Vendola, Microsoft e i cantinari

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Su Vendola & Co. e la loro definizione romantico/cantinara del software open source.

La notizia è quella di Vendola che firma un protocollo (qui) con Microsoft per costituire un centro di competenza per promuovere l’innovazione. La cosa non sarebbe interessante se non fosse per  come Vendola risponde alle critiche di coloro che avrebbero preferito una posizione del nostro Nichi che garantisse l'utilizzo di tecnologie open source . Qui una rapida citazione della sua nuova ciceronata (che trovate qui):

“Vorrei poter sottoscrivere senza incertezze. E tuttavia temo che ciò nasconda un’idea romantica. I segnali del mercato dicono che anche l’Open Source si propone comunque un modello di business del software. Certo più sostenibile, ma pur sempre come un modello di business.
L’immagine di un prodotto evoluto e gratuito portato avanti da eserciti di volenterosi supertecnici che lavorano di notte negli scantinati affascina ma non convince del tutto.”

Ora, mentre in Finlandia il ministero della giustizia passa all’open source e se ne discute nelle Università (qui), da Vendola ci sentiamo dire che i programmatori open source sono dei romantici cantinari.

 

Alla fine, anche se creato da secchioni cantinari, sembra che l’open source sia comunque un modello di business, ma poi, per qualche motivo strano, questo modello non è considerato accettabile e bisogna accordarsi con Microsoft. Ah il fascino dei monopoli…

A parte la bestiale ignoranza (ci sono parecchie fondazioni e imprese dietro l’open source, non solo cantinari, Vendola è rimasto ai film americani degli anni '80), dalla lettera traspare una saccenza abbastanza irritante. Infatti, la lettera passa poi in rassegna una serie di programmi open source dicendo che tra i contributori di codice ci sono molte imprese (o “colossi” come li chiama lui).

Il messaggio che si vuol mandare è che, siccome ci sono imprese nell’open source, allora fare accordi con Microsoft o farli con gestori open source è la stessa cosa, sempre di imprese si tratta. (La contraddizione – o sono colossi o cantinari - interessa invece solo noiosissimi  logici, anche loro cantinari, ma in cantine diverse).

 

Il punto, però, non è questo, anzi, le imprese nell’open source sono un’ottima cosa. Il punto è che licenza viene usata per sviluppare software. Ed è notorio che Microsoft licenzi in modo molto ristretto il  proprio codice e le critiche sono venute per questa ragione. Le critiche sono “criticabili” ma giustificabili perché è lecito pensare che il software chiuso c’entri poco con l’innovazione. Ricordo che uno degli obiettivi dell’accordo Vendola-Microsoft è, appunto, sostenere l’innovazione sul territorio (in scuole e imprese). Chi ne volesse sapere di più, chieda a Michele e David, che tra poco parleranno addirittura in italiano.

 

Insomma, Vendola fa accordi con Microsoft. Poi riceve critiche. Poi risponde alle critiche da saccentone, ma mistificando e dimostrando incompetenza sul tema. E comunque si contraddice. Che dire? Un ottimo futuro presidente del consiglio.

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Commenti

Ci sono 116 commenti

un buon esempio di open source (Michele: forse non lo conosci? potrebbe essere un ottimo esempio) che non viene sviluppato nelle cantine e' il protocollo FIX, lo standard per lo scambio di messaggi tra borse finanziarie e le controparti (broker e simili).

Che tristezza sto Vendola

 

Insomma, Vendola fa accordi con Microsoft. Poi riceve critiche. Poi risponde alle critiche da saccentone, ma mistificando e dimostrando incompetenza sul tema. E comunque si contraddice. Che dire? Un ottimo futuro presidente del consiglio.

 

Caro Alessio preparati alle critiche di chi ti dirà che "ce l'avete con lui" e "non capite il nuovo che avanza".

Io sono d'accordo con te: ecce homo! E' moderno in quanto ha l'orecchino, è "ricchione" ma anche cattolico, fa bei discorsi di sinistra ma si comporta come uno di destra. Insomma è un altro simpatico cialtrone paraculo di quelli che piacciono tanto in Italia!

PS

Nella prima frase dell'articolo credo manchi un "per"

 

 

Caro Alessio preparati alle critiche di chi ti dirà che "ce l'avete con lui" e "non capite il nuovo che avanza".

Stessa cosa che ho pensato appena ho visto l'articolo stamane!

E nessuno crederà al fatto che non c'è nessun piano dietro, c'è solo il caso. Tipo che Alessio (che sino a 4 giorrni fa era "solo" un lettore, di cui nemmeno conosciamo il viso e che potrebbe chiamarsi ... Niki Vendola all'anagrafe!) legge questa cosa, ce la fa notare chiedendoci di scriverci una cosa e noi gli rispondiamo: "manca il tempo, ma puoi scriverlo tu l'articolo!". Detto, fatto. Così funziona nFA.

