Con la scusa del terremoto...

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Già che ci siamo, aumentiamo le tasse sui "super-ricchi".

En passant, fra un paper e una regressione, noto questa notizia sul sito del Corriere.it secondo la quale, "per reperire soldi a favore delle popolazioni colpite dal sisma in Abruzzo", il governo starebbe considerando "la possibile introduzione di un prelievo aggiuntivo - un «contributo obbligatorio» - per i contribuenti ad alto reddito. In particolare, la maggiorazione potrebbe scattare per chi supera la soglia dei 130.000-140.000 euro di reddito annuo."

Tutto ancora molto ipotetico, fra l'altro "Non è chiaro ancora se si tratterà di un addizionale Irpef e se il provvedimento sarà permanente o prenderà la forma di un una-tantum."

Lo so che è come sparare sulla Croce Rossa, (ma del resto, l'abbiamo già fatto tante volte!), ma non so neanche da che parte cominciare a commentare la simpatica notiziola.

1. C'è stata una tragedia con severe perdite umane ed economiche. È possibile che lo Stato italiano debba ricorrere a misure fiscali eccezionali per reperire questi benedetti fondi a favore delle popolazioni colpite? Siamo davvero ridotti così male? O non è che - pensiero maligno - si approfitta della tragedia per segnare punti a favore? (vedi punto 2). Forse che negli USA hanno istituito delle tasse aggiuntive per l'uragano Katrina? [Per chi fosse interessato, questo paper discute le conseguenze fiscali, a livello statale, di Katrina. Nel "Summary", dice due cose interessanti: uno, che la maggior parte degli stati americani ha dei fondi di emergenza per far fronte alle, appunto, emergenze; due, che qualora questi fondi non fossero sufficienti, gli stati sarebbero costretti a prendere a prestito fondi (emettere obbligazioni). Questo perché di solito gli stati sono obbligati a pareggiare il proprio bilancio anno per anno. Quindi, niente tasse aggiuntive, né a livello statale né - tanto meno - a quello federale].

2. Già che ci siamo, approfittiamo della tragedia, della solidarietà, del buonismo italico (tutte cazzate di cui amiamo riempirci la bocca, invece di essere un paese serio e far rispettare le norme anti-sismiche già esistenti) per tassare i "super-ricchi", che tanto comunque evadono, sono antipatici cattivi e invidiati da tutti.

3. Per di più, consideriamo anche la possibilità che si tratti di un'addizionale Irpef permanente. Permanente?? Come dicono da questa parte dell'Oceano, ...what the fuck?? Ma allora è proprio una scusa!

4. Da quando in qua la famosa solidarietà non solo è coatta, ma viene anche graduata a secondo del reddito? Come dice tale "elferfan" in un commento alla notizia, sempre riportato da Corriere.it:

 

La proposta ha uno stampo socialist-populista che aborro. È come se a messa imponessero offerte più alte a chi ha la sciarpa di seta.

 

5. (Variazione del punto 1) Con tutti i soldi che lo Stato butta allegramente fuori dalla finestra, occorre davvero studiare altre tasse per coprire queste spese impreviste?

6. Basta, mi fermo qui, tanto i nostri lettori sono intelligenti e, come dice sempre mio padre, intelligenti pauca.

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Commenti

Ci sono 118 commenti

Stavo proprio sfogandomi su Facebook riportando, in maniera molto più confusa, esattamente i tuoi pensieri.

Aggiungo (per induzione dal "WTF" da te citato, che purtroppo riassume la mia reazione con precisione sconcertante), in rigoroso ordine sparso:

  1. riguardo l'argomento "temporaneo vs permanente" non avrei molti dubbi. Le "tasse di scopo" (uso il termine volutamente in modo improprio) in Italia mi riportano alla mente la ormai mitica accisa sulla benzina da 1,90 lire nel 1935 per finanziare la guerra di Abissinia. Che nessuno si è mai sognato di abolire.
  2. il termine "super-ricco" (riportato su tutte le fonti nelle quali ho letto la notizia) mi sa troppo di palese, ipocrita foglia di fico per non lasciarmi basito. E' possibile che la "ricchezza" in questo paese sia vista come una colpa non solo dalla Rifondazione di "anche i ricchi piangano", ma da tutto l'arco politico??;
  3. in ogni caso, qualunque parametro vogliamo utilizzare non mi pare proprio che 140.000 euro l'anno (ovviamente lordi) possano essere considerati "fitting" con l'uso socialmente invalso di un'espressione quale "super-ricco";
  4. il tutto è condito dalla splendida sceneggiata gentilmente offertaci in questi giorni dai partiti di governo sull' "election day". La storia del balzello per le emergenze già mi fa andare fuori dai gangheri, ma l'essere contestualmente associata ad uno spreco assurdo quale il mancato accorpamento delle elezioni europee ed amministrative mi sembra una presa per i fondelli veramente intollerabile. Da un lato, quindi, si invoca l'emergenza per raccogliere i fondi dall'altro si fanno falò dei soldi dei contribuenti in questo modo... il tutto, peraltro, nello stesso contesto di cronaca (le due notizie le trovi a due colonne di distanza le une dalle altre sui principali siti dei quotidiani italiani). La confidenza dimostrata nello sperare che l'opinione pubblica non veda l'evidente contrasto diventa davvero offensiva a questo punto.
  5. vogliamo poi farci mancare la spettacolare strumentalizzazione della tragedia per ammantare l'ennesima tassa di buonismo solidaristico (ovviamente coercitivo)?

