A volte una pausa fa bene

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Ho deciso di prendermela.

Dopo cinque anni e (quasi) mezzo nFA è una cosa molto diversa da quella che apparse in rete quasi per scherzare il 5 Febbraio del 2006.

Ovviamente sono, come gli altri, molto fiero dei risultati raggiunti.

Forse un pelo più degli altri mi sento anche esaurito dall'impegno che nFA ha richiesto. Impegno che è diventato sempre più notevole portandomi a trascurare sia il mio lavoro "normale" che altri progetti emersi nel frattempo. Fra questi un paio di libri (vero Marco?), FEDEA ed altre attività in giro per il mondo.

Poiché non riesco a fare le cose a metà se continuassi a fare il redattore mi sentirei in dovere di dedicarci "troppo" tempo e "troppe" energie rispetto a quelle che ritengo oggi opportuno dedicarci. L'unico committment device che funziona è quello di farmi da parte, rimanendo quindi come autore e basta.

Vi è un altro fattore, forse minore sul piano personale ma non irrilevante in un quadro più ampio.

L'Italia mi sembra sempre di più in preda ad una degenerazione inarrestabile. Nonostante voglia ancora un certo bene al Bel Paese e, a molti, io appaia spesso come un Don Quijote in realtà non provo alcun piacere nel girare a vuoto. Non nego di aver perseguito molto spesso obiettivi anomali per l'opinione dominante: l'ho fatto. Ma in media non li ho solo perseguiti, li ho anche raggiunti. Con questa Italia ho l'impressione di star girando a vuoto. Occorre fare quindi, io credo, una riflessione seria su come riuscire ad influire davvero sul dibattito pubblico in Italia. Oppure lasciar stare. Non sapendo come fare, mi prendo (appunto) una pausa di riflessione. Vedremo a cosa porterà.

Quando troverò il tempo e l'energia scriverò ancora su nFA, ma non sarà più una finestra aperta quotidianamente sui miei PC. Non escludo per nulla, anzi mi auguro, di riaccenderla. Dipenderà da come andranno le cose mie, di nFA e dell'Italia. In ogni caso, visto che di un addio non si tratta, evito i salamelecchi e la taglio qui. Buon lavoro a tutti.

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Commenti

Ci sono 114 commenti

Peccato,

Ma e` una reazione comprensibile, e probabilmente foriera di ottime cose piu` in la` nel tempo. Buona pausa!

Gentile Dr. Boldrin, è un vero peccato che Lei abbia deciso proprio adesso di prendersi una pausa.

D’altra parte posso comprenderLa, né credo che alcuno debba interferire con le decisioni del singolo.

Ma mi mancheranno i Suoi articoli, anche quelli che non ho condiviso del tutto, e i Suoi interventi, in cui talvolta si è manifestta anche una sana indignazione.

Mi dispiace quella vena di pessimismo che traspare da quest’ultimo intervento.

Un arrivederci a presto, spero.

Mi associo in toto

in bocca al lupo per tutto prof e buon lavoro :)....e grazie di tutto dimenticavo

Penso si potrebbe lavorare su una sorta di legge di degenerazione dei blog in funzione del numero di utenti: è il secondo messaggio di questo tenore che leggo in una decina di giorni, e mi spiace molto. Devo dire la verità, PER ME commentare su NfA non e' piu' divertente come un tempo, troppa ideologia e troppa politica. Penso di avere sul mio primo account (quello che ho bloccato per errore!) forse 500 commenti, su questo non arrivo a 100. In ogni caso grazie mille Michele, conservo tre/quattro dei tuoi commenti "spiegone" sul concetto di libertà individuale, sulla macro keynesiana e su EEG che mi hanno insegnato piu' dei relativi corsi universitari :) Un grazie di cuore!

edit: cavolo sono uno stimatore estremamente BLUE, erano 561 per la precisione!

 

oh ma non è che staccate tutti ora eh....vi vengo a prendere sin in america :-)

Ultima domanda: "rimanere come autore" significa che continueremo a leggere tuoi articoli su nfa?

Per il resto spiace parecchio, ma leggendo i tuoi ultimi commenti era nell'aria. Personalmente mi auguro la pausa sia breve (significherebbe, anche, che l'Italia non ti sembra più così disperata) e che serva a scrivere quei libri col Marco da Seregno.