Visto che molti son lì a cercare di capire a che partito apparteniamo (fra un po' si vota, no?) dico la mia personale opinione su Vendola. A me di Vendola frega meno di niente: mi sembra un ciarlatano maneggione che si è inventato un personaggio ridicolo: il poeta rivoluzionario ispirato da cattive letture ed aspirante a posti di potere ben remunerato. Un tal pagliaccio televisivo può affascinare solo un popolo di sinistra italiano così mal ridotto, così giunto, oramai, alla frutta ideologica, da pensare che la realtà dell'Italia 2010 vada interpretata con moduli di analisi che sono un misto fra Puerto Escondido e Novecento (the movies, I mean). Io ripongo zero speranza in questa gente: mi dispiace per il mio paese che siano il 15-20% dell'elettorato, ma non so che farci. Mi sembra un'umanità così persa nella propria follia ideologica che non valga la pena neanche discuterci.

Ovviamente questa MIA opinione non è condivisa da altri redattori di nFA che, infatti, a questa umanità cercano di far intendere che Vendola farebbe loro del male, tanto male. Tanto che vanno ad ascoltare o si leggono le sue interviste, invece di andare a teatro ... Io ho rispetto di questa fiducia che altri redattori hanno nel "popolo di sinistra", ma non la condivido e penso sia un investimento non fruttifero. A mio avviso cercare di far capire a quelli che con NV si identificano, o pensano sia interessante, che tale non è, che è solo un pagliaccio che cerca potere, è una grandiosa perdita di tempo.

Questa umanità vive di sogni e fantasie frustrate: si fa pippe ogni giorno pensando ad una qualche immaginaria rivoluzione proletaria dove loro sono, e come no, gli attori protagonisti che non muoiono ma stanno in piedi sulle barricate. Poi vanno al cinema a vedere i film di Moretti, cantano le canzoni degli Inti Illimani o Villa Morena (che è una bella canzone, di per se), leggono la vita di Che Guevara, pensano che Toni Negri sia un filosofo interessante ed Emiliano Brancaccio un grande economista .. A gente che gode solo del mondo immaginario che si sono costruiti attorno attraverso una selezione attenta dei media a cui fanno attenzione, un affabulatore come NV permette di sognare a molto buon mercato. Siccome farsi le pippe fantasticando è tutto ciò che costoro vogliono, NV va benissimo come pusher dell'oppio di cui abbisognano. A cambiare la realtà, intanto, ci pensano gli altri; incluso NV il quale, senza dirlo agli acquirenti del suo oppio, gestisce alla BS di sinistra il potere che s'è "guadagnato" in Puglia.

Corrado, io seguo nFA da un paio d'anni, ma non conosco nessuno dei redattori, quindi non e' che ce l'abbiamo con Vendola. Al massimo, ce l'ho con Vendola.

Il problema e' che la sinistra italiana e' un disco rotto che ripete teorie contorte mai provate, mai testate, mai funzionate. Vendola non sarebbe che l'ennesimo Veltroni o Bersani se non fosse che si presenta come uomo nuovo. Ed e' il fatto che si presenta come uomo nuovo ad essere pericoloso, perche' finira' per deludere una marea di gente, soprattutto giovani. E questo non fara' che peggiorare le cose.

Questa dell'open source e', poi, una cosa serissima, perche' mina non solo il libero mercato (vedesi l'amore di Vendola per i "colossi"), ma la liberta' di noi tutti. Perche' e' palese (palesissimo!) che Vendola ama centralizzare. Altrimenti non si spiega perche' si rivolge a Microsoft e non alle varie fondazioni, associazioni e imprese dell'open source. E' chiaro che il caro Nichi vuole i monopoli, li ama con tutto il suo corpo. Uno cosi' e' da combattere, ma non con l'ideologia, ma con le argomentazioni e, soprattutto, logica e numeri. Infatti, se le argomentazioni son buone, non vedo come si possa dire che ce la si abbia con lui. Le contraddizioni e le stupidita' e' bene farle notare sempre.

E' il tremoti di sx, non mi stancherò di dirlo. E fate caso al linguaggio fumoso, ricco di metafore e dai contenuti drammaticamente vuoti o passatisti.

Sono anch'io basito di fronte alle parole di Vendola.

Sicuramente i business models delle società proprietarie sono più maturi, ma proprio per questo mi sembrano completamente in crisi.

 

Grazie per le informazioni.  Vendola si dimostra gravemente incompetente in materia di open source, peraltro non ho ancora ascoltato un esponente politico italiano che ne capisca qualcosa sul tema.