Sarebbe tutto tragicomico se purtroppo non fosse così reale...

PS: Si tratta di uno sfogo che poco o nulla aggiunge al post originale. Me ne scuso, ma dopo un susseguirsi di notizie tra il tragico e il demenziale questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso...

 

Figurati, anzi!

Gli esempi dell'accisa sulla benzina per la guerra in abissinia, e del mancato accorpamento delle elezioni, mi sembrano particolarmente calzanti. Grazie.

La notizia della nuova tassa sui "super ricchi" è uscita in contemporanea con la conferma che il traditore del federalismo e nemico del popolo del Nord, Bossi Umberto, ha imposto al popolo italiano di gettare al vento 400 milioni di euro per (tentare di) salvaguardare la propria fallimentare carriera politica ed il potere di ricatto che lui ed i suoi compari di sventure hanno accumulato in questi anni.

Mi sembra ovvio che la tassa sui super ricchi NON raccoglierà neanche lontanamente un gettito di 400 milioni di Euro (a occhio, che dichiarino cifre del genere saranno si o no uno ogni mille contribuenti, ossia un 30mila ... anche a 10mila euro a testa (!!!!) fanno 300 milioni ...). Gettito che la coppia Bossi-Maroni getta al vento in meno di un giorno.

Folle.

Occorre fare campagna perché tutti coloro che ritengono, giustamente, la Lega un grande male vadano a votare al referendum; per puro scorno di Bossi e Maroni, se non per altro.

Mi vergogno pubblicamente d'aver dato loro una mano 15 anni fa.

 

Devono averci letto, oppure uno dei loro tecnici ha fatto i conti ed ha scoperto che quelli che dichiarano più di 140mila euro sono pochissimi.

Quindi ora tasseranno, dicono, quelli dagli 80mila euro in su. Rifacciamo dunque il conto per vedere quanto costa a questi italiani Bossi in un giorno solo.

Ho cercato dati nel disgustoso sito dell'Agenzia delle Entrate. Non c'è nulla, o se c'è è ben nascosto. Vi invito, in particolare, a dare un'occhiata a ciò che produce il loro Ufficio Studi. Una cosa che nello Zambia si vergognerebbero.

Stimo quindi a naso, usando notizie di quotidiani dei giorni nostri. Coloro che dichiarano più di 70mila euro all'anno sono il 2% dei contribuenti, più di 100mila sono lo 0,9%. Facciamola grande ed usiamo un 2% per quelli da 80mila, che saranno ovviamente di meno (sospetto siano MOLTI di meno perché a 75mila, se non sbaglio, il marginale si eleva). Sulla base di quanto ricordo della struttura demografica italiana, direi che i contribuenti sono fra i 35 ed i 40 milioni. Quindi coloro che dichiarano 80mila o più oscillano (a farla molto grande) fra i 700 e gli 800 mila.

Per raccogliere 400 milioni di euro (tanto costano Bossi e Maroni in un giorno solo) questi schifosissimi ricchi dovranno sborsare fra i 500 ed i 600 euro A TESTA all'anno! Almeno, 500 euro! Ad essere realisti saranno 600 o 700 EURO A TESTA!

Ecco, questo costano Bossi e Maroni! Altro che terremoto, costoro sono una piaga molto peggiore del terremoto!

Andate a votare al referendum, son soldi vostri che costoro vi rubano!

non si muove foglia che il berlusca non voglia . Io  credo che Bossi e Maroni siano solo il caprio espiatorio o "l'utile cretino" . Applichiamo il teorema andreotti " a pensar male ........." 

Ipotesi A: BS dice si all'election day e passa il referendum. La lega provoca una crisi di governo e si va alle elezioni .Il pdl è il favorito ma dall' altra parte per vincere le elezioni si rifoma l'ulivo con tutto il caravan serraglio che ne consegue. Sicuramente la lega va da sola ( non ne ha certo paura ) .BS perde le elezioni.

Ipotesi B : BS asseconda la lega . La colpa è della Lega che a questo punto deve gestire il PD sul federalismo. L'opposizione rimane divisa e BS resta dov'è ( dividi et impera )

MIchele sei sicuro che i soldi li ruba Bossi ?

Lungi da me difendere la lega ma il mio dubbio è:

il referendum abrogativo, nella parte contestato dalla lega, punta ad abrogare la suddivisione del premio di maggioranza alla coalizione introducenzo la 'consegna' dei seggi solo al partito della coalizione che ha ottenuto il maggior numero di voti:

es. la pdl prende il maggior numero di voti e ottiene così il 51% dei seggi senza che nulla venga dato agli altri partiti della coalizione (in questo caso la lega ma varrebbe anche se, miracolo, nella coalizione di sinistra il pd prendesse il maggior numero di voti, nulla in più prenderebbe ad esempio l'italia dei valori)

ora, se quanto ho capito io è giusto, a parte il fatto che avremmo berlusconi a vita, se aggiungiamo a questo 51% dei seggi della pdl la percentuale della lega non si rischierebbe una maggioranza tale da poter fare dei cambiamenti della costituzione senza nemmeno l'accordo con l'opposizione?

