Dalle Trincee di un Ufficio del Personale

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A seguito del vivace dibattito su questo sito in margine alla Finanziaria 2007 (ed in particolare alla proposta di revisione delle aliquote fiscali), abbiamo chiesto ad amici e conoscenti lumi sulla reale situazione in Italia - i salari, i contratti di lavoro, il lavoro in nero e l'evasione. Abbiamo ricevuto - fra le altre - questa lucida testimonianza che volentieri riportiamo, come esempio dello stato di degrado sistemico in cui giace il Bel Paese e di come esso esasperi anche le sue migliori menti. L'autore e' impiegato nell'ufficio del personale di una tipica azienda italiana.

Proverò a sintetizzare i concetti che ho cercato di esprimere nei miei

email in maniera un po' confusa. Mi scuso se sarò lungo e iniziamo

dalla mia visione della realtà per ceti sociali:


OPERAI, IMPIEGATI E QUADRI DIPENDENTI. Sono le persone che

in Italia pagano le tasse e non possono sfuggire, è la vera categoria

media. Pagano le tasse perchè devono, se potessero anche loro

cercherebbero di non farlo (infatti se conviene non chiedono la

ricevuta fiscale). I redditi medi netti mensili vanno da 1000 a 2000

euro (ma questi ultimi sono veramente pochi). Chi è attorno ai 1000

euro ha la previdenza assicurata (per quello che sarà tra 30 anni....

niente è garantito) ma fa veramente fatica a tirare avanti. Se poi non

si è dipendenti ma co.co.co

allora non si ha nessuna garanzia di sicurezza sociale (puoi essere

lasciato a casa in qualsiasi momento) e la previdenza sociale (il 6% di

contributi a carico del dipendente e 12% a carico del datore di lavoro)

praticamente è un furto. Dati dal sole 24 ore: le pensioni medie lorde

annuali dei co.co.co2006 sono 1.050,00 euro ANNUII!!! DICO 1050,00 EURO ANNUI LORDI. Si è veramente in ballo degli eventi e la frase biblica del

vangelo "guardate gli uccelli del campo non chiedono niente ma

il Signore si occupa di loro"... è veramente messa in pratica da questa categoria professionale!! Sottolineo che i co.co.co o co.pro

dovrebbero essere tali solo in

certe situazioni ma ormai sono diffusissimi e spesso nascondono veri e

propri rapporti di lavoro dipendente camuffati (e convenienti al datore

di lavoro in quanto paga solo il 18% di contributi invece del 40%).


I lavoratori interinali sono dipendenti ma non hanno nesuna certezza

per il futuro in quanto lavorano poche settimane da una parte e poche

altre da un'altra finchè non trovano l'occasione per passare a tempo

indeterminato.


Tralascio i lavoratori in nero, preponderanti in edilizia e

agricoltura, e che in certi casi sono veramente alle soglie dello

schiavismo e del

caporalato.

Tralascio perchè il discorso non è più economico ma da Ministero

dell'Interno e quindi di criminalità organizzata e di immigrazione.

Negli States ne sapete più di noi...


Personalmente io prendo 1700,00 euro netti mensili ed è uno stipendio

alto per un impiegato quasi quadro. Ho acquistato un miniappartamento a

118.000 + 10.000 di spese di agenzia e notaio (10.000 solo di spese

accessorie...). Per farlo ho fatto un mutuo a 100.000 euro per 20 anni

pagando una rata mensile che è passata da 600.00 a 650,00 (con

l'innalzamento del

tus). Sono

fortunato e sto bene perchè mi rimangono 1000,00 euro netti per

bollette, mangiare e risparmi. Io non spendo molto perchè ho una vita

essenziale e posso stare tranquillo; ma se dovessi decidere di sposarmi

e avere una famiglia allora le cose cambierebbero un po' in peggio

anche se me la caverei bene lo stesso... Ma io prendo già tanto...