Rispetto a molti Paesi civili e  progrediti, che spesso scelgono prioritariamente o esclusivamente software open source per la pubblica amministrazione, lo Stato italiano, l'amminiistrazione pubblica italiana, e pezzi di para-Stato come la RAI si distinguono da sempre per l'adozione stupida di software e protocolli proprietari, tipicamente Microsoft, che danneggiano e creano proplemi alla non trascurabile frazione di cittadini che non usano i prodotti a pagamento di Microsoft.  Per esempio la Rai usa Microsoft Silverlight, sw proprietario relativamente chiuso, invece di tecnologie piu' aperte anche se proprietarie come quelle Adobe, o di tecnologie di streaming aperte con licenza opensource, tipicamente anche gratuite.  Come molto spesso accade l'amministrazione pubblica italiana si distingue per stupidita' e arretratezza, e Vendola conferma di essere molto piu' parte del problema piuttosto che parte della soluzione.

 

Per esempio la Rai usa Microsoft Silverlight

 

Scelta a mio avviso vergognosa. Comunque, oltre all'adozione di software proprietari, sulla qualità in generale dei siti degli apparati statali e parastatali si potrebbe scrivere un' "Avvelenata" infinita: il sito di Rai Radio2 che linka video di Youtube rimossi per violazione del copyright, il sito Sanità della Regione Lombardia che, per un paio di settimane, veniva bloccato come sito inaffidabile da IE e Firefox, ecc ecc Ma chi crea questi siti non spulcia mai i suoi omologhi svizzeri o americani ? Non si rende conto dell'abisso in termini di qualità e fruibilità ? 

Comunque concludo con una nota di speranza il consorzio bibliotecario Nord Milano fornisce un ottimo servizio utilizzando software Open Source.

 

rss Grazie per le informazioni.  Vendola si dimostra gravemente incompetente in materia di open source, peraltro non ho ancora ascoltato un esponente politico italiano che ne capisca qualcosa sul tema.

 

Rispetto a molti Paesi civili e  progrediti, che spesso scelgono prioritariamente o esclusivamente software open source per la pubblica amministrazione, lo Stato italiano, l'amminiistrazione pubblica italiana, e pezzi di para-Stato come la RAI si distinguono da sempre per l'adozione stupida di software e protocolli proprietari, tipicamente Microsoft, che danneggiano e creano proplemi alla non trascurabile frazione di cittadini che non usano i prodotti a pagamento di Microsoft.  Per esempio la Rai usa Microsoft Silverlight, sw proprietario relativamente chiuso, invece di tecnologie piu' aperte anche se proprietarie come quelle Adobe, o di tecnologie di streaming aperte con licenza opensource, tipicamente anche gratuite.  Come molto spesso accade l'amministrazione pubblica italiana si distingue per stupidita' e arretratezza, e Vendola conferma di essere molto piu' parte del problema piuttosto che parte della soluzione.

 

Confermo e sottoscrivo. Aggiungo che persino a Pisa, dove almeno una volta all'anno i papaveri della politica regionale si trovano alla Scuola Sant'Anna per parlare del Software Open Source, fino a un anno fa il registro on-line delle ordinanze era consultabile solo con software Microsoft (incredibilmente -ho controllato- ora han rimediato). 

Il problema va ben al di là del singolo Vendola. I politici vedono nell'Open Source un argomento astratto e, in quanto tale, gli fa comodo parlarne: il 90% degli elettori non sa cos'e', e dà un immagine molto cool.

Ricordo comunque che anche i ministri Brunetta-Gelmini hanno recentemente fatto accordi con Microsoft.

 

Alessio, non capisco come tu possa interpretare la citazione che hai riportato come: open source uguale cantinari. Mi sembra che esprima semplicemente il dubbio che i modelli volontaristici e gratuiti siano insufficienti e che questi stessi modelli sì stia evolvendo verso strutture a pagamento. Non ho la competenza per sapere se questo è vero, ma contesto la tua tesi che mi sembra una errata e personale interpretazione di un testo più ampio. Ho apprezzato le critiche di Sandro Brusco e quelle dell'ultimo post newyorkese, ma trovo la tua poco obiettiva e distorta.

Commento rimosso dall'autore

 

Condivido, almeno in parte.

La mia interpretazione delle frasi di Vendola riportate (e del presunto contesto) è la seguente:

- Compagno Nichi, perchè fai accordi col sanguinario capitalista Microsoft invece di affidarti all'open source, gratuito e amico del Popolo?

- Cari compagni, perchè anche dietro all'open source si celano imprese che (dio sa come) in qualche modo perseguono odiosi profitti. Mica sono buoni cantinari che lavorano gratis per il bene del Popolo. L'idea mi piacerebbe, ma non è così. E poi magari va a finire anche che i prodotti open source sono meno sviluppati di quelli Microsoft. Per cui non mi rompete le balle.

Poi si può essere d'accordo o no (io, per quello che vale, non lo sono). Ma l'interpretazione di Alessio mi pare, effettivamente, distorta e fuorviante.