 

È un vero peccato, mi mancheranno i tuoi articoli, però devo dire che me lo apettavo, vedevo trasparire una malcelata insofferenza negli ultimi interventi che non lasciava presagire  niente di buono.

Grazie per tutte le cose che ho appreso leggendoti.

Concordo con Stefano.  Grazie delle lunghe spiegazioni di concetti di economia per chiarir le idee ai lettori curiosi ma un po confusi o smemorati. Capisco che il predicare a lungo con quelli che proprio non vogliono capire o discutere possa stancare.

 

Noooooo..... prendo questa notizia come quando MJ decise di smettere per giocare a baseball! Hopefully, it won't last long.

prendo questa notizia come quando MJ decise di smettere per giocare a baseball!

Come quando smise di giocare a baseball? Intendevi dire basketball, spero. Cos'è un backhand complient?

A meno che non intendevi dire che Michele che si diletta su nFA è come MJ che decide di giocare a baseball, ma poi torna a giocare a basket...

Caro Michele  è comprensibile che tu debba compiere delle scelte per il tuo lavoro e non solo. Le motivazioni ce le hai dette insieme a dubbi e peplessità. Confido molto nel tuo "non fare le cose a metà" e di questo fa parte nfA ed il tuo impegno di dibattito per aiutare questo nostro paese a ritrovare se stesso. Ti seguirò, ti seguiremo come potremo e certamente con la stima e, da emotivo mi viene, l'affetto maturato anche attraverso le cazziate dispensate in giro:). Un abbraccio e fai cose buone e per te gratificanti.

PS Mi farebbe piacere sapere quando sarà pubblicato in Italia il tuo lavoro sulla proprietà intellettuale.

Caro Luigi

il libro dalle informazioni che ho dovrebbe uscire in autunno per i tipi della laterza.

grazie Michele!

m

Caro Boldrin, certo che ogni tanto una pausa fa bene, e anche se con rammarico capiamo tutti le ragioni che ti inducono a metterti in stand by come redattore.

Tuttavia almeno ci rassicura la tua intenzione di rimanere come autore. Conto poi che in ogni caso ti vedremo alle giornate di Siena!

En passant mi auguro che tu abbia dato l'interim a un moderatore altrettanto severo! Ce n'è bisogno.

Un cordiale saluto, e, in una veste o nell'altra, a presto

GD

 

 

En passant mi auguro che tu abbia dato l'interim a un moderatore altrettanto severo! Ce n'è bisogno.

 

Quote.

Oddio, il quote vale per tutto il commento di Giuliano

Che dire? Grazie per avermi aperto la mente a ragionamenti (per me) poco "ortodossi", con la sincera speranza di rivederti il più presto possibile su queste pagine a bacchettarci quando ce lo meritiamo.

porcaccia zozza proprio ora che stavo abituandomi al tuo stile laissez faire

complimentissimi per i traguardi fin qui raggiunti e in bocca al lupo per il prosieguo

ci auguriamo di ritrovarti in una posizione di maggiore responsabilità e di maggior influenza nell'indirizzare  le scelte collettive del bel paese  

 

in bocca al lupo per il prosieguo e grazie per quello che hai fatto fin'ora.

è una pausa, spero non sia lunga

grazie di tutto

Buona pausa, scrivi tanto e torna presto :)

Stavolta do del TU.

Vi seguo solo come lettrice perché non ho le competenze per intervenire bei dibattiti, ma sto imparando molto leggendovi. Mi dispiace per questa pausa perché leggevo davvero con piacere i commenti e le spiegazioni di Michele Boldrin, l'articolo che mi ha colpito di più in questo anno e mezzo è "Emigrazione per scelta" pubblicato il 5 agosto da MB. Proprio ieri l'ho riletto, insieme a tutti i commenti e girato ad un amico, ogni tanto lo rileggo quando penso di andare via da questo Paese. In bocca al lupo per tutto!

Quoto Ylenia.

A ri leggerti ( perdoni il Tu).

