Però provate a sostituire ''moschee'' e ''musulmani'' nel titolo al posto di ''chiese'' e ''cristiani'' e vi accorgerete che, alla fine, di folli illiberali pronti a colpire la libertà religiosa di milioni di individui ce ne sono tanti, in Italia e fuori. Sì, sono sempre loro, i LiberaliDelCazzo.
Sono sempre loro, quelli che sono garantisti solo quando a essere accusato è quello che li paga.
Sono sempre loro, quelli che sono a favore della libertà sessuale solo quando ne usufruisce chi li paga.
Sono sempre loro, quelli che sono a favore della libertà religiosa solo quando è la loro religione. O, più precisamente, la religione che aiuta quello che li paga a continuare a comandare.
Sono sempre loro, quelli che sono a favore della libertà economica. Tranne che per Alitalia. Tranne che per le parafarmacie. Tranne che per gli ordini professionali. Tranne che per qualunque altra cosa per cui quello che li paga ha deciso che la libertà economica non va bene.
Sono sempre loro. Si riconoscono. Sono i LiberaliDelCazzo.
Visto che qui si parla di ideologia e disinformazione (italica), prendo l'occasione per cercare di fare un po' di informazione geo-politica, e consigliare a chi ha un po' di tempo di cogliere il caso di cronaca per fare un po' di approfondimento.
Il punto di partenza sta nel fatto che il Sig. Breivik - l'attentatore-killer - è stato per diversi anni (fino al 2006-2007, dicono le cronache) membro del Partito del Progresso (FrP), che, nonostante il nome - anche se l'auto-definizione ci dice in ogni caso qualcosa - è un partito di destra, economica e politica. Viene caratterizzato, cioè, come ultraliberista epperò xenofobo. E' tuttavia il secondo partito della Norvegia, da due turni elettorali, avendo ottenuto circa il 23% l'ultima volta, mentre i partiti di centro-destra tradizionali, in primis i Conservatori, arrancano dietro. Va chiarito che non è affatto un partito CazzoLiberista, è un partito liberista con i controcoglioni, come si può leggere dal sito in versione inglese, e penso che piacerebbe a molti di quelli che si aggirano qui su nFA. L'unico punto dove non è liberista è con gli esseri umani - in fondo gli stranieri non sono merci certificate, e quando arrivano si portano dietro la loro cultura; talvolta anche puzzano.
Ora, il Sig. Breivik non è altro che una versione un po' più estrema di questo intruglio, e del resto le cronache riportano la sua ammirazione per il Partito della Libertà olandese (PVV) di Geert Wilders, che è solo un po' più a destra del FrP, ma non tanto. Ricordo che il PVV sostiene l'attuale Governo olandese di centro-destra dall'esterno - contribuendo così ad uno schieramento che è una specie di Casa della Libertà, con i liberali classici del VVD (Partito del Popolo della Libertà) del premier Rutte e i democristiani della CDA (Appello Cristiano Democratico), il partito dell'ex premier Balkenende.
In fondo il fenomeno politico-culturale è lo stesso, direi, ed è quello che sta dietro ai Veri Finlandesi (19% alle ultime elezioni), ai Democratici in Svezia (solo il 5,7%, perchè arginati dal buon governo del centro-destra tradizionale) e al Partito Popolare Danese (14%). E' un fenomeno politico-culturale che può essere tale, con queste caratteristiche, solo nel mondo protestante, benchè venga naturale fare comparazioni anche con il resto delle Destre, anche nostrane.
Io ritengo che questi partiti, che non a caso hanno tutti visto il Tea Party americano con interesse (e lo stesso Breivik diceva di volerne fondare uno vero e proprio in Norvegia, benchè come abbiamo detto il FrP stesso è praticamente su quelle posizioni), siano da studiare con attenzione, e mi chiedo quanto potranno essere veramente la nuova destra, per una larga fetta di Europa, di questo secolo.
RR
Grazie per i dati quantitativi e i link. Ho anche io l'impressione che questi partiti di destra scandinavi e olandesi siano descritti peggio di quanto meritano dalla stampa "progressista" che descrive come neonazista la loro posizione contraria all'immigrazione di massa. Il fatto che questo assassino di cui si parla fosse un loro simpatizzante tuttavia non depone a favore del partito del progresso norvegese, bisognerebbe conoscere meglio la loro situazione politica per capire bene.
E' interessante poi che in Olanda e paesi scandinavi i partiti di destra tendano ad essere liberisti (qui mi fido senza controllare) come nei Paesi anglosassoni, invece che statalisti-fascistoidi come nei Paesi mediterranei.
ultraliberista epperò xenofobo
Solo per sottolineare che liberismo è antitetico a xenofobia. Ma che il partito svedese con i tea party non ha in comune nulla.