Operazione FFF. Consigli, non richiesti, alla vittima.

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L'operazione Fare Fuori Fini è in atto. Era in corso da tempo, ma siamo arrivati ad una svolta decisiva. Credo possa riuscire. Qualche consiglio, forse inutile, su come farla deragliare.

I fatti sono noti, quindi tralasciamoli. Egualmente note sono sia le mie previsioni, avanzate in tempi meno sospetti, che la mia opinione sul regista dell'operazione. Tralascio, quindi, incipit ed antifone e vengo al grano.

- L'operazione FFF è organizzata dal centro e i ruoli sono chiari. La mia impressione è che essa prosegua benissimo, almeno al momento: BS, i suoi servi nei media, i parlamentari del PdL e gli ex-AN in particolare, la Lega e, finalmente, Giulio Tremonti, stanno svolgendo ognuno il ruolo affidatogli. Purtroppo ho l'impressione che anche Gianfranco Fini stia recitando la parte che i suoi nemici gli hanno cucito addosso e che probabilmente non vorrebbe recitare. Ah, buon ultimi son saltati sul carro di Tespi anche le solite comparse romane (Casini, Rutelli, qualche cardinale, .. fra un po' spuntano anche Pezzotta e Montezemolo, vedrete).

- Il capo si tiene fuori, insiste a dire che tutto va bene, che non vede ragione per le tensioni, che lui di Fini ha stima, eccetera. Insomma, se Fini s'incazza, sbraita, denuncia ed alza il tono della polemica è perché la vuole fare, perché soffre d'invidie davanti agli enormi successi governativi ed alle mille cose fatte sotto la guida illuminata del leader supremo. Perché Fini è un politico di professione che si dedica a trame di palazzo e polemiche pretestuose, invece che lavorare al bene comune come fa il piccolo padre della patria. Lui politico di professione non è, è solo un grande e geniale imprenditore-cincinnnato che ha dovuto immolarsi sull'altare della politica per salvare il paese dal comunismo. Insomma, è Fini che pianta casini (sic!) e coopera all'operazione spazzatura avviata dalla sinistra comunista. Non l'ha ancora detto, ma ha già suggerito che, chiaramente, Fini è, se non in combutta, almeno in sintonia con La Repubblica ed i "farabutti" che, probabilmente spinti dal KGB, spandono falsità su BS. Tutto questo l'ha spiegato BS ieri sera all'uomo che gli fa il baciamano, io ho solo fatto un riassunto.

- I media controllati direttamente da BS fanno il lavoro sporco, quello più pesante. Guidati, rispettivamente, dai due guappi più esecrabili e fedeli, Feltri e Fede, i giornali e le televisioni di BS gettano fango continuo sul nemico rivelandone la natura di politico subdolo e di nessun valore. Il resto dei giornali e delle TV che il novello caudillo controlla fanno da contorno, addolcendo i toni mano a mano che ci si allontana dal centro ma rimanendo comunque funzionali all'operazione (per esempio le tre ore di propaganda di regime regalate oggi al popolo dal baciamano, per informare ovviamente). Il loro compito è mostrare che BS fa e produce, governa, risolve problemi, salva il paese. In questo è impegnato, nella salvezza del paese e non ha tempo per le vuote polemiche su astratti principi in cui il presidente della Camera vuole trascinarlo tirandolo per la giacca. Ma lasciatelo lavorare, insomma: non vedete i miracoli che ha già fatto? Non avete visto le case? E voi a cianciare di diritti degli immigrati e laicità dello stato, ma per favore, cerchiamo di essere seri invece di essere solo invidiosi!

- I vari Gasparri, La Russa, Alemanno e compagnia giocano oramai da soli. Pur professando una qualche forma di fedeltà verbale al vecchio capo, come una muta di cani affamati si son perfettamente resi conto da un anno a questa parte che la volpe bolognese è abbastanza debole e isolata e che il caudillo lo ha nel mirino. Meglio quindi lasciare che la stanino, facendo finta di nulla e mostrandosi comunque utili al caudillo (Gasparri, da questo punto di vista, batte tutti ...). Al più si può pretendere di star fuori dalla rissa o addirittura di volerla evitare quando invece l'agguato finale potrebbe essere già in corso. Ci sarà sempre tempo per dire "Oops, non m'ero accorto della spranga che aveva in tasca il camerata (oops, amico)!" Idem per il resto del PdL. Quelli che se la presero a suo tempo perché li apostrofai come "clerico-fascistì'' (non era un'offesa, era la conclusione di un'analisi storica e culturale) son perplessi (che per Fini il loro animo fascistoide una certa simpatia la conserva), persino sorpresi ed amareggiati, ma, se proprio li dovessero forzare a prendere posizione, loro stanno con chi vince, ossia con il caudillo. Come giustificazione per stare con il caudillo ne han trovata una ottima [okkio al link se vi danno fastidio le boxes pubblicitarie, il ragazzo ne ha di invadenti: quanto gli renderanno al mese?]: c'è una cospirazione in atto (corollario: Fini è parte, forse involontaria ma non importa, della medesima, quindi nemico oggettivo) quindi il geniale cincinnato fa bene a sparigliare. Il piccolo gruppo di Libertiamo (guidato da Benedetto della Vedova) si è schierato chiaramente con Fini ma, come avevo cercato di spiegar loro a suo tempo, invece d'essere il lievito nel pane sono solo la mosca al naso.

- La Lega gioca anch'essa il proprio ruolo, chiarissimo. La Lega è l'analogo politico di Feltri e Fede: aggredisce violentemente, abbaia ogni giorno, emette proclami roboanti a cui non fa seguito nessuna azione politica concreta (non sarebbero nemmeno in grado di scrivere il testo di legge costituzionale che implementa la secessione, se dovessero farlo). La funzione di tutto questo latrare è, ancora una volta, stanare Fini ed i suoi pochi seguaci, costringerli nel callejon sin salida d'un gioco quotidiano di autodifesa, di rintuzzamento, di ripetizione (inefficace ed anzi dannosa, perché non accompagnata da proposte politiche alternative, il punto chiave è questo) di principi elementari e metodologici (laicità, immigrazione, separazione dei poteri, libertà di stampa, eccetera) che nella situazione concreta appaiono come giaculatorie poco utili e pretestuose. Fini, devo dire, sembra cadere oramai regolarmente in questa trappola.

- Tremonti - la cui candidatura ad essere il vero numero due del regime (oops, PdL) e la sua testa pensante, è palese - agisce da saggio mediatore rilasciando interviste in cui (stra)parla come se fosse Don Bosco e Fanfani che parlano per bocca di Derrida. Tremonti non dice nulla di concreto e coerente - non gli è quasi mai successo prima: perché cominciare ora? - ma nel suo abile uso del vuoto linguaggio post-post (che Verdiglione sia nascosto in un antro del palazzo di Via XX Settembre e gli faccia ripetizioni notturne?) egli sa porsi come colui che sta nel mezzo ma sopra, che ragiona e sintetizza, che guarda avanti alla strategia e non alla polemica quotidiana, che elabora programmi di governo, che "sa" dove sta il bandolo della matassa. Insomma, GT è la vera spalla (ed il successore naturale, dovesse "malauguratamente" (virgolette sue ...) succedere) di BS. Fini è solo un invidioso senza idee e con troppa ansia per il potere e le trame di palazzo.

- Veniamo finalmente a Fini, l'attore principale di questo assalto neanche tanto nel buio e certo non all'arma bianca: le vittime, come Marat in vasca da bagno e Cesare sulla scalinata del Foro, sono sempre gli attori principali negli assassinii politici. Fini paga pesantemente la non presenza nel governo ed il suo ruolo istituzionale che, mentre non lo protegge dagli attacchi dei guappi, gli impedisce di muoversi e fare politica vera (su questo torno più sotto, perché questo è il punto chiave). Sbaglia anzitutto a pensare d'avere in Napolitano un alleato o almeno una sponda. Non elaborerò sul perché il principe di Napoli non possa e non voglia giocare questo ruolo, mi sembra ovvio: sta altrove, anche se non sa nemmeno lui dove, ma sta comodo nel grande Palazzo. Il suo orizzonte temporale è cortissimo, e questo conta per gli umani. Il principe di Napoli è molto umano. Non solo: poiché non ha potere (nel senso che non controlla alcun portafoglio) Fini sta perdendo progressivamente il supporto degli ex-AN a vari livelli e non sta acquisendo nessuna base elettorale nuova nelle altre parti del PdL. Anche solo per questo rischia di essere ferocemente massacrato senza pietà; dove sono le sue armate elettorali, dove il suo popolo osannante, dove i suoi famigli che dalle sue prebende dipendono, dove i gruppi sociali che da una sua "vittoria" potrebbero trovar giovamento? Specialmente quest'ultimi, appunto: dove sono? Credo che nemmeno Fini lo sappia, e qui sta il problema: a chi parli, Gianfranco? Quali interessi vuoi rappresentare? Che altra destra vuoi che si materializzi? Che altro paese vuoi far emergere e progredire? Io non l'ho ancora inteso, e ti garantisco che a queste cose ci faccio una certa attenzione.

E qui vengo al commento finale, che come al solito mi son dilungato troppo nell'analisi. Dice il vecchio Bob: It takes a model to beat a model. Traduzione: ci vuole una politica per sconfiggerne un'altra. Oggi questa "altra" politica, altra dal peronismo di BS e GT, in Italia non sembra avercela nessuno. Che non ce l'abbia la nuova DC che chiamano PD, l'abbiamo detto e ridetto tante volte che non vale ripeterlo. Il problema del momento è che non sembra avercela neanche Gianfranco Fini, e questo fa danno e dispiace. Ecco, quindi, una scaletta di cose su cui Fini, se vuole uscire dal callejon sin salida dove l'hanno spinto i guappi ed i masnadieri (o i "farabutti", per usare l'espressione della sua nemesi), deve trovare la capacità di affermare il proprio Che Fare?

