Il sito dell'ANSA riporta che le candidature sono state bocciate per inottemperanza agli articoli 1, comma 2 e 7, comma 4 del regolamento. Trascrivo le parti rilevanti del regolamento dal sito ufficiale delle primarie del PD:
Art. 1, comma 2:
Possono partecipare in qualità di elettori e di candidati tutte le cittadine ed i cittadini italiani che al 14 ottobre abbiano compiuto sedici anni nonché, con i medesimi requisiti di età, le cittadine e i cittadini dell’Unione Europea residenti, le cittadine e i cittadini di altri Paesi in possesso di permesso di soggiorno, i quali al momento del voto dichiarino di voler partecipare al processo costituente del Partito Democratico e devolvano un contributo minimo di € 5, ridotto a € 2 per le elettrici e gli elettori che non abbiano ancora compiuto venticinque anni.
Art. 7, comma 4:
Non è ammessa la candidatura di persone notoriamente appartenenti a forze politiche o ad ispirazioni ideali non riconducibili al progetto dell’Ulivo-Partito Democratico.
Non e' chiaro il riferimento all'articolo 1 nella motivazione della decisione. Chiarissimo invece l'articolo 7: possono partecipare solo appartenenti a partiti aderenti al progetto. L'immancabile Wikipedia conferma che alla costruzione del Partito Democratico non partecipano i radicali. Per quanto riguarda l'Italia dei Valori, Di Pietro si e' detto "disposto ad entrare nel PD, ma solo in un secondo momento".
La parola "notoriamente", poi, suggerisce che potrebbe non servire nemmeno la rinuncia da parte dei candidati all'iscrizione ai rispettivi partiti. Per esempio, Pannella e' notoriamente appartenente ai radicali, quindi anche se gettasse la tessera (ammesso che ce l'abbia) potrebbe non essere ammesso.
Comunque sia, sono d'accordo con quanto sostenuto oggi dalla Bonino: la decisione di ammettere o non ammettere un candidato e' politica piu' che procedurale, e la lettura del regolamento, che lascia spazio a varie interpretazioni, sembra confermarlo.
Cosi' a occhio, pur se potrebbe essere un processo alle intenzioni, mi sembra che con la frase "i quali al momento del voto dichiarino di voler partecipare al processo costituente del Partito Democratico" sia chiaro che persone come Pannella e Di Pietro non rientrino nel corpus di elettori e/o candidati del PD. Io non sono elettore del PD, ma certo capisco che vogliano cautelarsi dalla presentazione di candidature fatte solo per disturbare, senza portare alcun tipo di contributo. Stampare due nomi in più sulle schede costa. Secondo me, l'Amazzonia ci ringrazierà per il risparmio di carta e inchiostro.