Mi domando come fa chi ha 1200 euro al mese, magari co.co.co ....queste persone sono veramente tante. Vediamo un esempio. Le banche concedono mutui all'80%-100% del valore

dell'immobile per un periodo massimo di 20 anni e una rata massima di

1/3 dello stipendio di un contratto a tempo indeterminato. I conti sono

presto fatti: rata massima 400 euro per 20 anni equivale ad avere circa

80.000 euro e quando gli immobili costano, senza spese accessorie, da

130.000 in su (almeno in zona Mestre a Venezia) è una

condanna. Non potrai acquistare la casa e poi se sei co.co.co,

in partenza ti è preclusa la possibilità di accedere al mutuo. Quando

vai in banca, già accendere un mutuo è un privilegio. Al sud è diverso

perchè vige l'arte dell'arrangiarsi per cui discorsi così logici e

precisi è impossibile farne... tutti gli abitanti del

sud, uno per uno, sono un'eccezione; le case

costano

meno, tutti sono disoccupati, ma tutti hanno la macchina e un posto

dove vivere. Una cosa che con le statistiche non si riesce a capire...

basta pensare che in certe provincie della Calabria ci sono quasi più

consulenti del

lavoro (quindi membri di un ordine professionale) che imprese! Non si

capisce come facciano il praticantato e per chi... se non ci sono

imprese e una concorrenza enorme... Se i tassi di disoccupazione

ufficiali fossero reali a Napoli ci sarebbe la

rivoluzione.


Ma vediamo le altre categorie:


DIRIGENTI. Sono pochissimi, stanno bene e hanno venduto la propria vita

al datore di lavoro: loro Signore e padrone. Non hanno

problemi economici e possono permettersi di pagare tutte le

tasse. Se sono managers privati devono solo stare attenti a

non urtare la suscettibilità del loro Signore e padrone; se sono

pubblici devono stare attenti ad avere un referente politico che gli

pari sempre il culo. In caso contrario: tutti a casa.


PICCOLI IMPRENDITORI E ARTIGIANI. Questa è una categoria teoricamente

tartassata fra tasse e concorrenza. Allora mettono in atto le armi di

difesa che hanno: battere meno scontrini e quindi pagare meno tasse.

Credo che non esista una persona di questa categoria che non evada le

tasse, anche perchè le norme sono così incasinate che riuscire a

pagarle tutte è un'impresa titanica. Qualcosina rimane sempre fuori. Se

conoscete un'appartenente a questa categoria che paghi tutte le imposte

allora o è un masochista dedito al fallimento della sua attività o una

persona da segnalare al premio Nobel. E non sto esagerando! Pochi anni

fa i gioiellieri denunciavano un reddito annuo medio di nove milioni di

lire e si sa che i gioiellieri sono poveri....

Lo Stato ha cercato di

mettere un freno a tutto ciò inserendo gli studi di settore. L'idea è

che chi è sotto agli studi di settore deve giustificarsi al fisco. Ma:

- gli studi di settore sono sempre delle medie, che se anche fatte

bene, sono medie... come si fa a far pagare le tasse in base ad un

reddito medio presunto, è giustizia questa?

- Chi evade tanto si adegua allo studio di settore consentito e così continua a guadagnarci...;

- Chi sta sotto allo studio di settore e veramente fa la fame o chiude

o va in commissione tributaria dove probabilmente la spunta, ma la sua

attività economica la chiuderà comunque per fame.

Fra parentesi, la Finanza non so proprio cosa ci stia a fare. Ora che

ho conosciuto parecchi finanzieri mi devono spiegare solo questo:

perchè sono all'80% pugliesi? Stesso fenomeno dell'Alitalia dove sono

tutti romani. Incredibile!!! Probabilmente qualche Human Resources

Manager ha abbinato la professionalità alle regioni: teoria economica

interessante.... Comunque gli artigiani devono guadagnare e risparmiare

il più possibile perchè con quello che denunciano avranno una pensione

da fame...