  1. Federalismo e stato italiano. Che stato nazionale vuoi e dove stai sulla questione federalismo? Non puoi stare con la cacca fritta della cosidetta riforma federalista malscritta da Bossi&Co. O stai contro, per lo stato centrale ed unitario, o stai oltre, per un federalismo liberale senza se e senza ma.
  2. Crisi economica, modello di sviluppo, liberismo. Vuoi anche tu l'economia sociale di mercato? Pensi sia la risposta adeguata alla crisi economica (quella vera, non quella finanziaria) in cui l'Italia sta? Come cresce l'Italia nei prossimi vent'anni? Quali azioni di politica economica sbloccano la macchina italiana e la mettono, se può, in moto di nuovo? BS ha scelto l'economia sociale peronista, il PD (e, temo, IdV) han scelto l'economia sociale solidarista. Tu, stai con uno dei due o stai altrove?
  3. Nord-Sud (che NON è la stessa cosa che il federalismo): vogliamo dire che il problema c'è e parlare, finalmente, al popolo del Nord che produce - che è ampio e senza il quale nessuno mai governerà l'Italia - ed a quello del Sud che un po' produce e parecchio vorrebbe farlo - che magari non è così ampio, ma c'è e non se lo fila (mi veniva un altro verbo, scusate ...) nessuno? Se non passi da lì, se non trovi una cosa o due (e che sian convincenti) da dire a chi ancora produce o intende farlo, continueranno a chiederti quante divisioni hai, sorridendo ironici.
  4. Tasse e spesa pubblica. Le tagliamo per davvero o no? Vogliamo un paese in cui la spesa pubblica (e quindi le imposte) vanno sotto o stanno sopra al 40% del PIL? Le pensioni devono continuare ad essere il 15% del medesimo o vanno ricondotte al 10%? Vogliamo uno stato sociale che tale sia, o vogliamo sempre e comunque le prebende ai famigli? Le tasse servono per punire chi lavora e produce (i "ricchi") o per finanziare la spesa pubblica che serve, quando serve?
  5. Magistratura e divisione dei poteri: vogliamo tagliarlo il nodo gordiano? Vogliamo dire che non ci sono i buoni ed i cattivi, ma che il sistema giudiziario va radicalmente riformato non per punire le toghe (rosse, nere o nerazzurre che siano) ma perché possano fare il loro lavoro, che consiste nel mandare in galera chi viola le leggi, tutte le leggi?
  6. Informazione: vogliamo dire che ad un paese libero serve un'informazione libera, indipendente e competitiva? Che la RAI va smembrata e privatizzata, che il duopolio deve essere spazzato via, che altri attori devono entrare e che la proprietà dei media va resa diffusa ed indipendente dai partiti e dallo stato?
  7. Meritocrazia e concorrenza: sei a favore o contro? Le vuoi o no? E se le vuoi, cosa occorre fare, dove occorre incidere? Non tutto e subito, in dieci anni mi basta. Ma senza dire parole chiare sul come, il tutto rimane una giaculatoria.
  8. Conflitto d'interessi e moralità pubblica. Che ci voglia la seconda l'hai detto, OK. Ma come, Gianfranco, la facciamo lievitare in questo paese amorale da troppo tempo? Passa per la risoluzione della questione conflitto d'interessi o no la ricostruzione d'una moralità pubblica per questo paese che chiamiamo Italia?

Il mio umile consiglio è questo, Gianfranco Fini. Non perder tempo a querelare i guappi del caudillo, questo fa solo il loro gioco. Lascia stare anche gli appelli di principio, tutti interni al PdL, che gli elettori non possono intendere. Prova a dare risposte chiare e dirette (Che Fare?) su almeno qualcuno di questi punti. Allora, forse, sarai tu a sparigliare il tavolo, non quell'altro.

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Commenti

Ci sono 165 commenti

Io sono un po' più ottimista sulle capacità di Fini e un po' più pessimista sulle sue intenzioni. Fini appare nel tuo pezzo come un ingenuo indeciso che si sta facendo mettere all'angolo senza reagire. Forse, ma il tizio è tanto che naviga nella politica italiana e non mi pare tipo che si faccia far fuori tanto facilmente. I legami che lui ha con gli ex AN sono cose che noi non vediamo bene ma che pesano, molto più e al di là delle posizioni politiche prese. Mi aspetto che usi tutta la sua capacità di influenza, che è ancora parecchia, prima di farsi uccellare senza reagire.

 

Sono invece pessimista sui suoi obiettivi. D'accordo, Fini fa scrivere dei veri liberali sui siti delle sue fondazioni. Però poi la sua base di potere era e resta la AN del Sud. Per esempio, nel recente rimpasto della giunta siciliana, sembra (di queste cose è impossibile essere certi) che abbia manovrato per inserire Strano (il mangiamortadella) tra gli assessori. Questa è una spia di un comportamento generalizzato. La vera base di potere di Fini, la sua speranza di essere rilevante, sta nel popolo di destra del Sud, sia ex AN sia il resto.

Vedo in questo senso anche la sua polemica con la Lega. Fini ha già avuto nel passato atteggiamenti tolleranti verso gli immigrati. Ma la mia impressione è che lui cerchi lo scontro con la Lega su un quelche tema, senza dire esplicitamente che vuole mantenere i sussidi al sud.

Come vedi le due cose (maggiore ottimismo sulle possibilità di sopravvivenza di Fini, maggiore pessimismo sui suoi, ehm, fini) si tengono assieme. Nella destra italiana lo scontro vero non è tra liberali e peronisti, dato che (a parte Della Vedova e altri due gatti che presero letteralmente lo 0,1% quando si presentarono soli alle elezioni come Riformatori Liberali) sono tutti peronisti. Lo scontro vero è tra peronismo con base al Nord e peronismo con base al Sud. Le ultime elezioni hanno spostato l'asse del PdL al Sud, ma l'asse del centrodestra al Nord. Fini vuole fare aggio su questa tensione sfruttando l'incazzatura del sud. Italy being Italy lo fa parlando a nuora perché suocera intenda, ossia ammantandosi di liberalismo e difesa dello Stato di diritto.

Comunque, fai bene a incalzarlo perché risolva le ambiguità. Chissà che alla fine qualcosa di buono salti fuori.

 

In realtà a me sembra che tutto dipenda da quali siano le mire di GF. La tua analisi pare sottintendere che il suo obiettivo ultimo sia, diciamo, governare il Paese (più o meno direttamente). Ma se invece puntasse - come affermano alcuni, riporto solo un esempio a caso - al Quirinale, operazione per la quale non servono in fondo grosse divisioni, forse più di qualcosa nel tuo pezzo andrebbe rivisto, non trovi?

Ah... e Michele, scusa se mi permetto... fa' attenzione, ma con tutti 'sti nomignoli, sei sulla strada per cominciare a scrivere come Travaglio. :D

Non credo che Fini sia in grado veramente di esprimere una politica "altra", non nel senso che tu intendi. Temo che sia un orbo un un paese di ciechi. Sembra un gigante politico perchè gli altri sono nani impresentabili.

Dato che:

nel suo schieramento è isolato (purtroppo). La Lega lo odia così come GT  che lo considera suo concorrente per il dopo-BS. Gli altri ex di AN non gli sono amici perchè non conviene loro (gli italiani corrono sempre in soccorso al vincitore come disse Flaiano).La base elettorale, cui usava rivolgersi, lo percepisce come "diverso" (anche perchè così viene dipinto dai giornali di BS) e la base elettorale di sinistra continua a vederlo come ex fascista.

Insomma, per me, è già spacciato, intendo come futuro leader dello schieramento conservatore.

La domanda che mi pongo è: chi sarà il leader post Silvio (73 anni)?

GT avrebbe i numeri ma ritengo abbia il carisma di un citofono, Brunetta non mi sembra all'altezza, Alemanno o Gasparri meno che meno.

E' possibile l'ingresso di personalità attualmente fuori dall'agone che so Marcegaglia, Montezemolo, Briatore.

Qualcuno sa o immagina qualcosa?

PS

Rileggendo mi sono reso conto di "Brunetta non è all'altezza".Non era voluta.Però la lascio...

 

Capitolo possibili successori:

1. credo che un'eventuale uscita di scena di SB scompigli talmente le carte da rendere molto difficile pensare, da ora, al dopo-SB.

2. nel caso, comunque, credo che uno come Formigoni sarebbe pronto a balzare in sella.

 

La domanda che mi pongo è: chi sarà il leader post Silvio (73 anni)?

E' possibile l'ingresso di personalità attualmente fuori dall'agone che so Marcegaglia, Montezemolo, Briatore.

 

http://www.repubblica.it/2009/09/sport/formulauno/braitore-via-15-set/briatore-lascia/briatore-lascia.htmlBriatore mi sembra il candidato naturale, ha tutto:

Una origine non chiara sui soldi che ha (faceva il venditore per benetton..).

la moralità giusta..

Vende bene il nulla, ma c'è gente che paga per questo.

Oggi questa "altra" politica, altra dal peronismo di BS e GT, in Italia non sembra avercela nessuno.

Il "programma politiko" è stato la rovina del governo Prodi, anche perchè cercava di conciliare l'inconciliabile. Un programma troppo dettagliato lo ha messo con le spalle al muro di fronte agli alleati che reclamavamo il rispetto delle norme contrattuali e gli ha tolto ogni margine di manovra. Forse qualcuno aveva in mente il "Contratto con gli italiani" di BS, che era cosa completamente diversa: una semplice dichiarazione di priorità e buone intenzioni estremamente generiche. Qualche mente "eccelsa" probabilmente pensava che avere un programma più corposo e tecnicamente migliore fosse un plus. Niente di più sbagliato. BS si tiene le mani libere su tutto (il capo é lui e decide come gli aggrada in base alle circostanze). Il suo faro sono gli interessi di bottega. Non credo che l'etichetta di peronista gli piaccia minimamente (in Italia ha una connotazione negativa, ma non altrettanto in Argentina, dove il partito di governo si dichiara apertamente peronista). In realtà non credo che sia veramente peronista, ma qualcosa di un pò diverso. In fondo Peròn amava le masse e le classi sociali più deboli e questo lo portava verso politiche incoerenti per lo sviluppo del paese (che infatti si è involuto). BS ama soprattutto sé stesso e usa il consenso per conservare il potere e fare i propri interessi. La sua principale abilità non è di convincere coloro che hanno delle affinità o interessi comuni con lui (piccola e media borghesia per cui la priorità non è avere uno stato che funzioni, ma solo pagare meno tasse oppure coloro che sono attratti dal fascino del caudillo) ma di riuscire a catturare il consenso di quelli che, alla lunga,  non hanno molto da guadagnarci a stare con BS. Per qs le televisioni svolgono un ruolo fondamentale: anche se come dice qualcuno, le TV influenzano solo una minima parte degli elettori, l'importante è che facciano presa su una minoranza di soggetti non particolarmente affini a BS, che potrebbero tranquillamente votare altrove se non fossero costantemente imboniti da qualche programma televisivo "ad hoc"; non tutti ovviamente, che la TV serve anche a fare soldi con la pubblicità, ma la programmazione dura diverse ore e c'è sempre il modo di accontentare tutti. Oggi poi ci sono anche le reti RAI...

NB Avere uno stato che funzioni non sembra nemmeno una priorità della sx, per la quale non è prioritario nemmeno ridurre la tasse,  quindi si castra da sola. Dovrebbe invece essere una priorità per uno come Fini, e probabilmente lo è, almeno in teoria. Però non credo che abbia ben chiaro come metterlo in pratica. Il problema vero è che il meccanismo politico (non solo in Italia) è molto "short term biased" e servirebbe qualcuno che si incarichi di ricordare che non sempre ciò che buono e utile oggi conduce a vantaggi futuri. Dovrebbe essere il ruolo della cd "free press", che purtroppo in Italia è spesso affacendata a fare altre cose.