Paola

Ok, Michele. Sarei un ipocrita se dicessi che mi sorprende la tua decisione e, come ben sai, non è un comportamento che mi appartenga, talvolta anche a costo di talune durezze che – del resto – mi pare ci accomunino ….. :-)

Mi dispiace per il tuo disimpegno – nemmeno ci dovrebbe esser bisogno di dirlo, in realtà – ma immagino che si tratterà di una pausa, appunto. Magari per tornare, poi, a dare un forte contributo di animazione ad un blog tornato – nel frattempo, per opera degli amici che rimangono a curarlo - al disincantato rigore che lo caratterizzava, sfrondato dalle fastidiose posizioni più “politiche” che il meritato successo pare aver trasferito anche in queste amate videate.

Intanto, grazie ancora. Il resto, con calma, in privato ….

 

Ma chi vuoi prendere in giro, Michele? A nessun Don Quijote piace girare a vuoto, ma nessun Don Quijote è capace di smettere...

E' un po' come smettere di fumare. Non ci si riesce, punto. Altri blogger a cui sono affezionato avevano deciso, per ragioni simili, di staccare la spina. Per un po' ci sono riusciti, manco un paio di mesi. Poi sono arrivati i referendum, hanno resistito, resistito, e poi hanno vomitato un post dietro l'altro.

Ci vediamo domattina, su nFA.

Ma se fossi davvero così bravo da riuscire a mantenere il tuo impegno, poi ci sentiamo in privato e mi spieghi come hai fatto, dato che ogni tanto mi viene voglia di smettere di fumare anche a me. :-)

Con stima e amicizia sincera (e anche un bel pizzico di gratitudine).

Giordano

“come riuscire ad influire sul dibattito pubblico in Italia” : non lo so nemmeno io, so però che alcune idee sui media non ci arrivano, punto e basta. Giuste o sbagliate che siano non ci arrivano, se non in modo frammentario e isolato. L’Italia sta degenerando? Più che altro ha delle disfunzioni che non sembrano curabili. La società è sana, il 90% delle persone (quelle che non si vedono in tv) lavora onestamente, tira su i figli, eccetera eccetera, però indubbiamente non riusciamo a stare al passo con il mondo, siamo sempre meno, più vecchi e statici e soprattutto permane la convinzione che sia possibile vivere tutti quanti a spese di qualcun altro (chiamato Stato). Arrivederci professore, a dopo la pausa.

Grazie per tutto Michele.

Mi associo un po' al commento di Giordano, ma, del resto, la vita e' una e le carte sono 40.

Personalmente ti ringrazio Michele per aver contribuito a realizzare il blog di discussione sull'Italia che e' il piu' serio che io conosca. Temo di avere avere una parte di responsabilita' (spero piu' piccola e trascurabile possibile) nella tua decisione di prendere una pausa, che se capisco bene pero' riguarda l'attivita' di redazione e non almeno in prima approssimazione interventi e commenti che spero di continuare a leggere - specie ovviamente negli argomenti dove non abbiamo idee divergenti.

Aspettando Michele...

Buon riposo e tornaci più pungente che mai. Il lavoro non manca mai per le menti in questa parte del mondo.

Grazie per tutte le cose che mi ha insegnato e per avermi sempre trattato come una persona intelligente.

 

Spero di rivederla presto su questi schermi. Buon lavoro!

Accidenti che risveglio! Non è che sparite tutti e non vi fate più sentire?!

Tranquilli, si continua come prima.

 

Grazie per tutti gli articoli scritti in questi anni.

Matteo

Ciao Michele

Capisco il senso della tua email, ma mi spiace molto leggerla!

Non penso che tu stia lottando contro i mulini a vento, anzi se oggi siamo qui a parlare tra di noi e il prossimo weekend a Siena di persona è anche grazie a te.

Per favore, non ci lasciare! L'Italia ha bisogno di tutti voi di NfA, nessuno escluso!

...a fare alcune considerazioni:

1) i "fatti" dovrebbero far pensare che la concezione di razionalità in economia sia insufficiente per innumerevoli ragioni e che qui pero' appaiono dirompenti: sono i votanti a essere biased, a fare danni in nome dell'ideologia, comunque "ignoranti" o esisterebbero solo problemi di agenzia a separare votanti e eletti?

