Presentazioni di "Tremonti, istruzioni per il disuso"

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Segnaliamo due presentazioni del libro.

Martedi sera a Venezia alla fondazione Gianni Pellicani con Michele.

Mercoledi alle 12:30 a Milano all'Università Bocconi in Aula A al piano terra con Michele e Sandro.

Partecipate numerosi!

Non credo ci sia molto da aggiungere, se non un ringraziamento alla Fondazione Gianni Pellicani e agli Studenti Bocconiani Liberali - Milton Friedman society per l'organizzazione degli eventi, nonchè a tutti coloro che verranno a sentirci.

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Ci sono 74 commenti

Davvero martedì sera Michele a Venezia? Non mi sembra vero ci sarò sicuramente!!

La recensione del libro su L'Espresso in edicola

http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=Q09VD

Non male come recensione di parte. Di tutto quanto scritto, hanno riportato solo che gli autori "hanno calcolato che nella Seconda Repubblica, quanto a deficit, i governi Berlusconi sono stati i peggiori".

 

Non solo l'Espresso, anche la Repubblica

http://sergiovivi.blogspot.com/2010/02/la-repubblica-affari-finanza.html

Grazie per la segnalazione. Siamo però in completo disaccordo sull'analisi che fai e le conclusioni che ne trai nel tuo blog.

Il punto del mio remark sulla "recensione" dell'Espresso NON era che il fatto da loro riportato fosse falso (è vero, lo riportiamo anche noi ed è stato documentato su questo sito svariate volte)  ma che dimostrasse la loro partigianeria riportare solo quello e non, per esempio, il nostro qualificare sia Visco che Padoa Schioppa come “peggiori” (qua ministri del Tesoro/Finanze) che Tremonti.

Per quanto riguarda la tua analisi, permettimi di osservare che non solo è almeno tanto partigiana quanto quella di Repubblica ma anche che, al contrario della loro, si basa su supposizioni gratuite, mentre loro, almeno, in questo caso hanno dei fatti. No, anzi, ora che ci penso: la tua analisi si basa su affermazioni dimostrabilmente false. E lo provo, sperando di non doverci tornar sopra di nuovo.

Questa storia secondo cui BS&Soci non hanno potuto tagliare le spese perche’ “schiacciati” dal debito pregresso è una panzana che gira nella destra italiana per pure ragioni di polemica politica. Non solo perche’ BS&accoliti sono gli eredi sia politici che, letteralmente, personali di coloro i quali quel debito avevano creato (ti sei mai fatto la domandina: ma Tremonti, Cicchito, Brunetta e Sacconi, nella Prima Repubblica DOVE e CON CHI stavano?) ma anche per ragioni inerenti alle loro azioni di politica economica.

Questi signori hanno governato in anni in cui il tasso reale d’interesse sul debito pubblico crollava per raggiungere livelli storicamente bassissimi. Come hanno usato questo gigantesco dividendo pari a svariati punti di PIL? Se lo sono speso! Chi li ha costretti a spenderselo? I comunisti? La Prima Repubblica? Occhetto? Ma per favore! Inoltre, altra domandina chiave che la destra militante italiana sembra non farsi mai: BS&Co hanno tagliato la spesa pubblica, in percentuale del PIL, al netto degli interessi sul debito, o no? NO! L’hanno aumentata! Fine della discussione.

I pannicelli ideologici, almeno qui su nFA, sono unreceivable. A Porta a Porta o nelle sezioni del PdL, si possono raccontare panzane d'ogni sorta per far felici sia i gonzi che i militanti (assumendo che fra i due insiemi non vi sia relazione biunivoca). Qui no.

P.S. Lo stesso vale per l’altro commento che leggo sul tuo blog, ossia il grande successo dell’operazione scudo fiscale! Ma a questa ci ha già pensato Sandro in altri commenti, quindi non mi ripeto.

Fa comunque specie leggere certe cose spacciate come vere.

 

Scusate la domanda del piffero, ma "L'Ancora del Mediterraneo", editore in Napoli, non ha previsto niente in terronia?

 

Caro Marco in Terronia vi sarà una presentazione ad Avezzano (L'Aquila) sabato 17 aprile alle ore 16.00 con Sandro Brusco

 

Ma la presentazione a Venezia non era per Martedì 23 alle ore 18,30?