Ipotesi paradossale: e se quello di Fini fosse solo teatro? Voglio dire, in un momento in cui le uniche parvenze di opposizione all'Egoarca (quanto mi piace questa definizione, peccato la usi il giornale di De Benedetti) sono Repubblica e Di Pietro e che il PD è vicino al vuoto spinto, il comportamento di Fini potrebbe essere anche quello di fingere di spostarsi su temi "di opposizione" solo per rimarcare la propria diversità e per cercare di attrarre consenso dei moderati schifati da BerlusconiCasiniFranceschiniBersani. Non a caso circola la battuta che vorrebbe Fini leader naturale del PD

Ok, torniamo alla realtà: condivido l'analisi di Michele, solo non sottovaluterei l'appeal che Fini ha presso moltissime persone di destra e anche di centro (e ora anche di alcune vicine al PD). Bravo oratore, bella presenza, capacità di attrazione. C'è gente che vota PDL solo perchè c'è lui. Nel medio periodo, con l'Egoarca imperante, non ha strada. Nel lungo, con l'imperatore deposto, tutto si rimescolerà, il 99,9% dei vassalli berlusconiani è impresentabile e chissà cosa ne verrà fuori.

 

Sono d'accordo quasi su tutto. Bellissimo articolo Michele!

Il Pdl, secondo me, è costruito su basi poco solide che rischiano di crollare da un momento all'altro (a me pare che sia fondato sul ricatto..). Se Fini dovesse uscire dalla maggioranza creerebbe un pericoloso buco, che potrebbe rivelarsi nocivo per le sorti del partito. Avrà qualche adepto importante il buon GF? O sbaglio?

Piu' che "operazione FFF" la chiamerei FFuA: Farne Fuori un Altro.

Non mi riferisco solo a Boffo. La stessa cosa era capitata a Follini, che venne impallinato col solito metodo del killeraggio mediatico (accusato di tradimento), ma forse qualche anno fa  i killer eran gente meno losca.

A me sembra che questa escalation sia il sintomo del fatto che la situazione sta sfuggendo di mano anche allo stesso SB (queste schermaglie vanno un po' oltre l'usuale gioco delle parti).

Staremo a vedere.

L'analisi non mi convince. La mia interpretazione di quello che sta accadendo è lontana da quella proposta nel post. GF conosce sicuramente il consiglio di Sun Tzu (L'arte della guerra) che dice (circa): si scende in battaglia solo quando si ha la certezza di vincerla. Che conosca questo consiglio lo ha dimostrato diverse volte. E poi far fuori da cosa ? Tutti i momenti politici hanno la fase di avvio e la fase di arrivo. Al capolinea. Come nel surf ad un certo punto si scende dall'onda. Follini lo ha fatto troppo presto ? Un dettaglio. Nel medio periodo la strategia di differenziazione del prodotto proposto (ciò la possibilità e l'abilità di generare un ragionamento politico autonomo) paga, se di qualità superiore al prodotto corrente. GF ce lo troveremo chissà dove. In quel posto non troveremo invece chi adesso sviluppa una politica da follower. Se facessi politica mi toglierei al più presto dall'insieme dei follower.

Sono concorde sul pericolo che corrono i 'followers': per come è fatto SB (e anche per come è fatto il pdl) io credo lui lascerà il timone (indipendentemente dalla carica formale) solo perchè costretto (non importa se dai giornali, gli elettori, i giudici). Quindi è probabile che in quel momento nell'opinione pubblica i 'followers' non godano di troppo favore e quindi l'essersi differenziato gioverebbe.

Credo che il successore designato sia GT per i rapporti con la Lega e perchè (per qualche strano motivo) il suo vuoto (come lo definisce Michele) parlare lo renda mediaticamente efficiente.

Mentre è facile capire dell'astio tra GF e GT o altri candidandi alla successione, non capisco perchè il comportamento di SB dovrebbe essere così scontato.

Inoltre quando SB lascerà, io non ho idea di che impatto ci possa essere sul potere politico del pdl (e in questo il ruolo del pd potrebbe non essere passivo...), quindi per i timori di cui sopra relativi ai fellowers, non dovrebbe essere scontato il comportamento di molti nel pdl in quanto GF potrebbe essere una risorsa preziosa (ma anche pericolosa).

Confermo che GF ha letto Sun Tzu.

 

Nel medio periodo la strategia di differenziazione del prodotto proposto (ciò la possibilità e l'abilità di generare un ragionamento politico autonomo) paga, se di qualità superiore al prodotto corrente.

 

Mi piacerebbe tanto che tu avessi ragione (e non lo dico in riferimento a GF, ma in generale). Il problema qui è cosa si intenda per qualità e, in ogni caso, in che misura l'elettorato sia in grado di coglierla, in qualsivoglia proposta politica. E ancora, anche se fosse in grado... dubito fortemente anche del fatto che l'elettore razionale premi la proposta di miglior qualità (semplificando: la solita vecchia storia sul "voto utile"...). Insomma, il tuo ragionamento non mi convince punto...

P.S.: Chiedo scusa, ho postato per errore il commento come commento autonomo... era la risposta al commento precedente di Giulio Tagliavini. Se qualche amministratore del blog ha i poteri per spostarlo, gliene sono grato.

 

GF non sta sollecitando una risposta di attenzione da parte dell'elettorato. Per arrivare a quello adesso non ha i mezzi comunicativi. Ma sta guadagnando in modo molto efficace una risposta di attenzione da parte di svariati, diciamo per brevità, "poteri forti". Sono questi che, in questo momento, riconoscono un migliore livello di qualità della proposta politica. E non intendo una proposta buona secondo un qualche criterio di giudizio, ma intendo un proposta migliore rispetto a quella precedente agli occhi delle controparti.

Se un politico di destra in questo momento vuole uscire dal gruppo dei follower, mica può farlo interloquendo con l'elettorato! Questa strada è sbarrata. Ma ce ne sono altre. Ci sono interlocutori rilevanti su cui fare presa. E mi pare che GF sia efficace.

Poi a dire il vero GF ha anche una certa presa sul suo proprio elettorato storico, e forse non è un dettaglio.

Michele, in un eccesso di "politicità" hai scritto il Manifesto di Nfa e stai cercando di farlo firmare a GF..

Magari ci riuscissi! Intendo dire che per me va bene chiunque lo firmi, continuo a pensare che è più un manifesto di sinistra che di destra, anche se le etichette sono pericolose. Non penso che GF (che è più intelligente di quanto sia fesso) si sbilanci mai su uno degli argomenti proposti, traccheggerà, come ogni politico fa, e nel frattempo cercherà di tirarti dalla sua parte (non a te, gli elettori).

Comunque l'operazione FFF non la vedo iniziata bene, anzi...

Certo che se Fini firmasse o chiarisse quei punti che poni in calce al post, sarebbe un bene, ma non credo che lo farà: ora ha una carica politica delicata, che gli impone di non essere troppo netto; domani, tornato, alla meccanica della politica quotidiana, potrebbero essere limiti politici di alleanze e convenienze a farlo tornare all'ovile. Io spero che Fini abbia deciso davvero di sostenere una destra nuova e più accettabile...ma già una volta si è smarcato (ricordate: "siamo alle comiche finali" in merito al PDL?) e poi è tornato all'ovile...quindi non so...

Noto che Fini fa, a mio avviso giuste, battaglie di bandiera...tutte cose che sembrano fatte apposta per dare molta visibilità...ma poi non so se sarebbe disposto ad andare fino in fondo; non mi ricordo dove ho letto che alle prossime regionali del Lazio, Fini vorrebbe fosse candidato un esponente donna di AN, e quindi forse la battaglia che si combatte ha in palio spoglie meno nobili di quelle dichiarate.

Successori di BS non ce ne sono e non ce ne saranno mai: non solo l'uomo è un unicum (grazie a dio, anzi questa volta DIO) ma tiene in piedi la baracca con un combinato di arroganza, mezzi economici e lucidità che tutti gli scherani, dai più sanguigni (Capezzone) ai più esangui (Bondi) non hanno e non potranno avere mai. Ma davvero credete che Tremonti sia un primo ministro credibile? Ergo se disgraziatamente BS uscisse di scena all'improvviso per qualunque ragione, si lascerà dietro solo lotte di coltelli e notti di cristallo, ovvero il si salvi chi può generalizzato...con il dispiegarsi inevitabile di quella forza centripeta che accomunerà pezzi di PD (Rutelli e gli altri sono pronti), Casini e tutto quell'universo incolore e insapore che gravita tra i due poli. Se l'Italia è destinata ad un eclissi economica, scientifica, culturale e demografica; se il nostro destino, come paese intendo, è quello di scivolare lentamente verso la zolla africana e fare il cortile dell'Europa...se questa è la sorte, cosa c'è di meglio di un governo centrista che piaccia a tutti? Che tutto scolori senza azioni incisive di riforma? Del resto un paese di pensionati e dipendenti pubblici che bisogno ha di riforme?

Insomma: l'ultimo spenga la luce...e ricordatevi di chiudere l'acqua e il gas.

Guarda che basta essere più credibile di Franceschini, potrebbe farcela anche Nonna Papera.E poi se davvero GT e GF falliscono è probabile che il colpaccio riesca a Formigoni, il Veltroni di destra.

Questo ovviamente DOPO la notte dei lunghi coltelli, quando il grosso delle seconde file si confronta concretamente con la prospettiva di doversi trovare un lavoro.

Se non sbaglio già in passato GF aveva tentato di fare dei distinguo e differenziarsi dal pensiero unico.

E se non ricordo male venne fatto tornare nei ranghi.

 

 

Pro memoria....

 

tv.repubblica.it/home_page.php

Vi segnalo solo che il movimento continua, vedasi "dop silvio" in Repubblica di oggi

Eh, ma ora l'attentato in Afghanistan purtroppo sopirà ogni discussione, martellamento, dossier, inciucio almeno per qualche settimana e bisognerà mostrarsi tutti uniti nel dolore. Chi criticherà il governo sarà un sovversivo e pure cinico. Quindi non ci saranno certo sviluppi sul caso Fini, almeno non alla luce del sole.

Fabrizio

 

Esattamente l'opposto. principio centrale della lotta politica e' bastonare il can che annega (grande timoniere, Mao Dze Dong)

Proprio ora che il presidente del consiglio e' assediato dalle figlie che voglion soldi, dalla moglie che vuol soldi, dalle escort che voglion soldi, da Bruno Vespa che vuole risposte, adesso e' il momento di colpire con la generosa idea che date le gravi necessita' nazionali un governo di salvezza e' indispensabile.

Salvera' gli italiani sia dai Talib a Kabul che dalle camicie verdi a Venezia.Queste ultime si divertirono a bastanore un alabanese.

Il mio può essere considerato un punto di vista interno in quanto sono ex-AN e, da Marzo fino ad ora (ma chissà fino a quanto), del PDL. Però, a sua volta, la mia non può essere considerata una visione così chiara in quanto sono totalmente estraneo alle idee del mio partito (sono in linea, più o meno, con questo sito) e non ho nessuna carica extra-comunale (e abito in un paese di 13200 abitanti).

