La spazzatura cresce ...

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... mentre noi, presi dalle nostre emergenze personali, parliamo d'altro. Va benissimo, ma qualche fatto va riportato: per la storia, se non per altro.

La fusione Unicredit-Capitalia: tutti contenti tutti insieme, ma scusa quello non è un duopolio? Davvero questa cosa l'ha fatta il mercato, che tutti ora sembrano osannare? A me sembra l'abbiano fatta (i) la Banca d'Italia, specialmente quella di prima che arrivasse Mario Draghi, (ii) l'interazione continua e fruttifera fra sistema bancario e sistema politico, (iii) la subcultura economico-imprenditoriale italiana, secondo la quale è sempre molto utile farsi favori reciproci e tenere fuori gli estranei. Questo duopolio, poi, mi sembra molto classico: c'è la finanza "laica" che gestisce Unicredit-Capitalia, e quella "cattolica" che gestisce Intesa-San Paolo. Come ai "bei tempi" in cui le banche erano quasi tutte di stato ma i consigli d'amministrazione si suddividevano, appunto, fra laici e cattolici. O mi sbaglio? Dove mi sbaglio? Sono solo confuso a causa dei racconti che mi fanno gli amici banchieri spagnoli che in Italia si sono scottati le dita? Davvero non è un duopolio nazionale costruito e protetto dal potere politico e dalla "vigilanza attiva" della BankItalia pre-Draghi? Qualcuno mi corregga, per favore. Non ditemi, però, che ora con Mario cambierà tutto, anzi: che sta già cambiando tutto e che in sei mesi son arrivati in Italia Paribas e ABN-Amro ... Forse, speriamo, forse fra un decennio arriva la concorrenza vera anche nel sistema bancario italiano, forse. Ma intanto il danno è fatto ed il tempo che passa e che permette l'accumulo di potere e privilegi e la solidificazione di scandalose rendite, conta, conta, conta: si vive una volta sola, cari i miei ottimisti.

All'economia (ma non era all'amica?) risanata. Prodi & Co si autoelogiano per il miracolo economico compiuto in meno di un anno, sollevando alti osanna all'economia italiana "risanata" e "ripartita" ... che facce di bronzo! Intanto, anche se nessuno lo dice, la grande ripresa italiana è già finita. La crescita dello 0.2% nel primo trimestre annuncia un 2007 magretto. Non che ci sia da sorprendersi: per quale strana ragione dovrebbe cominciare a crescere l'economia italiana, visto che le condizioni strutturali, fiscali e legislative invece di migliorare sono peggiorate nei 12 mesi del governo Prodi? La piccola fiammata nel 2006, effetto di congiuntura europea e niente di più, va archiviata. Son disposto a scommetterci: a fine d'anno la crescita del 2007 sul 2006 sarà attorno all'1,2%, con tendenziale appiattito per il 2008, e scopriremo che il grande recupero di gettito fiscale era un fuoco di paglia. Scopriremo invece che la crescita della spesa fuoco di paglia non è per nulla ...

Il contratto dei dipendenti pubblici, il tesoretto, eccetera. Tra una dichiarazione bonaria e l'altra, un incontro riservato, una trattativa, una minaccia di sciopero ed un po' di decreti ed accordi fatti sotto gamba continua la sovietizzazione dell'economia italiana. "Sovietizzazione" è espressione troppo forte? Neanche per sogno: scopro sul Giornale che questi si sono inventati le imprese "congrue", ossia hanno deciso che la produttività del lavoro la decidono loro, per decreto legge. A che piano hanno posto l'ufficio della pianificazione socialista in via XX Settembre? Qualcuno conosce il nome del direttore generale del medesimo, per caso? Me lo potreste presentare? Magari ha pure un PhD in economia: in Italia "impossible is nothing", ed il ponentino del potere romano, si sa, corrode anche le migliori menti ... E tutto tace. Il giochetto che stanno facendo su Alitalia c'è solo Giavazzi che continua a denunciarlo, mentre i dipendenti della medesima - quelli che hanno la macchina dell'azienda con autista che li passa a prendere a casa per andare al "lavoro" (si fa per dire) a Fiumicino - scioperano allegramente. E nessuno li licenzia, nessuno ... Intanto si sono spesi il maledetto tesoretto sette volte, garantendo che fra due anni scopriranno d'avere bisogno di un'altro giro di vite fiscale. Ora se lo spendono per l'ottava volta dichiarando, come se la politica economica e di bilancio consistesse in una specie di caccia al tesoro, che hanno "trovato i soldi" (in fondo all'oceano grazie ad Odissey?) per aumentare di nuovo gli stipendi ai loro amati parassiti pubblici, invece di eliminarne almeno mezzo milione. Come sempre, peggio di sempre.

Il libro di Rizzo e Stella, e le dichiarazioni di D'Alema. Com'è che D'Alema ogni 6-7 mesi dice mezza cosa intelligente e poi non agisce di conseguenza, anzi fa tutto il possibile per tenere in piedi il sistema che ha appena finito di dichiarare non accettabile? Direte voi: perchè appartiene al sistema e difende se stesso, i suoi amici, la sua storia, persino la sua identità personale. Certo, esattamente per questo lo fa, condivido. Ma non trovate paradossale, quasi schizofrenico, che questo fallimentare Giulio Andreotti della sinistra italiana sia capace di tanta "cognitive dissonance" (non so come si dice in italiano) e che nessuno provi a rinchiuderlo? E com'è che due giornalisti con i controcoglioni riescono a diventare un caso nazionale denunciando cose incredibili in qualsiasi altro paese europeo, ma poi non succede assolutamente nulla? Nulla, capite? Nulla! Nemmeno un radicale che ci provi a fare un po' di casino, oramai. Davvero un paese impazzito ...