2) senza diritti di prioprietà è imposibile calcolare quali decisioni possano creare ricchezza: per esempio la questione del nucleare dipende dall'impossibilità di assumere decisioni "razionali" in materia di energia in un sistema socializzato. Sono praticabili quindi ricette (alla Chicago?) dove l'allocazione dei diritti di proprietà è lasciata a decisioni "massimizzanti" di legislatori e giudici? Un'economia di piano è possibile?

3) sotto l'aspetto politico esiste quindi un limite al potere sovrano in democrazia o quella descritta nell'articolo non è che la logica conclusione dei suoi fondamenti?

un modo ci sarebbe.. internet è uno spasso per chi vuole conoscere.
ma rappresenta checché se  ne dica uno strumento di informazione di nicchia.

 

Ciò premesso, ho conservato tutti gli articoli di Michele Boldini degli ultimi mesi scritti per "il fatto quotidiano". 
leggendo sia questo giornale sia il pessimo "libero" (pessimo sul lato politico) mi è parso evidente che la sezione economica de "il fatto" non sia granché.

non tanto per la qualità degli articoli (quelli di Boldrin sono notevoli) quando per la mancanza di organicità.

Serve che dei giornali (penso proprio al "fatto"). debbano avere rubriche che spieghino l'economia (in modo semplice).
spieghino le nefandezze di Tremonti (ora si scopre che Padoa Schioppa forse era migliore..).
che si spieghi lo svilupppo dell'economia in base al tessuto sociale.

Per esempio: come incide la mafia?

come incide la politica, leggi leggette?

 

e poi: all'estero come è organizzata la PA? come sistemare la legge anticorruzione? e gli stress test per corruzione ed evasione andrebbero bene?

 

servono insomma rubriche che siano riportate sui giornali in modo che poi si possano diffondere meglio nella comunità con il passaparola.

ma attualmetne ciò non avviene

Perdo un riferimento quasi quotidiano. Spiace.

Ad ogni modo in bocca al lupo

So long and thanks for all the fish!

grazie di cuore

Grazie per l'ottimo lavoro fatto finora e non credo serva aggiungere altri complimenti.

Sinceramente la permanenza come autore mi tranquillizza: il tempo è risorsa estremamente scarsa e trovo assolutamente naturale cercare di ottimizzarne l'impiego.

Occorre fare quindi, io credo, una riflessione seria su come riuscire ad influire davvero sul dibattito pubblico in Italia. Oppure lasciar stare. Non sapendo come fare, mi prendo (appunto) una pausa di riflessione. Vedremo a cosa porterà.

sono molto d'accordo, l'esperienza del FattoQuotidiano dimostra che è possibile, basta solo individuare il modo più efficace. Attendo fiducioso gli esiti della pausa.

altri progetti emersi nel frattempo. Fra questi un paio di libri (vero Marco?)

Questo è interessante: si può avere qualche anticipazione?

Per il resto in bocca a lupo.

Grazie, grazie, prof. Boldrini, e tante buone cose.
Per tutto.
Severo Laleo
P.S.
Ma mi lasci oppore al suo saluto, di pessimismo pieno,
("L'Italia mi sembra sempre di più in preda ad una degenerazione inarrestabile")
una nota di conforto, buttata giù ieri, domenica, subito dopo il voto. Eccola.
"Il sole stamane splende sbilenco. Almeno qui a Firenze.
I portoni dei palazzi anni trenta, spesso a mezzogiorno chiusi sulla strada,
più volte s’aprono contro il solito.
E il marciapiede offrono non al singolo frettoloso,
ma a coppie e gruppi chiacchieroni.
Si va al bar, si va a messa, si va al giardino, si passeggia, si sosta.
Eppure, se tu riuscissi dall’alto a disegnare il tranquillo girìo di ognuno,
annoteresti in mappa un unico nodo d’incrocio per ogni percorso:
un nodo strano, non frequente di domenica: una scuola elementare.
Al di là della propria direzione, tutti passano per il seggio.
Si va a votare.
E trovi in fila il vecchio solo con il bastone, alto e sorridente,
una nonna stanca, seduta paziente ad aspettare il suo turno,
due giovani, alla soglia del seggio, giovani davvero, a sussurrare,
dolci e discreti, d’amore,
un padre chiassoso con due piccoli curiosi,
la famiglia del colonnello Liberale, al completo, nel silenzio del dovere,
i due carabinieri serenissimi a vigilare,
e i giovani del seggio, attivi e timidi, tra schede cellulari e urne.
Ho votato. Quattro sì. Con una vogliosa illuminazione in mente:
l’Italia non è più fascista. E' finalmente libera.
O no?"