E' martedì, il testo del post è corretto ma il banner è sbagliato. Solo che il grande timoniere latita e lui è l'unico che sa come cambiarlo.

Che orario disgraziato e che sala piccola a Mestre. Perché non fate una replica alla sera?

Io vengo invitato e ringrazio la Fondazione Pellicani per aver organizzato la cosa. Tu capisci che a caval donato ...

Chiunque voglia organizzare presentazioni da qualche parte, ci faccia sapere. Specialmente da Maggio in poi, siamo in parecchi in giro. Ora, comunque, Giulio e Sandro sono in Italia. Io solo di passaggio nei prossimi due giorni.

 

E' un po' che nel PdL siciliano è in atto una guerra intestina senza esclusione di colpi. Oggi, anche se lateralmente, siamo entrati nella contesa. Sul blog di Gianfranco Micciché è apparsa una recensione del libro, con toni antitremontiani  abbastanza compiaciuti. L'autore è Francesco Armetta dell'uffico stampa del PdL Sicilia.

Update. In un commento al post Francesco Armetta precisa la sua carica ''mi occupo dell’ufficio stampa del gruppo pdl-sicilia all’ars'', dove ars sta per assemblea regionale siciliana. Non che capisca bene la differenza, ma la situazione del pdl in sicilia è assai fluida, quindi meglio esser precisi.

 

Se non lo vedessi non lo credessi dicesse la mia versione congiuntivata!

Incredibile, siamo diventati un'arma di lotta intestina al PdL!

Diomiocomesiamocadutiinbassoragazzi!

la vera domanda è: ci saranno delle copie per potermi gratificare di copia autografata da almeno uno di questi "magnifici"?

ps: così la rivendo fra un po' su ebay a prezzo maggiorato!!:-)

Non so dove mettere questo commento...

Siccome si sta approssimando la una notte buia nella repubblica, le nottole di Minerva si alzano in volo a cose fatte, anzi sfatte e decrepite...ecco che si comincia: prima a dire che non è Tangentopoli (ricordate? "è solo un mariuolo" disse il ladro Craxi  di Chiesa); poi si cominciano a sentire questi giochi di distinguo per cui la colpa è sempre degli altri, e i massimi responsabili del paese se ne chiamano fuori. Troppo forti in Italia: non c'è mai un responsabile!

Teniamocelo bene a mente: adesso diranno che a rubare sono in pochi e dunque...non bisogna preoccuparsi; fra qualche mese quando la slavina di corruzione ci seppellira tutti si dirà che no, rubano tutti e quindi è il sistema che non funziona. Prima nessuno, poi qualcuno, alla fine tutti.

Quel cerimoniere ovattato e insonorizzato di Paolo Mieli ha detto che "il tappo sta per saltare"...se anche questo sismografo del pensiero del potere italiano, coccolato e vezzeggiato dai salotti buoni della finanza e della cultura italiota (che qualcosa avranno pure a che vedere con O' Sistema, o no?) si accorge di queste vibrazioni, beh forse ci siamo...i tombini stanno per saltare davvero. E del resto di liquami ne percolano davvero parecchi! In Italia per festeggiare non stappiamo spumanti ma ci tocca di stappare tombini.

Io ho pronte le monetine...

Ps: avete notato che Voltremont è oltremodo silenzioso in questo periodo? Secondo me è a casa che studia il libro vostro e prepara l'offensiva di primavera....più che Voltremont direi Silente.

 

Ci sarà una presentazione in Piemonte, zona Torino?

Stasera, martedì 23 febbraio, a Venezia-Mestre è andata in scena la prima puntata di questo road show. Michele è stato ironico ed efficace - non avevo dubbi in merito - ancorché non particolarmente "cattivo" e persino generoso in modo inconsueto - sarà l'aria di casa od il desiderio di non mortificar troppo gli organizzatori :-) - nei confronti di alcune straordinarie corbellerie che sono state pronunciate.

