servizio della PA. Era proprio necessario correre così tanto ed sollevare tutto questo polverone prima delle ferie? e perchè?


 

Nell'analisi di Luca Neri tuttavia e' scorretto confrontare (come fa nel suo grafico) la media sui primi 6-7 mesi del 2008 con le medie annuali degli anni precedenti e poi concludere che la discesa dell'assenteismo e' rallentata. Ci vorrebbero le medie almeno semestrali o meglio mensili per concludere qualcosa.

 

Azienda di servizi pubblici medio-grande

   maggio 2007 maggio 2008 giugno 2007giugno 2008
 
A - ore lavorabili
 
 221.692  226.712
 214.281
 220.441
 malattia
 8.882
 7.453  7.077
 6.427
 infortunio
 1.768
 1.339
 2.168
 1.521
 B - TOTALE
 10.650  8.792
 9.245
 7.948
 B/A
 4,80%
 3,88%
 4,31%  3,60%

 

 

 

Da questi dati l'effetto Brunetta sembra nullo o opposto a quanto desiderato, visto che la variazione dell'assenteismo da maggio 2007 a maggio 2008 (-19%) supera quella da giugno a giugno (-16.5%). Tuttavia penso, data la grande variazione tra maggio e giugno dello stesso anno, che ci siano degli effetti stagionali tali che per fare un confronto attendibile sarebbe indicato fare medie annuali o al massimo semestrali. Finche' non ci sono dati omogeni di questo genere mi sembra che quanto propalato dal ministro e dai mezzi di comunicazione appartiene piu' alla categoria della propaganda e disinformazione aneddotica che alla categoria dell'informazione accurata e basata su dati oggettivi.

 

Ieri sera, con mia grande sorpresa, in seconda serata è partito il filone autunnale di "Matrix"..con ospite il Min. Renato Brunetta. In mezzo alla solita trafila di domande e incalzi da parte di Rizzo (Corriere della sera) e del vice direttore di Repubblica ( non me ne voglia, non mi viene in mente il nome e non ho voglia di andare a cercare su Google), sono rimasto colpito da una riflessione, che trovo a giusto modo acuta...

Mi riferisco nello specifico al commento del Ministro circa le polemiche con i sindacati, già rei di aver fatto saltare l'accordo Alitalia- AirFrance...Ora, attraverso i percorsi universitari maturati finora ho avuto modo di comprendere appieno l'importanza come capisaldi della legislazione in materia lavorativa italiana delle organizzazioni sindacali; ciònonostante, non posso non essere d'accordo con quanto ribadito dal Ministro ieri sera, circa la volontà del Governo di proseguire nel "progetto Colaninno" ad oltranza. A ragione, secondo me, ha paragonato la situazione che si prospetterebbe al termine del processo in atto e quella alternativa....4000/4500 esuberi a fronte del taglio dell'intero personale Alitalia, stimato in non ricordo bene quante unità, ma mi pare ovvio ben oltre le 4500 unità. Non solo, ma non si può non legare la situazione Alitalia con quanto sta succedendo nell'intero sistema economico italiano, in particolare nel comparto industriale/manufatturiero: l'Alitalia non è l'unica impresa in crisi, altre aziende stanno chiudendo i battenti nel silenzio più totale. Ora, non so se l'effetto-media sia un aiuto o una pressione, fatto sta che dei potenziali 4500 tagli Alitalia i sindacati se ne occupano eccome...e gli altri ??? Figli e figliastri in salsa tricolore? 

 

Ieri sera, alla puntata di Matrix (il programma di attualita' di Enrico Mentana su Canale 5) intitolata "non solo fannulloni" ha partecipato assieme al ministro Brunetta, Sergio Rizzo (Corriere) e Massimo Giannini (Repubblica) anche Alberto Bisin, con ampia e ripetuta pubblicita' per noiseFromAmerika.

La puntata si puo' rivedere qui, suddivisa in 11 parti. Alberto e' intervenuto nelle parti 6 e 10, tra le altre cose ponendo alcuni dei quesiti sui quali abbiamo discusso qui. In particolare: (1) Perche' le assenze sono gia' in calo prima del 2008? (2) Il campione utilizzato non e' distorto nella direzione di rappresentare solo le migliori amministrazioni?

Lascio a voi, se vi siete persi la puntata ieri sera, il piacere di scoprire la risposta del ministro.

 

 

Io la puntata l'ho vista in diretta, e devo dire che il Ministro ha un atteggiamento spocchioso che non mi è piaciuto: "Io sono il Ministro e le cose le so meglio del mio collega dall'America e tantopiù del giovane ricercatore senese".

Non è bello difendersi dalle critiche di un interlocutore in questa maniera! 

 

Inoltre non mi convince la spiegazione del problema di bene pubblico che dà all'inizio della puntata per spiegare l'Amministrazione Pubblica. Definire i beni pubblici come beni "costosi" per la collettività non mi sembra corretto, sbaglio? E lui doveva vincere il premio nobel?  

