L'interablogosferaitaliana sta propagando un'iniziativa che ritengo meritevole di segnalazione, la petizione per l'abolizione dei costi delle ricariche cellulari richiesta alla Commissione Europea da Andrea d'Ambra, un privato cittadino. Tutti sanno che le schede pre-pagate in italia costano 5 euro, oltre al costo del "traffico". Meno persone sanno che questa politica di prezzo e' praticata solo dalle compagnie telefoniche italiane.
Gli operatori sostengono che i 5 euro vanno a coprire i costi di effettuare la ricarica. Tuttavia, nell'era di internet, di pagamenti telematici e cosi' via e' difficile pensare che il costo di produrre un pagamento, di trasmettere un codice di convalida e salvarlo in un database (in una procudura sicuramente automatizzata) sia superiore a pochi centesimi. Come mai nessun operatore offre le ricariche a 4 euro? La tassa sulla ricarica quindi puzza di pratica collusiva. In questo sito siamo particolarmente sensibili nei confronti di questi comportamenti. Mi sono sempre chiesto cosa aspettasse l'authority antitrust ad intervenire. Ben venga dunque questa iniziativa dal basso, e speriamo porti frutto!
Io pero' non comprendo. Se di collusione si tratta, perche' la collusione avviene sulla componente fissa e non su quella variabile del prezzo?
Abbiamo discusso un po' con Michele su quale sarebbe l'equilibrio concorrenziale. Come faceva notare lui, non e' mica tanto fissa la componente, visto che il valore massimo delle schede e' il 50 euri. E comunque la collusione avviene su tutte le componenti ovviamente; e sull'esistenza di una miriade di piani notturni, diurni, per famiglie, preti, lesbiche e gay ... price discrimination all the way.