PROFESSIONISTI. Probabilmente sono quelli che stanno meglio, pagano

quanto vogliono di tasse e se proprio si sentono oppressi alzano i

tariffari o il loro cartello. Bersani ha cercato di mettere un po' di concorrenza ma avete visto il casino che hanno tirato sù? D'altra parte

dicono: "noi siamo l'intelligenza del Paese, lo Stato non ci da niente,

ma anzi ci ha fatto fare anni di praticantato e decenni di aggiornamento forzato, lavoriamo tanto con rischio d'impresa sul

groppone, sfamiamo i dipendenti: possiamo almeno essere ricchi senza

tante storie?" Insomma hanno sgobbato tanto per avere una rendita di

posizione sul mercato e ora non vogliono perderla... non hanno problemi

di previdenza nel senso che hanno le loro casse e in genere lavorano,

spremendo i clienti, finchè il figlio non prosegue l'onorata attività

del padre o "tirano le cuoia".


GRANDI IMPRENDITORI. Sono le eminenze grigie italiane, quelle che veramente fanno la vita del Paese, il

bello e cattivo tempo. Sono

pochi

ma hanno tutti gli strumenti finanziari per cercare di pagare meno

tasse o andare nei paradisi fiscali. Se proprio butta male "scendono in

campo" (quello politico) o sovvenzionano qualche referente politico. Se

facciamo i nomi dei 20 maggiori imprenditori italiani facciamo la quota

di maggioranza della borsa italiana.

Ricordando l'assunto della

concorrenza perfetta secondo cui esistono tanti piccoli attori di un

sistema, senza che ci sia qualcuno in grado di influenzarlo, mi rendo

conto di quanto in Italia siamo all'oligarchia. Beppe Grillo nel suo

blog (vi consiglio di vederlo ogni tanto) faceva notare come gli

amministratori delle grandi società siano sempre gli stessi. Io dico:

Agnelli, vabbè, può andare. Ma Provera, De Benedetti, Della Valle,

Geronzi, Berlusconi... ma da dove saltano fuori? Voi che siete menti

più illuminate di me potete spiegarmelo, per favore? Voi che siete

economisti mi spiegate da dove salta

fuori Matteo Arpe' Amministratore Delegato di Capitalia? Mi spiegate

quale mente eccelsa sia? E i figli di Berlusconi? Piersilvio e Marina

devono essere delle menti eccelse se il fior fiore degli imprenditori

italiani li onorano e li corteggiano. E anche Rossi. Deve essere l'unico

economista-giurista con il cervello presente in Italia (scusate non

vorrei offendervi) se solo lui può salvare la FIGC e la Telecom. Sono

tutte persone che, immagino, abbiano una grande professionalità e di

fronte ai quali noi poveri laureati a Ca' Foscari non possiamo che

inchinarci per rendergli omaggio. Queste sono le persone che reggono le

sorti dell'industria e dell'economia italiana. Pochi mesi fa Licio

Gelli disse che il piano della P2 non era mai stato così vicino ad

avverarsi come in quel periodo. Cosa voleva dire?


In generale è da segnalare solo una cosa: sembra si sia invertita

la logica. L'economia non è più il mezzo che organizza le risorse

scarse per raggiungere i fini determinati dai politici, ma i politici

sono il mezzo per raggiungere i fini stabiliti dagli imprenditori. Interessante teoria, no?


POLITICI. Ce ne sono di tutti i colori e di tutti i gusti. Alla

fragola, al limone, al caffè, gommosi, duri, solidi, liquidi... se poi

non ne trovi uno di tuo gusto, diglielo. Vedrai che lui si trasformerà

per te!!! Non ne faccio una carrellata sennò faccio notte ma... solo

alcune incongruità:


- i privati non possono più avere i co.co.co

e i politici hanno lasciato che l'amministrazione pubblica (che loro gestiscono) ne possa avere;


- vogliono innalzare le pensioni a 65 anni e a loro basta fare una legge e ottengono la pensione;


- in Italia si discute dei diritti delle coppie di fatto e loro,

assieme ai giornalisti, hanno la reversivbilità della pensione per la

convivente non sposata;


- si sono aumentati lo stipendio del 4% perchè c'e' austerity, ma solo per gli altri;


- hanno votato l'indulto: qualcuno per far vedere che è veramente amico del

Vaticano, qualcun'altro

perchè così la coalizione non va in pezzi e qualcun'altro ancora perchè

uno sconto di pena di 3 anni in tasca presto o tardi fa sempre comodo.