 Fini non è stupido, come dice anche Sandro Brusco nel primo commento, naviga da tanto in politica e ha saputo essere trasformista ancora più di vecchi esponenti della DC: è passato da una Destra conservatrice ("noi saremo i fascisti del duemila") ad una Destra che non si può definire moderata, almeno non in Italia, ma alternativa. A differenza degli altri, però, Fini ha attuato un trasformismo negativo: con la nascita di Alleanza Nazionale ha visto staccarsi gli ex fascisti duri e puri che sono passati a FT e poi a FN. Nel 2001 è toccato alla Mussolini portare con sè altri esuli, poi nel 2006 Storace, e infine, con le ultime uscite, si è isolato almeno (e le mie stime sono ottimiste) dall'80% dei suoi ex-sostenitori, alcuni passati alla Northern League e altri sotto la protezione del nostro caudillo.

Come vedete, ciò non ha giovato per nulla a Fini, eppure lui continua imperterrito. Alcuni di voi hanno dichiarato che il suo fine potrebbe essere puramente politico nel senso più "casereccio" del termine (io ti rompo le scatole affinchè possa ottenere qualcosa, che sia una governatrice laziale (ex)AN o i voti del sud o la presidenza della repubblica (piuttosto vedo BS puntare a ciò)), però mi sembrerebbe troppo strano che un personaggio che sia riuscito ad assumere la terza carica più alta della Repubblica, nonostante la perdita di parecchi elettori, abbia fatto queste scelte dettate da finalità del genere: non avrebbe fatto prima ad allinearsi a BS? In fondo, si sarebbe trovato i suoi colonnelli ancora vicini, avrebbe rappresentato per GT e gli aspiranti successori al trono del PDL una minaccia molto più reale che ora e avrebbe potuto ottenere quasi tutto ciò che avrebbe voluto: voi stessi avete detto che rappresenta ora come ora una parte del Popolo della Libertà che ha preso lo 0,1% alle elezioni.

Fini, per me, sta portando a termine un processo di stravolgimento della politica italiana che ha iniziato nel 1995 (dalla cosiddetta "svolta di Fiuggi"), il quale ha come scopo l'approdo in terre Italiche di una Destra laica, repubblicana, giustizialista e liberalista. Tutti si potrebbero chiedere "Perchè non prima? Perchè tutta questa farsa da fascista fino al '95 e poi questa improvvisa voglia di democrazia?" Una risposta alla domanda potrebbe essere l'approdo ad una Destra moderata per allargare il suo bacino di voti: Fini è un politico stimato sia al CENTRO-Destra che al CENTRO-Sinistra, e un approdo al CENTRO gli gioverebbe tantissimo. Le sue ultime uscite, però, dicono il contrario: egli sta parlando da Destra (ribadisco) alternativa, non moderata. Quindi resta solo una risposta, secondo la mio opinione: realpolitik. Gli Italiani (e non parliamo della Destra) fanno fatica in questo momento ad accettare le unioni civili (banalissimo esempio, se ne potrebbero fare a iosa), e pensate avrebbero potuto accettare una visione del mondo (accettazione degli immigrati, allontanamento dal vaticano, liberismo vero in economia ecc.) simile? Quindi sin dall'inizio Fini, a mio parere, aveva in mente questo progetto.

E di più, vi dico: non ha intenzione di arrivare nè alla presidenza del consiglio nè al Quirinale. Per me Fini sta preparando il terreno, come l'agricoltore che ara i campi, o addirittura ha già i semi e li sta già spargendo: chi ci dice che non siano già pronti giovani politici d'èlite (d'èlite sicuramente con quello che costa l'iscrizione alla FFF) a cercare di portare queste idee? Queste sono supposizioni ancora più oscure delle precedenti, e magari verranno chiaramente ribaltate da eventi futuri, ma sono giovane (non ho nemmeno 20 anni, per chi non lo sapesse) e lasciatemi sognare...

 

 

Mi stavo giusto chiedendo quanti anni potesse avere uno che crede, e lo dice candidamente, che un politico italiano agisca non per calcolo ma per convinzione.

Anche il mio cinismo però vacilla di fronte ad alcune posizioni di Fini (voto agli immigrati, laicità dello stato). Chissà, spero abbia ragione tu.

L'Italia ha un disperato bisogno di politici con orizzonti temporali più lunghi di 6 mesi.Che portino avanti dei progetti.Ora è tutto un navigare a vista pensando al proprio orticello elettorale (da una parte e dall'altra).

Come ho detto sopra ritengo Fini spacciato sia come successore del caudillo sia come presidente della Repubblica e non penso nemmeno abbia un progetto politico rilevante (per i punti  indicati nel post) però potrebbe contribuire a dar voce alla destra non reazionaria e laica (liberale no, perchè non mi sembra nelle sue corde).Sperem!

PS

Io non sono superstizioso, però il sospetto che "Immagine" porti sfiga non riesco a togliermelo :)

 

 

Ecco qui, al primo stormir di fronde autunnale, che "il compagno", la "vera e unica opposizione"; "il destro più sinistro dei sinistri", si siede al tavolo e contratta: Ritornerai, lo so ritornerai...Ti senti solo con la tua libertà!

Vedremo cosa otterrà, come e se sfumerà i toni...del resto, cosa potevamo aspettarci? Che un insider facesse all'improvviso l'outsider? Bioetica? Testamento Biologico? Accanimento Terapeutico? Staminali? Riduzione spesa pubblica? Ma no, Elezioni Regionali e abrogazione della Par Condicio... dopo i segnali in codice fra Berlusconi e Fini delle settimane scorse, adesso le trasmissioni proseguono a diffusione regionale (viste le amministrative) e il codice che useranno sarà quello a barre tipico di tutti i mercimoni politici.

 

Per il poco che valga la mia opinione, il fenomeno e' abbastanza da Tiberiade, nel senso di basso impero.

L'imperatore adesso non fare andare le figlie a ballare al "Bidonaire" (rinominato per l'occasione, e che nessuno guidi Koleos! mi raccomando, sono francesi e giapponesi ergo dei banditi che non capiscono la mentalita' della cosat Smeralda) ma ando' a pranzo da Letta con Fini e tutto venne appianato in un altro giro di valzer della Berlusconi Leibstandarte. si veda, tra l'atro, il Corriere della sera di oggi.

http://www.corriere.it/politica/09_settembre_22/incontro_fini_berlusconi_67969c16-a736-11de-84dd-00144f02aabc.shtml

Sarà mica il caso di sostituire il titolo del post con "Operazione FF(G)T. ..."?

Vedo che segui l'evolversi degli eventi.

Come direbbe qualcuno: chi la fa l'aspetti.

Come direbbe qualcun altro: è complicato.

Senza essere, letteralmente, nelle stanze giuste, credo sia difficile dirsi, in questo momento, quali siano i giochi veri. Forse non sono nemmeno ben definiti gli schieramenti.

Sandro ha un'ipotesi, che al momento mi sembra la più ragionevole. Ma se non vuole raccontarla in pubblico lui stesso, non posso di certo farlo io ... sarebbe plagio.

Mandategli delle email di sollecito, magari si anima e la scrive!

Non so se ti riferissi a questo, ma GF ha criticato Tremonti (udite udite!) sulla difesa del posto fisso

 

A Fini non è piaciuta la sortita di Giulio Tremonti sul «posto fisso», «forse non si è reso conto degli effetti che avrebbe determinato, e poi ha voluto lo stesso tenere il punto, ridimensionandone comunque la portata»

 

Mentre credo che lo abbia sostanzialmente difeso per la sua posizione in difesa dell'IRAP

 

la linea di conteni­mento della spesa è dettata dal fatto che l’Italia rischia il patatrac. Perciò il ministro non prende per ora in consi­derazione costi aggiuntivi.

 

Non ci vedo secondi Fini :-)

Ma perchè mi lancio in fantapolitica?

Però questo penso. Tremonti, già una volta scaricato, via Fini, per istituire cabina di regia per il mezzogiorno, abbandona il Titanic che affonda (anche nel Titanic hanno suonato e cantato fino alla fine, e uno che, come BS, è entrato nel mondo lavorativo facendo l'animatore di Crociere, cosa volete che faccia, se la nave affonda? Canta con Apicella!) e torna alle sue vecchie origini: un blob di centro tipo quello dal quale è uscito negli anni '90, non mi ricordo...forse una cosa tipo: "Patto Segni" o qualcosa del genere...con alle spalle un partito del genere, Tremonti, grande teorico e tecnico, è pronto per il governo tecnico...tra le prime misure, da prendere col PD guidato dal nuovo segretario Bersani, la reintroduzione dell'immunità parlamentare...e vissero tutti felici, impuniti e peronisti.

E a volere essere cattivi ora si spiegano anche certi editoriali del corriere .... :)

Il documento in 10 punti contro Tremonti, per chi non lo avesse ancora visto.

RR

Mi sembra che alcuni nodi stiano venendo al pettine, per chi ci crede c'è un fuori-onda assolutamente non voluto (che finisce su Repubblica.it........) che ribadisce alcuni concetti di distanza (per farli conoscere urbi et orbi ?), ma che non affonda la barca.

L'affondamento (chiarimento in gergo politico) è demandato agli altri, così si potrà dire: non sono stato io ad andarmene, sei tu che mi hai cacciato, niente male anche come pay-back strategy.

Continuo a pensare che GF sia l'unico "politico" che abbiamo in Italia, chissà se adesso le "anime belle" (ma moooolto vigliacche) del PDL avranno il coraggio di schierarsi. Forse no, la colla che usano per le poltrone deve essere superiore agli adesivi strutturati che si usano in aereonautica...

Domanda: chi mangerà il panettone a Natale? o il crollo del mondo avverrà dopo la finanziaria? o Bossi tiene talmente attaccato per le palle SB che poi non succederà niente anche stavolta?

Ma questo scazzo intra-moenia dentro il solo PDL?

Michele aveva ragione? Se Fini sgarra si scatena la canea del canaro?

 

la canea del canaro?

 

Ma di questo stai parlando?

Se il presidente della Camera ha molta fortuna, forma un partito come i libs inglesi, di destra ma meno cocciuto nella difesa della caccia alla volpe.

Se ha sfortuna, essendo stato sconfessato da Ciarrapico, fondera' una fondazione,c he sembra il diletto supremo dei politici la cui inlfuenza politica si avvicina al nulla....

Si è portato avanti con il lavoro riguardo la fondazione.

Un commentino all'attuale momento politico italiano (che è sempre sull'orlo dell'apocalisse, ma poi rimane sempre in piedi, evidentemente la colla che usano è molto potente, direi un adesivo strutturale, per chi sa cosa sono), che è alla fine (o quasi) dell'operazione che Michele ha giustamente chiamato FFF.

Fossi Fini non farei proprio niente, la campagna acquisti del caudillo ha ormai conquistato tutte quelle bandiere che anelavano a essere conquistate (Alemanno,Gasparri,LaRussa che si vende per un SUV, e via cantando), ma non è riusciata a stanare quelli che hanno una dignità o un cervello o qualunque altra cosa sia necessaria a dimostrare fedeltà e riconoscenza a un leader che ti ha preso al 4% e non contavi niente e ti ha portato al 16%.