Tra l'altro, valeva la pena, magari, di analizzare un po' meglio il documento da cui la citazione è tratta. Che può dire cose più o meno esatte o condivisibile. Ma non mi pare si presti, nel suo complesso, al dileggio di questo post.

Btw, Vendola scrive anche:

 

E l’autonomia decisionale della giunta pugliese si esprimerà con un progetto di legge, che vareremo a breve, per rafforzare la migrazione verso l’open source dei servizi che la Regione Puglia finanzia in favore di tutte le Pubbliche Amministrazioni pugliesi. Il che significa molto di più di una dichiarazione di principio. Finanziamo i servizi informatici solo se si convertono all’OS.

 

(Grassetto nel testo originale). Ancora:

 

sono convinto che compito di un’amministrazione – amministrazione, non un partito – sia quello di non ostacolare nessuno ma di creare le condizioni per una libera concorrenza.

 

Ancora:

 

L’obiettivo vero – spero che Alessandro, Athos e Flavia concordino – è liberarsi dai monopoli e consentire una vera libertà di scelta.

 

oppure:

 

Io molto semplicemente penso che la rete in fibra ottica ci consentirà di affrontare una riforma, quella del sistema dei diritti di autore, che è nato nell’800 per tutelare l’ingegno. Oggi quel sistema tutela solo le major. Esso va rivisto

 

Evviva! Vendola è contro i monopoli! Vendola è contro il diritto d'autore! Finalmente un politico che la pensa come Boldrin!

Ovviamente non è vero: ho scelto in modo capzioso frasi isolate dal contesto. Voila!

nFA, per fortuna, sembra avere sempre più lettori. Mi chiedo se non sia un po' rischioso continuare a metterci dentro post che raccolgono poco più che sensazioni e battute (e che molti, invece, tendono a scambiare per "analisi"). A forza di post come questo (il cui autore, che conosco solo attraverso nFA, pure stimo e rispetto) mi chiedo se nFA non rischi di virare pian piano verso una superficialità banale e faziosa... quella che si contesta e quella di cui siamo già abbastanza appestati.

Nel merito, per me quello che conta è che la Puglia non dia soldi a Microsoft per questo "centro di competenza" finalizzato esclusivamente, in teoria, a "favorire lo scambio di esperienze". Che, quando si tratterà di dare appalti, li affidi attraverso gare aperte e regolari, che consentano un confronto, volta per volta, tra tutte le soluzioni disponibili (proprietarie e non). E che non si adottino soluzioni che limitino l'accesso a chi adotta standard differenti e creino rischi di lock-in.

[Commento modificato e completato in una seconda fase... chiedo scusa]

 

Devo dire che la prima risposta che Vendola aveva dato sul suo blog a chi lo aveva criticato (qui) l'avevo trovata super fumosa, arrogante e chiaramente si capiva che brancolava nel buio. Questa seconda che invece linka Alessio nell'articolo mi sembra ben altra cosa, tanto che dubito l'abbia scritta la stessa persona.

Questa cosa del "non sono cantinari, sono business" credo sia un modo di dire che alla fine anche adottare open source costa e che secondo alcuni il costo della migrazione non vale - ancora - la candela. Io non sono d'accordo ma la risposta di Vendola in questione mi sembra OK.

Giovanni, spiegati meglio.

Vendola poi fa una rassegna di programmi open dicendo che dietro ci sono imprese. Quella parte non e' nell'articolo che ho scritto, ma e' menzionata. Quel pezzo fa capire che Vendola sta paragonando Microsoft a open source solo sul fatto che entrambi si baserebbero sul profitto.

Tra l'altro, i "modelli volontaristici" sono un modo piuttosto generico di definire l'open source. Grossi software open source sono portati avanti da aziende. Il sistema operativo Ubuntu, basato su Debian, e' portato avanti da Canonical e viene aggiornato ogni 6 mesi. Ora, ogni quante volte viene aggiornato Windows? Debian e' un sistema operativo "volontaristico" che ha quasi 20 anni.

Insomma, io sia nel protocollo con Microsoft, sia nella lettera di Vendola, ci vedo contraddizioni e ignoranza. Se tu non ce la vedi, dimmi dove che se ne discute, l'articolo l'ho scritto per quello.

La cosa grave non è tanto che lo stato in Italia scelga questa o quella tecnologia, open closed, pepperoni pizza che sia.

La cosa grave è che lo faccia senza capirci nulla, senza valutazioni tecniche né alcuna strategia.

Dimostrando non solo abissale ignoranza informatica ma anche abissale <qualsiasi cosa di negativo> in tutto il resto.

Qualcuno ha detto www.italia.it?