Non interpreto il pensiero di nessuno ma mi sa che questa è proprio l'Italia della "degenerazione inarrestabile": abolire per decreto l'energia nucleare, consegnare la distribuzione dell'acqua a chi non sa nemmeno raccogliere i rifiuti, condannare il profitto come qualcosa di demoniaco

Auguri!:-)

 

A parte il cattivo gusto di nascondersi dietro un nickname impenetrabile e l'infantilismo terminologico, il peccato imperdonabile sta nel chiamare Boldrini il professore.

 

Ho votato. Quattro sì. Con una vogliosa illuminazione in mente:
l’Italia non è più fascista. E' finalmente libera.
O no?

Non conosco abbastanza Michele, ma questo genere di idiozie sono una delle cose che mi precipiterebbero nel piu' totale sconforto se avessi buttato cinque anni per cercare di influire sul dibattito pubblico in Italia. Per quanto ancora saremo condannati ad ascoltare questi slogan da guerra civile permanente? Credo che i miei antenati che l'Italia dal fascismo l'han liberata veramente, ma coi fucili, si stiano rivoltando nella tomba. Chiedo scusa per l'OT.

Peccato, a presto, cura giustamente i tuoi interessi, tanto qui in Italia anche oggi avremo una dimostrazione pratica di come non siamo in grado di curare i nostri interessi collettivi con lungimiranza.

Grazie a te! Ed in bocca al lupo!

Gabriele

 

a presto

Grazie di tutto. Buona pausa, e a rileggerti presto.

Prima di tutto: grazie. Per la curiosità stimolata e per tutte che ho imparato leggendo i suoi articoli e commenti, compreso lo star zitti quando non si conosce  :-)

Poi, sui mulini a vento direi che si deve aspettare degli anni ( una generazione? )  per vedere dei risultati, e cinque son probabilmente pochi per valutare gli effetti di un sito seguito da qualche migliaio di persone sulla cultura di un paese creatasi in secoli. Io son abbastanza ingenuo da essere ottimista sulle conguenze nel medio-lungo periodo del vostro contributo al dibattito, anche se penso che in effetti servirebbe una migliore strategia di comunicazione per aumentare l' efficienza dei vostri sforzi.

A presto!

 

Stefano

 

Io penso che, la cosa più importante, sia quella di poter avere comunque sue riflessioni, prof. boldrin. Poi, che questo avvenga come redattore, oppure come collaboratore, è secondario, dal mio punto di vista.

Poterla leggere come autore, o anche quando commenta post altrui, va bene uguale, credo. Anzi, mi permetto di dire che, non poche cose interessanti, lei le ha scritte anche quando ha commentato post altrui... 

 

...tanto non ci credo. Attendo le prossime fesserie di Vendola & co e  poi vediamo la pausa. Ti dò due mesi di tempo al massimo.

La pessima sinistra italiana riuscirà lì dove il tardo-impero peronista stà fallendo (perchè stà fallendo il tardo-impero): farti incavolare.

 

La pessima sinistra italiana riuscirà lì dove il tardo-impero peronista stà fallendo (perchè stà fallendo il tardo-impero): farti incavolare.

 

Ormai questo centro-destra e' spacciato, nemmeno con politiche peroniste in grande stile e' in grado di recuperare voti.  Hanno avuto la loro grande occasione con l'eccezionale consenso del 2008 - 2009, che hanno miseramente sprecato.  Con i referendum vince il peronismo di sinistra: a parte dettagli tecnici che l'elettore medio non capisce, quella e' la proposta politica che vince. L'Italia avra' tra 2 anni un governo Bersani - Vendola - Di Pietro che fara' politiche peroniste di sinistra, per esempio il ripristino dei moduli e delle compresenze alle scuole elementari finanziati con prelievi patrimoniali e tassazione delle rendite finanziarie. Fare peggio del governo di centro-destra e' difficile, ma BVDP ci proveranno secondo me con successo.