E Visco lavora per l'Unipol, ma siccome l'Unipol è dei sindacati va bene così ... questa non serve nemmeno commentarla, leggetevela da soli sul Giornale.

Sarkozy mostra che si puo', che lo impossible è semplice, quasi banale. Qui, per la prima volta in vita mia, cito con approvazione dal Foglio del 19/05/2007, perchè mi sembra detto meglio di quanto io sappia fare:

 

Quindici ministri, quindici sottosegretari, trenta in

tutto mentre da noi centootto. Sette donne ministro, un paio delle

quali più sfiziose della Royal. Tre socialisti, uno dei quali più

fascinoso di Intini. Segato in un nanosecondo il segretario generale

dell’Eliseo, che tanto per capirsi era il loro Gifuní. Segato anche

Bayrou. Rassicurate perfino le maestranze aerospaziali di Tolosa. E

Cécilia, perdutamente riinnamorata, che aspetta il Nostro Lui nel

castello in campagna. Facciamola corta, vogliamo andare a Parigi. Sia

detto con la massima delicatezza e il maggior garbo del mondo. Ma

vogliamo andare a Parigi. E toccare Sarkozy. E dire quindi a Rossanda e

alla Mazzonis, alla Tabboni e a De Paolis, a Mingione, Canterella,

Pinnarò, a Martinotti e Mafai, e a tutta la sinistra italiana raffinata

e ipersensibile con casuccia a Parigi, che abbiamo capito il loro

dramma e ce ne stiamo facendo una ragione. In lutto o no, sciagura o

no, sconvolgimenti o meno, quelle e quelli si tengono casuccia. Non

vendesi. Bon. Assolutamente. Bon. Affittasi, peut-être?

 

Che dite, ci dedichiamo alla Francia d'ora in poi? Secondo voi, la RR me lo affitta l'appartamento? Posso pagar bene ...

 

P.S. Un paese sepolto dall'immondizia. Leggo, esterefatto è dir poco, la notizia dei rifiuti in Campania. Ed il nobil signor Napolitano che lancia le grida d'allarme dall'alto del suo principesco palazzo sul colle romano: andasse a raccogliere lui le spazzature! Mi sbaglio o la sua parte politica governa Napoli e Campania da decenni? Cosa da non credere, ma sembra sia vera: le foto ed i video sono inequivocabili.

Come metafora del paese sembra adeguata: un popolo che affoga, indifferente, nella propria spazzatura.

 

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Commenti

Ci sono 67 commenti

   
   La crescita dello 0.2% nel primo trimestre annuncia un 2007 magretto. Non che ci sia da sorprendersi: per quale strana ragione dovrebbe cominciare a crescere l'economia italiana, visto che le condizioni strutturali, fiscali e legislative invece di migliorare sono peggiorate nei 12 mesi del governo Prodi? La piccola fiammata nel 2006, effetto di congiuntura europea e niente di più, va archiviata. Son disposto a scommetterci: a fine d'anno la crescita del 2007 sul 2006 sarà attorno all'1,2%, con tendenziale appiattito per il 2008, e scopriremo che il grande recupero di gettito fiscale era un fuoco di paglia. Scopriremo invece che la crescita della spesa fuoco di paglia non è per nulla ...  
 

Caro Boldrin, 

è solo per avvertirti che la tua previsione di crescita potrebbe rivelarsi sbagliata..

Il trascinamento del 2006 è già pari all'1.2% e la crescita acquisita nel primo trimestre del 2007 è pari al trascinamento più quel fatidico 0.2%.

Non mi arrischio a commentare estesamente la parte di finanza pubblica altrimenti chissà quanti gol potresti segnare stavolta 

Comunque, quanto all'aumento delle spese per il 2006, se vai sul sito dell'istat ti puoi rendere conto che una buona parte dello stesso ha natura di una-tantum dovuta ai rimborsi della sentenza UE per l'IVA sugli autoveicoli e al ripianamento del debito di FS per la TAV. Da sole queste voci portano la spesa totale al 50.1% del PIL nel 2006 dal 48% circa del 2005. Tuttavia, tutti gli organismi internazionali prevedono per il 2007 un ritorno della Spesa/Pil al 48%. 

Al di fuori di queste voci una tantum, poi, la spesa corrente è rimasta praticamente costante in rapporto al PIL nel 2006. 

Saluti

Marco

 

 

Scusate l'ignoranza, ma cos'e' il trascinamento?

Riguardo all'aumento della spesa, credo che michele si riferisca in particolar modo ad aspetti strutturali, come la spesa per le pensioni, per la sanita', per i deficit delle regioni (che ho letto da qualche parte lo Stato ha generosamente offerto di ripianare), eccetera eccetera.

Un futuro radioso, davvero. 

 

Stavo per fare la stessa domanda: cosa e' il trascinamento? Mai visto questo termine nei press release del Bureau of Economic Analysis...

