Dopo Alitalia, della cui salvezza si sta occupando Francesco Rutelli e noi attendiamo notizie, ora tocca alle Ferrovie.
Fondamentalmente vogliono almeno un paio di miliardi di euro per continuare a fornire agli italiani il loro orrendo servizio.
Regalatele a chiunque si faccia carico dei debiti. Regalarle vuol dire svenderle, lo so, perché la concessione del servizio ferroviario in Italia, se gestita da un'impresa efficiente, potrebbe fare pareggio dopo aver remunerato il capitale al 10%, ed offrire ottimo servizio. Ma è meglio regalarle che continuare a pagare le loro perdite.
Regalatele, chessò, a Japan Rail, e firmate lo stesso accordo di concessione che il governo giapponese ha con JR da decenni e decenni a questa parte. Sono certo che entro dieci anni otterremo gli stessi risultati che da cinquant'anni JR offre ai cittadini giapponesi (il 10% di remunerazione del capitale è quello dell'esperienza giapponese).
Come incentivo, suggerisco mettere sul piatto anche Alitalia, sempre gratis. Prevedo che JR la venderebbe a Singapore Airlines o chi più paghi, e con il ricavato finanzierebbe gli investimenti nelle infrastrutture ferroviarie di cui avrà necessità per far correre i treni in orario e veloci.
Finalmente, licenziate tutti questi mangia pane a sbaffo ... leggetevi i nomi e visitate il sito. Facce note, sempre le stesse, boiardi di stato o di confindustria, imbrattacartelle, quaquaraqua, incompetenti di tutti i tipi. E poi volete che l'azienda non fallisca ogni cinque anni?
mi chiedevo, è vero che le aziende di Stato italiane falliscono ogni 5 anni (non solo perchè pubbliche ma anche perchè amministrate da chi non potrebbe gestire neanche la mille lire) ma il fatto che ora stiano fallendo tutte in sincrono (le Ferrovie, l'Alitalia, le università che non riescono a pagare i bidelli) può avere a che fare con il fatto che al governo adesso c'è chi è più pronto ad allentare i cordoni della borsa o pura sfiga (o memoria corta del sottoscritto)?
Credo che anche i trucchi contabili di Tremonti, che allocava gli stessi fondi a più di un utilizzo (es. cantieri Anas e Ferrovie), c'entrino qualcosa.