Un tema ricorrente su nFA è lo stato dell'istruzione in Italia, in particolare la performance dei nostri studenti nelle materie scientifiche (vedi qui e qui tanto per fare due esempi). Un interessante indicatore sono i test di accesso ai corsi di laurea a numero progammato. Se ne è parlato anche su lavoce.info.
In particolare, il test per l'accesso alle lauree magistrali delle Facoltà di Medicina e Chirurgia (cioé Medicina e Chirurgia, e Odontoiatria) offre, in tal senso, un utile strumento. Da quest'anno si tratta infatti di un concorso nazionale (unico test per tutta Italia, quindi, da Bolzano a Catania) di cui conosciamo tutto o quasi, sostenuto da un elevato numero di concorrenti. L'ultimo test si è tenuto il 5 settembre 2011 e i vari atenei hanno provveduto, autonomamente, a pubblicare le graduatorie che sono ora disponibili sui rispettivi siti web.
Trovandomi a pubblicare la graduatoria dell'Università di Napoli Federico II (qui in pdf) mi è saltato subito all'occhio il dato sui voti per il gruppo di domande “matematica e fisica”. Disponendo del foglio di calcolo originale ho potuto fare i conti precisi; da questo spunto iniziale ho, in seguito, esteso l'indagine ad altri atenei.
Inizio l'analisi con 4 premesse:
- Le domande di questo gruppo sono 11 su 80: non molte, ma comunque decisive, considerando che un punto in più o in meno consente di superare un centinaio di posti in graduatoria.
- Il mio giudizio potrebbe essere influenzato dal fatto di avere alle spalle studi scientifici sia liceali che universitari; d’altro canto non sono certo un esperto del ramo (non insegno matematica o fisica) e ritengo che il tenore delle domande sia perfettamente adeguato per uno studente che ha appena finito un liceo.
- Le domande del gruppo "biologia" sono (come al solito) molto complicate (abbastanza fuori da un programma di liceo): eppure i "voti" per questo gruppo sono proporzionalmente più alti.
- Si presuppone che a tentare l'accesso sia la crema degli studenti italiani: gente che ha avuto voti di diploma alti o altissimi e che provengono dai licei. Sull’ultima ipotesi possiamo formulare solo congetture, dato che ai candidati è chiesto di comunicare l'istituto superiore di provenienza solo dopo aver vinto. Per quanto riguarda il voto, invece, possiamo dire che il 21% degli studenti presenti ha dichiarato un voto di diploma di 100/100.
Ho riportato le domande in un apposito documento Google Docs (NOTA: le risposte sono a pagina 5), realizzato mischiando le risposte rispetto al questionario ufficiale (disponibile qui in pdf); quello fornito dal MIUR ha il difetto di far corrispondere le risposte esatte alla scelta "a". Potete, quindi, giudicare voi stessi il livello di difficoltà e cimentarvi con il test. Per quanto possa valere il mio giudizio, solo le domande 72 (calcolo combinatorio) e 78 (fisica sanitaria applicata?) mi sembrano al di fuori della portata di uno studente diplomato nel 2011.
Passiamo a questo punto all'analisi dei risultati; la domanda che mi sono posto è: quante persone hanno raggiunto la sufficienza nel gruppo "matematica e fisica"? In questo caso si tratta di ottenere un punteggio di 6,6 o superiore nelle 11 domande; in pratica basta indovinarne 7, sbagliarne una (la penalizzazione per la risposta sbagliata è di 0,25) e non rispondere alle altre 3.
La tabella sotto riporta i risultati degli studenti che hanno sostenuto il test all'Università di Napoli Federico II.
n. di studenti | % | |
Studenti da “sufficienti” in su (punteggio >=6,6) | 18 | 0,55 |
Studenti da quasi sufficiente in su (punteggio >=5) | 77 | 2,36 |
Studenti da nulli in giù (punteggio <=0) | 1310 | 40,10 |
Studenti da “nulli ma fortunati” in giù (punteggio <=1) | 2128 | 65,14 |
Tabella 1: risultati degli studenti nelle domande del gruppo “Matematica e Fisica” (studenti presenti 3267) |
Ho controllato alcuni dati anche a mano, perché non credevo a quanto riportato dal PC: 18 persone (dicansi DICIOTTO) su 3267 hanno raggiunto l'ambito traguardo della sufficienza (!!!); siamo ben al di sotto dell'1%. Anche abbassando l’asticella al limite di 5 ne salviamo appena 77 (!!!), cioè poco più del 2%. Rincariamo la dose: nessuna persona ha ottenuto il massimo (11) e una sola ha totalizzato 9,75 (evidentemente con 10 risposte giuste e una sbagliata).