Circa la crescita in Italia: se si facesse un sano, old fashioned esercizio di growth accounting, ci si accorgerebbe che total factor productivity e' piatta. La maggior crescita e' principalmente dovuta all'aumento del tasso di occupazione indotto dalle riforme del mercato del lavoro. In Spagna, per inciso, la situazione non e' molto diversa: la produttivita' e' ultra-piatta.  

 

Mi associo alla domanda di Giorgio: cosa diavolo è il "trascinamento".

E poi sulla spesa pubblica i casi sono due: o si contano le una tantum, e allora la spesa è salita parecchio nel 2006 per la scelta di TPS e soci di "scaricarle" per intero sul bilancio dello scorso anno, oppure non si contano, ed allora il rapporto deficit/PIL era già al 2,4% al 31/12/2006 e quindi il risanamento non è certo merito di chi ha scritto la finanziaria per il 2007!

Infine, a Michele. Sulle banche concordo in pieno, ma si tratta di una vecchia questione che data almeno agli albori dell'antitrust in USA (dibattito sullo Sherman Act e dintorni, figurati un po'). Ovvero: va perseguita l'efficienza produttiva (= costi più bassi), per la quale servono ovviamente big players con economie di scala, sinergie, ecc., o l'efficienza allocativa (= max benessere sociale), per la quale è banale che più aumenta la concentrazione e peggio è? Io preferisco comunque la seconda, ma la risposta non è così scontata, persino quando si ha davvero come obiettivo finale il benessere dei consumatori (cosa che le autorità antitrust dichiarano di avere, ma che è comunque ben lungi dall'essere).

 

la concentrazione non sarebbe poi un grande problema se si evitasse l'autarchia nazionalista

 

Carry-over sounds better?

trascinamento è la traduzione italiana di carry-over ...mi sembra ci sia in tutti i documenti previsionali (IMF, Comm EU, OECD). In sostanza è la crescita ereditata dall'anno precedente. Se per ipotesi la crescita in italia fosse 0 in tutti i successivi IV trimestri alla fine sarebbe pari all'effetto trascinamento o carry-over, ossia 1.2%.

Riguardo ai meriti del risamento al 31.12.2006 non si puo' dire nemmeno che siano del governo precedente.  Per la precisione, al netto delle one-offs, a giugno 2006 l'attuale governo ha adottato misure per ridurre il deficit pari allo 0.5% del PIL più misure addizionali lato IVA per contrastare gli effetti della sentenza UE sui rimborsi delle autovetture (again, uno sguardo al WEO dell'IMF, o alle Spring Forecast della Commissione o all'outlook OECD vi possono chiarire i termi della questione).

 L'elasticita delle entrate al ciclo economico (calcolata dall'OECD, vedi "Girouard and André (2005), "Measuring cyclically-adjusted budget balances for OECD countries", Economics Department Working Paper No.434") per l'italia è intorno a 1.17.

Applicando questo parametro alla variazione delle entrate totali 2005/2006  si ha che solo una parte dell'incremento di gettito proviene dalla maggiore crescita.  A cosa attribuire il resto? PEr rispondere a questa domanda bisogna vedere quali componenti delle entrate totali sono aumentate maggiormente. La sorpresa è che per lo più le maggiori entrate derivano da aumenti di gettito dell' IRE (imposta sulle persone fisiche) e IVA. 

Non so se queste maggiori entrate sono o meno strutturali, ma quello che è sicuro è che per una parte derivano dall'azione di questo governo che ha dichiarato sin dall'inizio che non ci sarebbero stati condoni e che i controlli fiscali sarebbero aumentati. Non so come la pensate voi, ma, dopo la stagione dei condoni, che ha portato l'avanzo primario a zero, il fatto che forse (sottolineo il forse per evitare che Boldrin faccia un altro golletto) l'evasione si stia riducendo, per me, è un risultato.

Riguardo alla TFP, è vero è ultra piatta e il contributo alla crescita è pari a zero proprio come in Spagna. Un'altra questione è quali politiche sono necessarie per aumentare la produttività in italia...Non  mi sembra che il precedente governo avesse in agenda nulla di tutto questo. Forse neache l'attuale governo ha ben chiaro cosa fare...

saluti

Marco

 

...ma:

1) non ho ancora capito cosa sia questo benedetto "trascinamento". Il tasso di crescita annuale si misura partendo da zero, o no? Se il PIL è pari a 100 all'1/1 come faccio ad essere certo che al 31/12 sarà almeno 101,2? Accidenti, nessuno mi avveva avvertito che fossero p.e. state abrogate le recessioni (= due trimestri consecutivi di decremento del PIL).

2) non mi piacciono i decimali, ma visto che di questo si tratta, ricordo che la correzione dei conti pubblici dell'estate 2006 operata dal governo attuale è stata pari a meno dello 0,1%, e quindi senza di essa il rapporto deficit/PIL a fine 2006 sarebbe stato al 2,5%, ovvero sempre ben al di sotto del 3% e soprattutto ben lontano dal paventato (da TPS...) disastro stile 1992.

3) basta guardare la curva ISTAT delle entrate fiscali per rendersi conto che il boom c'è stato sin dai primi mesi del 2006, ovvero da prima che entrasse in carica (anzi, che venisse addirittuta eletto!) il governo attuale. All'anima delle aspettative razionali! Tra l'altro ne ha già parlato ampiamente su questo sito mi pare proprio Michele. 