 

 

 

Il premier Silvio Berlusconi ha dichiarato che accorpare il referendum non è stato possibile poichè un ricatto politico della Lega Nord avrebbe determinato una crisi di governo con conseguenze imprevedibili.

In un momento di crisi economica e con i problemi della ricostruzione in Abruzzo il premier ha preferito scegliere la stabilità del governo, privilegiando a suo modo di vedere l'interesse generale del paese e dei cittadini.

Che poi tale scelta costi ai medesimi cittadini all'incirca 400 milioni di euro è un piccolo incidente di percorso. Non è importante, sempre nell'interesse generale del paese, che tale cifra è più o meno il gettito di una possibile nuova imposta (una-tantum??) che dovrebbe finanziare una parte della ricostruzione abruzzese. 

Quello che poi risulta incompresibile è la complicità del premier con un partito che di fronte alla crisi, ai problemi della ricostruzione sia pronto a mandare tutto all'aria nell'ipotesi che, udite udite, un provvedimento del governo favorisca la partecipazione ad un referendum. In questo caso non vige più il principio di interesse generale del paese.

Concludo questo sproloquio, scusate ma sono incazzato nero per questo ennesimo sperpero di danaro pubblico, con una piccola previsione: la vicenda odierna mostra la prima seria frattura nella maggioranza che sostiene il governo, ed evidenzia che quando la Lega Nord è determinante in termini di voti per la sopravvivenza del governo, aumentano le probabilità che quest'ultimo non arrivi al termine della legislatura. E' successo nel 2001 e succederà anche questa volta. Fine della previsione e dello sproloquio.

 

 

 

 

In "Shooting Silvio's" government: the case for not helping Abruzzo concludo dicendo che a) al Governo di Berlusconi dei terremotati, e dell'Italia, non frega niente, interessano solo i voti e la propria casta b) in Abruzzo alle ultime regionali hanno votato in maggioranza per Berlusconi (e non per Chiodi..) c) rimane difficile giustificare le stesse donazioni, ancorchè volontarie, e le tasse, anche una tantum, quando il governo stesso decide di buttar via soldi pubblci in altri modi o con altre spese non prioritarie.

La domanda è ci sono almeno le condizioni for "Shooting Silvio's" government? Tanto a Berlusconi e Bossi dell'Italia non importa niente, peccato che la maggioranza degli Italiani, abruzzesi inclusi, non se ne siano accorti.

Secondo la Repubblica il reddito oltre il quale scatterebbe l'addizionale irpef potrebbe essere 80mila euro. Altro che tassa sui ricchi. Questa è una tassa sui non evasori.

 

Ooops, Michele ed io abbiamo scritto in simultanea.

È possibile che lo Stato italiano debba ricorrere a misure fiscali eccezionali per reperire questi benedetti fondi a favore delle popolazioni colpite? Siamo davvero ridotti così male?

Forse è passato in secondo piano, ma ieri è stato annunciato che le entrate tributarie nei primi due mesi del 2009 sono calate del 7,2% (articolo). Parliamo di 5 miliardi in meno per il bimestre (saranno 30 in meno per l'anno intero?).

Certo che questa notizia è stata sommersa dai 12 miliardi richiesti da Maroni, e le ipotesi della tassa sui ricchi o di un altro 5x1000 che raccimoleranno pochino a confronto. Ma qua credo che la notizia grossa non sia tanto la tassa sui ricchi, ma la risposta alla tua domanda: si, l'Italia credo sia proprio ridotta così male.

Non per gridare al lupo, ma proprio ieri mi sono rimesso a rispolverare le formulette sulla sostenibilità: B(t)/Y(t) = (1+r)B(t-1)/Y(t-1) + (G-T)/Y(t)...

certo che con un B enorme, un r che non sorride, una growth rate negativa (la differenza fra Y(t) e Y(t-1)), una G che non vuol saperne di calare, ma soprattutto una T che è funzione di Y (in calo)... 

 

Pur condividendo le critiche e in particolare che i soldi si posso prendere facilmente attraverso il ricorso all’election day, non vedo come la tassa sui redditi superiori alla soglia X per finanziare la ricostruzione in Abruzzo sia da ritenersi scandalosa, se non altro in termini relativi alle cause diverse dal sisma che hanno determinato maggiori danni umani e materiali. 

L’importo da raccogliere non e’ distante dai minori introiti derivanti dall’abolizione ICI per la sola citta’ di Roma.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/05/16/il-taglio-ici-un-salasso-per-comuni.html

 Alla fine i “super-ricchi” ci guadagnano, infatti hanno risparmiato sull’ICI (a parte quelli coi castelli) su beni immobili che si vedono, per trasferirla a carico di contribuenti che normalmente pagano le tasse, e pagheranno pure questa volta (i super/ricchi hanno modi per non essere colpiti al 100%, right?). Quindi questa sarebbe una tassa addizionale sui soliti.