Io nella risposta di Vendola,oltre ad una motivazione condivisibile del perche' abbia fatto questo accordo(microsoft da specialisti dei suoi prodotti senza che la regione paghi e la regione forse da spazi dove farli lavorare)poi vedo solo confusione riguardo cosa sia il software,chi sviluppa l'open source,chi lo fa funzionare e altre amenita' che tralascio.

 

 

 

"Ceterum censeo, Nichola Vendola esse delendus"

Cato (Institute?)

 

m''è venuta... il povero Nichi ci mette un pò di retorica, ma: MS ha una posizione dominante di software professionale installato (esempio personale, anche se non pugliese: il software di gestione finanziaria della Sapienza gira solo sotto Windows...che bello, passiamo all'open source e la legacy?), quindi è buon senso avere rapporti e fare formazione; allo stesso tempo NV pare che voglia sostenere l'open source dove ancora non c'è software installato. Rispetto a molti politici italiani ne sa qualcosa di più.

 

Bisogna chiederlo a chi ha sviluppato questo software: perché lo hai fatto solo MS-compatibile? E poi a chi ha commissionato l'acquisto: c'era un'alternativa?

Nei gestionali dell'università italiana c'è un monopolio, non troppo chiaro, simile a quello grande della Microsoft. Eppure c'è un codice dell'amministrazione digitale che dice altro: riuso del software e convenienza economica.

Perdonami Marino, ma sorvolerei sull'affermazione che Vendola ne sappia qualcosa di più, come Alessio mi sembra aver dimostrato.

Sulla faccenda delle università appaltate a Microsoft invece apri una dolorosa ferita. Il SW professionale (la mia azienda usa MS, ma quelle che usano esclusivamente Open Source sono più di quelle che pensi) ha alcuni pregi, ma non è certo il miglior materiale didattico.

Sospetto che i nostri disgraziati dipartimenti facciano fatica a rinunciare a qualche "contributo" per lasciare a MS il privilegio di essere il produttore del primo sistema operativo sul quale un giovane mette le mani (io ho quarant'anni, ai miei tempi era quello che succedeva).

NV è come tutti gli altri politici, che non guardano all'estero dove l'Open Source regna nelle scuole e nella PA, per paura di non capire come funziona il mondo.

quindi la prossima campagna elettorale sarà imperniata su MS o OPEN SOURCE?

sono felice anche se mi devo essere perso qualcosa

devo pertanto ritenere che il nostro debito pubblico sta calando

la p.f. pure e non c'è più evasione

il differenziale btp bund è quasi azzerato

la produttività del sistema Italia è al top e dobbiamo importare laureati

i PIIGS sono divenuti PIGS!

bene!

e qual'è la posizione degli altri candidati in campo vs MS e OS?

ditemelo perché sta volta voglio votare.

e cosa fanno i paesi europei nostri follower?Aspettano chi vince per decidere?

 

 

la posizione di Vendola, nel mondo gnu/linux e opensource ha "scatenato subito una reazione (ad es. questo), ma secondo il mio modestissimo parere nasce dalla castroneria tipicamente italiana. In genere un politico, o un amministratore, crede che nel momento stesso in cui firma un accordo, un programma, questo immediatamente e magicamente sia realtà, e come tale crei il "disegno" a cui pensava. Fare un accordo con microsoft, per la mentalità politica di bassissimo profilo, significa proporsi come "innovatore" perché pensa (ma non ne sa nulla) di occuparsi di ICT e contemporaneamente togliersi qualsiasi pensiero su COME si farà poi quello che hanno concordato, perché ci pensa microsoft.

L'opensource invece obbliga al decisore di immergersi nel "come" perché devi in qualche modo convogliare le proposte e le possibili soluzioni accettando dei criteri che la politica (a nessun livello) vuole annettere: la trasparenza radicale, la concertazione a maggioranza tra le posizioni, la meritocrazia delle proposte (e non dei titoli), degli obiettivi concreti e verificabili.

Esiste, nella leggenda del personaggio linus torvalds, quella che viene definita la "prima legge di linus": "se c'è abbastanza gente a guardare, tutti gli errori vengono corretti". Ora, cosa fa la politica italiana oggi: limita proprio il numero di gente che possa guardare e la seleziona secondo criteri di fedeltà e di mediocrità.