 

Cosa fa asserire che l'evasione "forse" si sta riducendo? Se non erro Visco stesso ha dichiarato pochi giorni fa che e' peggio di quanto "si" (non so a chi si riferisse) pensava. D'altro canto, e come e' noto, Tremonti e compagnia sostengono (con argomenti non empiricamente verificati, ma logicamente coerenti) che la crescita delle entrate nel 2006 e' effetto dei loro condoni. Quale evidenza dovrebbe indurci a rigettare tale teoria?

 

 

Ho un solo appunto da muovere alle argomentazioni di Boldrin, ed è questo passaggio:

 

Nulla! Nemmeno un radicale che ci provi a fare un po' di casino, oramai

 

Ma per quale motivo i radicali dovrebbero rappresentare la coscienza critica non solo della maggioranza, ma addirittura dell'intero sistema politico italiano? Con dieci milioni di euro annui per il prossimo triennio, erogati nella Finanziaria 2007 per Radio Radicale, cioè per il doppione del Gr Parlamento Rai (con omaggio di quotidiani deliri pannelliani, indirettamente sussidiati dal contribuente) c'è ancora qualcuno che crede alla favoletta della "diversità" dei radicali?

 

Fino a poco fa facevano finta di crederci i radicali stessi. Evidentemente si sono stufati pure loro. Il finanziamento pubblico di Radio radicale è uno stomachevole scandalo che viene menzionato troppo poco frequentemente, e purtroppo è ben più antico della finanziaria 2007. Grazie a Phastidio per ricordarlo.

 

...Forse e' vero che non "serve nemmeno commentarlo", ma potrebbe valer la pena approfondire leggendo altre fonti. Un articolo di Carlo Bonini uscito ieri su Repubblica spiega, tra le altre cose, che quei famosi ufficiali milanesi da trasferire non si sono mai occupati di Unipol, perche' l'inchiesta Unipol era stata, si', condotta a Milano, ma dagli uomini del nucleo di polizia valutaria di Roma. Quindi il loro trasferimento non c'entra niente con Unipol (secondo l'interpretazione di Bonini era solo il tentativo di spezzare alcune reti di conoscenze e poteri poco trasparenti, ma questo e' un altro discorso). Non ho i mezzi ne' il tempo per una ulteriore verifica, ma il fatto che l'inchiesta Unipol sia stata gestita da persone di Roma mi sembra un dato verificabile e non vedo quindi perche' Bonini se lo sia dovuto inventare. Non riporto questa precisazione per difendere Visco, per il quale non ho particolari simpatie, ma solo per ricordare che in Italia (ma forse non solo) non ci si puo' affidare a una sola fonte di informazione, soprattutto quando si tratta di notizie mirate a discreditare politici (di destra o sinistra che siano), perche' quello pare ormai essere lo sport (e il business) preferito da molti...

 

 

 

Mi scuso per il ritardo con cui ti rispondo - ancor di piu' mi scuso per la mancata risposta ad altri commenti a cui non riesco ad attendere - e ringrazio per la segnalazione, oltre che per avere bachettato le mie dita troppo rapide. 

Avevo visto l'articolo di Repubblica dopo aver preparato il post, e mi son chiesto se dovevo aggiungerlo. Non l'ho fatto, e credo di aver sbagliato sia nel non farlo che nella scelta del perentorio titoletto per quel pezzo.

Evidentemente anche io mi faccio influenzare dalla "cultura del sospetto". La cosa rimane, pero', alquanto oscura, quindi non mi pento del tutto. Mi spiego meglio.

 

Da un lato esiste la coincidenza temporale degli avvenimenti, la notoria (e documentata in varie istanze: ricordo io stesso un D'Alema in TV che dichiarava di trovare il piano industriale di Unipol per BNL valido e degno di appoggio, come se il signore capisse qualcosa della materia e fosse compito suo appoggiare un affare del genere) "simpatia" dei vertici DS per il tentativo Unipol di partecipare alla scalata BNL, i fatti documentati nell'articolo che menzionavo (non smentiti nell'altro articolo) e l'interpretazione di tali fatti che questo generale Speciale offre. Dall'altra esiste invece l'interpretazione che il giornalista di Repubblica propone per i medesimi fatti, interpretazione opposta a quella del generale e coerente con quella del viceministro Visco. Siamo ad interpretazioni discordi delle motivazioni di fatti che sembrano accettati da tutti. 

Ho provato a guardare in giro per vedere se vi sono altre notizie che permettano di chiarire. Il Giornale rincara la dose, menzionando dichiarazioni di altri generali della GfF che, ad avviso dell'articolista, sono coerenti con quelle di Speciale. Su Repubblica non ho trovato nulla di nuovo, il Corriere riporta che per i magistrati non vi e' ipotesi di reato da parte del viceministro e notizie simili riportano la Stampa ed altri giornali a cui ho dato una rapida occhiata. In sostanza, il caso e' chiuso visto che d'interpretazioni dissimili delle motivazioni si tratta. Il mio titoletto va quindi censurato, visto che inferiva una conclusione di fatto sulla base d'una interpretazione di parte.

Mi rimane un problema: come e' possibile che il comandante della GdF ed un tot di generali della stessa possano dichiarare cose del genere sul conto del loro superiore diretto e rimanere al loro posto? Alternativamente, come possono dichiarare cose del genere ed il viceministro che accusano rimanere al suo posto? Perche', o si stanno insubordinando e calunniano Visco dicendo il falso (nel qual caso vanno mandati per lo meno in pensione anticipata) oppure no. Vale pero' solo una delle due soluzioni, non entrambe. Accettarle entrambe e mettere tutto a tacere squalifica ulteriormente (e non mi sembra ce ne sia bisogno) due istituzioni di una certa rilevanza.

