Da esso si acquisiscono non solo notevoli informazioni che mancavano nei media, ma si impara anche molto sul livello del dibattito politico che i nostri politicanti amano instaurare. Vengono segnalati una serie di errori di calcolo, imprecisioni e omissioni da parte sia del governo sia dell'opposizione da far rizzare i capelli. Passi la tendenza a presentare fatti e proposte in maniera tendenziosa, evidenzando alcuni dati e omettendone altri (direi che questo è "naturale" nella dialettica politica). Qui però si fa molto peggio. Si presentano all'opinione pubblica dati erronei, distorti, in alcuni casi sbagliando semplici addizioni. Per esempio scopriamo che l'aumento delle classi a tempo pieno, calcolato dalla semplice somma di 5 numeri, viene riportato dimenticando una cifra, così il numero 15750 diventa 5750. Un rapporto alunni/docente (pari a 11) viene confuso con il numero di docenti per 100 alunni (9), e così via. Davvero sconfortante.
Chiarisco che non conosco la rivista Tuttoscuola, e non posso garantirne l'attendibilità. Da quanto scrivono però sembrano seriamente interessati a capire cosa il governo e l'opposizione intendessero voler dire, e sembrano abbastanza imparziali da riuscire a bastonare entrambe le parti.
Ringrazio NFA per il documento, leggere le cose in questo modo è semplicemente entusiasmante, a questo punto il dibattito dovrebbe cominciare sul perchè i media disinformano, ma questo è già stato oggetto di un post, non ci torno.
A me sembra chiara solo una cosa: sono tutti incompetenti e andrebbero cacciati a calci nel sedere, ieri sera all'aperitivo (si fa anche a Napoli, niente a che vedere con quelli di su, però) un mio amico imprenditore, facendo anche riferimento a un articolo di Repubblica sul ricambio fra gli imprenditori e sul fatto che nonstante tutto l'Italia è là, grazie alle capacità delle PMI di innovarsi ha detto: "E' ora che noi imprenditori si entri in politica seriamente e si cambi questo paese!" Ovviamente si riferiva ai piccoli e medi imprenditori, ma io sono perplesso e ho ribattuto: "Sì, io mi dò alla politica e l'azienda va in malora !" Nessuna risposta, ma sono sempre più sconfortato.