con tutto il rispetto per boldrin, umano e professionale, e per le sue libere scelte, visto che ha postato questa cosa in pubblico e coi commenti aperti, diciamo che mi sento in diritto di dire la mia.

se decidi di lasciar NfA ad altri per motivi personali, o professionali, massimo rispetto. se per lasciar posto ad altri, più giovani, direi ancora più rispetto per l'esempio che daresti ai nostri politici.

se però è perché "io di solito i miei obbiettivi li raggiungo e in questa italia proprio non si può" allora direi che è un po' puerile. non si fanno le cose perchè ci riescono - ma perché crediamo siano giuste. e poi, pensare in 5 anni di cambiare tutta l'italia, sembra un po' affrettato...

 

claudio

Per noi che, ogni anno, viviamo ancora più del 90% dei nostri giorni in questo paese decisamente "in preda a una degenerazione inarrestabile", questa decisione fa un po' l'effetto di quando il medico (lo specialista che viene da fuori) ci fa capire che è arrivato il momento delle cure palliative.

C'è un coro da stadio che dice "non ho più parole per insultarti" e tutto sommato immagino che questo sia parte del sentimento alla base di questa decisione.

C'è anche il titolo di una canzone degli Smiths che mi accompagna in questi giorni, e non solo quando mi mostrano i filmati dell'ultima barzelletta di BS: "That Joke Isn't Funny Anymore". Penso che dovrebbe essere l'inno di questa burletta che talvolta chiamiamo Italia.

Ovviamente il disegno di nFA non è semplicemente quello di sfottere da lontano, ma di fornire strumenti, di stimolare nervi sensibili come farebbe un bravo agopuntore. Almeno fino a quando il malato mostra vagamente di reagire, però!

Forse oltre alle desolazione del paese, ci sono anche delle "colpe specifiche" di noi fruitori di nFA che inducono facilmente un redattore/fondatore di nFA a pensare che rispondere per l'ennesima volta a obiezioni ideologiche tutte sovrapponibili, avanzate delle solite sette o otto persone, forse non sia il metodo più diretto per intervenire in modo fattivo nel dibattito politico.

Eppure da poche altre parti, come qui, ho imparato cose nuove nel corso di questi tre anni di confronto. Quindi grazie Michele (e grazie tutti). Non lasciateci soli. Se siete dei Don Quijote, vi preghiamo di non smettere tutti assieme, datevi perlomeno il cambio!

PS: Sui set della TV o del cinema, quando tu sei pronto in scena, ma nessuno grida ancora "Azione!", e tu sei lì che attendi e non sai se chi rallenta il ciak è il regista, il cameraman, il fonico o chi altro, con un modo deliziosamente perfido per mettere fretta agli altri si dice... "QUANDO VUOI!".

Beh Michele, quando vuoi!

 

 

Non che io voglia o mi faccia illusioni di riuscire a convincerti di desistere. Diciamo che vorrei darti qualche spunto per accorciare la pausa :-)

Sul primo problema da te segnalato, ovvero la tua stanchezza, devo dire che la cosa non mi stupisce. Sei quello che piú discuteva con i lettori ed, evidentemente, si leggeva ogni commento. Una bella rottura di zebedei...

Hai fatto bene o male? Secondo me hai fatto male, perché hai perso un sacco di tempo anche a correre dietro ad anonimi idioti. Dovevi lasciarli correre liberamente nelle vaste praterie che si annidano nel vuoto cosmico del loro cervello.

Il problema da te segnalato c´è in generale e sappiamo che intendete mettervi mano. Se non sbaglio era questo uno degli scopi della fondazione.

Ecco, qual´é la situazione della fondazione? Su questo credo, senza che voglia assolutamente criticare nessuno, dobbiate darvi finalmente una mossa e decidere cosa volete fare da grandi.

Ma vi possono essere anche altre soluzioni al problema da te posto, quale quella - giá suggerita il settembre scorso ai collaboratori - di occuparsi della gestione dei commenti ai propri articoli, cosa perfettamente logica, visto che, suppongo, ognuno  di noi li legge tutti. Questo sgraverebbe notevolmente i redattori. Viceversa, personalmente, tendo a non leggere i commenti agli altri articoli, se non con eccezioni. Mi interessa il contenuto dell´articolo in sé, per quanto mi riguarda fattore principale di attrattiva del blog, ma mi rendo conto che sia una questione di gusti.