Mi pento quindi del titolo del paragrafo, ma non d'aver messo in evidenza la notizia. E' anche licenziando generali che si insubordinano o facendo dimettere viceministri le cui motivazioni non siano trasparenti che si ferma la crescita della spazzatura e si comincia a fare pulizia.

 

Come al solito le argomentazioni cambiano e deviano da un altro lato quando cominciamo a guardare dati e modelli ed i risultati contraddicono le affermazioni pregiudiziali con cui uno ha iniziato la discussione.

Trovo tutto questo stucchevole, oltre che di cattivo gusto. Non discuto per accumulare punti VDB, non mi servono. Discuto per capire. Discutere con gente anonima che, quando ha torto sui fatti risponde "non è questo quello che importa" e poi cambia argomento tirando fuori un altra serie di fatti che (suppostamente) sostengono la fantasia iniziale, e' umiliante.

Ancora piu' umiliante e', dopo aver letto per dieci minuti il bollettino i cui dati vengono ora suggeriti come prova del credo, scoprire che i dati in questione il soggetto, evidentemente, non li ha studiati. Perche', se lo avesse fatto, non solo avrebbe scoperto che non c'e' nessun effetto annuncio o recupero evasione o qual'altro miracolo "Vischian-Schioppano", ma anche che la dinamica delle entrate e' completamente determinata dalla dinamica ciclica piu' un paio di "saltini" avvenuti nei primi sei-sette mesi del 2006. Peggio, la dinamica recente conferma, cosa che avevo pure detto, che la piccola eruzione ciclica sembra esser finita, eccetera. Il cuneo fiscale, terminologia orrenda, poi non e' ancora in essere (credo l'attuazione sia di oggi o ieri) ...  insomma: perche' discutere quando i fatti non contano assolutamente nulla? E' una perdita di tempo, quindi lascio stare.


P.S. Le due tiritere finali poi sono impagabili.

Il "risanamento" - ma cos'e'? Tassare la gente che lavora per aumentare stipendi e pensioni di dipendenti pubblici e pensionati sarebbe "risanamento"? Ma di che cosa? Condizione di quale riforma? Da quando in qua occorre aumentare le tasse per vendere Alitalia? O le Poste? O le FF.SS.? O liberalizzare le universita'? O modificare lo statuto dei lavoratori? O lasciare che Telecom se la compri chi la sa gestire? Ma che dici?

Poiche' l'alternativa a questo orrendo governo e' il male assoluto - ci vien detto - occorre far finta che piaccia essere governati dai sindacati, da rifondazione e da finti tecnici che raccontano bugie e redistribuiscono reddito neanche fossimo nell'Inghilterra degli anni 60 e 70? Ma per favore!

 

 

 

Manca solo un "signora mia!" alla fine che incameri tutta la tua indignazione e poi il post sarebbe perfetto. 

la discussione con me sarà stucchevole e umiliante quanto ti pare ma il tuo comportamento sembra quello del ragazzino che si riporta a casa il pallone quando non riesce a segnare..

ho provato a trasmetterti il mio punto di vista e a dimostrarti:

1) quali erano le ipotesi che avresti dovuto fare per avere una crescita a 1.2% nel 2007 e tu su queste hai glissato con molta signorilità;

2) che forse le attuali maggiori entrate vanno oltre quello che ci si aspetterebbe dal ciclo ora che l'effetto delle una tantum è svanito.

Tu citi i "fatti"..nei tuoi interventi, purtroppo, ne ho visti ben pochi.

Buon week end,

Marco

ps: non mi sembra di essere anonimo. Mi chiamo Marco. Ci vuole per caso la carta di identità, indirizzo e numero di telefono per replicare agli interventi di questo blog?

 

Grazie per l'esauriente spiegazione sul come si calcolano i tassi di crescita, ma, non c'era bisogno di scomodare gli integrali.

In uno dei miei precedenti post ho descritto il trascinamento e, implicitamente, fornito la metodologia di calcolo del PIL annuale. Per avere il valore del PIL in un anno devi sommare i livelli di ogni singolo trimestre (e non i tassi di crescita). confrontando tale somma con quella dell'anno precedente ottieni la crescita annuale.

nel 2006 la crescita in Italia è stata di 1.9%. Concordi su questo?

il livello di PIL in milioni di euro nel 2006 è stato pari a 1.255.848 (vedi http://www.istat.it/dati/catalogo/20070523_00/dati.html) (controlla la tavola A.1.2 se non ti fidi). mentre il livello del IV trimestre 2006 è stato 317.890 (vedi  http://www.istat.it/salastampa/comunicati/in_calendario/stimapil/20070515_01/testointegrale.pdf ) 

mi sono andato a rifare i calcoletti.