Da questo se ne deduce che tutto ciò che viene spacciato dalla politica come opensource (o peggio ancora web 2.0) è solo "alla moda", ma concretamente non ne sa nulla e se lo sa lo evita. Io non sono un esperto di economia e quindi lascio le considerazioni a voi, ma frasi vergognose come questa "che anche l’Open Source si propone comunque un modello di business del software. Certo più sostenibile, ma pur sempre come un modello di business" non considera una cosa importantissima: il software CONDIZIONA tantissimo la modalità e la adattabilità produttiva di qualsiasi settore; se io impongo un software che non posso in nessun modo modificare, si è costretti ad adattare il proprio modo di produrre a quel software (pensiamo a gestionali d'impresa, software per il CAD, sistemi operativi per server aziendali ecc ecc); se invece attraverso l'opensoure creo dei moduli base di software (che ho convenienza a tenerli gratuiti, perché chiunque li userà mi farà da betatester) e su quelli dei tecnici in proprio, o delle aziende propongono delle personalizzazioni in base alle loro necessità, otterremmo due effetti:

  1. la nascita di un settore produttivo legato all'ICT, che in Italia è quasi inesistente
  2. un continuo aggiornamento dei settori produttivi nello sfruttare soluzioni tecnologiche perché avrebbero più facilità d'accesso e di uso dal momento che verrebbero fatte "su misura"

la cosa è talmente lineare e quasi banale, che sicuramente in Italia non verrà mai realizzata...

scusate la lughezza, e resto in attesa di vostre risposte. ciao

 

Secca ammetterlo ma in Italia siamo rimasti al palo non solo per quello che riguarda l'ICT ma, in generale, per tutto quello che concerne le nuove tecnologie.

Se entri a Mediaworld o da Fnac l'unico prodotto italiano è il salvatelecomando Meliconi!

Non esistono PC italiani, nè stampanti, nè telefonini, nè televisori.

Se per il settore elettronica (e biotecnologie) si può accusare la nostra classe industriale e/o politica riguardo al ICT la cosa stupisce perchè in fondo i costi di start-up sono limitati ma, se all'ottusità della politica che tu evidenzi, si aggiunge quello che mi faceva notare un mio parente americano, cioè: "in USA un neolaureato in Matematica sogna di fondare la nuova MS in Italia sogna un posto da professore alle medie" abbiamo la risposta.

Forse è un analisi un po' qualunquista ma trovo l'Italia sia in una lenta e continua decadenza imprenditoriale figlia di anni di politiche sociali ed industriali "corto-miranti"

 

grazie alessio (ed nFA) per la notizia. 

ok quando spara cazzate sull'economia, ok tutto quello che si vuole, ma e' veramente grave che non sappia che l'open source e' stata la cosa piu' di sinistra che sia capitata all'umanita' dopo il '68. un uomo che non conosce la sua casa.  fanculo vendola, questa e' 100% imperdonabile.

1. Non mi interessa nemmeno sapere chi ha scritto la sua risposta alle critiche, è comunque un discorso talmente pieno di iperboli, che mi sembra si adegui su misura a NV.

2. Non ho letto, nella risposta di NV alcuna delle intenzioni attribuitegli, non c'è alcuna esclusiva di favore a MS (anzi, fa presente che in Puglia le PA che vogliono soldi si devono affidare all'OS).

 

A parte la bestiale ignoranza (ci sono parecchie fondazioni e imprese dietro l’open source, non solo cantinari, Vendola è rimasto ai film americani degli anni '80), dalla lettera traspare una saccenza abbastanza irritante. Infatti, la lettera passa poi in rassegna una serie di programmi open source dicendo che tra i contributori di codice ci sono molte imprese (o “colossi” come li chiama lui).

 

Questa parte è una contraddizione in termini: o li ha chiamati cantinari, o ha detto che dietro l'OS ci sono dei colossi. Le due affermazioni insieme non si tengono (tra l'altro ha affermato la seconda preposizione).

3. Non sono un informatico smanettone, ma ho due fratelli dirigenti d'azienda nel ramo informatico, entrambi a livelli alti, e non c'è dubbio che MS approfitti della propria posizione dominante nel mercato desktop per cercare di imporre proprie (care) soluzioni, ma tutta questa guerra non c'è, ci sono applicazioni che girano sotto Unix, Linux, Solaris o MS, dipende da quel che devi fare, oltretutto ormai si va verso "web solutions" per cui il sistema operativo diventerà sempre meno importante, tanto che si possono far girare le stesse cose con Linux o Windows (tra l'altro Linux in alcune versioni permette di aprire finestre windows, sia pure rallentando), per cui se Vendola decide di "fare" qualcosa insieme a MS non è detto che non siano videogiochi per Xbox. Semplicemente con quel "protocollo d'intesa" la Regione Puglia dovrebbe favorire l'insediamento di MS in Puglia, ma senza soldi pubblici e senza commesse garantite di ritorno. Tutto questo non mi sembra condannabile, anzi, facessero tutti così.

Personalmente questa guerra di religione mi sembra pure fuorviante: in azienda ho 4 pc Windows ( e devo dire che il 7 funziona bene), un portatile Apple, un netbook Lynux Debian, e per Natale mi regalerò un Tablet con Android, semplicemente non uso le macchine per le stesse funzioni, e se devo salvare un file poco importa che ci sta sotto, ma solo l'estensione del file.

