Da un po' volevo fare delle riflessioni su "La scienza nell'era della scolarizzazione di massa. Ovvero: l'uso politico-ideologico dei teoremi". Ma il tempo per farlo bene manca. Quindi approfitto di questa "notizia" (ieri era su tutti i quotidiani nazionali, oggi è già sparita, i documenti ufficiali non si trovano) per lanciare il sasso nello stagno. Non tirerò indietro il braccio, sempre che il tema interessi a qualcuno.
La notizia non può essere una totale bufala (anche se una lettura attenta dei vari articoli pubblicati sui quotidiani fa sorgere dubbi su cosa esattamente vi sia in questo rapporto CNR-OMS) perché viene riportata un po' da tutti [Repubblica, Corriere, Giornale, Stampa, ...] e con titoli simili. Vi è ovviamente l'interessante coincidenza: ieri (5 Giugno) era la "Giornata Mondiale dell'Ambiente" e tutta la stampa italiana parla in questi giorni di questioni ambientali in coincidenza con la riunione del G8 ...
Ad ogni buon conto, la notizia dice che circa il 20% delle morti che avvengono in Italia ogni anno ha un'origine "ambientale", quindi evitabile con appropriati interventi che potremmo genericamente definire "anti-inquinamento". Se il calcolo, come sembra, è stato fatto mettendo al denominatore anche le morti per vecchiaia e per tutti i tipi di malattie, questa percentuale è enorme. Va anche aggiunto che, siccome "evitare una morte" non implica "non morire mai" ma solamente morire più tardi, il numero di per sè è insensato: avrebbero dovuto dirci di quanti anni la vita media di questo o di quello potrebbe aumentare se questi fattori ambientali venissero eliminati o ridotti. Ma non importa, prendiamo il numero e la notizia a "face value", e riflettiamo un secondo.
Chiunque abbia un minimo intendimento della statistica capisce che, se davvero 20% di morti è la stima puntuale, qualsiasi livello di confidenza e funzione di perdita ragionevoli implicherebbero dichiarare uno stato nazionale di emergenza. Andrebbe ordinata la chiusura immediata delle città del Nord Italia alle macchine, idem per una buona parte del traffico di lunga distanza su gomma, andrebbe iniziata una campagna per chiudere le fabbriche maggiormente inquinanti secondo i criteri di tale studio, eccetera. Il valore (anche solo monetario: lasciate pur stare quello morale) di poter ridurre la mortalità di 1/5 (tra l'altro, per più del 20% nei gruppi di età più giovani, dove quindi la vita ha più "valore") è così alto che compenserebbe abbondantemente il costo economico di chiudere intere città al traffico e di far crescere temporaneamente la disoccupazione.
È così, dunque? Se è cosi, cosa fanno governo, parlamento, opposizione, sindacati, vescovi, sindaci, chi volete voi? Perché tacciono? La notizia è apparsa sui giornali alla stregua della notizia che Luna Rossa ha perso la quarta (ora quinta: l'avevo detto che D'Alema porta jella) regata; una commissione parlamentare ha detto grazie per il rapporto, e fine della storia. Quindi, assumendo che non siano tutti impazziti, inferisco che la notizia DEVE essere falsa, nel senso che non ha solidità scientifica ed è solo una boutade, una cosa per fare scandalo, rumore, fumo, per eccitare il popolo contro i cattivi del G8, Bush, le multinazionali ... Le elites lo sanno, i politici lo sanno, si tratta di propaganda (a che fine?) e lasciamo pure che il popolo si terrorizzi, ne parli al bar, faccia dei commenti vari contro il progresso o quello che volete voi. Trattasi di risultato scientifico difendibile o trattasi di una delle tante operazioni di propaganda che, per esempio, l'associazione Galileo 2001 va denunciando da tempo? È così? È l'opposto?
Quale di queste due ipotesi è vera? Non lo so, non ho trovato il rapporto, quindi uso solo la notizia come esempio di malcostume. Può essere malcostume scientifico, o politico, o giornalistico, oppure tutti e tre insieme. Per il momento getto il sasso nel piccolo stagno di nFA. Qualcuno che ne sappia più di me forse potrà spiegarci meglio che cosa, effettivamente, CNR ed OMS hanno scoperto o accertato. Poi ne dibattiamo le implicazioni.
Nel frattempo, compratevi mascherine e respiratori se vivete a Nord di Firenze, oppure prendete il primo aereo per la Svizzera o l'Austria. Secondo l'OMS ed il CNR siete in serissimo pericolo di vita, peggio che se aveste deciso di andare a passeggio con la famiglia in un quartiere di Baghdad all'ora del mercato rionale.
P.S. Ho trovato una sintesi del Rapporto. Non dice nulla, elenca solo "persone importanti" e dice quanto e' bravo e buono il CNR. Vari organi di stampa ripetono, come autentici pappagalli, esattamente lo stesso testo! Qui ho trovato questa aggiunta
... l'inquinamento
atmosferico nelle aree urbane interessa circa nove milioni di
italiani, il 16% della popolazione residente nelle 13 città di
maggiori dimensioni, dove tra il 2002 e il 2004 c'è stata una
media di 8.220 morti l'anno a causa della presenza in atmosfera
di polveri sottili, in particolare di PM10 in concentrazioni
superiori ai 20 microgrammi per metro cubo.
Questa gia' quasi-contraddice la notizia come riportata dai giornali: con solo il 16% della popolazione interessata, o le aree urbane hanno una mortalita' degna di un campo di concentramento a causa dell'inquinamento o non capisco come arriviamo al 20%.
Rimane la domanda: ma i giornalisti italiani, quando scrivono articoli d'argomento scientifico, hanno una qualche idea di quello che dicono o parlano a caso?
Il giochino è sempre lo stesso: si spara una notizia allarmistica, i
giornalisti (che non capiscono molto di scienze in generale) la
riportano sui giornali, i TG della sera la riprendono (ovviamente ad
ogni passaggio il noise aumenta, come si diceva in un commento a un
altro post), le fonti non vengono rese pubbliche, e se qualcuno prova a
porre dei dubbi, viene additato come subdolo servo delle
multinazionali, ignorante, disfattista, anti-scientifico.
Vogliamo fare un altro esempio? La storia della cocaina nell'aria di Roma e Taranto. I miei genitori, che vivono a Taranto, erano allarmatissimi. Non è stato semplice far capire loro che la coca costa un bel po', e non penso che qualcuno la sparga nell'aria, e sopratutto che concentrazioni così basse non possono far male ad alcuno. Ho poi anche parlato loro della cialtroneria di certe ricerche, e consigliato di andarsele a leggere direttamente. Il fatto è che, come sottolinei tu, non si trovano in giro (anche questa sulla coca non è on line), e questo è un problema più generale della ricerca italiana, come da tempo denuncia anche Boeri su LaVoce.
Non so, a me la storia delle morti per inquinamento ricorda quella delle famiglie che riducono l'acquisto di latte all'ultima settimana del mese, o del 25% dei bambini italiani che vivono sotto la soglia di povertà, o delle tonnellate (ripeto, TONNELLATE!!!) di coca nel Po.
Com'è che diceva Totò?
"Ma mi faccia il piacere..."