 

"I primi dati disponibili si riferiscono ai mesi di maggio, giugno e luglio 2007 e 2008 e

riguardano un campione significativo di amministrazioni centrali e locali. I risultati

testimoniano la grande risposta positiva che l’azione legislativa e di sensibilizzazione ha

indotto sui comportamenti dei dipendenti pubblici. Le assenze per malattia registrate nel

luglio 2008 si sono ridotte del 37,1 per cento rispetto a quelle del 2007. Tale variazione

rappresenta quasi il doppio di quanto rilevato nel mese di giugno (-22,4 per cento) e quasi

quattro volte la quella di maggio (-10,9 per cento)."

pag. 18 (20 per Acrobat) www.funzionepubblica.it/ministro/pdf/RelazioneAnnuale2007_Executive_summary.pdf

 

questo è tutto quello che c'è (volume II)

"Relativamente al mese di luglio sono state intervistate 70 amministrazioni che, in termini di

dipendenti, rappresentano il 22 per cento di tutto il settore della pubblica amministrazione.


I risultati relativi a luglio tengono conto dell’intervento del decreto legge 112/08 convertito in

legge 133/08 relativo alla nuova disciplina delle assenze per malattia del pubblico impiego e all’irrigidimento dei controlli e all’esclusione dalla corresponsione delle indennità o degli

emolumenti accessori nei primi dieci giorni di assenza e della Circolare del Ministro n.7/08 del 17

luglio 2008 che chiarisce l’applicazione della norma di cui al punto precedente e prevede visite

fiscali obbligatorie anche per un solo giorno di assenza dal lavoro per malattia."

 

Da un'email ricevuto stamattina

 

Senti, guardati questo che fa morire


http://www.youtube.com/watch?v=A4TjO-v1siA


stammi bene, mi ha fatto molto piacere rivederti

 

Provate a fare click sul link ...

 

Il video è stato levato. Cosa diceva?

 

io lo vedo benissimo.

e dopo averlo visto volevo (sinceramente!) spezzare una lancia a favore di brunetta. mi sono detto infatti: be', ma lui fa riferimento a una lista di papabili secondo l'editorialista del corriere nei primi anni '80. al tempo lui aveva circa trent'anni: con un po' (molto) di duro lavoro... perche' no... a sessanta ci scappa pure il nobel.

poi ho trovato il suo cv dettagliato e la lancia proprio non s'e' voluta spezzare.

 

Ma niente, Sandro, si diceva solo che anche se uno anche non vincesse il premio nobel può essere intelligente lo stesso, la questione dei nani sulle spalle dei giganti una cosa che è stata detta già una volta.

 

 

Ma invece questo benedetto articolo di Levi dal Corriere della Sera non lo trova nessuno?? Né in rete né su carta? Del video si è parlato tantissimo, ma "documenti" nisba, mi pare. 

 

Cercando su google ho trovato solo questo che un po' di materiale lo aggiunge:

 

Il Corriere della Sera dell'epoca, con una articolo di Ricky Levi, mi dava tra i possibili candidati italiani del futuro. Avrei dovuto trasferirmi in America e proseguire li' la mia carriera di economista. Ho preferito l'Italia e la politica. Peccato. Avevo pronto anche il "tema" per vincere quel premio: come produrre artificialmente i beni relazionali, cioe' quelli che fanno funzionare bene una societa'.

 

Credo che "produzione artificiale di beni relazionali" sia un eufemisma per "magnaccia".

 

 

 

Credo che "produzione artificiale di beni relazionali" sia un eufemisma per "magnaccia".

 

Ahah! E anche su questo gliel'avrebbero comunque soffiato il Nobel (ecco: tecnico - divulgativo).

 

Segnalo un dossier dell'espresso sul background di brunetta da far seguire da un'intervista sul La7 (non saltate il minuto 2:15-2:20). 

 

 

 

Riprendo questa vecchissima discussione, con un piccolo aggiornamento.

Forse c'è ancora un effetto "Brunetta", o forse non c'è e non c'è mai stato alcun "effetto Brunetta" (se non nella sua testolina).

Tutte le norme approvate contro i "fannulloni" (che termine odioso e propagandistico!) sono state ritirate dal governo.

Però, a quanto pare, le assenze continuano a diminuire:

http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/ravenna/2009/08/08/215913-assenze_malattia_continuano_crollare_anche_luglio.shtml

Allora, permettetemi qualche domanda:

1) Se i provvedimenti Brunettiani funzionavano così bene, come mai sono stati ritirati ? (ricordo che i Ministeri e le Agenzie Fiscali avevano già la decurtazione dello stipendio per malattia, ben prima della Brunetteide)

2) Come mai hanno ripristinato la normale reperibilità nelle ore di malattia?

Mi viene da pensare che, come sempre, i dati sulle assenze siano manipolati per bene (se non totalmente fasulli) per fare apparire una realtà alternativa, dove il governo del "dire" riesce anche a "fare".

"Caro" Brunetta, ho la sensazione che tu sia "solo chiacchiere e distintivo" (cit.)

P.S.: I fondi per la contrattazione integrativa per la P.A. sono stati ripristinati (tranne che per le Agenzie Fiscali...anche questo vorrà dire qualcosa, no?)