Per quanto riguarda il confronto con l’uragano Katrina. Il rapporto del CRS citato nell’articolo si riferisce a una stima sul costo fiscale che gli Stati di Alabama, Mississippi e Louisiana avrebbero potuto sopportare, senza riferimento all’intervento del governo federale. Il governo federale e’ infatti interventuo pesantemente, con appropriations ad hoc e tax relilef (hanno abbassato le tasse invece di alzarle). Comunque si e’ risolto con un aumento delle spese e quindi qualcuno poi ha dovuto coprire il conto.

Una sintesi della risposta del governo federale e dei costi fiscali a Katrina e’ in un rapporto del CBO
http://www.cbo.gov/ftpdocs/85xx/doc8514/08-07-Hurricanes_Letter.pdf

o del Congressional Research Service
http://fpc.state.gov/documents/organization/67127.pdf

Andiamo a votare al referendum!

Lo scandalo, Francesco, è che dinnanzi a rischi che sono noti e prevedibili (è prevedibile che vi sarà un sisma, non certo quando, giusto per non tornare alle solite discussioni) l'unico mezzo a disposizione siano misure di emergenza, sparate cazzesche rimangiate dopo un paio di rigurgiti di agenzie di stampa; buffetti presidenziali, moniti, lacrimucce e pietismo elemosinale da sacrestia. Questa non è programmazione seria e credibile, è il solito tirare a campare...per chi campa ovviamente, perchè poi, di simili mezzucci si muore pure.

Per esempio. Io mi chiedo. Visto che non c'era un piano di assistenza ai terremotati già previsto per tempo, con strutture e mezzi adeguatamente preservati in efficienza; visto che si è firmato un decreto di urgenza per assistere le popolazioni colpite, un decreto che bypassa la legislazione ordinaria, io, che sono italiano e vedo come funziona tutto in questo posto, mi chiedo a quale prezzo effettivo saranno state acqustate le tende, le cucine da campo e tutto l'altro materiale che è stato, doverosamente, fornito ai terremotati. Ecco, adesso io ci scommetto che fra qualche mese, vedremo il difensore civico degli italiani, il Gabibbo, che in mezzo agli stacchetti di due ragazzine ignude, ci dirà che si è speculato, che si è comprato il materiale a prezzi gonfiati...è già successo e nulla mi impedisce di temere che accada di nuovo. Sopratutto se si adotta ogni volta l'approccio emergenziale non solo dal punto di vista organizzativo, ma anche dal punto di vista giuridico, appunto con il decreto di emergenza.

 

 

 

non vedo come la tassa sui redditi superiori alla soglia X per finanziare la ricostruzione in Abruzzo sia da ritenersi scandalosa

 

Francesco, stai scherzando vero? A parte tutte le considerazioni sull'accorpamento delle elezioni come da altri commenti, e' semplicemente al di la' del bene e del male che uno Stato consideri una tassazione eccezionale per far fronte ad un evento di questo tipo, e per di piu' colpendo redditi medio-alti che costituiscono la parte piu' produttiva del paese. Soprattutto quando lo Stato in questione pratica un'allegra (well, vergognosa) politica di tassazione e spesa pubblica, da decenni.

Per quanto riguarda la risposta federale a Katrina, come tu stesso riporti le politiche fiscali considerate sono di tax relief e di incentivi fiscali ad imprese che vogliano localizzarsi nell'area colpita dall'uragano. L'argomento cui tu accenni ("Comunque si e’ risolto con un aumento delle spese e quindi qualcuno poi ha dovuto coprire il conto") contiene un'argomentazione di tipo equivalenza ricardiana, ma e' sbagliata. Piu' precisamente, non implica necessariamente un aumento delle tasse, ne' correnti ne' attese.

Per esempio, immagina pure che le tasse siano costanti e che lo sia anche la spesa pubblica attesa (in % a gdp). Supponi che le tasse siano tali da coprire, in media, la spesa attesa piu' epsilon. Quando c'e' uno shock negativo imprevisto (la spesa supera il valore atteso) il governo emette debito. Quando la spesa ritorna normale, o si ha uno shock positivo, si ripaga il debito. Le tasse correnti rimangono costanti, e anche le tasse attese, se c'e' credibilita' [quest'esempio e' di michele boldrin]. Oppure immagina che, dopo l'evento imprevisto e la emissione di debito, il governo tagli la spesa per un numero finito di periodi. Anche qui, nessun bisogno di incrementare le tasse.

 

 

ieri è stato annunciato che le entrate tributarie nei primi due mesi del 2009 sono calate del 7,2%

 

 

Esiste una qualche analisi delle entrate fiscali a seconda di chi abbia governato negli ultimi anni? Un tema ricorrente è che quando governa Berlusconi molti smettono di pagare le tasse (o ne pagano di meno). C'era un accenno alla questione nel libro recente di Faini et al. (dal titolo, mi pare, "I conti a rischio"). Mi rendo conto che stimare un effetto "B" sulle entrate fiscali non sia magari molto agevole, ma si sa se qualcuno ci ha provato?

potrebbe essere che magari in tempo di crisi le aziende non guadagnano e quindi pagano meno tasse ? oppure è troppo semplice come spiegazione ?