Ma, soprattutto, più del 40% degli studenti "napoletani" hanno totalizzato 0 o meno. Ecco, questo è un dato simbolico: 5 anni di elementari (almeno due delle domande possono essere risolte con la quinta elementare), 3 di medie, 5 di superiori per non sapere nulla, assolutamente nulla di matematica e fisica.
Perché se avessi mandato mia figlia (la più grande, che avendo 7 anni è in grado di leggere e scrivere) con il solo input di rispondere alle domande dalla 70 alla 80 con una X sempre sulla stessa colonna (scelta casualmente) c'erano buone probabilità che ottenesse un risultato migliore di quello ottenuto dal 40% dei "napoletani" (ripeto: di alcuni tra quelli che dovrebbero essere i migliori studenti "napoletani").
Ecco perché nell'ultima riga ho riportato anche i cosiddetti studenti “nulli ma fortunati”: perché rispondendo nella maniera illustrata era possibile totalizzare 1 (pari a 1*3-0,25*8). Nel mio questionario modificato questo sarebbe successo rispondendo sempre “C”.
Riporto in seguito analoghe tabelle per il gruppo Chimica (11 domande) e Biologia (18 domande) dello stesso test; le rimanenti 40 domande erano inerenti alla logica e alla cultura generale.
n. di studenti | % | |
Studenti da “sufficienti” in su (punteggio >=6,6) | 527 |
16,13 |
Studenti da quasi sufficiente in su (punteggio >=5) | 879 | 26,91 |
Studenti da nulli in giù (punteggio <=0) | 575 |
17,60 |
Studenti da “nulli ma fortunati” in giù (punteggio <=1) | 1116 | 34,16 |
Tabella 2: risultati degli studenti nelle domande del gruppo “Chimica” |
n. di studenti | % | |
Studenti da “sufficienti” in su (punteggio >=10,8) | 339 | 10,38 |
Studenti da quasi sufficiente in su (punteggio >=9) | 597 | 18,27 |
Studenti da nulli in giù (punteggio <=0) | 540 | 16,53 |
Tabella 3: risultati degli studenti nelle domande del gruppo “Biologia” |
Come si vede è un problema che riguarda in maniera marcata il gruppo “matematica e fisica”. Si possono azzardare diverse spiegazioni sul perché di questa divergenza così marcata. La più semplice è che gli studenti temono di più le domande di chimica e biologia (soprattutto le seconde mi appaiono troppo complicate per un liceale) e su quelle si concentrano, insieme a quelle di logica e cultura generale (per altro comuni a molti test a risposta multipla). In più c’è una percentuale piuttosto elevata di persone che tentano l'accesso a medicina dopo aver fatto uno o più anni in corsi di laurea come scienze biologiche, biotecnologia, chimica... dove queste materie sono affrontate in maniera specifica.
A questo punto ci si può domandare se una situazione analoga esiste anche in altre Università italiane. Il MIUR ci fornisce i risultati (in forma anonima) di tutte le prove nei vari atenei (100 risultati per pagina), dividendo le risposte per gruppi di domande. Ho preso come campione tre grandi Atenei del Nord (Torino, Milano e Bologna) e ho rifatto gli stessi conti della Tabella 1; i risultati sono riportati nella tabella qui sotto, assieme a quelli della Federico II per confronto.