Il colpevole, però, non era il buon Bortolussi, che condivideva sostanzialmente le analisi. Oddio, egli tentava tragicomicamente di farsi bello sostenendo che il nostro amato Julius Decimosettimo gli telefona per abbeverarsi al suo sapere - salvo, poi, non seguire i consigli e, dunque, sbagliare strada ...... - oppure sbandava, talvolta, come quando si è lanciato in un apprezzamanto per la serietà di Geminello Alvi (che, per la cronaca, scrive cose tremendamente altezzose come questa). Eventualmente, il problema del candidato PD alla poltrona presidenziale veneta è come conciliare le sue posizioni di difensore dell'imprenditoria diffusa con quelle di non pochi dei suoi attuali compagni di viaggio - che definiremmo, eufemisticamente, non esattamente favorevoli al privato in economia ...... - evidenziato, tanto per dire, nella tentennante difesa d'ufficio del vampiro Visco che ...... insomma ..... in fondo ..... qualche cosa di buono l'ha pure fatto e non gli viene riconosciuto (poverello, vien da dire .....).

No, il colpevole non era lui ma - come dubitarne? - il maggiordomo, ovvero la giornalista de "La nuova Venezia" (gruppo Repubblica-L'Espresso) Alessandra Carini, che fingeva fungeva da moderatrice. La signora avrebbe fatto meglio a rimanere nei salotti buoni romani radical-chic dai quali proviene, dal momento che scrive d'economia ma ne capisce - con tutta evidenza - com'io m'intendo di allevamento del licantropo maculato del Borneo ..... ma - si sa - evidenziare le pecche dell'informazione economica italiota - che ragiona (?) sempre in funzione degli interessi del proprio ambito di riferimento - è facile come picchiare un tizio seduto sulla tazza del bagno ....... Basti pensare che negava l'evidenza della preponderanza del Sud nei tassi di evasione fiscale, ovviamente senza citare un dato che sia uno, ma "riservandosi" di farlo in seguito: com'era quello slogan ...... "una risata vi seppellirà" ..... :-)

Comunque, frizzi e lazzi a parte, la conferenza di presentazione è stata seguita con interesse da un davvero soddisfacente numero di persone, e le (troppo poche) copie del libro in vendita all'ingresso della sala sono sparite in un battibaleno, anche per l'occasione di averne una firmata da Michele ......

E domani, in Bocconi, si annunciano i fuochi d'artificio!

Dok, vedo che sei felicemente arrivato a casa!

Grazie per essere venuto e tutto il resto.

Ora ci facciamo una siesta, che domani la sveglia è alle 8meno10, un'ora antelucana per me ...

 

Basti pensare che negava l'evidenza della preponderanza del Sud nei tassi di evasione fiscale, ovviamente senza citare un dato che sia uno, ma "riservandosi" di farlo in seguito

 

Io credo che il problema sulla quantizzazione dei tassi di evasione meridionali sia dovuto al fatto che a fronte di notizie come questa non esista notizia comparabile in terronia, quindi non si applica il principio che 1+1+1+1+1+1+1+1 fa 8, ma si vede solo l'otto che avviene in polentonia.

L'altro problema è che il "sommerso" include anche la criminalità, per cui ad alti tassi di criminalità corrisponde, inevitabilmente, un alto tasso di nero.

Credo, ma non ne sono sicuro, che al Nord vi sia un più alto valore assoluto di evasione/elusione legato a fenomeni societari (e non è la stessa cosa del tasso di evasione, che comunque rimane basso), mentre al Sud l'assoluto riguarda più la criminalità e i singoli individui, mentre, per assurdo, il tasso di evasione/elusione societario è abbastanza alto, anche se povero in termini assoluti.

Da qui la confusione, anche mediatica. La "giornalaia", se ci legge, dovrebbe innanzitutto riflettere sui termini che usa, su cosa sta comparando, sugli strumenti statistici utilizzati. In parole povere si dovrebbe informare....

P.s.

Hai portato Michele a mangiare il guazzetto, o lo hai portato da Mc Donalds ?

Per un lettore di nFA, i momenti come quello in cui si é parlato dell'evasione fiscale al Nord vs. Sud sono stati forse i più spassosi. Quando la giornalista partiva a rivelare certe sue personalissime verità - che cozzano con i dati che qui conosciamo - la sensazione era quella del volerla fermare prima che fosse troppo tardi. Punte di comicità (volontaria o meno) a parte, é stato davvero un incontro divertente.

Io non potevo assolutamente venire, e quindi ho invitato a partecipare ...il mio papà (!) il quale, pur provenendo da esperienze politiche non strettamente liberali mi sembra contento di questa presa di posizione.