Dato il profilo di crescita trimestale da te ipotizzato per il 2007, pari a 2007qI=0.2% (acquisito) e 2007qII+2007qIII+2007qIV=1% (mi sono permesso di dividere la crescita in 0.3333% a trimestre), la crescita annuale per il 2007 in Italia dovrebbe essere di 2.0%, addirittura superiore alla crescita del 2006 (+1.9%) e simile a quella prevista da Padoa-Schioppa nella Relazione Unificata che tu hai commentato nel tuo post intitolato "Padoa-schioppa economics". Comunque un bel risultato per il governo, non trovi?   

quanto al secondo punto, i.e., entrate fiscali superiori agli effetti del ciclo,  mi va poco di ripetere quello che ho scritto nei post precedenti. Comunque... tu correttamente dici che le entrate dipendono dal ciclo. in primo luogo, non tutte le entrate dipendono dal ciclo economico..per esempio quelle per la vendita di sigarette sono indipendenti, o no?

in secondo luogo, in uno dei miei precedenti post io ho quantificato in 1.17 l'elasticità delle entrate totali rispetto al ciclo economico. Se non lo hai letto ho anche scritto che questo parametro è il risultato della metodologia messa a punto dall'OECD e utilizzata dalla Commissione Europea. i dettagli li trovi in questo paper (che cito per la seconda volta) (Girouard and André (2005), "Measuring cyclically-adjusted budget balances for OECD countries", Economics Department Working Paper No.434"). 

te la faccio breve perche già mi sono stancato. questo piccolo numeretto non me lo sono inventato io. è il una media delle singole elasticità delle entrate influenzate dal ciclo economico ( ossia quelle da redditi per persone fisiche, assets, contributi sociali e consumi) ponderata per il peso di ciascuna componente rispetto al totale delle entrate nei passati 10 anni. Ogni elasticità è derivata come  prodotto del proprio tax code (o aliquota) ripetto alla rispettiva base imponibile e di quest'ultima rispetto alla variabile di riferimento (GDP, consumi, profitti, etc etc).

Nella misurazione dell'elasticità dei tax code delle entrate tributarie (IRE) viene preso in considerazione:1) il  grado di progressività del sistema tributario; 2)l'aliquota media; 3) l'aliquota marginale; 4) la distribuzione del reddito.

L'elasticità apparente delle entrate totali è data dalla crescita delle entrate 2006 rispetto al 2005 (+9.9%) diviso la crescita nominale del PIL (3.5%) ossia 2.7. (dati che erano riportati anche nei miei precedenti post)

La cosa più semplice che si puo fare a questo punto è confrontare 1.17 con 2.7. ti renderai conto che c'è una larga parte delle entrate 2006 che non è spiegata dal ciclo e nemmeno da misure one-off. Da cosa dipende allora?  dico solamente che se questi risultati continuano nel tempo (come sembrerebbe), si potrebbe trattare di un cambiamento delle attitudini dei contribuenti.

Riguardo all'anonimato poi, non seguiro' il buon esempio dato da Nicola...noto che ci sono altri commentatori che non riportano le proprie generalità o usano pseudonimi (vedi Phastidio). Il mio non è anonimato ma solo "non conoscenza" da parte degli amministratori di questo blog. non mi sembra che mi mamchi il coraggio di argomentare e discutere e non mi sembra di rimestare per il manico...

se i miei argomenti vi danno fastidio, semplicemente non rispondete. 

Saluti

Marco    

 

 

P.S. Un paese sepolto dall'immondizia. Leggo, esterefatto è dir poco, la notizia dei rifiuti in Campania.

Ed il nobil signor Napolitano che lancia le grida d'allarme dall'alto

del suo principesco palazzo sul colle romano: andasse a raccogliere lui

le spazzature! Mi sbaglio o la sua parte politica governa Napoli e

Campania da decenni?

 

 

Oh, ma ora il sindaco Rosa Russo

Iervolino (assieme al governatore della

Campania, Antonio Bassolino, il presidente della Provincia di Napoli,

Dino Di Palma, il subcommissario (?) all'emergenza rifiuti in Campania,

Marta Di Gennaro, e l' assessore alla Nettezza Urbana del Comune,

Gennaro Mola) ha annunciato che l'emergenza

e' terminata. Evviva. Ma esattamente, che cosa e' cambiato rispetto a prima,

quando una soluzione non pareva esistere nonostante il lavoro indefesso di tutti questi zelanti servitori dello stato? Mah.

 

 

 

 

 

 

La cosa non merita un articolo, ma va annotata.

La vicenda Visco-Fiamme Gialle, che avevo commentato forse troppo leggermente due settimane fa, continua e continua, soprattutto, a non emergere cosa sia successo per davvero. Il sospetto che vi sia qualcosa che qualcuno vuole nascondere ovviamente cresce, per la semplicissima ragione che da nessuna parte, e specialmente non da parte governativa, vengono atti chiari e limpidi che eliminino ogni forma di dubbio e stabiliscano i fatti in maniera incontrovertibile.

Abbiamo un governo che, in un classico atto di "un colpo al cerchio ed uno alla botte", rimuove Speciale dal ruolo di comandante della GdF ed allo stesso tempo ritira a Visco la delega sulla GdF stessa. Non solo, Speciale insiste d'aver compiuto il suo dovere e nient'altro che il suo dovere e parla di rifiutare il posto di consolazione offertogli - altro esempio di metodo indecente: se Speciale si e' insubordinato senza motiva, si manda a casa con disonore, non alla Corte dei Conti, perdiana! Il governo reitera la sua fiducia a Visco pero' gli toglie la delega: se gli atti di Visco sono ineccepibili non solo gli si riconferma la fiducia, ma gli si lascia la delega e gli si permette di far pulizia in un corpo dove i militari si insubordinano per difendere privilegi di casta. Altrimenti, altrimenti si manda a casa Visco e si passano gli atti e le informazioni disponibili alla Procura della Repubblica. I metodi da sacrestia papalina continuano sotto la direzione del capellano Prodi. Orrendo.