Concludo: a nessuno piace la classe politica attuale, NV è uno di questi, dice un sacco di cose fumose, altre volte, quando è chiaro, ne dice anche di pessime, in campo economico dice cose del novecento (in questo la colpa è di chi lo consiglia, difficilmente un politico ha anche idee economiche), ma penso sempre che se siamo sopravvisuti (mmm, ho qualche dubbio) a BS, se siamo ancora vivi dopo Nosferatu Visco, riusciremmo a passare anche Vendola, che, in questo caso, non mi sembra abbia avuto una cattiva idea.

Marco permettimi di dire che il punto è un altro.

Non è in discussione il linguaggio fumoso di NV in sè, nè la legittimità di una scelta (la questione MS vs OS rientra tra le scelte che un politico può fare).

La questione da sottolineare è che il "nuovo che avanza" ha fatto una scelta diversa da quella che i suoi si sarebbero aspettati ed alla richiesta (da parte dei suoi!) di spiegazioni ha azionato i fumogeni (almeno a mio avviso) con saccenza e senza rispondere nel merito.

Ovvio che questo non fa di NV il nuovo Hitler e che, se siamo sopravvisuti a BS, sopravviveremo sicuramente anche a lui (siam sopravvissuti al triplete :-( ) soltanto si cerca di evidenziare che non è un comportamento tanto "nuovo", isn't it?

 

personalmente non sono nè talebano dell'opensource e ritengo che i toni dei fanatici siano patetici qualunque tesi essi sposino.

riguardo ai toni di NV, non entro nel merito del linguaggio perché è retorica politica (nel bene e nel male); ti faccio notare quello che tu scrivi: anzi, fa presente che in Puglia le PA che vogliono soldi si devono affidare all'OS

ora: se le PA che vogliono soldi (per fare cosa: nuovi sw? nuovi tecnici? nuove funzioni?) si devono affidare all'opensource, se la cosidetta "innovazione" viene fatta (su mandato della Regione stessa) da microsoft (che aldilà di recenti mosse verso l'opensource in maniera quanto meno ambigua), come potrà formarsi una generazione di programmatori se questi hanno come imprinting la piattaforma microsoft e sw proprietario?

stallman si è formato in ambiente unix e si era accorto che impedendo l'accesso ai codici sorgente, si limitava il suo lavoro di programmatore... se io formo dei programmatori a cui blocco l'accesso ai codici sorgente grazie a brevetti (anche procurati in maniera non sempre nitida) che futuro dò alla produzione di una microsoft magari italiana?

non c'è nazionalismo in questo, solo il riscontrare che si parla di futuro ma poi si adotta il futuro degli altri

Marco tu ed i tuoi fratelli nelle vostre aziende potete adottare tutte le soluzioni che preferite.

E nel caso della PA, però, la guerra non dovrebbe essere Open Source VS Closed Source ma piuttosto quella degli standard, all'apertura dei quali Microsoft è piuttosto allergica.

Le licenze possono anche essere a costo 0 per la PA ma poi non lo sono per chi, con la PA, deve averci a che fare.

 

Ciao a tutti, anche io vengo da un'educazione di sinistra ma sinceramente la prolissa ed inconcludente demagogia di NV la trovo piuttosto stucchevole. Ma d'altronde se la popolazione è questa possiamo stupirci se affabulatori come V&B hanno il sopravvento? Concordo (quasi tutto) con il libro "Il liberismo è di sinistra" di Alesina e Giavazzi, ma come spiegarlo alla gente sia di destra che di sinistra (visto che ha ragione chi ha detto che in italia non ci sarà mai una quota sufficiente di liberismo vero, tanto vale spingere al massimo sull'acceleratore.)? Sicuramente se non si trova un metodo di comunicazione che tiene ben presente il concetto be parafrasato da Prince "How can u just leave me standing alone in a world so cold?" non ci saranno che fallimenti a riguardo. Per l'italia probabilmente ha ragione Emmanuel Todd quando afferma che questo sistema economico che abbiamo è pressochè inalterabile e deriva dalla struttura familiare che abbiamo ("L'illusione economica"). Quindi prevedo tempi durissimi :-(

Oltretutto ho notato che nell'articolo si cita la Finlandia, paese che in moltissimi indici sociali supera nettamente anche gli States (mortalità nei bambini sotto i 5 anni quasi tripla rispetto ai finnici, mortlità alla nascita più che doppi, dato unicef, indice di gini del 40% contro il 26% dati  UNDP).

Forse la nostra sinistra (e buon parte del mondo intero) dovrebbe prendere piu i scandinavi come modello da imitare piu possibile (con tutte le differenze sociali e di mentalità del caso) piuttosto che Usa o Cuba..

