Titoli uguali e drammatici sui giornali a riguardo del mercato dell'auto:
Auto, il Mercato Crolla a Luglio: -26% "A Rischio 650 Mila Posti di Lavoro"
Questo era il Corriere. Ma anche La Stampa non scherza:
Luglio nero per il mercato dell'auto
Più o meno lo stesso su Libero, e si potrebbe continuare.
I dati riportano la variazione percentuale delle nuove immatricolazioni a luglio 2010 in Italia rispetto a luglio 2009 e provengono dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (che tiene un archivio delle immatricolazioni; il website è qui ma i nuovi dati non sembrano esserci ancora).
In realtà i giornali citano il comunicato dell'Unrae e/o l'Anfia - Unione Nazionale Rappresentanti Veicoli Esteri e Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica. Ne riportano i lamenti, anche quelli assurdi o comunque non argomentati (come la previsione di 650 mila posti di lavoro a perdersi) e quelli un po' ridicoli (come gli effetti sulle finanze pubbliche - ma non vogliono sussidi? non li hanno appena avuti? - e soprattutto sulle emissioni di C02 - che le macchine nuove sporcano meno).
Ma non riportano l'ovvia constatazione che il crollo viene dopo un aumento di immatricolazioni nel 2009 drogato dagli incentivi alla rottamazione. Come sempre avviene in questi casi, i consumatori anticipano la domanda, che poi cade.
Ma allora perché spargere il terrore? Perché non concludere che gli incentivi alla rottamazione non servono a nulla? Perché? Eppure il comunicato Unrae accenna agli incentivi, anche se ovviamente tirando acqua al proprio mulino:
solo grazie ad un primo trimestre caratterizzato dalle immatricolazioni delle vetture ordinate sul finire del 2009 con il favore degli incentivi, il bilancio dell’intero periodo del 2010 manteneva un saldo attivo, quando già immatricolazioni e ordini del secondo trimestre evidenziavano, invece, una situazione di vera e propria crisi di mercato
Non se ne puo' più. Davvero.
Ah, dimenticavo un bel grafico con le variazioni rispetto allo stesso mese dell'anno precedente (dati tratti dal sito Anfia):
Giusto per convincersi che il calo di questi mesi oggi arriva dopo un bel salto da incentivi.
Dall'articolo su Libero:
Sembra che almeno i sindacalisti questa storia degli incentivi che non servono a nulla l'abbiano capita. Gli altri no. L'Italia è veramente un paese curioso.
OOps, non li avevo visti questi. Vorrei vedere se fosse stato Prodi a dargli gli incentivi... Stanno solo sputando sul governo.