Sulla seconda questione, permettimi di dissentire. Non credo che la tua, cosí come quella degli altri redattori, sia stata un´attivitá inutile. Il successo e la crescita del blog ne è la prima dimostrazione. Oltretutto, osserviamo come, sempre piú, internet si sta rivelando la principale fonte di informazione, basta pensare al ruolo di passaparola dell´ultimo referendum. Eppoi, posso dirla una cosa? Quanti di noi sono partiti da posizioni ideologiche di sinistra della propria gioventú per poi approdare, con il tempo, magari anche leggendo nfa, ad altre conclusioni? Vuoi lasciare il campo a Vendola e Ferrero? Dai Michele, non è da te.

I giovani che sono il futuro del paese acquisiscono le loro informazioni su internet ed il campo di battaglia va presidiato con tanto di elmetto in testa.

Ergo, quest´estate scala qualche cima dolomitica, libera il cervello e torna in trincea.

 

Ciao Michele, sono un Docente a contratto alla Sapienza in economia aziendale, e sinceramente stamattina leggere che hai deciso di "soprassedere" di spronare gli animi con le tue colte e sagaci impressioni, mi ha colpito. Vedo spesso anche i tuoi video interventi, insomma, dopo anni di economia aziendale un pò demoralizzato e con incarichi assurdi mi hai ridato la voglia di leggere di economia da chi la fa l'economia, e da chi la segue senza  visione distorte dalle situazioni politiche interne. Ti chiedo di continuare.........

Facci sapere

Un abbraccio

Gianni carbone

Occorre fare quindi, io credo, una riflessione seria su come riuscire ad influire davvero sul dibattito pubblico in Italia.

Miei due cent: 

 

  1. ci vuole la televisione
  2. semplicità massima e radicale


1-so che arrivarci (con tranquillità sufficiente per argomentare con calma) è quasi impossibile però credo che:

  • sia fattibile autoprodurre dei brevi video e mandarli via web (nfA show?)
  • le trasmissioni rimbalzano  su youtube e Facebook  e parte il tam tam virale, ne parlano i giornali i blog magari in tv li menzionano 
  • retroazione estera:  se i media italiani fanno gli gnorri si segnala la cosa all'Economist al FT e simili e dopo che ne hanno parlato loro la cosa rimbalza di nuovo anche in Italia
  • se il programma  piace a un certo numero  di persone qualcuno tipo (La7?) potrebbe decidere di mandarlo in onda e/o si potrebbe attirare la simpatia di qualche presentatore civile che magari prende in carico la cosa

Come suscitare l'interesse? Con la semplicità massima e radicale (sia di contenuti che di struttura)

2-provo un esempio (magari è una cazzata, ma cerco di  a rendere l'idea)

  • Titolo: il mestiere del padre. Uno studio della fondazione nfA mostra che mentre in media nel mondo una persona su 2 fa il mestiere del padre in Italia siamo a 1.5 su 2 (numeri a caso messi per l'esempio)
  • Struttura della trasmissione:
    •  1° breve video mostra le statistiche (2-5min)  a seguire ne discutono un economista (meglio se di nfA) un sociologo (non indispensabile)  e 3 politici (20-25 min), meglio se c'è qualche nome noto.
    • 2°breve video (5 min)  presenta la interpretazione che la fondazione nfA da dei numeri (scarsa contendibilità dei ruoli,assenza di meritocrazia) a seguire se ne  discute 
    • 3°breve video (5 min) ulteriori evidenze a sostegno della interpretazione data dalla fondazione (7 italiani su dieci pensano che l'Italia sia affetta da nepotismo imperante) a seguire se ne  discute 
    • 4° ultimo video (5 min) le proposte concrete della fondazione, a seguire se ne discute
  • Follow up:  per 7 o 10gg il video è visibile e commentabile sul sito nfA  e si possono votare alcuni temi hot dopo, segue nuova trasmissione (non necessariamente con gli stessi ospiti) nella quale  si commentano feedback ricevuti da chi ha visto il video e si risponde ad alcune domande.

