Capitani Coraggiosi

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Dove si illustrano le letture di D'Alema e Berlusconi.

Nel linguaggio corrente con la locuzione “Capitani Coraggiosi” si

designano gli imprenditori che si offrono di rilevare, rectius di salvare, imprese. Il primo ad usarla con il significato oggi in

voga fu D'Alema, nell'oramai lontano 1999, quando era capo del

governo. Con questa felice espressione intendeva esprimere il proprio

benestare a Colaninno e i suoi associati che si proponevano di

acquisire il controllo di Telecom, il monopolista italiano delle

telecomunicazioni. All'epoca, e la cosa in effetti può

apparire sorprendente considerando la paternità, l'espressione

non aveva ancora quella connotazione sarcastica che oggi tende a

prevalere. La fortunata denominazione di “Capitani Coraggiosi”

trae origine dal titolo di un libro di Kipling. Libro per i giovani secondo alcuni, libro di formazione secondo

altri; in ogni caso libro cult

dell'allora primo ministro.

Per

comodità dei lettori di nFA si riproduce la trama che

Wikipedia dà del romanzo.

 

Harvey Cheyne è

un arrogante ragazzino di quindici anni, figlio di un ricco magnate

delle ferrovie americane. Già dalla sua età ha tutto

quanto si possa desiderare (barche, carrozze private...), però

non conosce il valore della fatica e del denaro guadagnato col

sudore. Durante una traversata che lo dovrebbe portare in

Europa, il ragazzo cade dalla nave. Viene salvato da una barca di

pescatori che stava lavorando nelle vicinanze, la We're Here,

sotto la guida di Disko Troop, burbero capitano. Li impara a

conoscere e apprezzare la lealtà e la solidarietà degli

uomini di mare, uomini di poche parole ma di grande coraggio e

abilità. A poco a poco diventa parte attiva di essa, tant'è

che i marinai della goletta iniziano ad apprezzarlo e stimarlo e

nasce così uno stretto legame tra l'equipaggio...e il giovane

Harvey; così il ragazzo si ritrova ad essere felice di ricevere

10 dollari e mezzo al mese per il faticoso lavoro di pesca svolto

durante la navigazione e a gioire di ogni piccolo successo e ogni

nuova lezione. È aiutato anche da Dan, mozzo di bordo e figlio

di Disko Troop, dal quale riesce, quasi subito, ad ottenere la stima.

Il ragazzino viziato diventa così un giovane consapevole ed un

perfetto marinaio e tornato a riva sbalordirà i genitori per

la maturità acquisita in mare.

 

Di seguito si

procede ad aggiornare la trama. Per rendere più immediato il collegamento del romanzo con le recenti vicende, si apportano minimi cambiamenti di contesto e personaggi. L'ambientazione tipicamente marinara diviene sobriamente aeronautica. Per quel che riguarda i

personaggi Alitalia prende il posto di Harvey,

Colaninno quello di Disko Troop e Matteo quello di Dan, figlio di

Disko. Infine ci si è presi la libertà di tradurre il

nome della barca di Disko.

 

Alitalia è

un'arrogante impresa, controllata dallo stato. Da sempre ha avuto

tutto quanto si possa desiderare (salari elevati, ripianamento di

perdite...), però non conosce il valore della fatica e del

denaro guadagnato col sudore. Durante una traversata che la

dovrebbe portare in Europa, l'impresa cade in brutte acque e sta per fallire. Viene salvata

da una barca di imprenditori che stava lavorando nelle vicinanze, la

Eccoci, sotto la guida di Colaninno, burbero capitano. Lì

impara a conoscere e apprezzare la lealtà e la solidarietà

degli imprenditori patriottici, uomini di poche parole ma di grande

coraggio e abilità. A poco a poco diventa parte attiva di

essa, tant'è che gli imprenditori patriottici iniziano ad

apprezzarla e stimarla e nasce così uno stretto legame tra gli

imprenditori ...e Alitalia; così l'impresa ritrova ad essere

felice di ricevere 10 dollari e mezzo al mese per il faticoso lavoro

durante la navigazione aerea e a gioire di ogni piccolo successo e

ogni nuova lezione. È aiutata anche da Matteo, mozzo di bordo

e figlio di Colaninno, dal quale riesce, quasi subito, ad ottenere la

stima. L'impresa viziata diventa così un'impresa consapevole e

tornata a terra sbalordirà i suoi controllanti per la maturità

acquisita nei cieli.

 

Non è dato

sapere se Berlusconi ha letto il libro di Kipling. Sicuramente ha

letto lo stesso riassunto e lo ha letto nello stesso modo di D'Alema.

 

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Commenti

Ci sono 5 commenti

per non parlare di partito liquido

 

Effettivamente tutto sembra andare verso un grande liquido, a me non sembra mare, piuttosto reflui intestinali...

Comunque, visto che Fantozzi (il commissario, non il ragioniere) ha deciso di rendere pubblico il fatto che l'Alitalia è in vendita (Spero specifichi se è la good company o la bad company), e non è più quindi una partitella di tressette fra cari amici, rilancio l'idea che già fu di Nfa : Ce la compriamo noi l'Alitalia ? Anche perchè vende assets, non c'è dentro quell'altro gabinetto di AirOne, poi, da squalo perfetto aggiungo: poichè l'asset può essere una rotta, un aereoplano, un contratto di servizio, o un immobile, io comprerei rotta, aereo e slot, ma i piloti ed il personale di bordo me li prendo dove dico io ed al costo che dico io (ad esempio in Australia, ottimi piloti e bassi ingaggi), lasciando i cari, corporativissimi piloti, lì dove meritano (a prescindere dal sussulto di dignità, vera o presunta, tipico di chi sa di essere un walking dead man): a terra !

 

Salve,

qualcuno sa indirizzarmi nel cercare i dettagli dell'offerta CAI (contratto piloti specialmente)

sul web?

Grazie mille!

Stefano

 

Mah, tutta la viceda Alitalia la vedo meglio rappresentata da un film di Alberto Sordi: L'arte di arrangiarsi

( Rosario Scimoni, detto Sasà non crede a nulla. All'inizio è segretario

del sindaco della sua città, nonché suo nipote, ma lo tradisce su

alcuni documenti compromettenti. Poi diventa il braccio destro del

socialista Toscano. Scoppia la Prima Guerra Mondiale e lui si finge

pazzo, poi sposa una donna brutta ma molto ricca. Aderisce al fascismo

e, più tardi, al comunismo, e così via... )

 

Aveva già detto tutto il Sommo Poeta, nel suo primo disco di 40 anni fa.