Un salutone

Stefano

 

Ma d'altronde se la popolazione è questa possiamo stupirci se affabulatori come V&B hanno il sopravvento? Concordo (quasi tutto) con il libro "Il liberismo è di sinistra" di Alesina e Giavazzi, ma come spiegarlo alla gente sia di destra che di sinistra (visto che ha ragione chi ha detto che in italia non ci sarà mai una quota sufficiente di liberismo vero, tanto vale spingere al massimo sull'acceleratore.)

secondo me (che sono, anatema anatema, marx-keynes-sraffian-superfisso...) c'entra il fatto che troppi apologeti del liberismo l'hanno presentato come una visione hobbesian-darwiniana, survival of the fittest and the devil takes the hindmost.

Io mi trovo abbastanza d'accordo con un post su altro argomento di Boldrin, la risposta al ricercatore in crisi

ma sei uno scienziato decente ed un ottimo insegnante. In un sistema libero, stile USA, diventi un lecturer o un senior lecturer o vai in un liberal arts college. E ti passi la vita facendo quella poca ricerca che ti va di fare, pubblicando ogni tanto, divertendoti comunque ad insegnare ad alto livello e, se hai fortuna, a studenti motivati. Guadagnando, ad occhio e croce, ciò che Giovanni calcola un ricercatore confermato guadagni in Italia con una certa anzianità. O anche di più.

Ecco, queste sono le ragioni "umane" ed "esistenziali", se così vogliamo chiamarle, per cui la concorrenza, che i sistemi aperti e liberi inducono, fa bene alla gente e che i sistemi chiusi, burocratici e formalmente meritocratici invece non possono replicare. Anzi, come mostri tu, pongono la gente per bene in situazioni addirittura di conflitto morale. Avevo proprio scritto, credo, in quel articolo su Il Fatto che la concorrenza è molto più "buona" ed "umana" della meritocrazia. Tu me lo confermi.

cioè se si facesse passare il discorso che la concorrenza non è la lotta a coltello per accaparrarsi risorse scarse a somma zero, ma un sistema che permette a tutti di trovare una propria nicchia per le proprie abilità e quindi positivo per l'eguaglianza e lo sviluppo delle persone, ci sarebbero più liberali e liberisti  

 

 

 

a togliere le vostre grinfie liberiste sul Nuovo Principe della Sinistra che avanza!!!

Voi siete vecchi, tecnologicamente obsoleti nonchè prevenuti: il nostro, in barba alle vostre maldicenze, non è assolumente in combutta con gli sporchi capitalisti di Redmond, il suo era solo un diversivo, cioè...noi siamo anche pro Cupertino

http://www.quotidianodibari.it/attualita/1757--regione-assessori-e-consiglieri-si-regalano-pc-e-ipad-.html

 

per le periferiche aggiunte, varie ed eventuali vi fo sapere

;-)

 

 

 

 

 

 

A conferma che Vendola è difficilmente inquadrabile, ha lanciato gli "stati generali del software libero" dopo aver incontrato il "guru" Richard_Stallman

Qui la notizia

 http://bari.repubblica.it/cronaca/2010/12/20/news/vendola_incontra_il_guru_stallman_una_legge_sul_software_libero-10434733/

 

A conferma che Vendola è difficilmente inquadrabile, ha lanciato gli "stati generali del software libero" dopo aver incontrato il "guru" Richard_Stallman

Qui la notizia

 http://bari.repubblica.it/cronaca/2010/12/20/news/vendola_incontra_il_guru_stallman_una_legge_sul_software_libero-10434733/

 

Bravo Vendola, se alle parole seguono fatti coerenti mostra di essere un politico migliore di tantissimi altri in Italia in questa materia, sia per la disponibilita' ad aggiornarsi, sia per le scelte politiche fatte.

Posso rivalutare Vendola ?

Non mi voglio rimangiare quanto scritto precedentemente, ma in un paese dove il Boss di Telecom, invece di preoccuparsi del digital divide clamoroso e di altre facezie che gli competono, ha la brillante idea di tassare Google, Youtube, Facebook e Skype, ho capito che Vendola svetta come un gigante sulle questione informatiche !

PS

Che tristezza 'sti grandi manager ! Non pretendo di avere gente all'avanguardia, con progetti ed idee innovative ma, almeno, non persone con la mentalità del secolo scorso che concepiscono solo gabelle e taglio dei costi (quelli altrui non il loro).

Siamo sempre piu arretrati rispetto al resto del mondo sulle nuove tecnologie (Google fa concorsi, con premi in denaro, per sviluppatori di sofware, "except for Italy" e diversi siti on line spediscono in tutto il mondo "except in Italy") e, quando le introduciamo, non le sappiamo sfruttare a pieno (perchè gli uffici pubblici non si chiamano con skype a costo zero? Perchè sulla tessera sanitaria svedese il medico curante può caricare le ricette che vengono lette dal PC del farmacista e noi andiamo in giro con carta, firme e fotocopie, perchè.....ad libitum)