Questo per dire che il portare il dibattito su problemi e dati reali è stata davvero  un'operazione interessante.

Ha toccato le corde di una società, quella veneta, che nei prossimi anni sarà costretta a studiare per innovare.

Bell'incontro e Michele grandissimo! Sarebbe cosa buona e giusta averlo in giro più spesso. Nell'intervento si percepiva in generale la libertà di poter dire quello che si pensa, senza troppi retropensieri, cosa a cui non siamo più abituati.

Bortolussi (forse stanco, forse con il pensiero già al dopo elezioni) inseguiva ed annuiva: che non fantastichi anche lui a spostarsi in amerika...

 

il primo botto è stato l'elenco dei professori veneziani che bocciarono Michele nell'88. Un brivido sulla schiena di qualcuno che l'università cafoscarina ancora la frequenta....

(ANSA) 24 FEB - L'Italia ha mascherato piùdella Grecia la situazione delle proprie finanze per assicurarsil'ingresso nell'eurozona. Lo ha detto il vicepremier grecoTheodoros Pangalos in una intervista alla BBC.  ''Semplicemente - ha spiegato Pangalos - metti alcune sommedi denaro nell'anno successivo. E' quello che hanno fatto tuttie la Grecia ha fatto in misura minore, per esempio,dell'Italia''.


Quindi dopo il collettivo nFa ci si mette pure lo spione greco ad attaccare Voltremont. Una congiura internazionale?

(ANSA) 24 FEB - L'Italia ha mascherato più della Grecia la situazione delle proprie finanze per assicurarsi l'ingresso nell'eurozona. Lo ha detto il vicepremier grecoTheodoros Pangalos in una intervista alla BBC.  ''Semplicemente - ha spiegato Pangalos - metti alcune somme di denaro nell'anno successivo. E' quello che hanno fatto tutti e la Grecia ha fatto in misura minore, per esempio, dell'Italia''.


Quindi dopo il collettivo nFa ci si mette pure lo spione greco ad attaccare Voltremont. Una congiura internazionale?

 

Qui si tratta di Prodi non di Tremonti, che ha fatto esplodere il deficit l'anno precedente a quello del controllo per l'ingresso nell'Euro, per ridurre quest'ultimo deficit.  Un imbroglio, ma direi meno grave del falso in bilancio sostanziale con l'aiuto di Goldman Sachs che avrebbero fatto i Greci.


Io non conosco nessuno che organizzi certe cose ma...una presentazioncina in quel di Parma, (prosciutto, anolini, tortelli, culatello e bolliti come se piovesse passando per un tocco di parmigiano), sempre per ottenere l'autografo con il quale rivendere il libro...;-)

"Tremonti, istruzioni per il disuso" è stato il libro più venduto di febbraio:

http://www.egeaonline.it/ITA/Catalogo/I_pi_venduti_di_febbraio.aspx

Dati i titoli, immagino sia riferito alle sole vendite Egea.

Utile come informazione comunque, magari la prossima volta si preoccupano di mandarci una hostess invece di spendere soldi in gigantesche bodyguard (che fuori da una libreria fanno ridere).

Il tono oracolare è lo stesso, e il leit motiv (mi par di capire, ammetto di aver letto l'articolo una sola volta senza particolare attenzione, è sabato mattina in fondo! ;P) è sempre la regia pubblica dell'economia...

Farnetica, come sempre. Queste due frasi, ad esempio:

Nel campo dell'economia va ripensato il modello di sviluppo. Oggi il modello economico europeo è basato soprattutto sul mercato. 

Il Trattato di Roma, sul mercato ... ha funzionato magnificamente.

Sono a una (una!) riga di distanza eppure sono in macroscopica contraddizione: se il modello di sviluppo europeo basato sull'ideale del mercato unico ha funzionato magnificamente, cosa c'e' da ripensare?

E che dire di questa:

Per spingere sullo sviluppo non bastano più solo i consumi privati. Per lo sviluppo bisogna aggiungere domanda pubblica addizionale

A parte il disegno da "soluzione greca" (col debito pubblico piu' alto d'Europa come pensa Voltremont di pagare questa domanda pubblica addizionale? Come pensa di convincere chi fa credito al governo italiano che prestargli ancora piu' denari sia una buona idea?) dove l'avra' letto che lo sviluppo era trainato dai consumi privati? I consumi privati trainano o sono trainati dallo sviluppo? Se gli abitanti del Burkina Faso volessero, ma molto intensamente eh!, consumare come forsennati il loro paese uscirebbe dalla poverta'?

