Voglio essere il primo, così da essere ricordato negli annali del nuovo anno (o di uno dei prossimi) come Nouriel Roubini è ricordato in quelli del 2008. La crisi finirà!Il Dow tornerà a 12.000.
Cosìcome Nouriel prevedeva l’implosione dell’economia mentre tutti ballavano allegramente sulla bolla, io prevedo l’esplosione della crescita dell’economia mentre tutti si strappano i capelli per la crisi.
Così come Nouriel alla domanda “quando?” rispondeva “presto”, così faccio io, “presto”.
Ed ora le argomentazioni, nella forma di una “top ten” (come i cultori di David Letterman sanno, le liste “top ten” vanno dal dieci all’uno e non viceversa).
Le top ten reasons per cui la crisi finirà, presto, sono:
10) Il 30 Dicembre tutti erano a sciare in Alto Adige e nemmeno una telefonata alle Agenzie di Soggiorno dell’autorità suprema (il più giustizialista PM di Bozen -quello noto perché chiude alberghi a piacimento senza ragioni, per il gusto di farlo), e per giunta in lingua tedesca, è riuscita a procurarmi un posto in un albergo qualunque.
9) La pescheria Claudio (la “pescheria dei milanesi” – ricchi) ieri nel primo pomeriggio aveva già finito il sashimi, a 13 Euro la vaschettina (si, perché lo marinano qui a Milano il sashimi, che sennò le signore non lo mangiano).
8) A Napoli ieri tutti hanno fatto i botti e si sono sparati come ogni anno. E costano i fuochi.
7) I mercati sono saliti gli ultimi giorni dell'anno. I traders erano tutti contenti. Forse erano contenti che l’annus horribilis era finito – loro sono anime semplici. Ma comunque si sono rappacificati.
6) Da ottobre a oggi ho usato liberamente il Bancomat, e non è mai apparso Hank Paulson a dire “Sorry Sir, no more money – come back next year”.
5) Mentre scrivo questo post, mia moglie si astrae dal noiosissimo Concerto Austro-Ungarico per chiedermi “cosa scrivi?”. Io rispondo “un post per Noise sulla crisi”; e lei di botto “quale crisi?” E non scherza, non scherza.
4) Il volume delle case in vendita è aumentato parecchio, a New York come a Milano, ma i prezzi non accennano a scendere, se non minimamente.
3) Finiscono sempre le crisi, finiscono sempre. E ricominciano dopo un po'. Questo è il business cycle, baby!
2) Una crisi finanziaria è ben poca cosa per “colui che alza gli oceani”. Nessun problema ragazzi, ci pensa Obama. A breve nuoteremo nei dollari stampati dal capo di Giorgio. Per non parlare dei ponti: se ne progetta già uno tra Washington Square e Houston così che i niuiorchini doc possano attraversare la città indistrurbati dai cafoni del New Jersey che si ubriacano su Bleecker.
Ma la ragione numero uno per cui la crisi finirà, presto, è
1) Non ne possiamo più di Nouriel Roubini e Paul Krugman, della stampa che piange la povertà, dell’Istat che dimentica l’evasione per produrre dati da cui concludere che il Sud e i lavoratori autonomi non arrivano alla fine del mese, dell’ipocrisia del Papa che chiede la fine del precariato ma chiama “volontari” i suoi precari, ..... Non ne possiamo piu'. Ci sarà pure un po' di giustizia a questo mondo; dovrà pur finire!!!
Buon anno a tutti i nostri lettori! Che sono intelligenti e sanno distinguere i divertissment vacanzieri dai consigli per gli acquisti.
Divertissment o meno, sono d'accordo.
Del resto, è impossibile ritenere che le crisi siano perenni, che le signore della buona società milanese ardiscano toccare il sashimi marinato altrove, che Paul Krugman rinunci alle sue esternazioni dalle uova d'oro, che i festeggiamenti partenopei possano prescindere dalla consueta vittima sacrificale o ....... che il Sole ruoti intorno alla Terra (oddio, magari in Vaticano qualcuno .....)
Ma soprattutto, davvero hai dovuto rinunciare - senza nemmeno le impellenti ragioni famigliari di Michele .... :-) - alla tua sana razione in vena di dolomia d.o.c.?
Ebbene si'. Ho dovuto rinunciare. In difesa della Dolomia e del PM che ha gentilmente telefonato per me, pero', io sono la persona meno organizzata del mondo. E veramente ho telefonato il 30 e avevo solo due giorni, e ... Insomma... Bravo Pirla, dicono a Milano.