'<h' . (('2') + 1) . '>'I fatti'</h' . (('2') + 1) . '>'
Di recente è montato il rete il caso riguardante le battute che il comico Daniele Luttazzi avrebbe copiato (qui un riepilogo della storia). L'accusato si è difeso (qui maggiori dettagli) sostenendo che l'inserimento di "citazioni" serve a precostituirsi una difesa in caso citazioni in giudizio: l'accusa che lui non fa satira, ma diffamazione e volgarità, cade quando viene fuori che alcune delle battute incriminate sono in realtà di celebri autori satirici. Inoltre il comico afferma di aver organizzato fin dal 2005 una caccia al tesoro tra i suoi fan premiando chi scovava più citazioni.
L'aspetto di maggior interesse, a mio avviso, riguarda la possibilità di scatenare il rumore mediatico rimanendo nell'anonimato (quindi a riparo da querele per diffamazione) e la leggerezza con cui siti anche di informazione professionale (ad es questo e questo) hanno fatto da cassa di risonanza senza degnarsi di approfondire la questione. La tentazione di darsi al linciaggio del personaggio famoso,presumibilmente colto in fallo, non è una novità ed è resa più ghiotta dal fatto che si tratta di uno dei martiri dell'editto Bulgaro. Passi pure che siti amatoriali riprendano la notizia senza verificare, ma dalle testate professionali non dovremmo attenderci qualche momento in più di riflessione per chiarire i termini della questione?
Prima di scendere in maggiore dettaglio fissiamo alcuni punti fermi:
- l'accusa più rilevante (quella che esporrebbe ad una querela per diffamazione) ossia "Il meglio di Luttazzi non è di Luttazzi" è sollevata da un video realizzato da un anonimo;
- il restante rumore mediatico è fondato su un blog che raccoglie corrispondenze di battute tra comici americani e Luttazzi e grida allo scandalo raccontando la delusione dei fan;
- non si ha notizia al momento di azioni legali per plagio riguardanti le battute in questione;
'<h' . (('3') + 1) . '>'Premessa'</h' . (('3') + 1) . '>'
Che un comico abbia fregato o meno una più battute, anche tante battute, può sembrare una questione di poco conto. Va tuttavia ricordato che per un artista, che si guadagna da vivere vendendo i frutti della propria creatività (siano essi completamente originali o rielaborazioni di materiale esistente come ad es le parodie) , un danno alla reputazione ha considerevoli risvolti economici (più che per un impiegato di banca, per intenderci). Se poi quell'artista, ha deliberatamente rinunciato alla "rendita" derivante dall'essere inserito nei circuiti televisivi, pur di rimanere libero di esprimere determinate idee e di adottare determinate forme espressive (per alcuni troppo volgari) allora la posta in gioco è ancora più alta.
'<h' . (('2') + 1) . '>'L'analisi'</h' . (('2') + 1) . '>'
Ma Luttazzi ha copiato sul serio? Dipende da cosa intendiamo per copia, ovviamente. Con una definizione opportuna anche Catullo ha copiato da Saffo, ma su un'accezione del genere del concetto di copiare, non vale la pena neanche soffermarsi.
Se vogliamo prenderci la briga di argomentare con un minimo di rigore dovremmo considerare che
- Anche battute molto simili possono costituire un prodotto artistico diverso in contesti diversi.
- Non è impossibile che diversi autori elaborino indipendentemente battute quasi identiche.
- Se anche Luttazzi avesse copiato, quanto del suo successo è dovuto alla copia?
In merito al punto 1, prendiamo un comico americano, che in un contesto specifico elabora una battuta su un uomo maturo a cui piacciono le minorenni. La battuta fa parte del monologo e si inscrive in un determinato contesto. Prendiamo un comico italiano, che parla di Berlusconi e, tra le altre cose, dice una battuta molto simile in merito all'apprezzamento di costui per le minorenni. Nel secondo caso un "pezzo" di lavoro altrui è stato utilizzato, con lievi modifiche, per arricchire un'opera differente che ha come bersaglio il politico italiano e le sue caratteristiche peculiari. Gridereste allo scandalo se in un mosaico doveste riscontrare che alcune tessere sono molto simili(al limite identiche) a quelle di altri mosaici? L'opera complessiva perde di valore perché include pezzi altrui? (ipotizziamo ovviamente che l'incidenza del "prelievo" non caratterizzi radicalmente l'opera).
In merito al punto 2 riporto un aneddoto personale. Quando l'Italia è uscita dai mondiali mi è venuta in mente la seguente battuta:
Lippi nuovo allenatore del PD.
L'ho sottoposta al sito di Luttazzi e non è stata pubblicata. Sono state pubblicate due o tre battute molto simili (ma ritenute dal curatore del sito stilisticamente migliori)
Telepatia? No, semplicemente sul sito ci sono dei temi di fondo tipo il PD inesistente, la chiesa cattolica avida e materiale, Berlusconi che è se stesso etc. Quando l'Italia è stata eliminata dai mondiali numerosi utenti hanno pensato indipendentemente alla stessa battuta. Sono state scelte le battute frasate nel modo migliore.
Lo stesso meccanismo mentale, mi aveva portato mesi prima ad elaborare la battuta (pubblicata il 27 gennaio)
D’Alema presidente del Copasir. Il Copasir perde le elezioni
Se quindi in ogni parte del mondo ci sono politici magniloquenti che non quagliano, lobbysti guerrafondai, piuttosto che scandali sessuali, non è così improbabile che due persone, che utilizzano lo stesso approccio satirico, addivengano a battute simili.