Certo non sono d'esempio per nessuno e per questo inaffidabili. Se

qualcuno si salva c'e' il compagno di partito che ci pensa a fargli

fare la figura da culo... Forse tangentopoli ha avuto la grossa colpa

di aver scoperchiato tante nefandezze che da allora sono considerate

normali tanto da assumere il rango di situazione sociale accettata, di

situazione predestinata. In questi anni i politci hanno fatto, più o

meno, quello che hanno voluto senza una generale indignazione. Tutto

nel silenzio popolare. Tutto ciò perchè se i cittadini iniziano a

considerare la politica come una cosa sporca è normale che accettino

l'idea e non si indignino se i

politici si sporcano e sono sporchi. C'e' una sorta di legalizzazione

della politica corrotta.


DOPO QUESTA CARTOLINA CHE CONSIDERAZIONI FARE?

- Che tutti cercano di spremere il vicino senza accorgersi che così si

impoverisce tutta la società e si creano delle tensioni sociali che si

ritorcono anche su se stessi. Forse il problema di fondo è l'avidità umana che in Italia porta alla disonestà. Nei Paesi anglossassoni,

culturalmente, l'onestà è considerata tale se rispetta le regole dello

Stato. In Italia l'onestà ha una accezione più cattolica. Voglio dire,

essa è tale se rispetta le regole poste dal Signore e poichè io, uomo,

sono fatto ad immagine e somiglianza del Signore mi creo la mia onestà su misura. Sarò blasfemo ma mi sembra sia così...


- Che il problema non sono i quattro soldi da redistribuire con una

Finanziaria ma il sistema dei valori del Paese che è a pezzi. E per

questo male la cura non è da ricercare nei modelli economici ma più in

generale nel sistema culturale del Paese.


- Che il problema non è legiferare o fare nuovi modelli economici

(magari basati su statistiche fasulle che non contemplano il nero) ma

far rispettare le regole che ci sono già.


P.S. Questo è tutto. Infine se qualcuno conosce Tremonti gli chieda perchè:

+ ha detassato le plusvalenze. Che sono arrichimenti notevoli (vedi

immobiliaristi) e spesso senza un motivo economico degno di tutela;

+ perchè il mio povero conto corrente deve essere tassato al 27% (e il

conto corrente ce l'hanno quasi tutti); i titoli tassati al 12,50%

(quando l'80% dei titoli è detenuto dal 10% di famiglie ricche) e il lavoro deve scontare un'aliquota minima IRPEF del 23%?

+ perchè per comprarmi una casa non dovrei fare una rapina in banca; se

viene bene me ne compro tre di case e risparmio 20 anni di mutuo e di

lavoro. Se mi beccano, con la velocità della giustizia italiana e

l'indulto me la caverei in due giorni. E mi terrei le case.

+ perchè devo pagare subito le multe e le tasse se poi posso trovare

1000 cavilli, andare in commissione tributaria anche se ho torto

marcio, andare in corte costituzionale, utilizzare il condono, avere l'indulto e nel frattempo farmi nullatenente?


Dopo tutto questo, che dire? ...Credo di star proprio invecchiando.

 

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Commenti

Ci sono 1 commenti

Commento lapidario e semi-serio:

Il guaio grosso della penisola è che l'unità politica d'Italia l'hanno fatta i Savoia, mentre l'unità morale l'hanno fatta i Borbone.....