Partiamo dalla perplessità sull'improvvisa fibrillazione. Di cosa si ha paura? Pazienza Bossi che invoca l'invasione dei Galli, siamo abituati a sentirgliele sparare grosse, ma perché Brunetta lancia urla tanto isteriche quanto poco credibili contro un presunto golpe? Perché i vertici parlamentari del PdL parlano addirittura, con ampio sprezzo del ridicolo, di disegno eversivo in occasione di una sentenza civile?
La domanda è legittima perché, fino a prova contraria, ''golpe'' e ''disegno eversivo'' sono termini che si riferiscono a stravolgimenti istituzionali violenti, con carrarmati in piazza e morti ammazzati. Invece, credo sia abbastanza chiaro che i timori di Brunetta e compagnia si riferiscano molto più banalmente alla possibilità di un cambiamento della maggioranza parlamentare. Esattamente, cosa si teme?
Palesemente, si teme una spaccatura nella maggioranza di centrodestra, che è l'unico modo in cui si può formare una maggioranza alternativa in Parlamento. In poche parole una ripetizione degli eventi dell'autunno 1994; allora la spaccatura fu opera della Lega, mentre oggi i protagonisti (ammesso che esistano) restano oscuri.
Che ci siano nel centrodestra persone che non ne possono più di Berlusconi è molto probabilmente vero, e francamente con tutto quello che è successo è difficile vedere come potrebbe essere altrimenti. Ma questa insofferenza, generata da ragioni nobili o meno nobili, finora non ha condotto ad alcuna presa di posizione chiara in favore di un cambamento della leadership. Il timore degli evocatori esagitati di golpe è probabilmente che le condanne giudiziare servano da stimolo e facciano venire alla luce i dissidenti del centrodestra. Ma questo sposta solo la domanda più a monte. Perché dovrebbe essere così?
I dissidenti potrebbero prendere coraggio perché annusano un indebolimento elettorale di Berlusconi. La mia personale lettura dei fatti è però che le nuove vicende giudiziare non possono, a questo punto, scalfire gran ché il consenso del primo ministro. Mi pare che gli elettori di Berlusconi si possano dividere in tre categorie:
1) quelli che non si informano e lo votano perché ammirano la sua immagine di imprenditore, o si sentono comunque ideologicamente più vicini alla destra;
2) quelli che sono coscienti dei suoi guai giudiziari ma ritengono che siano il risultato di una persecuzione di giudici comunisti perché (versione ingenua) lui in realtà è innocente oppure perché (versione cinica) lui è colpevole ma non più di tanti altri, e comunque si sa che in Italia se vuoi fare business ti devi turare il naso;
3) quelli che sono coscienti dei suoi guai giudiziari, pensano che sia effettivamente un malfattore ripugnante, ma lo votano lo stesso perché l'alternativa è peggiore.
Il bacino elettorale di Berlusconi può decrescere come conseguenza dei suoi guai giudiziari solo se un numero consistente di elettori appartenenti ad una di queste categorie decide di abbandonarlo. Ma chi potrebbe farlo?
Il voto di chi non si informa è assai poco sensibile alla cronaca corrente, sia essa politica o giudiziaria. Queste persone tendono a votare comunque allo stesso modo, a destra o a sinistra. Tra i poco informati di destra, se qualcuno improvvisamente inizia a informarsi, molto probabilmente si sposterà nella categoria 2) o 3), difficilmente salterà il fosso. Per le altre due categorie, chi è convinto che Berlusconi sia un perseguitato troverà in realtà materiale per rinforzare tale credenza. E chi vota Berlusconi solo perché l'alternativa è peggiore non avrà alcuna ragione di cambiare opinione, almeno finché l'opposizione continua a essere nello stato in cui è attualmente.
La mia impressione è quindi che la ripresa dei processi contro Berlusconi, anche qualora (come probabile) dovesse portare nel periodo di alcuni mesi a qualche condanna, non genererebbe grossi sommovimenti nel consenso elettorale. Non sono esperto di procedura penale, ma sospetto che condanne di primo grado non condurrebbero immediatamente Berlusconi in galera. Inizierebbe la serie degli appelli, altre leggine verrebbero approvate, etc. etc. Insomma, per il centrodestra mi pare perfettamente possibile continuare a governare facendo finta di niente. Come ha fatto finta di niente con altre simpatiche iniziative del nostro primo ministro, come puttanopoli e il noemigate. L'analisi precedente mi porta quindi a predire che le acque, a questo punto, non dovrebbero essere troppo agitate. Siccome invece lo sono, questo significa che la mia analisi è sbagliata. Vedo due errori possibil.
Primo, forse sottovaluto l'impatto che una condanna penale di Berlusconi può avere sull'opinione pubblica. A mio avviso l'impatto dovrebbe essere modesto, ma forse non è così. In tal caso ha senso agitarsi per la bocciatura del lodo Alfano, così come aveva senso dedicare tante energie a tale legge. Una possibilità non totalmente peregrina è che, pur non arrivando al punto di votare il centrosinistra, vari elettori nauseati del centrodestra decidano di astenersi.
Secondo, forse sottovaluto le dinamiche interne del PdL e la possibilità di sottrarre voti a Berlusconi. Per esempio, è chiaro che vasti pezzi del partito meridionale sono al momento scontenti. Si tratta in genere di componenti in grado di spostare masse significative di voti; i guai giudiziari di Berlusconi possono essere semplicemente il piccolo incentivo che serve a rompere una situazione già logora.
Al momento veramente non saprei che aggiungere. Vediamo se qualche lettore ha le idee più chiare.
Secondo me le tre categorie non sono del tutto corrette: la 1) ha come premessa il non essere informati, la 3) il non curarsi delle vicende giudiziarie; la 1) ha come motivazione la figura imprenditoriale e l'ideologia di 'destra', la 3) l'alternativa è peggio.
Io credo che tutti coloro che vanno a votare (e anche chi si astiente), a prescindere per chi si vota, conosce i guai giudiziari di SB. Molti non saranno propriamente informati ma, io credo, tutti sappiano che si tratti di qualcosa di grave. Quindi secondo me le motivazioni della categoria 1) possono essere legate alle premesse della 3) e viceversa.
Io sono non particolarmente informato: è probabile che i processi arriveranno a conclusione o interverrà la prescrizione (o altro?) ?
In merito all'eventuale pericolo di caduta del governo e al fatto che, diversamente dal 94, la LN appare alleato fedele: si può pensare di legare l'esclusione dell'UDC nel 2008 (anche) a questa vicenda?