"Ma come e' bravo lei, professore" diceva Paolo Villaggio/Fantozzi. E Mario Sensini, sul Corriere dell'11 Agosto, inizia l'intervista a Giulio Tremonti in stile: prima ricorda a Tremonti che nel Novembre 2006 il Corriere titolava
L'America rischia una crisi stile '29: intervista a Giulio Tremonti
e poi nota
Professore, sono passati solo otto mesi...
Tremonti naturalmente non perde l'occasione, generosamente offerta, di crogiolarsi:
[...] per tanti anni ho criticato gli
eccessi della globalizzazione, ne ho segnalato i "rischi fatali", ho
parlato di protezionismo e di colbertismo. Per tanti anni, da esperti e
saggi, sono stato considerato più o meno come un matto. Vediamo adesso
chi è stato saggio e chi esperto.
In caso il lettore accaldato (e forse anche un po' lento di cervello) non avesse notato le qualita' divinatorie del nostro saggio ed esperto ex-ministro, il giornalista provvede:
La sua analisi di allora, insomma, si è rivelata giusta.
La nuova Grande Depressione prevista da Tremonti con ben 8 (otto) mesi di anticipo per ora non e' che un blip. Dopo tutto i giornali italiani per tutta l'estate hanno parlato dell'esplosione della bolla immobiliare negli Stati Uniti come di un dato di fatto. Sara' che finalmente i capitalisti hanno inziato a vendere la corda a cui saranno impiccati? Comunque, il tasso di profitto ha una tendenza inevitabile a decrescere, si sa. Altro che Tremonti, i grandi vecchi del comunismo internazionale, loro si' che a capacita' divinatorie non scherzavano!
oltre a Tremonti, mi pare che, più che di onnipotenza, la stampa nostrana (sole24 e corriere, perlomeno, il resto non so), non ci abbia risparmiato lezioni di suprema ignoranza. Sono rimasto talmente sconcertato a leggere alcuni pezzi, che ho pensato (visto che sono in vacanza e la fantasia è forte più che mai) a una pressione di qualche venditore di case e titolo di stato, magari tra gli azionisti dei giornali di cui sopra, visto il "terrorismo giornalistico" fatto sui mercati finanziari (più che sulla bolla immobiliare in se, passata decisamente in secondo piano).
La cosa più sconcertante comunque è stata la piccola inchiesta apparsa mi pare sul corsera in cui si denunciava la facilità dell'apertura di un mutuo negli USA. Poche pratiche da sbrigare, niente ipoteche, niente patti di sangue...ma da che parte stanno?
Non dalla parte della gente, ovviamente. Cultura da paese medievale? Certo, cultura economica medievale, interessi di potenti lobbies (alle banche italiane, come a tutti i monopolisti, piace esser capaci di dare "poco credito" a prezzi alti), pregiudizi ideologici catto-comunisti ... tutto fa brodo e tutto si mischia.
Lasciami aggiungere una piccola notizia che m'ha fatto sobbalzare quando la lessi circa un mese e mezzo fa, mentre ero in vacanza in Italia.
Il Governo, credo all'interno della normativa "Bersani" sulla liberalizzazione delle estetiste e dei facchini, ha anche varato nuove disposizioni sui LIMITI AL CREDITO PERSONALE ottenibile, elevandoli leggermente. Non scherzo: in Italia si stabilisce per legge l'ammontare totale massimo di credito al consumo che un individuo puo' ricevere! Credo che sia stato elevato a circa 35mila Euro, ma non son certo di ricordare bene. Vari proponevano di elevare sostanzialmente il limite, sino a valori del tipo 100mila o piu', o (addirittura!) eliminarlo ma, sembra, il nostro Governo liberalizzatore ha deciso altrimenti: la gente avrebbe preso "troppo" a prestito dal sistema bancario. La cosa piu' allucinante e' che gli oppositori piu' veementi d'una eliminazione del vincolo di credito sono le associazioni dei consumatori italiane! Folle? Certo, ma vero.
Ovviamente, a fronte di questa follia, esistono varie maniere piu' o meno "legali" di evitare la restrizione. Sembra sia pratica comune per le banche trasformare il credito "personale" in qualcos'altro aggiungendo un codicillo o una variante procedurale al contratto standard di erogazione di credito. Altrettanto ovviamente questo fatto non solo fa crescere inutilmente costi di transazione e costi del credito, danneggiando i consumatori, ma apre la porta alle truffe. Al solito, una legislazione restrittiva e medievale crea incentivi per i trucchi e quindi per le truffe e la corruzione. C'e' da sorprenderci? No.
Se poi rifletti sul fatto che le valanghe di poveretti che continuano a scrivere papers teorici sull'inefficienza dei liberi mercati e la necessita' del socialismo tendono ad attribuire tale inefficienza alla presenza di limiti al credito ottenibile, viene proprio da ridere.