Ex-deputato dell'Unione dei Democratici Cristiani e di Centro (UDC) che salì all'onore delle cronache nel 2007 per via di uno scandalo prima giornalistico poi giudiziario che lo vedeva protagonista di festini erotici a base di cocaina. Era il lontano 2007. Ormai ai festini erotici ci siamo abituati. Il povero Mele fu soltanto uno dei primi ad essere beccato con le mani in pasta, poi dopo di lui arrivarono altri onorevoli, governatori di regione, commissari speciali, presidenti del consiglio, preti, direttori di giornali e così via cantando. Chissà chi sarà il prossimo.
Ora Cosimo Mele - che per un paio d'anni è stato fuori dalla politica non essendo riuscito a vincere (per un pelo!) le elezioni provinciali del 2009 - si ripresenta al prossimo giro di regionali con la lista "Io Sud". Buona fortuna al buon Mele. Ma non è del suo rientro in politica che voglio parlare.
Nel 2007, in occasione dello scandalo, fui molto colpito dal modo in cui tutto venne gestito. Prima da Mele stesso che dichiarò ai giornali che lui con quelle prostitute non ci era andato a letto, le aveva solo ospitate a dormire; e che non le aveva pagate: aveva fatto loro un regalo in denaro1. Devo dire che all'epoca pensavo ci volesse una bella faccia tosta a negare l'evidenza a questo modo, ma, come dicono gli americani, little did I know! Le spiegazioni degli incontri di Bertolaso (che andava a farsi fare i massaggi di fisioterapia coi preservativi) o di Berlusconi stesso fanno apparire Mele un principiante. Ad ogni modo, non è nemmeno di questo che voglio parlare. La seconda cosa che mi colpì ovviamente fu la reazione di Cesa quando dichiarò che era necessario aumentare lo stipendio dei parlamentari in trasferta affinché potessero portarsi a Roma la moglie; perché si sa che la lontananza è come il vento. Ma non parliamo nemmeno di questo.
Quello che voglio raccontare è che oggi ho scoperto (con un notevole ritardo) qualcosa di nuovo sull'onorevole. Nel 2007, colpito dai fatti, scrissi nel mio angolino di internet un breve pezzo satirico con la ricostruzione dei fatti2. Oltre al blog, aprii anche un Cosimo Mele Fan Club su Facebook che ambiva ad avere si e no una mezza dozzina di iscritti. Oggi, facendo pulizia, scopro non solo che il fan club ha più di 500 iscritti ma che, con somma sorpresa, è stato citato con un certo orgoglio anche dallo stesso Cosimo Mele in un'intervista a Gian Antonio Stella:
mi dicono: 'Onorevole, gliel’hanno fatta...' O mi fanno l’occhiolino. Capirà, dopo aver letto come mi hanno descritto la Zenobi e la Zdrenik… Da un certo punto di vista ci avrei pure guadagnato. Pensi che su Facebook è nato perfino un club 'ammiratori di Cosimo Mele. Con 500 iscritti
A me piange un po' il cuore e non so come dirlo al nostro che il Fan Club, ecco, in realtà... Sinceramente pensavo che la locandina parlasse da sola.
Sono fatti un po' vecchiotti ma tornano d'attualità non soltanto perché torna Mele; anche perché in questi giorni, dopo l'affaire Polverini-Milioni-Panini, si parla non solo più di correttezza morale nella classe politica ma anche di competenza almeno nelle cose di base, tipo andare alla posta prima che chiuda, ecco. Accorgersi quando si viene presi per i fondelli mi sembra davvero il minimo minimo che ci si possa aspettare. Soprattutto considerando che lorsignori se c'è una cosa che sanno fare bene è proprio prenderci per i fondelli.
Note
1) Questa del regalo in denaro mi è sempre rimasta qui. È sempre stato un mio sogno andare a comprare il prosciutto al supermercato e alla cassa sbraitare: "io questo prosciutto non lo pago! però mi dica quant'è che le faccio un regalo in denaro".
2) Notare che la prima parte è frutto della mia fantasia e riferimenti a persone realmente esistite e fatti realmente accaduti è puramente casuale. La seconda parte è un estratto da un'intervista del Corriere dell'epoca.
Dunque, dove iniziare?
Mi concentro solo sulla presa per i fondelli finale, il resto dell'articolo è un pezzo di Italia ormai nota anche ai fanatici di destra che in ogni caso si bendano occhi, bocca e anche qualcos'altro.
Napolitano, ma perchè abbiamo Napolitano? Prima (giovedì e venerdì mattina) fa la voce grossa: "No al decreto sul caos liste!", sembra finalmente un Presidente con le palle, tuttavia ieri sera torna a casa con la coda fra le gambe, appena arrivato dice a sua moglie:"Ho firmato cara"....quante volte si è ripetuta questa scena negli ultimi 2 anni?
La cosa assurda e grave della situazione Italiana riguarda la ormai nota nonchalance con cui i nostri (purtroppo) politici aggirano leggi e comportamenti consoni alle mansioni che sono chiamati a svolgere. L'ultimo caso delle liste è un esempio lampante di quanto potere godano queste persone...fossi un politico, qualora mi facessero una multina per sosta in divieto o per guida in stato di ebbrezza applicherei subito il principio secondo cui "Anche io voglio il mio decreto personale, e che cavolo!"... A un certo punto mi viene da chiedere: "Non perderanno mai credibilità questi signorotti?"
Beati voi redattori che vivete lontano lontano da questo genere di nefandezze.
Spezzo una lancia a favore di Napolitano, che si riferiva chiaramente ad un decreto legge, che avrebbe modificato ANCHE nella forma (oltre che nella sostanza) le norme elettorali. Il motivo per cui il decreto ha preso la forma di un decreto "interpretativo" (anche se tutti hanno capito, compresi gli elettori del centrodestra, che in sostanza si è modificata la norma) è certamente stato la posizione del Quirinale. Mi sembra che Napolitano fosse in una posizione difficile, e si sia comportato correttamente, anche se il Governo gli ha chiaramente forzato la mano. Non avrebbe certamente potuto rifiutarsi di firmare un decreto interpretativo: se questo muti o meno la sostanza della norma non credo che sia di competenza sua deciderlo.
Federico, i redattori vivono in America, ma tu dove vivi? Già lo fanno, già lo fanno.
Verrebbe da rispondere "no", però aspettiamo i dati PDL alle regionali prossime venture e sottraiamoli a quelli delle precedenti. Dovrebbe essere la misura della credibilità persa.
Napolitano fa danni... ma in coerenza con tutta la sua storia personale, mi sembra.