Cosa attenderci, dopo tutto, da un governo che in un solo anno e' riuscito a far scendere di altri tre o quattro scalini la gia' infima considerazione che s'aveva di questa casta di politicanti? 

La seguente frase, virgolettata dal Corriere, e' stata apparentemente pronunciata da Romano Prodi nell'ultimo Consiglio dei Ministri. Nulla di nuovo, direte voi. Giusto, nulla di nuovo. Ma serve a ricordarci come questo governo stia in piedi e perche'. Come? A base di ricatti reciproci, minacce e paure, richieste e concessioni, attaccamento al potere ed uso spregiudicato dello stesso per mantenerlo: vera macchina celibe (se mi si permette l'impropria presa a prestito da Carrouges e Duchamp via Deleuze&Guattari) senz'altro significato e valore che la propria autoriproduzione degenerativa. Perche'? Perche', appunto, se cade Prodi devono andare alle elezioni, se vanno alle elezioni gli elettori li cancelleranno e lorsignori, con la loro tarda eta', questo rischio non possono proprio permetterselo. Rimarrebbero senza nulla da fare, nudi ed inutili quali in realta' essi sono e sempre sono stati: una casta d'incapaci, ignoranti ed approfittatori. Alcuni, parecchi, dovrebbero persino andare in pensione perdendo quindi l'accesso ad aerei militari, auto blu, festini e privilegi romani, telefonate per sistemare amanti, amici, e parenti, visite d'onore alla Vuitton Cup in Valencia, e le altre mille indecenze che la permanenza al governo loro concede e le esorbitanti tasse, estorte a quella minoranza del popolo italiano che sa fare qualcosa di utile, pagano. 

 

privo di impennate — me ne vado. Ce ne sono

tanti che vogliono prendere il mio posto, fuori c'è la fila... Mi

dimetto e la legislatura finisce qui. Perché si torna a votare».

 

Sangennaro, facci 'sta grazia!

 

La situazione è pessima, devo darti ragione. Il caso Visco è tutto men che trasparente, ed è stato gestito malissimo. Il governo Prodi, poi, arranca dalla crisi di fine febbraio: un immobilismo rivoltante.

La cosa peggiore è che non vedo alternative.

Come ho avuto modo di dire qualche mese fa, penso che questo governo nascesse con dei compiti precisi: durare 2-3 anni mettendo in cantiere le principali riforme promesse, riformare la legge elettorale e consentire un ricambio generazionale sensibile. Questo anche a costo delle peggiori porcate parlamentari (i numeri sono quello che sono).  In realtà, l'azione di governo si è bloccata prestissimo e le possibilità di ottenere una buona riforma della legge elettorale mi sembrano pari a zero. Né vedo alternative valide per il governo del Paese: la destra governò malissimo, ed era più compatta e "motivata" di ora.  Di grandi centri o "tecnocrazie" si potrà parlare quando emergeranno. Insomma, buio.

 

 

Caro Michele e' anche peggio di quanto scrivi. Come scrive il Corriere della Sera Visco restituisce la delega sulla GDF solo temporaneamente. La strategia e' scontata: fase 1, Visco restituisce la delega a Padoa Schioppa, che contestualmente (fase 1b) rimuove Speciale; fase 2, Visco riprende la delega alla GDF non appena il circo mediatico sposta il faro altrove.

 

domenica un cavolo (manco era in edicola, mi sa), facciamo sabato.

 

La ripresa economica italiana del 2006-2007, frutto della grande opera di risanamento macroeconomico e fiscale compiuta dal Governo Prodi risulta essere attribuibile, per una frazione tra 1/5 ed 1/3, alla ripresa della produzione e delle vendite della FIAT, leggiamo qui. A dire, del +1.9% di crescita del PIL acquisita durante il 2006, qualcosa come il 0.4-0.6% e' dovuto al riaggiustamento dell'azienda di Torino, condotto da Marchione senza (per una volta) contributi statali.


Ora qualche anima bella ci spieghera' che il risanamento FIAT e' il naturale frutto delle bellicose dichiarazioni di lotta all'evasione e dell'aumento dell'imposizione effettuati da questo governo. Altre anime - forse non piu' belle ma certamente piu' keynesianamente sofisticate - diranno si tratta dell'effetto (anticipato) sulla domanda di utilitarie delle elargizioni dei proventi fiscali alle classi meno abbienti, composte, come tutti sappiamo, di dipendenti pubblici, pensionati vari, e le ubique e misteriose "famiglie", a cui i nostri eroi voglio donare i 2/3 della refurtiva, pardon tesoretto.

 

Senza nulla togliere al lavoro di Marchionne, quando il grosso del lavoro era fatto qualche aiuto la Fiat l'ha avuto.

Tra l'altro non trovo link ma ricordo vagamente delle polemiche su incentivi calibrati sui dati di emissione delle ultime fiat che escludevano il grosso dei concorrenti.Credo che la versione definitiva del provvedimento sia più democratica.

 

Oggi è il giorno che spargo dubbi sugli articoli di giornale che Michele cita. L'ho visto anch'io l'articolo del Corriere. In realtà, da quel che si evince dall'articolo, il contributo diretto dell'incremento del valore aggiunto FIAT all'incremento del PIL è meno dell'8% (2 su 25). Al mirabolante 30% si arriva, secondo il Centro Einaudi, 'tenendo conto dell'indotto'. Di nuovo, magari è uno studio serio ma finché non vedo meglio la metodologia faccio molta fatica a crederci.