Non farei niente perchè adesso la pressione è massima, sono sotto i riflettori, si contano, si preparano i fucili a pallettoni, insomma ci si prepara alla guerra interna, io invece lascerei passare il momento, tanto le contraddizioni non mancano, poi al primo voto utile di fiducia farei mancare lo sgabello, non votando contro, ma adottando la tattica delle assenze giustificate (lo ha fatto il PD per non far cadere il governo..). Insomma farei un'imboscata, ma non adesso, più in là, fra tre-quattro mesi. Ma non per far cadere definitivamente il governo, ma semplicemente per mandare il messaggio: senza di me sei fottuto. Poi, nel frattempo, ripartirei nei circoli ex AN (dove il malcontento è diffuso) e comincerei a fare delle imboscate (ma lì definitive) sui saltimbanchi che sono più fedeli alla poltrona che ad altro, in primis Alemanno e la Polverini, che senza Fini sarebbero delle nullità.

Poi prenderei il "manifesto" di Michele e comincerei a farlo girare fra i fedeli(ssimi) e i circoli, così, tanto per mettere in crisi anche gli altri. Insomma la tattica è già scritta.

Ovviamente io non sono Fini (anche perchè le cravatte gialle o rosa non mi piacciono..)

Perchè Fini ha scelto proprio questo momento per venire allo scoperto?

 

in primis Alemanno e la Polverini, che senza Fini sarebbero delle nullità

 

ma costoro, Marco, a prescindere dalla poltrona sulla quale poggiano le terga, nullità rimangono ....

A parte ciò - non ho resistito ..... - io non sono convinto che il "manifesto" di Michele si addica così bene a Fini. Nel corso di questi ultimi mesi - è vero - ha spesso apprezzabilmente manifestato idee in contrasto con talune posizioni estreme emerse all'interno della coalizione di governo, e lo ha fatto assumendo punti di vista più "liberali". Tuttavia l'impressione è che le sue motivazioni - come sembrano confermare le parole pronunciate nel momento del redde rationem con il califfo di Arcore, quando ha fotografato un PdL appiattito sulla Lega, nel nord del Paese - siano di tipo elettorale, cioè legate solo al timore che "la copia" continui a perdere voti a vantaggio dell'originale.

Nessuno dice che non sia legittimo, s'intende, ma è significativo il passaggio che pare contrastare la necessaria trasformazione in senso federale - se mai compiutamente avverrà - in nome di una malintesa solidarietà da status quo nei confronti di un meridione che, invece, ne ha bisogno quanto il settentrione, se vuol provare a liberarsi di una classe politica impresentabile, e finalmente svilupparsi autonomamente.

Poi, concordo con ne'elam che la scelta del momento sia dipesa dalla raggiunta consapevolezza di non poter vestir più gli abiti del Delfino e - sebbene la cosa appaia un poco tardiva - ha certamente dovuto attendere la conclusione del periodo elettorale, nel tentativo - vano, evidentemente - di sfruttare una situazione meno tesa e, quindi, potenzialmente più favorevole a conquistare seguito tra gli iscritti al partito, non più impegnati solo a cercare la sponda migliore per le personali ambizioni di "carega".

 

La Russa nell'ironia suprema che distingue ricevette la russa (suv russa)

www.youtube.com/watch


Apro di nuovo il topic, sono curioso di sapere cosa pronosticano gli abitanti di nFA su l'ennesimo duello tra SB e GF, FINIrà a tarallucci e vino come sempre o stavolta si rompe il giocattolo?

Sono aperte le scommesse, tempo, una settimana (o giù di li)

Io voto per una fumata nera, come sempre.

Hanno fatto fuori Fini!

Adesso vedo le seguenti possibilità:
- Fini e i Finiani costituiscono un gruppo autonomo, come annunciato, e danno appoggio al governo: senza ritirare i propri sottosegreari e ministri, oppure ritirandoli e dando appoggio esterno. Nel primo caso, si può pensare che il Governo vada avanti senza  grossi rimpasti, nel secondo invece, un rimpasto dovrebbe esserci, visto che il governo dovrebbe cambiare un pò troppi volti tra finiani e dimissionari vari

- Fini e i Finiani fanno mancare il loro voto al governo, in un momento a scelta di qui a tre anni, nel qual caso ci potrebbe essere una crisi, se il nuovo gruppo ha abbastanza parlamentari e se il Governo non riesce a inflinare qualche nuovo deputato e/o senatore per rimpiazzarli

Ecco le mie considerazioni:

- Il Governo si indebolisce molto con la scelta di divorzio tra PDL e Fini e questo porterà incertezza per il futuro, potenzialmente per i prossimi tre anni. Per questo mi chiedo se sia stata la mossa migliore e se magari il Governo non sarebbe stato più saldo trovando un accordo con i Finiani o anche subendo lo stillicidio dell'opposizione interna

- Michele è meraviglioso e ci aveva beccato su un sacco di cose già tanto tempo fa!

Beh, vediamo allora cosa potrebbe succedere.

Anzitutto, mi sembra significativo abbiano scelto le intercettazioni come terreno per rompere. Questo mostra che BS, alla fine, è uno che sa giocare veramente duro: sulle cose che contano per lui non transige. Gli hanno massacrato il DDL a cui teneva e lui li caccia. Sulla finanziaria potete dissentire fin che volete, tanto son soldi degli altri. Sulle intercettazioni che voglio bloccare per proteggere me stesso ed i miei compari, neanche parlarne.

Siccome hanno cercato disperatamente di mediare e si sono impuntati solo sulle intercettazioni, Fini ed i suoi mi sembrano in difficoltà. Non hanno una linea politica propria, fatta salva la questione "morale" da cui, assumo, sperano di ricavare profitto a destra.

Forse sanno o sospettano qualcosa su inchieste a venire. Questa, diciamo, è l'ipotesi più desiderabile ma non la più certa (la mia fiducia nell'acume e nella chiaroveggenza del politico medio italiano è quella che è sulla base dei fatti, e non mi sembra che Fini ed i suoi facciano eccezione alla regola empirica). Se fosse vero che è in arrivo un'ondata di arresti stile Mani Pulite in cui BS rischia di giocare il ruolo di Craxi, la decisione di Fini sarebbe perfetta. In qualche maniera lo dubito. Anzitutto perché BS non ha bisogno di rubare illegalmente per arricchirsi, lo fa legalmente usando le leggi che si confeziona, quindi un suo coinvolgimento diretto sembra improbabile. In secondo luogo perché il sistema sembra molto più marcio e la magistratura molto più debole: task forces come quella del pool di Milano non se ne vedono in giro. Comunque, questa è l'ipotesi uno.

È anche l'unica "buona" al momento, perché tutte le altre portano alla vittoria totale della coppia BS-Bossi o allo stallo.

Se Fini ed i suoi escono dal governo sono i "traditori", ed hanno chiuso: il popolo del PdL è autoritario nell'anima ed avezzo a pensarsi in guerra dietro al capo. Il ruolo del TG1 del servo Minzolini è, in tutto questo, cruciale ed ancor più importante di Fede, Feltri ed altri lacché: Minzolini, che orienta la pancia incolta d'Italia, è l'uomo che più conta per BS, elettoralmente parlando.

Le manovre per il Grande Centro continuano, son sempre di più lì in mezzo (casini, rutelli, mastella, pezzotta, cacciari, galan, montezemolo che li guarda e spinge, un tot di vescovi ...) ma la gente disposta a votarli credo sia sempre meno. Per due ragioni: non hanno nulla da dire altro da "non siamo né comunisti né alleati di BS, per il momento", e uno degli effetti collaterali della politica di BS è stato quello di estremizzare il dibattito politico e le opinioni dell'elettorato. Non a caso uno come Vendola (che sotto la retorica altisonante manda un messaggio che è un misto di comunismo e di affarismo: ci sediamo nei consigli d'amministrazione delle banche però predichiamo l'alternativa all'esistente) riceve crescenti consensi a sinistra, dove invece non esce una proposta una che sia credibile. Non vedo grandi futuri per il GC, almeno al momento. Vedremo come cambia il vento.

Se rimangono dentro, come annunciano di fare nella speranza di guadagnare tempo per costruire il partito ed attrarre consensi, se li cucinano a fuoco lento. Non vedo come possano farlo, se non cedendo a continui ricatti su questa o quell'altra proposta di legge. Ovviamente è nell'interesse di BS andare al più presto ad elezioni anticipate e fare piazza pulita a destra, per cui spingerà e cercherà di provocarli a fare il gesto fatale. Come possano resistere, appoggiando un governo dove non contano nulla e che fa cose che non approvano, non capisco. Il PCI di Berlinguer si massacrò in meno di due anni comportandosi così con il governo Andreotti, ed era un partito grande e ben consolidato.

Insomma, da qualsiasi parte la giri la situazione non sembra per niente buona e l'operazione FFF sembra avvicinarsi al successo. L'unica via d'uscita, per il momento, è ancora e purtroppo quella giudiziaria.

P.S. Beh, poi ci sarebbe quell'altra via ma a quella non ci crede nessuno: che Fini ed i suoi trovassero il coraggio per far politica e, approfittando della loro visibilità mediatica, dicessero al paese la verità sulla situazione e si candidassero a guidare una politica di risanamento facendosi centro, non tanto attraverso alleanze di gruppuscoli interni alla casta ma sulla base di un progetto politico che sapesse rispondere al dramma sociale del Sud mentre ascolta le domande di emancipazione fiscale del Nord.

Difficile, ma non impossibile. Solo che per farlo occorre averci pensato ed averci lavorato seriamente, non per slogans e posizionamenti a metà tra il tattico e l'ideologico. E questo, mi rendo conto, è chieder troppo.

 

Michele è meraviglioso e ci aveva beccato su un sacco di cose già tanto tempo fa!

Questo e' culto della personalita'. Gia' immagino il volto scolpito nel bronzo

an e' an, sta nel governo e per un bel pezzo continuera' a bisticciare sul cosa sia il federalismo.

per il resto essendo l'Italia priva di opposizione, non vi e' da creder molto nell'ipotesi che i capigruppo chiedano al presidente di sciogliere le camere

Al nuovo partito di non metter a capogruppo  l'on Lamorte

Il reality show a cui stiamo assistendo potrebbe chiamarsi “Le Comiche Finali” in onore di Gianfranco Fini che nell’ormai lontano autunno del 2007 (gia’ allora in rotta di collisione con il Cavaliere) aveva cosi’ descritto l’agitarsi isterico di Berlusconi contro il governo Prodi. Poi, come in ogni momento difficile per la leadership dell’Utilizzatore Finale, venne un leader della sinistra -- in quel caso Veltroni fresco eletto nelle primarie “ad personam” del PD -- a dare man forte. In pochi mesi mando' in fibrillazione il governo Prodi, spinse Alleanza Nazionale al matrimionio di interesse con Forza Italia, e perse le elezioni con un ampio margine (facendo campagna elettorale volutamente senza mai nominare Berlusconi per nome) eliminando d’un colpo la sinistra antagonista e parolaia (questa in realta’ fu l’unica cosa positiva, anche se preterintenzionale).