 

Esiste una qualche analisi delle entrate fiscali a seconda di chi abbia governato negli ultimi anni? Un tema ricorrente è che quando governa Berlusconi molti smettono di pagare le tasse (o ne pagano di meno).

 

Esiste una reiterata propaganda politica di centro-sinistra, di cui si fa spesso portavoce per esempio Bersani, secondo cui il livello di evasione fiscale aumenterebbe significativamente quando governa il CD e diminuirebbe in misura altrettanto significativa quando governa il CS. I dati internazionali disponibili fino al 2004, che ho riportato su nFA qui, smentiscono evidenza fattuale corrispondente a questa propaganda politica.

Lasciando perdere l'evasione fiscale, rimane vero che gli introiti fiscali negli ultimi ~15 anni aumentano piu' con la sinistra al potere rispetto ai periodi con la destra al potere.  A mio parere si sommano due effetti:

  • sia nel 2001 sia nel 2008 il CD ha preso il potere proprio all'inizio di un periodo di depressione economica internazionale, viceversa il CS e' andato al potere in periodi di ripresa e crescita economica;
  • il CS ha perseguito con maggiore convinzione e forza del CD una politica di aumento delle imposte e dell'intermediazione statale nella redistribuzione della ricchezza e nella spesa per dipendenti pubblici e pensionati.

B. è geniale: due settimane fa ha cassato la stessa proposta fatta da Franceschini, ora si è reso conto dell'appeal "socialist-populista" e la ripropone lui...

 

che tristezza di paese che siamo :-(

Non capisco il perchè di tutta questa fregola sul referendum. Poniamo pure che passi, che gli italiani per una volta decidano compatti di realizzare sogni proibiti per le lande italiche: stabilità politica, meno frammentazione ecc. Cosa impedirebbe ai governanti di sbattersene gli zebedei dell'esito referandario? Non è forse già successo, ripetutamente, che l'esito dei referendum sia stato ignorato?

Mi vengono in mente: abolizione di alcuni ministeri; abolizione finanziamento pubblica ai partiti; vendita di una rete della rai.

 

 

1) E' il concetto di super ricchi che non è chiaro in Italia mi sa. Comunque il risultato sarà il solito pagheranno tutti quelli che si riescono facilmente a reperire, tanto nel 2% dei super ricchi dagli 80 mila in su, la stragrande maggioranza sono persone da reddito di lavoro dipendente che già pagano abbondantemente. La notizia è chiaramente faziosa e di stampo berlusconianpopulista (stile la robin tax o l'abbassamento della pressione fiscale) e non ha nulla a che vedere con una lotta all'evasione che sarebbe sacrosanta in questo paese.

2) lo spreco? il governo è riuscito a stanziare 30 mln di euro per la catastrofe abruzzese (proprio l'altro giorno sentivo un sottosegretario in merito) ed il resto (parole di questo tale che fa il sottosegretario) lo cercherà in europa attraverso l'attivazione di fondi per le catastrofi, perchè in italia soldi non ce ne sono. Tanto per la cronaca siamo un paese dove si spende 18,2 miliardi per 600mila auto blu - dove si prevede di far spendere in un giorno 400 mln di euro agli italiani per non far passare un referendum- dove vengono erogati circa 600 mln di euro per ripianare i buchi di roma e catania.

3) referendum. forse il referendum è peggio della legge attuale (non mi convice il bipartitismo italiano) ma resta il fatto che deve svolgersi nei termini previsti (perlatro oltre il 15 non si potrebbe proprio andare...) ed i cittadini devono decidere. Per questo credo sia uno schifo totale le bossi tax, uno schiaffo alla nostra attuale miseria. 

Francesco

Ma insomma per Obama i "ricchi" sono quelli che guadagnano più di US$ 250.000 l'anno, mentre in Italia con € 80.000 si è già "super ricchi"?

Ci mandate per favore un presidente americano? Ci va bene pure Jimmy Carter...

 

... è tutto incommentabile, le tasse ai super-ricchi che tali non sono, l'idea "rubata" a Franceschini e riproposta pari, pari, senza nemmeno un briciolo di dignità, Bossi che ricatta la PDL, la PDL che accetta e dice al PD 14 o 21 (illeggittima questa data, tra l'altro..) scegliete voi, per poi poter dire: l'avete scelta voi, il referendum che comunque è una porcata, e non mi piace (dare il potere assoluto a un partito populista e demagogico non mi sembra una grande idea), la crisi economica che sembra scomparsa (e la tragedia del terremoto a questo serve benissimo), insomma, è uno schifo.

Propongo ai redattori di NFA di fare un post che ci tiri su il morale, a loro la scelta. Ci sarà una buona notizia, o no ?

