«I dibattiti
parlamentari e i dati relativi alle votazioni - spiega Bertinotti -
sono pubblici e resi noti attraverso i resoconti della Camera ma quello
che qui è stato denunciato, nel caso venisse accertato, lo troverei
deplorevole intervenendo sulle libere scelte dei deputati che sono
tutti egualmente morali».
La frase non ha struttura grammaticale corretta (ancora una volta, "chi parla male pensa male"). Ma soprattutto denota la visione che Bertinotti (sbaglio a pensare che questa sia visione abbastanza generale tra i deputati?) ha della democrazia rappresentativa: I dibattiti parlamentari sono pubblici, per l'amor di Dio, ma sarebbe "deplorevole" se gli elettori potessero davvero nei fatti venire a conoscere come i propri rappresentanti hanno votato; potrebbero in seguito ritenerli responsabili di legislazioni che gli elettori stessi non hanno gradito.
Bertinotti teorizza il diritto (in pratica, non in principio, ai principi ci teniamo noi!) del politico a nascondere i propri comportamenti (non solo la propria vita privata, ma i propri comportamenti "nell'esercizio delle funzioni") agli elettori.
La difesa del diritto a nascondere agli elettori il proprio voto in aula e' classificato come difesa delle "libere scelte" dei deputati: Libera scelta di sottrarsi alla responsibilita' individuale. Roba allucinante.
Ma non e' finita qui, la chiusura e' spettacolare. Dice Bertinotti che il voto di un deputato e' sempre e comunque "morale" ("egualmente", cioe' qualunque esso sia - il voto - e il deputato). Da dove proviene la teoria della "moralita'" sempre e comunque? Vale davvero per tutti? O solo per quei deputati che, ottemperando alle decisioni del Partito, manifestano in se stessi l'incarnazione del determinismo storico e della superiorita' morale della classe operaia?
"Coraggio" dice Fiorello La Guardia, un giorno anche voi avrete campagne elettorali in cui si discutera' la storia di voto dei deputati e senatori nelle passate legislazioni. Anche voi un giorno vi libererete da politici/burocrati arroganti, ignoranti, moralmente disgustosi.
Sai qual è il sito? Mi piacerebbe vedere come hanno votato i nostri rappresentanti, e in più credo dovremmo pubblicizzarlo al massimo.