Dati e Meta-dati

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Il film e' un documentario sulle informazioni che Ed Snowden, un analista informatico che lavorava per una societa' che a sua volta lavorava per i servizi segreti USA,  ha fornito a vari giornali nel corso della primavera del 2013. Queste informazioni  riguardavano vari programmi di raccolta dati generalizzata in atto alla National Security Agency (NSA) negli Stati Uniti e ad altri simili organizzazioni facenti capo ai servizi segreti di varie democrazie occidentali. 

Titolo: Citizenfour

Regista: Laura Poitras
2014

Il documentario e' centrato essenzialmente su Ed Snowden a Hong Kong, ripreso nella sua stanza d'albergo mentre parla al giornalista del Guardian Glenn Greenwald e ad un suo collega. E' fatto molto bene. Si e' travolti dall'eccitazione, la paura, la tensione, dei presenti, la loro coscienza di essere al centro di un evento storico. Snowden appare lucido, affascinante, un po' narcisista (ci sono varie scene divertenti in cui si preoccupa di come i suoi capelli appaiono in video). Si e' sorpresi dalla dimensione dell'affaire, di come sia possibile che in un paese come gli Stati Uniti la NSA possa raccogliere dati su ogni cittadino senza nessuna presunzione di collegamento ad alcuna attivita' criminale. Si e' indignati di fronte al video che documenta come il Director of National Intelligence, James Clapper, menta indisturbato al Senato (e' ancora al suo posto) sulla raccolta dati in atto presso la NSA. Si ride cinicamente di fronte al video del Presidente Obama che dichiara che lui stava gia' operando perche' la NSA tornasse a rigare diritto e che le rivelazioni di Snowden fanno solo confusione e gli incasinano il lavoro. Si e' un po' disorientati dalla mancanza di organizzazione dell'operazione quando Snowden e Greenwald decidono di rilvelare il nome di Snowden senza (almeno apparentemente) prepararne la fuga che poi (apparentemente) avviene in modo rocambolesco. 

Col nascondiglio all'ambasciata dell'Ecuador, l'intervento di Julian Assange, il padre di wikileaks, e il viaggio in Russia finisce essenzialmente il reportage - cioe' non si hanno piu' immagini. Chi volesse seguire la storia ad oggi puo' farlo qui.

Il film e' predicato sull'ipotesi che un paese che raccolga segretamente e indiscriminatamente (e per di piu', con ogni probabilita', illegalmente ed incostituzionalmente) informazioni private , come rivelato da Snowden per gli Stati Uniti, abbia tendenze fortemente autocratiche. Mi pare un'ipotesi ragionevolmente fondata storicamente. Soprattutto in considerazione del fatto che la raccolta dati non e' avvenuta, a quando si comprende, come risultato piu' o meno inevitabile delle capacita' tecnologiche sviluppate da NSA per raccogliere e controllare informazioni di carattere criminale e terroristico. Il progetto rivelato da Snowden richiede lo sviluppo cosciente e determinato di nuovo software, di nuovo hardware, di costruzioni fisiche in grado di contenere i computer in cui l'informazione rimane in storage, di rapporti e accordi specifici di scambio di informazioni con servizi segreti di altri paesi, e cosi' via, con anche, credo, notevoli costi.

Mi vengono in mente due esempi storici riguardo ai quali ho letto recentemente. Il primo e' il caso della Stasi, il servizio segreto della Germania Est, che ascoltava conversazioni private di un largo numero di cittadini. Il bellissimo film, The Life of Others, racconta una di queste storie in modo interessante e poetico (ma non documentario). Il secondo e' il caso, forse meno conosciuto, del tentativo della Curia Milanese, nel Rinascimento, di controllare i fedeli attraverso la aggregazione delle informazioni raccolte in confessione. I dettagli sono raccolti e discussi nell'interessantissimo libro di Wietse de Boer , tradotto in italiano come La Conquista dell'Anima. In entrambi i casi le tendenze autocratiche dietro alla raccolta delle informazioni sono evidenti e manifeste (anche se immagino che interpretazioni diverse siano possibili nel secondo caso). 