Non c'è nessun bisogno, in realtà, di una super-tax: la legge che istituiva l"8permille" prevede che lo Stato utilizzi i fondi ad esso devoluti ANCHE per fronteggiare calamità naturali. Ma naturalmente la stessa legge proibisce allo Stato di pubblicizzare la cosa, altrimenti si toglierebbero troppi soldini alla Chiesa. Si veda l'articolo di Chiara Saraceno su Repubblica di oggi 16 aprile, a pag. 31, dove sono riportati anche tutti i conti relativi. Purtroppo non trovo un link sul sito di Repubblica, ogni aiuto è ben accetto.

l'articolo della Saraceno l'ho trovato qui:

http://www.manuelaghizzoni.it/?p=3295

 

 

Chissà se il grande liberale Antonio Martino, tessera numero due di Forza Italia, ripeterà lo stesso argomento, pubblicamente, al suo grande vate e leader, BS, ed alla mente economica del medesimo (ahi, que dolor ser minuspreciado en tu propria casa), il nostro amato GT.

Dai Antonio, facci felici, digli che è un catto-comunistello. E con te, in coro, tutti i compagni (oops) "Liberali" del PdL. Dai ragazzi, tutti in coro, Libertiamoci tutti insieme:

Berlusca, Tremonti, cattocomunistelli ... Berlusca, Tremonti, cattocomunistelli ... Berlusca, Tremonti, cattocomunistelli ... [ripetere sino ad esaurimento della voce]

 

Grande. Chissa' che vergogna.

lo schifo che questa nazione produce in ogni circostanza è incredibile. Offerte sms tasse ecc. ecc. sono solamente dei pensierini ipocriti di una massa di beoti. Molti si chiedono come mai lo stato non ha vigilato, ma quando mai lo ha fatto? In che nazione vive sta gente? Tutti proni e pronti davanti alla tragedia. Qui ormai la tragedia è sempre. servendosi di ideali nobili, nella tragedia, ci si ubriaca di buoni propositi. A cosa cazzo serve ? Indubbiamente a fottere le stesse persone di prima, che oltre a farsi fottere devono anche stare zitte, col cazzo che sto zitto. Tutte le notizie che ho letto tra internet quotidiani ecc. ecc. mancano il punto. E' uno e semplicissimo. Legalità. In questo cazzo di paese nessuno è reponsabile di quello che fa scuse e azzeccagarbugli e preti assicurano impunità e redenzione, previo ovvio ebolo. Questo è, chi delinque deve essere carcerato. delinquenti invece che in carcere nelle più alte cariche dello stato, cosa si pensava succedesse lo zecchino d'oro?

E' un pò uno fogo, ma non ho soldi per la terapia, prossimo post sarà più arguto ciao

Travaglio legge il Giornale (ed il Corriere, la Stampa ed il resto ...)

 

Notevole.

La voce impostata da documentario Luce l'ha messa Travaglio, ma è perfettamente adeguata ai testi.

Però secondo me Mussolini aveva ragione, ed è ancora così.

Un'accozzaglia di prostitute e servi.

Mamma mia, ma se la riduzione dello spazio di critica si spinge fino al punto da considerare una battuta di un mago da fiera pericolosa vuol dire che siamo messi male...altro che Fantozzi, questa è roba da Corea del Nord...per non parlare dei giornali citati da Travaglio. Ma ve li immaginate questi, che accendono il computer e dicono: "adesso scrivo un bel pezzo di elogio ed esaltazione del governo"...con quell'uso degli aggettivi così salivante...

L'articolo  citato del Corriere della Sera sulla tassa pro-terremoto che il Governo starebbe preparando per il super-ricchi riportava unicamente chiacchiere e pettegolezzi anonimi, come evidente dal contenuto, dove si legge:

  • "Spunta infatti anche l'idea di un contributo dai contribuenti super-ricchi"
  • "Secondo quanto si apprende"

L'unico elemento contenente almeno l'indicazione della fonte, era una smentita

  • anche se Palazzo Chigi nega sia stata presa alcuna decisione su una tassa sui ricchi

Credo che sarebbe stato piu' saggio ignorarlo, come opportuno con gran parte degli articoli della stampa italiana. Ad alcuni giorni di distanza, potrebbe valere la pena di fare un consuntivo sulla saga della tassa contro i super-ricchi.

Io inizierei con il sottolineare le condizioni miserabili dell'economia, della correttezza delle dichiarazioni dei redditi e anche della propaganda politica di un Paese in cui vengono definiti super-ricchi persone con redditi personali dichiarati superiori a 120kEuro o addirittura 80kEuro.

In secondo luogo, l'idea di tassare i "ricchi" dovrebbe essere correttamente attribuita a chi l'ha realizzata concretamente e a chi l'ha proposta pubblicamente. Chi segue un minimo la politica italiana dovrebbe sapere che tassare i ricchi e' l'idea costante della sinistra, sia la sinistra comunista che a parole vorrebbe far piangere i ricchi, sia l'Unione di Prodi, Visco e Padoa Schioppa, che ha riformato il fisco aumentando le tasse per i redditi superiori a 40k Euro, sia il PD di Franceschini che ha proposto, prima che avvenisse il terremoto in Abruzzo, un contributo straordinario per il 2009 del 2% sui redditi superiori ai 120 mila euro. Alla sinistra va aggiunto ora l'impegno di P.F.Casini dell'UDC, che  propone:

(ASCA) - Roma, 16 apr - Un ''contributo di solidarieta''' da parte dei contribuenti con redditi superiori a 100.000 euro, da destinare a favore delle popolazioni colpite dal sisma. Lo propone il leader dell'Udc...