Le “Comiche Finali” pero’ sono solo state rimandate di un paio d’anni o poco piu’. Con la cacciata a pedate mediatiche dei finiani dal PdL, il climax intorno al reality si fa parossistico. Sulle spiaggie quest’anno invece del calcio mercato (anche grazie alla figura rimediata da Lippi Calzelunghe e la sua banda) terranno banco le dichiarazioni di Bocchino, le stoccate di Bondi, le risse di La Russa, e magari qualcuno, obnubilato dal solleone, si spingera’ persino ad intepretare il pensiero di Gasparri.

All ripresa di settembre sara’ tutto da ridere: la legge bavaglio, la legge finanziaria e la gestione dell’emergenza economica (la Fiat che si trasferisce in Serbia dovrebbe far capire anche ai sonnambuli che l’Italia e’ all’ultima spiaggia, e non si tratta di Capalbio) saranno le gole in cui il le residue truppe del Partito dell’Amore dovranno combattere le imboscate (e senza esorts ad allietare i fuochi di  bivacco).

Attualmente il governo dispone di 342 deputati e 175 senatori a fronte di una maggioranza necessaria di 316 a Montecitorio e 162 a Palazzo Madama (inclusi i senatori a vita). Se i ribelli finiani fossero davvero una trentina alla Camera e una decina al Senato rivedremo il film dell’ultimo governo Prodi, ma a parti invertite. A meno che gli abboccamenti a casa Vespa con Casini non producano qualche risultato. Ma e’ lecito aspettarsi che Casini fissera’ un prezzo non proprio di saldo, nonostante la stagione. Magari Berlusconi sarebbe disposto a pagarlo, ma la Lega forse no. Casini tenderebbe ad affondare il federalismo con dei siluri ben piazzati sotto la linea di galleggiamento e Bossi non potrebbe piu’ spiattellare le balle multicolori con cui imbonisce i suoi da venti anni a Pontida. C’e’ un limite alla dabbenaggine persino tra gli elettori della Lega.

Fini non ha mai mostrato coraggio di fronte all'egoarca, ma adesso e' una questione di sopravvivenza politica. Se non vuole fare la fine di Mastella o di Follini dovra' ingaggiare la guerriglia. E secondo me qualche briscola potrebbe averla in mano per riproporre una situazione che ricorderebbe molto da vicino il governo Dini nel 1994. Anche le Procure, che nel 1993 sparavano un avviso di garanzia al giorno, oggi  mitragliano un’intercettazione al minuto e sanno che se non afferrano l'occasione verranno normalizzate con la separazione delle carriere e la riforma del CSM.

Ma alla fine secondo me, non sara' la voglia di legalita' a determinare la svolta. Come nel 1993 sono finiti i soldi che tengono insieme Confindustria e clientele meridionali, pensionati e partite IVA, impiegati pubblici e piccoli imprenditori.

Sentiremo un grido da Palazzo Grazioli: “Muoia Sansone con tutti i Finistei”?

 

 

Mi voglio rovinare con due ipotesi. La prima. Per il legittimo impedimento che andrà a giudizio della Corte Costiturionale prima del previsto, i berluscones stanno riesumando la porcheria del processo breve contro cui Fini si espresse durante la famigerata direzione del PdL. Se il nuovo gruppo non la ingoia, ecco un possibile intoppo a rischio caduta di governo.

La seconda. Il federalismo. Molti dei finiani non lo digeriscono granchè e comunue le opportunità di imboscate parlamentari, di emendamenti sgraditi alla Lega abbondano. Ecco che potrebbe verificarsi l'ipotesi della Lega che affossa il governo. Qui in terra friulana con leghisti fitti come grandine, si sentono mugugni su cricche e logge coperte davvero molto incazzati.

Nell'uno e nell'altro caso, il futuro di Fini e dei suoi come forza politica sarebbe incerto, ma se lui non contasse di riuscire a raccogliere un numero sufficiente di voti per rimanere attivo sulla scena politica, dubito si sarebbe spinto fino al punto di rottura soprattutto spingendo sul tema legalità eterno nervo scoperto su cui berlusconi tiene in ostaggio il paese da 16 anni. Credo anche che questo esito della battaglia Fini lo progettasse o lo considerasse come possibile. Se così fosse potrebbe conseguirne che un programma elettorale lo abbia predisposto. Bisognerà capirne i contenuti e vedere come riuscirà a giocarsi la partita di fronte al paese.

Mi e' capitato di leggere questa "Lettera Aperta n.1 al Fratello Silvio Berlusconi del 26 luglio 2010
(Ed Esortazioni a Bersani, D’Alema, Veltroni, Di Pietro, Casini, Rutelli)
di Gioele Magaldi
" di cui riporto brevi spezzoni (la lettera e' lunghissima). Un po' inquietante e' il P.S....:

"... Fanno persino sorridere le modalità approssimative e incerte con le quali alcuni giornalisti e/o studiosi hanno infine messo in luce la natura “iniziatica” e “massonica” del complesso di Villa Certosa in Sardegna (Residenza da Te personalmente curata, nella realizzazione, sin nei minimi dettagli) o del Tuo Mausoleo funebre ad Arcore..."

"...Caro Fratello Silvio, vogliamo “rivelare” alla pubblica opinione i tuoi robusti interessi in fatto di Astrologia? ..."

"...Alla luce di tutto quanto precede, poiché ho saputo che vorresti trascorrere il periodo di agosto in qualche Castello con altri “Cavalieri”, a discutere “fraternamente” di come ri-organizzare il PDL e rilanciare l’azione di governo, non voglio farTi mancare anche il mio CONSIGLIO FRATERNO, in forma di virili diffide e ammonimenti. Ti DIFFIDO dal reiterare, con la nuova stagione, tentativi di approvazione e/o promulgazione di liberticidi e anti-costituzionali atti legislativi. Atti concepiti a personale uso e consumo Tuo e dei Tuoi Cortigiani, atti IPOCRITAMENTE presentati come tutori della libertà dei cittadini, in realtà inconcepibili e impresentabili in qualunque Democrazia dell’Occidente liberale. ..."

"... Ti AVVISO che, come ben presto scoprirai anche a partire dalle Comunicazioni dei lettori/visitatori che andranno on-line fra un paio di giorni sul Sito www.grandeoriente-democratico.com , ci sono ormai alcuni Fratelli Parlamentari PDL ex-Forza Italia pronti a seguire le indicazioni di “Grande Oriente Democratico” e a comportarsi come i “franchi tiratori” della Prima Repubblica. A buon intenditor…"

"...Ti DIFFIDO dal non prenderti le tue responsabilità in relazione alla cosiddetta vicenda “P3”. Invece di scaricare le responsabilità sui “Fratelli/Sodali” che hanno agito nel tuo diretto interesse, chiamandoli “4 pensionati sfigati”,mostra un po’ di coraggio e lealtà verso coloro che per Te si sono esposti."

"P.S. Che non venga in mente al Fratello Silvio Berlusconi e/o al Fratello Gustavo Raffi e/o a qualche loro scagnozzo o cortigiano di intraprendere azioni improprie e illegali nei riguardi di nessun membro di Grande Oriente Democratico… Primo: non siamo gente che “porge l’altra guancia”; secondo: per ogni “azione” simile c’è il rischio di una reazione dieci volte più incisiva e dolorosa; terzo: credeteci, non ci sono le condizioni internazionali perché vi possiate consentire “certe libertà”. Rischiereste di farvi molto, ma molto male e di screditarvi definitivamente dinanzi a chi vi osserva e vi giudica, con la piena autorità per farlo. E la forza necessaria a sanzionarvi pesantemente."

 

Sbaglio o e' cominciato il gioco dello scarico dei pesi?

Noi, ovviamente. Come ha scritto oggi anche Panebianco sul corsera alla fine ciò che si rafforza con questa uscita di Fini è il centro, secondo la mia opinione. Il PD, sebbene abbia tentato di proporsi non come forza anti-berlusconiana ma come un movimento con idee che prescindono dal capo del partito opposto non è riuscito a convincere abbastanza la gente. Il PdL perde quel minimo di credibilità che aveva con l'uscita di F. La LN, a meno di spostamenti elettorali di entità gigantesca, raggiungerà anche in futuro massimo il 16-17% (ovviamente a livello nazionale). Gli estremi non li cito nemmeno, non hanno nemmeno il coraggio dicambiarei leader. Insomma, chi guadagna è quella marmaglia centrista che ha di tutto, dal partito liberale di Guzzanti al nuovo API di Rutelli, passando ovviamente per l'UDC di Pierfy e il nuovo movimento/partito/gruppo dell'ex leader di AN.

Ciò non significa necessariamente la morte del bipolarismo, ma perchè debba mantenersi tale devono succedere soprattutto due cose, a mio parere. Primo, il PdL deve riprendersi Fini. Se questo avviene, vuoldire che BS cede e quindi l'ex delfino avrà sicuramente più spazio di manovra. Secondo, tutti e due i poli devono cambiare TOTALMENTE classe dirigente. Questo si sente soprattutto nel PD che, ad occhio, mi sembra il partito che abbia più superstiti dei partiti cosiddetti maggiori della prima repubblica. Ma anche nel PdL non si scherza.

E' inutile, sempre secondo il mio parere, chiedersi perchè il bipolarismo sia abbastanza indispensabile in un paese come il nostro. Se si riformasse il grande centro vedremmo ancora politiche totalmente cerchiobottiste e ci ritroveremmo presto con un default o, peggio ancora, totalmente in mano ai preti (come se non lo fossimo già abbastanza, peraltro).

Un'ultima ipotesi che ad alcuni sembrerà utopistica o addirittura dietrologa ma secondo me non è così impensabile, riguarda la famosa Northern League (sembra un campionato di calcio nel dirla all'inglese). Se si andasse ad elezioni nel 2011, e la Lega riuscisse a prendere nel Nord (Piemonte+Lombardia+Veneto+Friuli+Liguria+Trentino+AltoAdige) il 30% o magari più, comunque superando totalmente gli altri partiti, non mi stupirei se ci fosse un'occupazione armata dei comuni dichiarando di fatto la secessione. Non credo ai proclami di Bossi, ma penso che bastino 2 o 3 persone per comune sostenuti dalle forze armate per occupare una parte d'Italia che mi sembra ancora fortemente divisa dallo scontro Partigiani vs Repubblichini sebbene in un'interpretazione più moderna. Insomma, io mi preparo al peggio. Poi vedremo.

Il vero problema, secondo me, non è la sopravvivenza politica di GF (l'esperienza ce l'ha, il 4% lo supera, in Parlamento ci sarà ancora), ma uscire dal "ventennio berlusconiano", fatto di chiacchere e fatti propri, ovvero "Operazione FFSB".

Se GF adotta la politica di Bertinotti va al suicidio politico (sostengo il Governo, ma gli voto contro sui provvedimenti che non mi piacciono, ovvero tutti), se adotta la politica del puro sotegno al Governo, diventa uno zerbino e SB gli passerà sopra come meglio ritiene opportuno, oltre che distruggerlo politicamente.

