noiseFromAmeriKa in OilProject

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Noi sapete già chi siamo. Oilproject, invece, è questo progetto qua.

OilProject inizia le sue trasmissioni oggi, lunedì 9 maggio 2011.

La prima lezione, in onda stasera, sarà questa.

Il link alla lezione registrata e' questo.

[Se vi interessa vederla e partecipare (le domande le fanno gli spettatori in diretta) basta scrivere il proprio nome qua sotto e schiacciare "Entra".]

 

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Commenti

Ci sono 45 commenti

Rimarrà la registrazione o si potrà vedere solo in diretta?

Su youtube mettono le registrazioni.

www.youtube.com/user/oilproject

 

(edit:)

come non detto, pare che lì ci siano solo alcune registrazioni.

forse qua:

www.oilproject.org/lezioni/recenti

 

CYA

 

Completamente e totalmente OT.

Nella home page vedo "l'esperto di crimini informatici" Rapetto, che mi ricorderà sempre questa bufala.

Mi ricordo che il prof Boldrin l'estate scorsa ha fatto una lezione online sempre su Oilproject...è lì che ho scoperto il blog NFA. E' veramente un progetto interessantissimo e sono contento che si stia evolvendo e divulgando :)) 

Ho appeno seguito la diretta su oilproject e direi che l'esperimento è riuscito! Sicuramente da ripetere. Proporrei anche il tema per il prossimo appuntamento: "Federalismo fiscale e tassazione in Italia". Ciao a tutti

 

ottima diretta complimenti.

compatibilmente con gli impegni, spero che la ripeterai.

bè che dire, grazie come al solito del tempo dedicatoci.

...ma poi siete riusciti a organizzare un podcast o una "direttina" per la giornata nFA?

Molto interessante, grazie prof. Boldrin.

 

Mi permetto un suggerimento stimolato dall'evento, e soprattutto dalla riflessione di Boldrin sul fatto che NFA è più che altro un esercizio intellettuale il quale, purtroppo, non può avere grosse pretese di sensibilizzazione dell'opinione pubblica .

Perchè non pensate a dei piccoli video-interventi, magari compresi tra i 5 e i 10 minuti, da inserire nel sito?

Come strumento, il video, è notevolmente più digeribile dei lunghi articoli, specie per molti lettori pigri del web, e ha una più ampia capacità di diffusione all'interno dei social network.

Magari la cosa non è fattibile per articoli come quelli sulla disunità d'Italia, ma potrebbe avere un ottimo impatto per quelli di denuncia o per le voste proposte politiche/economiche. Mi riferisco  ai pezzi come quelli di zanella dopo l'intervento di tremonti ad AnnoZero (le tre domande), o la proposta elettorale di Brusco; o magari semplicemente come complemento agli articoli . In fondo anche LaVoce ha uno spazio "Media"

 

Capisco che ciò potrebbe non essere compatibile con i vostri impegni, ma darebbe al sito, a mio parere, un valore aggiunto dal punto di vista della diffusione

 

Gianluca

Dì la verità, sei Michele travestito :-).

Sono anni che insiste con tutti gli altri redattori, dicendo che dobbiamo andare televisivi, che ha più impatto, che non ci piglia troppo tempo eccetera. Ma noi siamo tutti dei timidoni, oltre che un po' pigri. Temo purtroppo che la macina della storia frantumerà le nostre resistenze.

Andare in video??!!! Ma non avete letto le dotte riflessioni di Sartori sui rischi del "video-capire"?

 

Eccellente idea, mi auguro che queste conversazioni così piacevoli da seguire possano diventare più frequenti.

Va tuttavia migliorato il video, si avverte che la ripresa è fatta dal basso verso l'alto (tipico delle camere su notebook) e questo non dona a nessuno...orecchino o non orecchino :-))

GD

Anche Alesina e Giavazzi, nel loro pezzo odierno sul Corsera, affrontando proprio il tema "giovani e disoccupazione in italia" (crede che ieri l'avranno seguita anche loro?), aderiscono pari pari alla proposta di Ichino:

 

Prima di tutto, e di questo si è molto parlato, bisogna riformare radicalmente il mercato del lavoro abolendo la separazione fra contratti a tempo determinato e indeterminato, e sostituendoli con un contratto unico con protezioni e garanzie che crescono con l'anzianità sul posto di lavoro.