E il Corriere della Sera e' ancora li' a pubblicare 'sta roba?

Un'incredibile sequenza di boiate da bar parrocchiale. Sembra sempre di più Armando Verdiglione.

De Bortoli, l'uomo di pongo in tweed con occhialini e catenella, pubblica ossequioso ed oliato.

Gli aspiranti ciarlatani di regime applaudono la grande mente e votano il suo capocosca.

È l'Italia? No, oramai è il mondo: le cazzate virulente sono ovunque, unchecked. Una valanga di puttanate demenziali ci sta travolgendo. L'Italia indica solo la via!

 

 

Troppo export fa male, giacché espone ai capricci altrui (i soliti Cinesi, piccoli gialli e cattivi, vien da pensare ....) le fragili economie della vecchia Europa, che hanno invece bisogno di potenti stimoli ai consumi interni, ovviamente a totale discrezione dei governi e da pagare con imposizioni fiscali buone e giuste, se non con la bacchetta magica del debito.

Attendiamo di sentire che anche le importazioni vadano frenate, per evitare gli squilibri dei conti con l'estero che inevitabilmente conseguirebbero ad azioni in linea con affermazioni di quel tipo.

Infine, non resterà che crogiolarsi nella polverosa nostalgia di un piccolo mondo antico, autarchico e timorato di Dio. Il bello è che qualcuno ascolta simili amenità, e non gli viene neanche da ridere …....

Interessante. Dice: siccome se esporto e c'e' una po' po' di crisi globale come questa la domanda dall'estero si riduce e quindi vendo meno, allora l'economia dei paesi esportatori e' fragile.

Chissa' se qualche giornalista oltre a prendere nota di questa perla gli ha chiesto: "Ma scusi, se si riduce la domanda da parte di tutti i paesi importatori dev'essere perche' la crisi e', appunto, globale. Ma allora si riduce anche la domanda interna. Quindi se invece di esportare vendessi all'interno avrei non solo un mercato molto piu' ridotto ma sarei fragile esattamente allo stesso modo"

 

L'intera cosa sta diventando tanto patetica quanto grave per il paese, e tutti stanno zitti. Perché, alla fine, i maggiori responsabili sono forse giornalisti e commentatori che continuano a "far finta" (a questo punto occorre ammettere che la vedono nella medesima maniera di Voltremont) che tutto questo sia sensato.

Prendi per esempio questo pezzo dell'articolo che linki

 

Ma, ha riconosciuto Tremonti, questi cambiamenti «hanno tragitti lunghi. Non possiamo aspettarci che l'industria dell'auto tedesca cambi di colpo. Ogni paese sceglie il suo modello economico». È già tanto se si parla ora dei Delors bond e se intanto è nato il primo fondo di private equity europeo Marguerite per investire in infrastrutture, energia e ambiente.

 

Nota dove finiscono le virgolette. Tralasciamo anche il fatto che la chiusura della citazione tremontiana è altamente dibattibile (i paesi non si scelgono di certo se avere il sole o il petrolio o di essere un'isola ... certo si "scelgono" i loro governanti, forse è questo che 3M vuol dire ...). Concentriamoci su ciò che viene dopo le virgolette, tutta farina del sacco di Isabella Bufacchi. Bene: che c'entra? Nulla! Aria fritta, propaganda, tentativo maldestro di dare l'impressione che Delors bond ed investimenti nel settore energetico siano in qualche modo alternativi a ... a cosa? A costruire BMW? O che siano, come dire, frutto del sacco del grande Voltremont. Pura e semplice propaganda.

A mio avviso il problema è tutto lì. Voltremont ha fatto una chiara scelta politica, e di vita quasi: vendere fumo fanfanian-peronista al popolo italiano, sperando che timorosi, confusi e spaventati come sono, lo votino e lo facciano "capo" appena salta il suo attuale capo ufficio. Ma a tirare la volata a Voltremont in questa missione contro il paese sono coloro i quali nel libro abbiamo chiamato i "Mangiamorte".

Tremonti respinge al mittente le critiche di immobilismo. Ecco la sua difesa 

http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=QJYWH