Con questi due punti, non voglio certo imbastire una difesa d'ufficio, ma solo sostenere bisognerebbe andarci più cauti: collezionare una serie (anche grande) di similitudini non è sufficiente per accusare qualcuno di aver costruito il proprio successo sul plagio. Non è infrequente che i comici meno sofisticati (ad es quelli che rimarcano le caratteristiche regionali e usano i dialetti) ripropongano barzellette popolari nel proprio repertorio. Qual è la percentuale di barzellette riciclate che possiamo accettare nel repertorio di un comico? Quante in quello di un comico famoso? Entro quali limiti due battute simili vanno considerate come varianti della stessa?
Ma il punto 3 è il più importante: se sostieni che il meglio di Luttazzi non è di Luttazzi devi poter provare che quantitativamente la stragrande maggioranza delle sue opere e in ogni caso le migliori e le più famosenon sono farina del suo sacco. Nè l'anonimo accusatore, ne i vili che gli fanno eco si sono presi la briga fare questa analisi con il dovuto rigore. Certo, hanno raccolto numerose battute simili, ma quanto pesano sul totale? Com'è calcolato il totale (incluse o escluse apparizioni TV,teatro etc). Per ogni battuta presumibilmente plagiata (o per un ragionevole campione di esse) è stato verificato se si tratta di un caso di tipo 1 (utilizzo di tessera altrui per il proprio mosaico) oppure di tipo 2 (reinvenzione indipendente)?
Neanche parliamo di un esercizio impossibile o improbo. Quasi tutta la produzione di Luttazzi si trova in libreria o su internet con poca spesa. Su youtube si trovano facilmente le apparizioni televisive. Ragionevolmente, non è necessaria più di qualche giornata di lavoro al pc per effettuare una verifica seria volta a verificare con analisi numeriche se veramente l'accusa più forte sta in piedi. E' troppo chiedere a chi accusa di effettuare delle verifiche che rendano solide le proprie argomentazioni? Oppure a chi fa vigliaccamente eco di realizzare un'inchiesta e non un linciaggio?
'<h' . (('2') + 1) . '>'Conclusioni'</h' . (('2') + 1) . '>'
Qualcuno vuole far notizia "scoprendo" che non solo Luttazzi copia, ma ha anche la faccia di culo di lamentarsi che sono gli altri a copiare. Non è mia intenzione difenderlo per partito preso (si difende da solo qui), ma solo rilevare che:
distruggere una reputazione è molto più facile che ripristinarla ex post, se accusi uno che sulla reputazione vive e che per non scendere a compromessi si fa cacciare dalla TV devi avere argomenti solidi;
trovare argomenti solidi sulla questione del chi ha copiato da chi non è banale e in ogni caso non è stato fatto finora;
perché il casino montato abbia una giustificazione occorre dimostrare che quello che credevamo fosse un autore capace si riveli in realtà un volgare plagiatore privo di talento proprio, altrimenti si tratta di molto rumore per nulla (oltre che di di un ingiusto linciaggio).
In un pezzo sulla questione, il collettivo wu ming, dopo aver scritto che considera il comico
reo non tanto di aver copiato, quanto di averlo fatto in modo ambiguo e di avere più volte eluso la questione, reagendo con vittimismo, spocchia e aggressività, conducendo una disgraziata “guerriglia” sul web e gridando a imprecisati complotti..
conclude così (grassetto mio)
Luttazzi è un artista complesso e poliedrico. Le sue mosse fanno incazzare, ma stiamo attenti a non dipingerlo come un mero parassita. Ha scritto preziosi saggi sulle regole della satira, condotto trasmissioni che hanno lasciato un segno, combattuto contro editti, ukase et similia. Comunque la si pensi, ha innovato il modo di fare satira in Italia, riscattato i primi libri di Woody Allen da pessime traduzioni risalenti agli anni ‘70 etc. A dispetto dei suoi errori, è stato indubbiamente un autore (auctor, colui che aumenta lo scibile).
Sarò di parte, ma io apprezzo la lucidità con cui la sua satira analizza la realtà politica e sociale italiana in modo molto più profondo ed esplicito rispetto al Corriere, Repubblica o il Sole24Ore. Apprezzo il coraggio di fare satira in modo libero anche a costo di venire esiliato dalla televisione. Ma soprattutto: secondo me il prodotto artistico complessivo che lui ci offre, che sia un libro o un monologo, rimane originale, anche se incorpora qualche battuta già sentita altrove.
Se infine volete un motivo valido per dedicare a questo signore tutta questa attenzione date un'occhiata qui
PS
Visto che una parte rilevante del rumore mediatico riguarda l'idea che "i fan di Luttazzi sono incazzati e delusi" ho fatto un piccolo esperimento privo ovviamente di qualsiasi pretesa di valenza statistica: La pagina di facebook luttazzi plagia piace a 280 persone (quindi un certo numero di ex-fan incazzati esiste e dissemina vari commenti in giro) ed è la prima che viene fuori quando cerchi con google, tuttavia la pagina Noi siamo con Luttazzi piace a 1278 persone mentre invece Vogliamo Luttazzi in Rai continua a piacere 31.362 persone. La rete è davvero indignata per il comico copione oppure siamo davanti all'ennesimo esempio di giornalismo cialtrone?
"La rete è davvero indignata per il comico copione oppure siamo davanti all'ennesimo esempio di giornalismo cialtrone?" Se fosse davvero indignata sarebbe meno (o più) cialtrone? Cambierebbe qualcosa?