Quanto al governo, sia Berlusconi che Tremonti hanno ormai "confermato che non ci saranno nuove tasse per sostenere la ricostruzione dell'Abruzzo".

Per finire, una considerazione personale. Come ho mostrato altrove, In Italia c'e' una specie di flat tax con aliquota 39-42% che colpisce tutti i redditi a partire almeno 30mila Euro all'anno. I redditi piu' alti pagano credo il 45%, quindi sono tassati solo poco piu' dei redditi medio-bassi, redditi di operai, insegnanti e cosi' via. Premesso che questi livelli di tassazione sono abnormi e assurdi considerato il livello miserabile dei servizi statali che vengono forniti in cambio, l'Italia tratta i ricchi piu' o meno come i redditi medio-bassi, e altri Paesi hanno un fisco molto piu' progressivo. Insomma, tutta la retorica pauperistica contro i ricchi non ha alcun riscontro nella sostanza dei fatti, e questo non dovrebbe stupire considerato che proprio i parlamentari e i politici italiani sono quelli piu' pagati in Europa e probabilmente in tutto il mondo.

 

Grazie mille delle precisazioni, Alberto. E lungi da me il pensare o sostenere che la sinistra sia immune da tali tentazioni.

...Pero': visto che belle discussioni abbiamo generato sull'election day, l'otto per mille, la risposta a Katrina, e - last but not least - gli SUV e i gusti di Michele in fatto di auto?? ;-)

Niente da eccepire sul paragrafo finale, ci mancherebbe! D'accordo al 101% sulla progressività: qui da noi (USA) sì che l'imposizione è progressiva! Altro che le balle italiane! Nelle ultime settimane, oltre che alle mie tasse, ho prestato attenzione anche alle tasse di due altre persone, che han guadagnato, rispettivamente, 23mila e 48mila dollari durante il 2008. Entrambi non sposati, quindi esposti alle aliquote peggiori. Bene, la prima persona ha pagato poco meno di 800 dollari di tasse federali mentre la seconda ha pagato circa 2500 dollari. Ossia, praticamente niente. Un single italiano che guadagna 45mila euro quanto paga di tasse?

Detto questo, ho alquanto da eccepire sul resto del commento, e sull'interpretazione politica della cosa. Ho un'interpretazione più semplice da proporre, riassumibile in due parole: trial baloon.

Bill (il marito dell'attuale Secretary of State) ne fece uso abbondante e spregiudicato durante le sue presidenze, BS&GT stanno apprendendo rapidamente. Hanno considerato l'opzione, han controllato come reagiva il loro elettorato, han visto l'incazzatura generalizzata ed han fatto finta di nulla. "Tasse? Noi? Ma siete matti? Mai detto che vogliamo aumentare le tasse ... Adesso facciamo un riaggiustamento miracoloso della spesa pubblica e zacchete, il miracolo è fatto".

Tutto là. Vedremo quando sarà l'ora di fare i resoconti annuali. Intanto, di tagliare per davvero la spesa inutile non se ne parla nemmeno. È vero: i catto-comunisti del PD sembrano trovare un perverso piacere a tassare il popolo (come provò TPS con la sua uscita sulle tasse che sono belle ...) ma i clerico-fascisti del PdL non hanno nessun timore di tosare il popolo quando serve ai loro fini di potere. La differenza, alla fine, è di toni e parole, non di sostanza.

Io capisco che chi vota PdL o Lega ami pensare altrimenti, ma l'articolo non era uscito solo sul Corriere. Se controlli i quotidiani di quel giorno, la trovi su tutti e tutti la attribuivano a "fonti tecniche" di Palazzo Chigi. Va benissimo, trattasi di tattica comune. Ripeto, vedremo alla fine della fiera. Per il momento pagate tranquilli la Bossi-Tax e gabbate allegri le regole costituzionali sui referendum popolari, tanto chisenefrega?

Mi domando, ma redistribuire creando maggiore progressione dell'irpef, non sarebbe una spinta verso l'uscita dalla recessione?

 

E in più, disincentivare la pessima abitudine italica all'immobile, non libererebbe risorse per le attività?

 

In pratica, la cosa più preoccupante di tutte è che questi "super ricchi" sperperino molte delle loro risorse in immobili, un settore che forse andrebbe ridimensionato, soprattutto se ci mettiamo che è parecchio in mano alle varie mafie.

 

Io la proposta di aumentare le tasse per i ricchi, se corrispondesse ad una diminuzione per i meno abbienti e contemporaneamente ad un disincentivo per l'investimento in case, non la vedrei così male.

 

Puoi spiegare come "redistibuire tassando" farebbe "uscire dalla recessione"?

Puoi spiegare come "disincentivare l'immobile" "libererebbe risorse"?

Cosa vuol dire "sperperare" in immobili?

 

Condividendo le domande di Michele, aggiungo:

puoi definire il livello di reddito che consideri degno dell'inserimento nella categoria "ricco"?

 

Michele, io non vedo come si esca dalla recessione senza che si risollevi economicamente il ceto medio. Chi compra ciò che si produce?

