Paragoni dal passato: i giovani turchi

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Ogni tanto, la lettura di Wikipedia ispira riflessioni sul presente..

 

Il nome di Giovani Turchi designa un movimento di riforma dell'impero ottomano, sviluppatosi in ambienti militari ed intellettuali nella fine del 19 secolo. I leader del movimento guidarono il Comitato per l'Unione ed il Progresso che governò il paese, con brevi intervalli, dalla riforma costituzionale del 1908 alla dissoluzione dell'impero nel 1918. In quegli anni, la Turchia subì l'aggressione imperialistica dell'Italia (1911) e fu rovinosamente sconfitta nella prima guerra balcanica (1912-1913). Nel 1914, una fazione del Comitato stipulò un patto segreto con la Germania, costringendo l'impero a schierarsi dalla parte perdente nella prima guerra mondiale. Dopo la sconfitta dal caos emerse Mustafa Kemal, che si era distinto come generale nella guerra, e riuscì a salvare la Turchia dagli appetiti delle potenze occidentali (Italia inclusa) a stabilizzarla e ad avviare un processo di riforma che ha generato la Turchia moderna. Per questo, fu chiamato Ataturk (Padre dei Turchi).

 

Ogni parallelo con i Giovani Turchi del PD e sui recenti successi, strategici (le elezioni) e tattici (il corteggiamento del movimento 5 stelle), del partito è del tutto causale. Vediamo se il PD si dissolverà e se poi dalle macerie emergerà un un AtaPD

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Commenti

Ci sono 11 commenti

un breve calcolo mostra che pochi di essi morirono nel proprio letto.  se la storia è destinata a ripetersi, ogni augurio è del tutto superfluo.

Chi li definisce" giovani turchi" non gli rende un buon servigio. Quelli di un secolo fa, oltre a condurre l'impero alla rovina (ok, non sarà stata tutta colpa loro) sono anche stati protagonistri di uno delle più grandi tragedie del XX secolo. Fossi in loro mi scegliere un altro nome...

L'errore sta nell'aver allontanato di proposito alle primarie elettori provenienti dall'esterno rispetto al tradizionale bacino del PD , e ovviamente nella pessima campagna elettorale. classico caso di appararto che per preservare i suoi interessi danneggia l'organizzazione. Dopo le elezioni la frittata oramai era fatta a credo che ora  il pd possa solo limitare i danni. Un governissimo con Berlusconi gli farebbe perdere una fetta di elettorato a vantaggio di Grillo che non aspetta altro. Berlusconi, lo sa e, probabilmente in autunno 2014, staccherebbe la spina per andare al voto in una posizione di forza.tra l'altro avendo ottenuto un PdR gradito. No, non credo che Bersani avesse potuto far diversamente. era obbligato a offrire l'accordo a Grillo, sapendo che avrebbe rifiutato. così poteva andare alle elezioni  incolpandolo del fallimento e cercando di recuperare un po' di elettori di sx che sono passati al 5 stelle. Fatto sta che ci troviamo in una situazione di stallo bruttissima per il paese.

Gradirei conoscere il giudizio dell'autore del post sull'ultima mossa di Napolitano. Personalmente sono perplesso. ha nominato una commissione che darà le linee guida al governo, che ha il voto di fiducia di una legislatura finita , ma non di questa e non si vede come possa eventualmente portare avanti delle riforme, a maggior ragione se provenienti da due commissioni non elette da nessuno, ma nominate. francamente o Napolitano si dimetteva, o nominava qualcuno. Era nelle sue prerogative.

sta prendendo tempo. La commissione è una foglia di fico per prorogare la formazione del nuovo governo fino all'elezione del prossimo PdR, che avrà il potere di sciogliere le camere (per inciso, perché Napolitano non ha questo potere alla fine del suo mandato? A cosa stavano pensando quelli dell'Assemblea Costituente quando hanno partorito un obbrobrio simile?)

Comunque, il nuovo PdR avrà sicuramente un maggior potere contrattuale, si vedrà chi vuol andare veramente alle urne e chi sta solo bluffando (io una certa idea ce l'avrei, e va pure in giro con gli occhiali da sole da pokerista consumato...)

Nel frattempo, N. spera che i grillini vengano distrutti dalla stampa di partito o si autodistruggano con le loro sparate deliranti (ma secondo me chi spera così sopravvaluta l'intelligenza degli elettori e soprattutto dei giornalisti, che fino ad ora sono stati solo in grado di snobbare il M5S).

io credo che Napolitano abbia cercato di creare una situazione di decantazione e di "cooling off " della situazione. la mossa mi sembra scaltra. invece di fare come Bersani, ovvero proporre un sostegno per avviare delle riforme, ha capovolto la situazione facendo individuare in linea di massima le cose concrete da fare, a partire dal sistema elettorale e l'immediato economico. in questo modo obblighera' tutti i partiti a confrontarsi davanti al paese e se non altro almeno a promuovere delle decisioni immediate fondamentali, anche se altre non riceveranno il sostegno generale. E da cosa potrebbe nascere cosa. Si da' troppa importanza a questi due gruppi ristretti. è un'estrema ratio per fluidificare minimamente la situazione. qui c'e' un blocco intestinale che al momento richiede un clistere onde non operare chirurgicamente. poi si vedra'. Di certo il fatto che il ceto politico non sia riuscito a comprendere in venti anni che aveva esaurito il capitale politico, ci fa comprendere il livello infimo di queste classi politiche. forse le piu' avvilenti delle democrazie occidentali. fp

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