I media italiani non avevano ancora interamente assorbito l'impatto del duello coniugale in casa Berlusconi, con annesso e connesso intervento del nostro bel toseto venexian, che un'altra succulenta vicenda è apparsa per allietare le nostre esauste meningi.
Dunque, risulta che in data 1 febbraio il ministro della difesa Parisi ha fatto una relazione al Senato sulla questione della base di Vicenza. Dopo tale relazione l'onorevole Calderoli ha presentato un semplice ordine del giorno recitante 'Udite le comunicazioni del governo, le si approva'. Fin qui sembra quasi un paese normale; è vero che di solito un ordine del giorno di approvazione del governo dovrebbe venire dalla maggioranza, ma capita relativamente spesso che in politica estera il consenso sia più esteso.
A questo punto, l'incredibile accade. Primo, la maggioranza decide di votare contro l'ordine del giorno. Mi sono sforzato di guardare i giornali e di capire come si potesse giustificare un atto simile. Apparentemente le forze di maggioranza, che sulla base di Vicenza hanno litigato di brutto, si erano messe d'accordo per votare un altro odg in si richiedeva 'preso atto delle comunicazioni del governo, di dare impulso alla seconda conferenza nazionale sulle servitù militari coinvolgendo l'amministrazione centrale della Difesa, le forze armate, le Regioni e gli enti locali, al fine di arrivare a una soluzione condivisa che salvaguardi al contempo gli interessi della difesa nazionale e quelli, altrettanto legittimi, delle popolazioni locali'. Come si vede, un bel po' di aria fritta. I maggiorenti del centrosinistra sembrano aver deciso che le summenzionate fregnacce fossero incompatibili con l'approvazione della relazione del ministro, e quindi hanno dato l'ordine alle truppe parlamentari di votare contro l'odg Calderoli.
A questo punto scoppia la tempesta nel bicchier d'acqua. Alcuni esponenti della maggioranza o non capiscono o fanno finta di non capire e votano per l'odg Calderoli. Altri non si presentano proprio. Alla fine, la relazione del governo viene approvata con i voti dell'opposizione. E, come strascico comico, anche il secondo odg (quello con l'aria fritta) viene approvato, questa volta con i voti della maggioranza.
Che dire? Ci sono tante occasioni in cui dubitiamo dell'onestà e della buona fede dei nostri politici. In tante altre dubitiamo della loro preparazione culturale (di nuovo, cos'è la Consob, onorevole Gardini?). Ma ci aspettiamo che siano, come si dice in America, 'street smart', che almeno le furbizie elementari della guerriglia parlamentare le abbiano apprese. Vedere spettacoli come quello di ieri è come vedere uno studente a cui abbiamo insegnato calcolo differenziale per un semestre e che risulta non essere capace di derivare x quadro. Sul serio, era così difficile essere più intelligenti di Calderoli?
Quanto successo ieri mi sembra assolutamente privo di rilevanza e di conseguenze serie. Schermaglie di bassa tattica parlamentare, utili a smuovere le acque per qualche ora, nulla di più. L'opposizione che canta vittoria e chiede le dimissioni del governo recita, legittimamente, una parte. Il governo fa benissimo a minimizzare; anche le prime dichiarazioni di Parisi mi sono sembrate eccessive.
Andiamo oltre: assumersi la responsabilità di governare con una maggioranza tanto risicata significa anche, IMHO, mettere nel conto situazioni ben più difficili di questa. Una volta scelta questa strada, l'unica cosa sensata è tirare dritto per qualche anno, ostentando se necessario un pelo sullo stomaco da prima repubblica (tanto per non citare sempre Berlusconi...:o). Dopo 2 o 3 anni di governo, se la situazione si rivela critica, si riforma la legge elettorale e si va a casa a testa alta...