Dal sito del Centro Einaudi si legge

 

Il Centro di Ricerca e Documentazione "Luigi Einaudi" si è costituito a

Torino nel 1963 come libera associazione di imprenditori e

intellettuali, grazie all’iniziativa e all’impegno di un imprenditore,

Fulvio Guerrini, che ricoprì la carica di Segretario Generale fino alla

sua scomparsa nel 1979.

Il Centro è un’associazione privata senza fini di lucro; l’attività,

coordinata dal Comitato degli Studi, è finanziata attraverso il

contributo dei soci, riuniti nel Comitato dei Programmi (ne fanno parte

aziende, associazioni industriali, istituti bancari), e i proventi

delle ricerche svolte su committenza e della vendita di pubblicazioni.

 

Ora, tra i 'contributi dei soci', ci sarà mica un contributino FIAT? E questa 'ricerca svolta su committenza' da chi esattamente è stata commissionata? Magari sono troppo sospettoso ma questo suona un po' troppo come una marchetta.

E per concludere, la fretta del Corriere nel pubblicare la notizia è un po' sospetta. Proprio non c'entra nulla il fatto che la FIAT possieda il 10% di RCS? Di nuovo, magari sono troppo sospettoso ma nei media italiani ogni sospetto è lecito.

 

 

Non so se avete notato, ma da quando il grande ministro degli esteri ha disertato Roma per andare a godersi la Coppa America a carico del contribuente, Luna Rossa ha cominciato a perdere ed ora sono praticamente fuori ...

 

Non è chiaro. Si potrebbe leggere anche al contrario, dato che l'unica regata a cui ha assistito il ministro degli esteri è quella che si è conclusa con il distacco più basso (solo 8 secondi contro i 50 e rotti delle tre volte successive). Ma credo che in questo caso la sfortuna sia irrilevante: sono veramente inferiori a TNZ.

 

 

Il dibattito sul caso Visco pare non fosse cosi' interessante, ergo alcuni senatori... 

Senato: Boato per gol Lituania-Italia

http://www.repubblica.it/2007/06/dirette/sezioni/politica/senato-visco/senato-visco/index.html

Durante

il dibattito al Senato, un folto gruppo di parlamentari di entrambi gli

schieramenti ha seguito la partita Lituania-Italia, con tanto di boato

che ha seguito i due goal segnati da Quagliarella nel primo tempo.

Diversi senatori si sono recati nella vicina sala Maccari dove c'è un

grande schermo al plasma. Il boato si è udito fino in Aula, tant'è che

il presidente del Senato, Marini, ha detto: "Ma che cos'è questo

rumore? Ma per favore, non siamo mica allo stadio".

 

 

Leggo, esterefatto è dir poco, la notizia dei rifiuti in Campania.

Ed il nobil signor Napolitano che lancia le grida d'allarme dall'alto

del suo principesco palazzo sul colle romano: andasse a raccogliere lui

le spazzature! Mi sbaglio o la sua parte politica governa Napoli e

Campania da decenni? Cosa da non credere, ma sembra sia vera: le foto

ed i video sono inequivocabili.

 

Ero in Campania lo scorso dicembre, e c'erano cumuli di rifiuti ovunque. Non solo a Napoli, ma anche nei paesi vicini. Le montagne di spazzatura che ho visto dalle parti del Vesuvio (in una zona peraltro bellissima) erano peggio di quasi tutte le foto di Repubblica. Forse aspettano che il Vesuvio torni in attivita' e ci pensi lui a bruciare le immondizie...

 

Oggi mi sono imbattuto il un' articolo su un blog sul caso, riportata anche dal giornale che riporta una lettera di Visco a Speciale, praticamente una confessione:

 

Signor generale, ho ricevuto la sua lettera

in data di ieri con la quale mi informa della designazione del capo di

Stato maggiore e del sottocapo di Stato Maggiore. Ne prendo atto.

Devo

per altro ribadire nell’occasione che eventuali ulteriori ipotesi di

designazioni dovranno avvenire solo all’esito di un preventivo e

approfondito confronto sulle motivazioni delle stesse con l’autorità

politica, cosa che anche in questa circostanza non è avvenuta.

Vincenzo

Visco 

 

Nel blog viene citato Bassanini, autore della norma rilevante, che precisa che il ministro non ha potere di nomina.

 

 

I segnali c'erano da tempo e, per chi avesse voluto vederli ed interpretarli, c'erano appunto anche quando scrissi questo post. Ma oggi, ci informa La Repubblica, l'ISTAT ha reso ufficiale la mia "previsione", ossia che il PIL ha smesso praticamente di crescere o giu' di li'. Mi diverte ovviamente constatare che siamo al +1.8% sul secondo trimestre del 2006 e che, essendo il tendenziale piatto, la mia previsione di un +1.2% a fine anno sull'ultimo trimestre dell'anno precedente non sembra tanto strampalata.

Insomma, la grande crescita "creata" dalla geniale politica economica di questo governo e' terminata prima di cominciare. Mi sorprende? No, ma occorre ripeterlo perche' troppa gente non vuol capire che aumentando tasse e spese si fanno solo danni. Altro che "conti in ordine".