Ateneo | >=6,6 | >=5 | <=0 | <=1 | Media | Media Totale |
Federico II | 0,55% | 2,36% | 40,10% | 65,14% | 0,84 | 29,41 |
Milano | 2,25% | 7,18% | 24,67% | 47,21% | 1,60 | 35,87 |
Bologna | 1,58% | 5,42% | 29,04% | 51,65% | 1,40 | 33,71 |
Torino | 1,58% | 6,25% | 29,5% | 53,66% | 1,47 | 35,08 |
Tabella 4: performance nelle domande del gruppo "matematica e fisica". Nelle ultime due colonne la media dei risultati per questo gruppo e sul totale delle domande |
Come si vede resta confermata l'evidenza di studenti del nord nettamente meglio preparati di quelli del sud. Naturalmente non conosciamo la regione di provenienza dei candidati (un napoletano poteva fare anche il test a Milano), ma la nuova regola che consente di sostenere il test da una parte e poi, se si è sopra la barra, iscriversi da un'altra implica che i candidati in ciascuna università saranno in grande maggioranza locali, per una semplice ragione che si chiama "costo di trasporto".
La tabella sopra, quindi, mostra che gli studenti lombardi (i sufficienti di Milano, cioé) sono il quadruplo di quelli campani (e dei migliori tra questi: ci sarebbe da considerare anche quelli che hanno partecipato al concorso della seconda Università di Napoli, mediamente peggiori); quelli di Bologna e Torino il triplo. Guardando al totale Napoli se la cava un po' meglio: la differenza con Milano (l'Ateneo migliore tra quelli studiati) è di solo 5,46 punti (su un massimo di 80). Questo conferma ciò che già sappiamo dall'analisi dei dati PISA.
Resta comunque immutato il giudizio estremamente negativo sugli studenti italiani: più della metà degli studenti non riesce andare oltre ad 1; la media di voto per questo tipo di domande è sotto il 2.
Un'ultima analisi, più indiretta, ma nettamente più rapida, è quella di studiare il voto minimo che consente ad uno studente di essere ammesso: è intuitivo supporre che a voto minimo più basso corrispondono studenti meno preparati. Nella tabella di seguito (che può essere ricava sia guardando alle graduatorie anonime combinate con il numero di posti a disposizione di ogni ateneo, che leggendo le graduatorie delle singoli università sui vari siti web) ho riportato per completezza anche la percentuale di promossi per Ateneo: è ovvio infatti, che una percentuale più alta di promossi sposta artificalmete verso il basso il voto medio.
Ateneo | Soglia Minima | Candidati | Posti | % Ammessi |
Federico II | 43,25 | 2961 | 397 | 13,41% |
Napoli 2 | 40,75 | 2413 | 433 | 17,94% |
Salerno | 42,5 | 1686 | 180 | 10,68% |
Milano (ita) | 50,25 | 3105 | 370 | 11,92% |
Bologna | 47,75 | 2786 | 363 | 13,03% |
Verona | 49,5 | 1238 | 176 | 14,22% |
Brescia | 47,75 | 1706 | 190 | 11,14% |
Palermo | 42,5 | 2514 | 400 | 15,91% |
Pisa | 45,75 | 1767 | 270 | 15,28% |
Cagliari | 42,75 | 1838 | 180 | 9,79% |
Bari | 44,5 | 3120 | 319 | 10,22% |
Siena | 42,75 | 1565 | 210 | 13,42% |
Tabella 5: soglie minime e percentuale di ammessi negli atenei italiani. Nota: il numero di candidati è riferito ai soli candidati a Medicina e Chirurgia. |
Anche quest'ultima tabella conferma quanto rilevato dai test PISA, con la sola anomalia di Siena, che ha una soglia minima inferiore a quella della Federico II. Le differenza possono apparire minime, ma non è così: in un concorso del genere, per voti intorno alla "soglia di accesso" un voto comporta una differenza di centinaia di posizioni. Il 40,75 di Napoli 2 non consentirebbe nemmeno di sperare in un eventuale scorrimento alla Federico II, tanto per fare un esempio.
A mio parere questi test confermano due tragiche realtà:
- La scuola italiana è divisa in due: gli studenti del nord sono nettamenti meglio preparati di quelli del sud.
- Il livello di conoscenza della matematica e fisica è inesorabilmente basso.
Nota Metodologica: I dati delle tabelle dalla 1 alla 4 sono basati su tutti i candidati al concorso (concorrenti di Odontoiatria compresi); quelli della tabella 5 sui soli candidati a Medicina e Chirurgia; questi ultimi sono presi da fonti tra di loro eterogenee (Federico II, Napoli 2 e Siena dai rispettivi siti web, le altre dal MIUR). Per tanto sono suscittibili di piccoli errori di calcolo.
Corretto: ora è ok.