Il punto è anche (non sto dicendo che io lo sappia, propongo, suppongo, ipotizzo) come un "ricco" gestisce le sue risorse. Cazzi suoi, direte. Ma se la psicologia è quella del mattone, ipotizzo, molti "ricchi" immobilizzeranno questi soldi in case, mentre ci sarebbe bisogno di creare attività, impresa, ricerca, etc..  Vero è che il settore immobiliario è riduttivo definirlo come faccio, però credo ci sia la necessità di spostare le risorse su produzioni più competitive. Anche rendere l'edilizia meno inquinante potrebbe essere un modo virtuoso di dirottare investimenti (perché questa richiede ricerca e sviluppo). Anche rendere antisismiche le abitazioni potrebbe essere un buon investimento. Basta smettere di costruire case a sprezzo delle regole (e quindi sperpero di risorse). Cioè, non disdegnamo anche un discorso "formativo" sul come e in cosa investire, potrebbe essere più importante questo di molte altre cose. Soprattutto, al sud non è tanto scontato il discorso di redditività/rischio e differenziazione.

Poi, ci sono gli esempi del microcredito, che nei paesi in via di sviluppo ha dato qualche risultato. Redistribuzione vorrebbe dire anche permettere a tanti cittadini di riappropriarsi di piccole somme che magari andrebbero a finanziare piccole attività.

Infine, o si tagliano le spese o si tassa un po' di più chi può. L'importante, credo, sia trovare i soldi per iniziare finalmente politiche economiche anticicliche. Sì, è verissimo che bisogna prima di tutto riformare il sistema verso una maggiore trasparenza, ma poi, ci vogliono sempre i fondi da destinare ad ammortizzatori sociali e aiuti alle imprese.

Franco, "ricco" è un termine relativa, la condizione di ricchezza esiste comparata ad una di povertà. Ovvio che per stabilire una soglia bisognerà stabilire parametri seri. Tipo, immagino, facendo uno studio sull'effetto moltiplicatore che certe risorse creano a seconda della categoria a cui si danno (io credo che l'effetto moltiplicatore sull'economia di un euro dato ad un "ricco" rispetto di quello dato ad un "povero" possa essere diverso).

 

Michele, io non vedo come si esca dalla recessione senza che si risollevi economicamente il ceto medio. Chi compra ciò che si produce?

se vuoi far spendere il ceto medio dovrai diminuirgli le imposte, mica aumentarglielele

riguardo alla definizione di chi è ricco rimando alla seguente gag esplicativa

 

 

 

stabilire parametri seri. Tipo, immagino, facendo uno studio sull'effetto moltiplicatore che certe risorse creano a seconda della categoria a cui si danno (io credo che l'effetto moltiplicatore sull'economia di un euro dato ad un "ricco" rispetto di quello dato ad un "povero" possa essere diverso).

 

Ecco, vedi asm - oh, magari, se ci fosse consentito di chiamarti per nome .... - a me da uomo pratico, benché non economista - o forse proprio per tal ragione .... :-) - pare ben difficile la condivisione dei risultati che possa ottenere un tale studio, dal momento che mi aspetto siano alquanto opinabili generalizzazioni così allargate.

In realtà, però, il busillis sta altrove ed emerge chiaramente dalle tue parole:

 

Io la proposta di aumentare le tasse per i ricchi, se corrispondesse ad una diminuzione per i meno abbienti e contemporaneamente ad un disincentivo per l'investimento in case, non la vedrei così male.

 

Siamo ancora alla decisione in merito a chi "far pagare di più", anziché sul tema di "come lasciare più danari a disposizione dei cittadini": qui la tassazione è già a livelli altissimi - se paragonata ad altri luoghi, come ben evidenziano le indagini internazionali - e la quota di risorse intermediate dalla mano pubblica - a tutti i livelli - va assolutamente ridotta, se l'obiettivo è l'aumento generale della capacità di spesa. Il riflesso pavloviano che porta alla ricerca di ulteriori canali di finanziamento statale (o regionale, comunale, ......), ogni volta che si presentano difficoltà da superare, la dice molto lunga sugli atteggiamenti prevalenti in questa landa desolata .......

No, però aspetta

 

 

Io la proposta di aumentare le tasse per i ricchi, se corrispondesse ad una diminuzione per i meno abbienti e contemporaneamente ad un disincentivo per l'investimento in case, non la vedrei così male

 

Significa, in soldoni, che dato T le tasse totali, invece di variare T si varia il modo con cui crei l'aggregato. Per questo redistribuzione, mi puoi dire benissimo che questa idea è infondata (tipo si può argomentare che una certa concentrazione di capitali serve), ma non che mi sto andando a cercare altre risorse. Le risorse son le stesse, penso solo che darebbe un respiro di sollievo a questo paese se venissero pagate in modo più distrubuito. (http://business.timesonline.co.uk/tol/business/economics/budget/article6156872.ece)

Ma oltre a questo, il discorso "formativo" sulla finanza e sul come investire è strettamente collegato. Se l'Italia continua ad essere un popolo di cementificatori, io la vedo dura come competitività. Persino le imprese preferiscono, a volte, comprare immobili piuttosto che migliorare il processo produttivo (tipo comprando nuovi macchinari).