Altri temi (più o meno seri;) :

  • Evasione federalista
  • Più mi tassi più me ne vado
  • se spendi e spandi 
  • Tutti meritocrati col culo degli altri (courtesy of mine ;)

L'idea è:

  • attirare le persone con temi semplici, che possano suscitare l'interesse e trattarli in un discussione che sia basata su evidenze concrete e dalla quale vengano limitati il più possibile le stronzate
  • prendere il buono che viene dal contributo dei lettori/spettatori (domande, spunti, richieste di chiarimento) senza il rumore generalmente ad esso collegato:la trasmissione è in differita alla fine il messaggio che passa  è quello che vogliono gli autori che tagliano le eventuali sparate inutili
  • la gente che guarda e condivide i video è molta di più di quella che legge e commenta i blog => se poi si riuscisse veramente ad approdare in TV...

 

NB in un commento a Oilproject di qualche tempo fa uno dei redatori (credo Sandro, ma vado a memoria) ebbe a dire "siamo timidi" => io direi "mica ci dovete andare tutti in video"

Il contributo fondamentale di nfA è la fornitura/selezione di analisi accurate e una regia sulla discussione. Poi se non avete tutti voglia o tempo di andare in video, credo che degli economisti italiani (degni di questo nome) che investano una mezz'oretta per difendere le ragioni del buon senso li troviamo (secondo me ce ne sono parecchi tra i lettori e commentatori del sito).

finiti gli spiccioli

 

 

E se arruolaste altri redattori espatriati?

 

 

attirare le persone con temi semplici, che possano suscitare l'interesse e trattarli in un discussione che sia basata su evidenze concrete e dalla quale vengano limitati il più possibile le stronzate

 

La parte in grassetto esclude la possibilità che il video rimbalzi sui social network.

L'idea non sarebbe male, il problema e' il tempo, oltre ad una questione di vantaggi comparati: ricordati che che nFA si fa nel tempo liber(at)o. Questo che proponi sembra un full time job. Comunque, ci penseremo. 

Michele, sarò monomaniacale ma resto convinto che la soluzione della "questione meridionale" sia cruciale per il benessere dell'Italia. Per questo vorrei salutarti, con la speranza di risentirti presto, con le parole che Leopoldo Franchetti scrisse sulla Sicilia nel 1876. Dopo avere analizzato lo stato della pubblica sicurezza e avere spiegato la peculiarità della situazione di Palermo e di parte della Sicilia occidentale, rispetto al resto dell'isola e del meridione in generale dice:

"Da tutto ciò precede risulta quanto abbiano torto così quelli che dicono i Siciliani tutti complici e manutengoli volenterosi dei malfattori, come pure quelli che li dichiarano tutti vittime innocenti. Risulta soprattutto quanto sia senza fondamento giudicare il popolo siciliano più immorale di altri.
...
Si mutino prima in Sicilia le condizioni sociali, si assimilino a quelle delle società che si prendono per tipo quando si giudica la Sicilia, si sostituisca insomma la forza della Legge alla forza privata, ed allora solamente si avrà il diritto di chiedere ai Siciliani di contribuire all'ordine pubblico, e di chiamarli immorali se non lo fanno. Ma finché una forza estranea all'Isola non le avrà fatto subire una siffatta trasformazione, il volere che in una società medioevale prevalgano gli stessi criteri dell'ordine e del disordine, del giusto e dell'ingiusto che in una Società moderna, è inammissibile; la esigenza è ingiustificabile e il giudizio assurdo."

Leopoldo Franchetti - Condizioni politiche ed amministrative della Sicilia

 

ringrazio anch'io Michele per quel che ha fatto in questi anni... ma non gli risparmio un'ultima tirata per la giacchetta  :D  

A rileggerti presto.

che pero' poi si ritorni piu' forti di prima

Caro Michele,
permettimi di dire che (pur non conoscendoci): "TI CAPISCO". Anche se mi sono avvicinato a nFA tuo tramite, sappi comunque, che continuero' a seguirlo anche durante la tua, spero breve, "vacanza". All the best.
PS Grazie di tutto, ovviamente.