Le domande sorgono da una semplice considerazione. Secondo questo documento della Ragioneria Generale (si vedano la figura 3 a pagina 10 e la Tavola 3 a pagina 27) la spesa italiana per la difesa è più o meno in linea con la media europea e si colloca normalmente tra l'1% e l'1,5% del PIL. Una spesa addizionale di 18 miliardi quindi rappresenterebbe, a occhio e croce, un raddoppio del bilancio della difesa, se attuato in un singolo anno. Pare cosa abbastanza improbabile, per cui sorge qualche dubbio o sull'entità effettiva della spesa o sul periodo temporale su cui si svolge.
Ho cercato di trovare le fonti originarie per valutare quale è effettivamente la spesa per gli F-35 e su quanti anni essa è programmata. Purtroppo non le ho trovate. Le fonti secondarie mi paiono un po' confuse. In questo articolo del Fatto del mese scorso si parla di una spesa di 16 miliardi (come ha fatto a crescere di due miliardi in meno di un mese?). Sul sito pacifista Disarmiamoli.org si parla di una spesa aggiuntiva di 15 miliardi (oltre a 1,5 già spesi, ma su quelli già spesi non possiam far nulla, giusto?) ma mi confonde affermando che ''il Governo tiene bloccata da tempo (almeno dalla fine 2009) la decisione definitiva di acquisto.'' Sembrerebbe quindi che, almeno nel bilancio 2012, tale spesa non appaia. Nel 2009 il sito pacifista peacelink parlava di 13 miliardi.
Puoi per favore fare chiarezza su questa cifra? Come sono stati stimati i 18 milardi? Quali documenti ufficiali dobbiamo guardare?
Passiamo ora al periodo temporale. Anche qui non ho trovato le fonti originarie. Un articolo apparso su Virgilio Economia nel 2010 parla dello '' stanziamento, da qui al 2026, di oltre 15 miliardi di euro per l'acquisto di ben 131 aerei F35 Joint Strike Fighter. Il Parlamento con la prossima Finanziaria stanzierà circa 472 milioni di euro per il 2011, cifra che dovrà più che raddoppiare negli anni successivi stando al programma di spesa.'' Secondo questo articolo, che pare tratto dalla campagna di Sbilanciamoci.org contro l'acquisto di questi aerei, quindi la spesa per il 2011 è meno di mezzo miliardo di euro. Se effettivamente raddoppierà nel 2012 sarà circa un miliardo. I 18 miliardi, pare, vengono spesi in un arco di tempo assai lungo, dal 2011 al 2026. In modo simile, Enrico Piovesana di Peacereporter, in un articolo che pare scritto nel 2009, ci informa che il programma del ministro La Russa ''prevede l'acquisto di 131 caccia-bombardieri da attacco F-35 Lightning II nell'arco dei prossimi diciotto anni. Spesa complessiva: oltre 13 miliardi di euro.''.
Ripeto, queste sono fonti secondarie e delle quali non sono in grado di giudicare l'affidabilità. Puoi per favore segnalarci i documenti ufficiali in cui si descrive l'arco temporale su cui si snoda la spesa dei 18 miliardi? Sarebbe interessante avere sia i preventivi sia, dato che il provvedimento pare essere del 2009, i consuntivi sulle spese effettive che si sono effettuate nel 2010 e nel 2011.
Tengo a precisare che non ho alcuna particolare posizione riguardo alla spesa per cacciabombardieri. Sono ignorante di tecnologia militare e di politica internazionale, per cui non so se questa spesa sia o meno una buona idea. Essendo tendenzialmente pacifista e tendenzialmente in favore della riduzione della spesa pubblica, sono favorevole alla riduzione delle spese militari, ma questo è un punto che lascerò discutere a chi sa più di me.
Ho però una posizione estremamente chiara riguardo al prendere in giro gli elettori e usare trucchi contabili. Sono cose che non si fanno, punto e basta. Ora, caro Massimo, nel tuo articolo hai presentato la riduzione della spesa per cacciabombardieri come alternativa concreta alla manovra appena approvata dal governo Monti. Ti rendi conto, immagino, che fa una grande differenza se questi 18 miliardi (se 18 sono) vengono risparmiati nel 2012-2013 oppure da qui al 2026. Nel primo caso l'alternativa proposta è reale, nel secondo, beh, è fumo negli occhi. In effetti, è esattamente il tipo di trucchetti che usava il governo precedente e che ci hanno portato alla crisi attuale. Spero quindi non sia così.
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione e resto in attesa di una risposta.
Le cose sono ancora più complesse. L'Italia ha partecipato allo sviluppo di questi aerei investendo dei soldi e inserendo aziende italiane tra i fornitori. Ecco un estratto del sito della Lockheed:
The Italian government is participating in the F-35 program as a Level 2 Partner in the System Development and Demonstration (SDD) phase and signed the Production, Sustainment and Follow-On Development (PSFD) phase. Over the life of the SDD phase, Italy will contribute approximately $1 billion to the F-35 program.
Partners
As an F-35 partner, Italian industry will have the opportunity to supply parts and systems, as well as influence the aircraft’s design and capabilities. More than twenty Italian companies (the vast majority of the Italian defense industry) are involved in the development and production phase of the program: Alenia Aeronautica, Galileo Avionica, Selex Communications, Datamat and Otomelara of Finmeccanica and other non Finmeccanica’s companies such as Aerea and Piaggio.
Lavoravo per un'azienda del settore è personalmente abolirei questo genere di spese folli, tuttavia bisogna essere ben consci delle conseguenze.
Ad esempio: se non ordini i 131 aerei alle Lockheed loro magari non ordineranno più le ali degli stessi alla Alenia.
E' un giro di interessi complesso (che non mi piace) ma anche per abolirlo bisogna capire come funziona nei dettagli.
Avremmmo avuto un governo di ritardati ma nemmeno loro buttavano i miliardi dalla finestra, se hanno fatto questo contratto ci sono delle motivazioni che vanno valutate.
In alcuni contratti sospetto sarebbe il caso le valutasse un GIP :-)
PS
Adesso cerco le modalità di pagamento
Qui qualche altro dato che spiega come l'investimento sia complesso.
Dove si indica anche la cifra dell'investimento e le modalità di pagamento:
Italy has committed $1.03 billion to the JSF system development and demonstration phase, spread over 11 fiscal years from 2002 to 2012, corresponding to a 4.1% overall contribution to the programme. "Putting together the already signed contract and the commitments obtained for work by the around 20 Italian major companies involved in the JSF development and low-rate initial production phases, we have almost covered our investments in the programme in about four years since Italy's government joining," says Forcieri.
Se non erro, della questione F-35 si è discusso in altri paesi, non solo in Italia, e più o meno negli stessi termini. Il problema sostanziale, più dei subappalti alle aziende italiane (che ovviamente sono un beneficio privato, e difficilmente copriranno la spesa) è che l'acquisto di questi aerei è una sorta di impegno "politico" nei confronti degli alleati, nel senso che copre i costi p.es. di ricerca e sviluppo. Però l'Italia ha il "vantaggio" di essere notoriamente a rischio default, quindi potrebbe tranquillamente imboscarsi senza grosse conseguenze.