No, l'unica politica che GF deve fare per uscire dall'impasse è "un partito di lotta e di governo", si scegliesse lui la lotta (liberalismo, meno tasse, meridionalismo, giustizialismo, insomma gli ismi contrari a SB abbondano, veda lui, Michele gli ha fatto un'eccellente lista), e martellare tutti i giorni, mai dicendo no, ma bloccando di fatto tutte le leggi che piacciono a SB e proponendo in continuazione quelle per metterlo in difficoltà. Poi farei un pò di attività politico/istituzionale, ad esempio, quando Dennis Verdini dice "non mi ha tutelato come deputato" risponderei: "Difficile, non lo si vede quasi mai".

Mai e poi mai farei un "governo tecnico" con gli ectoplasmi del PD, a cui non parrebbe vero di tornare al potere dopo aver fatto di tutto per perdere le elezioni passate e future.

Insomma, adesso GF deve inseguire degli "equilibri avanzati" per scavare il terreno sotto i piedi di SB, liberare l'Italia da un vecchietto di 78 anni con la fissa per le donne giovani e il potere fine a se stesso, tenendo sempre presente che il sistema elettorale attuale farebbe vincere SB anche con il 30% dei voti, e SB lo sa (salvo poi proclamarsi "investito dal voto degli italiani").

Il nodo finale del problema è tutto lì: se si va a elezioni SB perderà pure voti, non avrà alcun plebiscito, anzi, ma vincerà. Ed è quello che conta per lui, grazie soprattutto ai voti della Lega. E quindi GF, se vuole riuscire nell'operazione FFSB deve rendersi credibile alle "partite iva", non sommarsi numericamente (operazione algebricamente negativa) ad altri "contenitori di interesse".

 

 

(...) martellare tutti i giorni, mai dicendo no, ma bloccando di fatto tutte le leggi che piacciono a SB e proponendo in continuazione quelle per metterlo in difficoltà.

 

Ma guarda che SB sulle leggi che interessano a lui ci mettera' la fiducia con lo scopo di ritornare al voto. Tanto al Senato la Lega+i resti del PdL hanno i numeri per bloccare qualsiasi governo tecnico.

 

Mai e poi mai farei un "governo tecnico" con gli ectoplasmi del PD, a cui non parrebbe vero di tornare al potere dopo aver fatto di tutto per perdere le elezioni passate e future.

 

Purtroppo un governo tecnico e' improponibile, ma sarebbe la sola strada se qualche senatore del PdL avesse un soprassalto di amor proprio/amor patrio. Prima di tutto prima di tornare al voto bisognerebbe cambiare la legge elettorale attuale che e' sostanzialmente plebiscitaria e di fatto non permette l'elezione dei parlamentari. In secondo luogo un periodo di decantazione con un governo tecnico che cercasse di fare qualcosa di utile (una riforma dico una condivisa, ad esempio) fornirebbe una seppur minima chance di liberarsi di SB.

 

Il nodo finale del problema è tutto lì: se si va a elezioni SB perderà pure voti, non avrà alcun plebiscito, anzi, ma vincerà.

 

Eh, mi sa proprio che finira' cosi'. Cosi' poi ascende al colle e nessuno gli rompera' piu' l'anima per un altro decennio.

Comunque Fini piu' di cosi' non poteva fare. Il suo elettorato e' quello che e', e i suoi colonnelli lo hanno da tempo abbandonato per le briciole che cascano dal tavolo di SB. Fini ha rotto sulla legalita', ovvero su dei principi irrinunciabili, e sta cercando di costruire una destra moderna e presentabile. In un paese normale, alle elezioni vincerebbe in carrozza (anche perche' nessuno voterebbe un ultra settantenne affetto da satiriasi), in Italia -- come ha gia' dimostrato la parabola della Voce fondata da Montanelli dopo la cacciata dal Giornale -- una destra seria non la vuole/non la capisce nessuno e Fini finira' per prendere il 5-7%.

Vorrei tanto sbagliarmi, ma SB andava fermato 14 anni fa, in primis chiudendogli due TV, e sappiamo tutti di chi e' la colpa. Ora temo sia davvero troppo tardi.

 

tenendo sempre presente che il sistema elettorale attuale farebbe vincere SB anche con il 30% dei voti

 

Alla camera si, al senato non è così scontato, visto che il premio di maggioranza è regionale.

Per quanto riguarda la situazione genrele personalmente la vedo aperta a qualsiasi scenario. Probabilmente, visto il tasso da record dell' astensione e le inchieste giudiziarie che si moltiplicano è il momento adatto per chi volesse creare questo famoso partito di centro, per il quale racimolare anche un 20% non sarebbe così assurdo. BS l' ha fatto 16 anni fa. D' altra parte anche un 20% non è sufficiente a governare quindi si porrebbe il problema delle alleanze. Che potrebbe voler dire PD (certo non è facile metter insieme ex Msi ed ex Pci..), ma difficilmente Idv (il partito, non gli elettori) e ancor più SEL e quindi Vendola (con somma felicità di D'Alema). Quindi si potrebbe presentare una situazione in tre blocchi: il primo il ticket bossi-BS-Storace, il secondo GC-PD(almeno una parte) e il terzo IDV-SEL-(resto PD)-RC

Di sicuro invece c' è che in queste occasioni si vede l' inadeguatezza dell' opposizione. Sarebbe bastato avere avuto quel briciolo di coraggio per creare un PD-Nord e altre piccole migliorie per coglierne i frutti oggi. E invece si è preferito giocare per perdere il meno possibile in preda a complessi di inferiorità visibili ad occhio nudo, di quelli che fanno scappare ogni elettore indeciso...

 

 

Scusate,ma a cosa è dovuto tutto questo credito a Fini?

Alle tante dichiarazioni di intenti a cui non hanno mai seguito i fatti? Al dissenso mugugnato per tanto tempo, senza lasciare la seggiola istituzionale?

O forse all'idealismo di proporsi come l'unico in Italia a non capire (o aver capito) che nel partito dove si trova(va) decide uno solo e gli altri si adeguano?

Io tutta questa stima/fiducia nel signor GF non ce l'ho e non saprei su quali basi farmela venire.

Beh, visto il panorama, rischiare di perdere il potere per non cedere al servilismo totale nei confronti di BS è già un gran merito. Poi ha più volte espresso posizioni accettabili su temi etici e legalitari.

O magari è la sindrome di quei malati che, persa ogni speranza, si affidano al primo santone che passa...

Come dicono dalle mie parti, "quando non ci sono i cavalli si fan correre gli asini".

Non mi aspetto granchè da Fini, ma dagli altri su piazza al momento mi aspetto ancora meno.

Intanto incomincia il blackout mediatico. In particolare

 

il direttore di RaiTre, Paolo Ruffini: "In una riunione alla quale non sono stato invitato è stato deciso di vietare la messa in onda, al posto di una replica del circo, uno speciale di Ballarò".

 

Purtroppo temo che andremo alle elezioni questo autunno, che si votera' ancora una volta con quel pasticcio populistico plebiscitario che e' la peggior legge elettorale della storia e che Berlusconi e la Lega stravinceranno di nuovo.

Unica speranza sono I 30 mesi di questo parlamento che scadono il 14 ottobre. Siccome per qualche motivo a me ignoto sembra impossibile votare a Dicembre-Gennaio-Febbraio, si potrebbe tirare fino a primavera, ma non oltre.

Intanto incomincia il blackout mediatico. In particolare

Ma per la miseria, una decisione una che sia sensata non si riesce a prendere. C'è fame di informazione, quella vera, anche quella fatta di confronti, soprattutto se si andrà alla elezioni, ed invece, così come alle ultime regionali si chiude tutto? Oramai l'unico tg sensato è quello di La7. Spero che almeno RepubblicaTV ed alcune tv locali facciano almeno qualche cosuccia.... Magari si riuscisse a ridurre il "monopolio" televisivo Rai-Mediaset; sarebbe un bel boomerang.

con quel pasticcio populistico plebiscitario 

io non capisco perché non si trovi un valdostano che impugni la costituzionalità di questa legge.

Come è noto i voti della VdA per la Camera non contribuiscono al computo del premio di maggioranza , quindi il voto di un valdostano vale meno del mio , lombardo.

E questo quando la Costituzione ( art 48 ) recita :

il voto è personale ed eguale, libero e segreto

e cosa succederebbe se senza i voti della VdA vincesse la coalizione A e con la B?

Sorvoliamo poi sul "libero e segreto" del voto estero.

a

 

E intanto qualcosa si muove anche alla periferia del PD. Dal giornale di partito

 

«Gli operai votano più per i “partiti dei padroni” che per la sinistra. La sfida di Marchionne va colta, perché offre lo spunto per rispondere alla domanda su che tipo di rapporti ci devono essere tra dipendenti e manager per garantire più produttività e più reddito per i lavoratori. Abbiamo salari e produttività tra i più bassi in Europa. Cosa c’è da difendere? Abbiamo da perdere solo le catene...».

 

 

Ma Chiamparino è sempre stato un reazionario pro-FIAT. Non conta.

Sono d'accordo con Sandro Brusco e, così come non capivo cosa ci facesse Della Vedova con Berlusconi, non capisco adesso cosa ci faccia con Fini.

Sandro ha un notevole senso dell'ironia, che forse a volte non si nota nella pura lettura dei commenti.

Sa benissimo cosa ci faccia e ci facesse BdV nel PdL prima ed in F&L ora ... vorrei dirla io, ma la lascio dire a lui.

Approfitto del commento, invece, per dire che le notizie degli ultimi due giorni fanno sospettare il peggio. Tutto ciò che Fini ha in mente è un'altra, ennesima, riedizione del grande centro. Che non ci sarà mai più, grande almeno. Poi, magari, qualche voto tutti insieme lo raccolgono e, se Vendola fa il patatrac e si prende il PD, magari diventano metà dell'opposizione. Ma dell'opposizione, però ...

Non hanno nulla da dire, nulla da promettere e nemmeno delle televisioni che imboniscano il popolo facendogli credere che lavorano per il bene del paese. Si perderà, assieme a Rutelli e Casini, nel sottogoverno e nelle frustrazioni del voria ma no poso. Tre fighetti senza idee e senza coraggio.

Magari mi sbaglio, speriamo che mi sbagli, ma così la vedo da quassù ...

Mi par di capire che si asterranno bella prova davvero. Adesso qualcuno mi dirà  che è già tantissimo che si siano mossi, che conto non potevano votare altrimenti sarebbe caduto il governo, che comunque sono il meno peggio in giro etc.

Può essere, se però stando nel PDL loro hanno fatto questa grande impresa manifestando timidamente dissenso (il timidamente sta perché se dissenti veramente te ne vai e te ne vai da tempo se rimani sono chiacchiere e distintivo) allora IDV è PD, senza fare nulla,  hanno fatto di più perché con BS  non hanno fondato un partito e non ci sono stati al governo per anni o no?

Preferisco credere che PD/IDV siano il nulla  e che Fini e i suoi stiano recuperando, però partono da un livello negativo. Certo, come trend è possibile che vadano oltre lo zero, in bocca al lupo e non credo saremo in pochi a dargli un'opportunità il giorno che mostreranno un pò di spina dorsale. Quel giorno non mi sembra sia ancora venuto e per il momento terrei a freno l'entusiasmo (anzi a dirla tutta l'astensione secondo me è una frenata). 