Mi viene in mente naturalmente anche un caso di attualita' italiana, lo scandalo Telecom-Sismi che ebbe grande eco nel paese a partire dal 2006 per alcuni anni. Questo caso pero' sembra piu' un caso di spionaggio classico, in cui servizi segreti in contatto con dirigenti di una societa' privata su accordano per effettuare intercettazioni illegali di personaggi della politica e/o personaggi privati di fama e quindi in qualche modo potenzialmente ricattabili.

Da quanto ho compreso il caso NSA, cosi' come rivelato da Snowden, e' qualitativamente diverso dal controllo capillare operato dalla Stasi in Germania Est (e dal controllo delle anime che ne e' una estremizzazione) ma anche  dal semplice spionaggio illegale operato dal Sismi attraverso Telecom. Forse e' una via di mezzo. E' chiaro che raccogliere informazioni riguardo a tutti/molti cittadini ha un enorme valore, non solo immediato ma soprattutto iperche' puo' essere esercitato in futuro qualora sia utile farlo (option value, dicono gli economisti). Ma resta poco chiaro vedendo il film che tipo di informazioni la NSA stava raccogliendo. Certamente meta-dati, cioe' ad esempio informazioni sul network di rapporti di molti individui (con chi scambiano mail, telefonate, messaggi, etc.). Ma si parla anche ad esempio di posizionamento e movimenti attraverso gps. La questione fondamentale ovviamente e' quella dell'accesso al contenuto di conversazioni telefoniche, email, messaggi, etc. Puo' NSA accedere a queste informezioni, nel senso che le ha raccolte in qualche modo o forma? Il fatto che per accedervi necessiti, da un punto di vista legale, di una qualche procedura di approvazione del sistema giudiziario mi pare relativamente irrilevante visto che il programma di raccolta era apparentemente segreto e coscientemente nascosto al Congresso. Se la risposta e' no, e NSA ha raccolto solo meta-dati, utili per selezionare a quali dati richiedere accesso alle compagnie di telecomunicazioni e/o al sistema giudiziario, allora e' tutto abbastanza un fuoco di paglia. Come dicevo non si capisce dal film (anche a credervi senza riserve) e non si capisce da una breve ricerca interenet sulla questione (almeno non si capisce se si hanno le minime cognizioni su queste cose che ho io). In un certo senso la questione e' la seguente: se da una ricerca sui meta-dati NSA decidesse che per ragioni di sicurezza nazionale fosse necessario accedere alle comunicazioni del signor X, come  fa? Gli mette una (versione sofisticata di una) cimice nel telefono, come una volta? In altre parole NSA puo' accedere alle comunicazioni del signor X solo dal momento in cui decide di volerlo controllare, oppure ha accesso a sue conversazioni passate raccolte da qualche parte? Nel primo caso mi fido abbastanza dei sistemi di controllo giuridici degli Stati Uniti. Casi di abuso ci saranno sempre, ovviamente, ma purtroppo questi sono connaturati all'esistenza dei servizi segreti. Se invece i dati sono gia' raccolti allora la possibilita' di abuso e' tale e tanta (specie se il Congresso non e' a conoscenza del programma) da far paura. 

Per uno come me, tecnologicamente analfabeta, il film e' interessante perche' costringe a pensare a questioni complesse e tendenzialmente misteriose ma ovviamente rilevanti. Ovviamente il film crea piu' domande che risposte, ma questo e' naturale ed anche sano.

Una nota conclusiva: la protezione di quelli che qui si chiamano "whistle-blower", cioe' di coloro che decidono di rendere pubbliche pratiche illegali delle organizzazioni (pubbliche o private) in cui lavorano, e' una funzione importantissima, direi necessaria, di un sistema legale che favorisca il  buon funzionamento delle istituzioni; cosi' come la protezioni delle fonti e' necessaria per una stampa libera, che a sua volta favorisce il buon funzionamento delle istituzioni. La decisione del Dipartimento di Giustizia americano di utilizzare l'Espionage Act, che essenzialmente e' un modo di cancellare la protezione ai whistle-blower in casi di spionaggio e' estremamemente discutibile. E' possibile che lo abbia portato ex-post ad un accordo di protezione con la Russia e quindi addirittura ad un reale atto di spionaggio. Su questo tema le ultime puntate di Newsroom, un bel programma HBO, sono divertenti ed interessanti (anche se il programma, ormai alla terza stagione, sta perdendo smalto, come spesso accade). 

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