Sembra che in Italia, tra gli economisti, vi sia un accordo diffuso sulla necessità di progressività delle garanzie in base dell'anzianità di lavoro ( tra l'altro, leggendo alcune domande della chat di ieri, mi sono accorto che in effetti quella di perdere il lavoro a 40+anni, con una maggiore difficoltà nel ritrovarlo, è una delle preoccupazioni più sentite)

Poi uno legge i commenti all'articolo che hai segnalato e capisce molte cose - in primis, perche' della riforma promossa da Ichino in TV non si sente mai parlare. Secondariamente (a mio avviso) perche' c'e' gente che crede alla storia del terremoto "previsto" a Roma per domani. 

 

Sembra che in Italia, tra gli economisti, vi sia un accordo diffuso sulla necessità di progressività delle garanzie in base dell'anzianità di lavoro

 

Ho notato.

Un vero peccato che nessuno abbia avuto la capacità di spiegarci

1) perché così debba essere;

2) perché debba essere legislato e non deciso dalla libera contrattazione fra le parti;

3) cosa renda tale meccanismo (qualitativamente almeno) diverso da ciò che già esiste.

Qualcuno sa se e quando verrà resa disponibile in differita ?

Per ora ho trovato solo l'altra lezione tenuta da  Michele.

qui

La più recente credo non sia ancora disponibile.

 

Gentile richiesta: il post sugli Austriaci

Scusami, non ho capito la richiesta. Vuoi un post sugli austriaci? È un post fatto che non ritrovi? Vuoi una lezione su oilproject sugli austriaci?

 

Ho seguito la lezione del 9 Maggio 2011 e quale contropartita per aver rinunciato all'immancabile serata con “L'Infedele” ti chiedo di commentare, se e quando vuoi, alla luce delle affermazioni da te fatte sul ruolo dei sindacati, il documento di cui sotto:

DOCUMENTO FINALE COMITATO DIRETTIVO CGIL 10-11 Maggio 2011

http://www.cgil.it/ufficiostampa/comunicato.aspx?ID=3342

Vedi pure l'articolo su “Il Sole 24 Ore” del 12 maggio 2011 – pag. 25 - “Cgil: più contratti di secondo livello” di G. Pogliotti.

Grazie per gli articoli di ieri in “I sandali del Cairo, Tripoli, Tunisi” (a parte quelli in francese poiché non conosco la lingua …).

Sorry, andava sopra.

 

Guarda, avevo cominciato a scriverti una spiegazione dettagliata di perché questi sono come i marxisti e le sette religiose, ma poi la linea è caduta e si è perso. Quindi rimane l'affermazione apodittica: sono ESATTAMENTE come i marxisti ed i preti. Non è scienza, ma religione.

Seconda domanda: dipende. Menger, Hayek, Mises e Schumpeter erano, ognuno nel suo tempo, mainstream ed ognuno ha dato contributi notevoli. Quelli di H ed S valgono ancora, in parte. Oggi la gente seria fa "ricerca", non si iscrive a club religiosi che passano il tempo ad interpretare le bibbie ed a predicare la verità manifestando solo la loro imbarazzante ignoranza, o stupidità.

 

Sto facendo un casino con questi commenti ... scusate. No certo, avevo capito benissimo, la penso anch'io così, solo con qualche decina di punti di QI di meno e con un'enorme conoscenza della materia in meno. Mi pare che gli austriaci considerino Menger OK, Hayek well why not but ..., Schumpeter un socialdemocratico e Mises è DIO (che infatti ha scritto la bibbia). Io mi chiedevo se c'era qualche economista attuale che si era spostato verso di loro, ma non credo. Però, devo ammettere, che quello che scrivono è facile, quindi forse mi ci dovrei affiliare anch'io. Quello che scrivete "voi" nei vostri paper è invece per me impossibile.

Secondo me non dovresti perder tempo con un post, anche perchè ho notato che poi arrivano a frotte. Sono ovunque. Ma anch'io leggo Monsurrò, per citare uno che ha scritto anche qua, perchè comunque c'è gente in gamba tra i meno religiosi di loro.