Dissento, secondo me l'astensione e' la strategia piu' saggia. Direi l'unica possibile. Bisogna farlo cuocere a fuoco lento, se votano contro e fanno cadere il governo SB rivince le elezioni in carrozza (soprattutto ora che e' estate, gli approfondimenti TV sono chiusi e i cittadini si informano ancora meno della media), giacche' il messaggio percepito non sarebbe PdL=banda bassotti ma bensi' Fini=traditore.

Beh, in effetti dopo averla calendarizzata così presto la fiducia a Caliendo non è il terreno ideale su cui far cadere il governo , per le ragioni che ha elencato Francesco Ginelli. Non capisco però, perchè così presto questa fiducia? non si poteva aspettare a settembre? tanto se Caliendo rimarrà in carica...Si doveva per caso dare un segnale di forza numerica al pdl, un modo per contarsi e darsi un' identità comune insomma? Boh.

Razionalmente capisco l' astensione insomma, tuttavia non mi tolgo dalla testa che il terzo polo avrà scelto come primo atto unificatore un tributo al sacro fuoco dell' ignavia.

 

 

Dissento, secondo me l'astensione e' la strategia piu' saggia. Direi l'unica possibile. Bisogna farlo cuocere a fuoco lento, se votano contro e fanno cadere il governo SB rivince le elezioni in carrozza

 

 

Sono d'accordo con Francesco. Far precipitare la situazione adesso rischierebbe solo di dare un predellino al vittimismo di SB. Man mano che il tempo passa diventa piu' evidente che il potere dell'Unto si sta sgretolando e in Parlamento le defezioni dovrebbero aumentare (io non credo che La Russa e Gasparri riusciranno a tenere nel recinto tutti coloro che non hanno seguito Fini in questa fase).

A quel punto diventa possibile un governo tecnico con il compito di fare una legge sul conflitto di interesse (anzi basta applicare sul serio quella che gia' esiste dagli anni 50), trasferire Rete 4 sul satellite, e fissare dei tetti antitrust nel settore informazione emascolerebbe il potere mediatico su cui si fonda il potere politico di Berlusconi.

Se si va a votare con Berlusconi padrone dell'etere e con questa legge elettorale la probabilita' che riesca ancora una volta a vincere rimane alta, e rimane altissima la probabilita' che venga eletto un Parlamento bloccato. A quel punto persino i mercati che finora hanno tenuto una benda sugli occhi si accorgeranno che forse non ci sono piu' soldi per ripagare i debiti.

 

 

 

penso che se il governo dovesse cadere molti peones o per la pensione o per paura di non essere ricandidati potrebbero ingrossare le file di Fini e rendere possibile il governo tecnico o di transizione.

 

Ho fatto una simulazione del Senato alla luce delle ultime regionali e considerando un 5% di voti in meno di Fini a PdL con la presente legge elettorale : PdL + Lega potrebbero essere a +2 o -2 dalla maggioranza ( senza senatori a vita e collegi esteri e senza contare il solito eletto IDV che una volta in Senato fa il salto della quaglia )

 

Se c'è una cosa in cui SB eccelle è il vittimismo, "togliergli" Rete 4 adesso è inutile, meglio dare il via libera a SKY sul digitale terrestre (come da sentenza UE che il fido Romani non appica..), aumenta il pluralismo ed è più difficile fare la vittima.

Berlusconi (my personal opinion, 2 cents at the current facial value -)) si batte solo sul suo terreno: dicendo libertà e "troppe tasse", a quel punto diventa facile dire: lo faccio io (XZY), perchè tu non lo hai mai fatto ed hai solo pensato ai cavoli tuoi. E puoi anche guardare a sinistra con questo discorso, parlando di generici "diritti".

Per scavargli la fossa però si devono presentare, da subito, tre o quattro leggi in tal senso, per metterlo in difficoltà e togliergli l'agenda (leggi ad personam su tutte) da mano. Se insegui il Cavaliere sei fottuto, perchè dice tutto e il suo contrario cambiando anche la storia (George Orwell deve essere fra le sue letture preferite).

Punto sull'informazione: puoi anche dividerlo da Rete 4 e Canale 5, ma SB sa che è molto più importante il TG1 e Minzolini non fa parte del "conflitto di interesse"..

 

il governicchio e' salvo, tutti al mare a mostrar a cicchitto le chiappe chiare

nelle varie congiure dei boiari il presidente della camera si vede indagato sulle vincite all'enalotto.

 

Ecco perchè Silvio esita!!!

 

PER QUEL CHE PUO VALERE

 

Assumptions

 

--- ho preso i risultati delle europee 2009 ( ultime 3 colonne ) considerando per :

CSX = pd+idv+rad+s&l ( vendola )

CDX = pdl + lega + ( mpa+pensionati + la destra ) dappertutto - Sicilia

CDX = pdl + lega + 2% Sicilia

CNT = udc + liberaldemocratici + ( solo in Sicilia ) mpa +pensionati + la destra -2%

 

--- Il centro si presenta in ogni regione con una sola lista , magari diversa a seconda dell'appeal ma con candidati di tutte le componenti , in modo che lo sbarramento sia l'8%

 

 

--- ho normalizzato a 100% ( per togliere gli others che non supererebbero lo sbarramento )  --- tolto 10%  dei voti del PdL ed aggiunti a CNT ( stima voti erosi da Fini equivalente su scala nazionale a 3,5 punti )

--- ho QUINDI simulato il senato con le percentuali risultanti

 

nella tabella i risultati :

 

 

il centro raggiunge dappertutto il quorum 

 

Seggi elettivi ( tra parentesi i risultati 2008 ) 

 

CdL 150 ( 175 )

CSX 132 ( 136 )

CNT 33 (4)

 

QUORUM 158

 

NOTA : In Lombardia il PdL potrebbe prendere un seggio extra p.m a spese del centro.


 

 

Makes sense. Sandro? Sei ancora in vacanza, Sandro? Urge post di riflessioni ...

Molto interessante questa stima, ma , attendendo quelle di Brusco, mi permetto una considerazione:

Credo che i dati delle europee, per alcune regioni, siano poco attendibili per fare una proiezione sui possibili risultati alla politiche, in particolar modo per Calabria e Sardegna , dove l'affluenza è stata molto bassa.
Inoltre anche per la regione Lazio il risultato è tutt'altro che scontato, stando anche a quanto successo alle regionali.
Queste "incertezze" potrebbero spostare 5-10 seggi fondamentali.

Accettando comunque i risultati di questa simulazione e utilizzando le stesse ipotesi, risulterebbe, se non erro, una vittoria del cdx alla Camera, con conseguente situazione di stallo. Giusto?

In qualsiasi caso, ritengo che SB (e anche Bossi) preferiscano rischiare di perdere, piuttosto che cedere a qualsiasi alternativa di ingovernabilità o governo tecnico.

Vittorio Sgarbi costituisce, nell'attuale panorama italiano, la cosa probabilmente più affine a ciò che comunemente si intende indicare con l'espressione "merda umana". Tutto, in quel soggetto, richiama squallore e miseria umana, delle peggiori. Però, anche le merde umane a volte riescono a cogliere correttamente qualche aspetto della realtà.

Questa intervista, immonda e a pagamento e servizio del padrone quale è, nondimeno coglie nel segno per quanto riguarda i fatti di cui oggi tanto si ciancia. E la dice lunga, lunghissima, sulle alternative a BS che la destra italiana ha saputo e sa produrre.

Quest'articolo completa il servizio al boss, con la perfidia abituale dell'ascaro che finge di non essere tale.

Tra la coprolalia che dilaga, va pur segnalato il profondo intervento governativo (del sottosegretario di stato Garnero all'attuazione del programma:

www.ilfattoquotidiano.it/2010/08/13/lavvertimento-della-santanche/50069/

In parole semplici ed eleganti il sottosegrario, originario di Cuneo, deriva dalla sue conoscenza del campo la seguente conclusione:

 

 

 

È un uomo freddo, anaffettivo, spietato, mi fa davvero tristezza. Vuole che glielo dica senza giri di parole? Umanamente è una merda.

Garnero? quella che un paio d'anni fa dichiarò

 

Berlusconi é ossessionato da me. Tanto non gliela do...

 

L'operazione sembra definitivamente riuscita...all'orizzonte per Fini si profila un futuro da Rutelli.

Il suo compito era di certo arduo, ma ho l'impressione che lui ci abbia messo del suo per farsi annientare. 

Per lui non me ne importa niente, mi spiace solo per chi aveva pensato (o pensa tuttora) che FLI fosse (sia) il veicolo per far guadagnare spazio politico alle idee liberali.

 

Anche Della Vedova sta tornando sui suoi passi.

Gli Scilipoti , i razzi mi fanno ribrezzo quelli di FLI che ritornano mi fanno tenerezza.

La loro carriera parlamentare è finita : ora fanno comodo a Berlusconi ma quando deciderà le prossime liste pensano forse di essere messi in posizione di eleggibilità. ( gli mancheranno già una trentina di posti sicuri )

Loro sono i responsabili di sei mesi al cardiopalma , hanno tradito una volta , anzi due , come potrà Berlusconi fidarsi di loro.

Loro ritornano ma quanti elettori che hanno creduto in FLI ( intorno a due milioni ) rivoteranno ancora Berlusconi oltre le loro clientele specifiche ( massimo 100-200000 )?

La vecchietta gettata a mare per poi essere salvata dal boy scout a corto di buone azioni fin che non viene riportataRiva tratta bene il suo salvatore ma poi si incazza con lui.

 

Dove hai letto che anche Della Vedova sta facendo marcia indietro?

Il "cardioplasma" è un termine che non avevo mai sentito. 

fermo restando che le mie posizioni politiche non sono liberiste/libertarie, ma di tradizionale socialdemocrazia, a me la nomina di Della Vedova mi aveva fatto piacere perché era una rottura con un partito fatto solo di ex di AN e perché le istanze liberiste devono essere rappresentate e perché sono comunque meglio come cultura politica per una destra civile del mix di populismo peronista e maccartismo alle vongole di SB. Peccato.

Anche perché un terzo polo a direzione Casini è "reazionario", una specie di nuova DC moderata, con venature clericali/integraliste anacronistiche e senza una idea nuova che sia una, e quindi inutile sul lungo periodo. Magari l'idea di fondo di questi è: "una volta che SB è fuori, ci riprenderemo l'elettorato moderato così com'è", mentre Fini mi dava l'idea che pensasse a una riconquista dell'elettorato moderato attraverso una battaglia politica contro il populismo berlusconiano. Un pò l'operazione che le leadership del PCI e della DC fecero nel dopoguerra nei confronti del sovversivismo anarcoide a sinistra e del clericalismo sanfedista a destra. Forse mi aspettavo troppo.

E' cominciata la caccia!

1. e 2.

Il governo sopravviverebbe senza Tremonti? Quanto è forte il partito del ministro?