Il giornalista del Corriere della Sera, Lorenzo Salvia, chiede se l'innalzamento del limite potrebbe avere l'effetto di aumentare gli incidenti. Così risponde il senatore Mura:
No, perché i pericoli maggiori ci sono quando sulla stessa strada qualcuno va piano e qualcuno va forte. Alzando il limite e grazie all'utilizzo dei cruise control che fissano la velocità di crociera avremmo un flusso costante che fa risparmiare tempo ed aumentare la sicurezza.
Non so neppure da dove cominciare. Me lo immagino il senatore Mura che col suo SUV nuovo di pacca (si guadagna bene in senato, mica noccioline) mette il cruise a 130, si piazza in corsia di sorpasso e si massaggia il piede destro che tanto non serve tenerlo sull'acceleratore. Poi all'improvviso eccola lì, la maledetta Panda 750 CL verdolina (si, è stata la mia prima macchina, embé?) che osa sorpassare un autoarticolato a soli 120 all'ora e costringe il senatore a rimettere i piedi sui comandi senza manco il tempo di rinfilarsi i mocassini! Che rabbia! Gli strombazza il senatore alla Panda (si, lo so, si scrive le strombazza e non si ripete l'oggetto ma adesso mi viene così), gli si piazza ai canonici 75 centimetri che definiscono il concetto di "distanza di sicurezza" in Italia (il rappresentate dovrà pur rappresentare i rappresentati!), gli fa gli abbaglianti, ma niente, l'infame pandista verdolino vuol finire il sorpasso in sicurezza e rientrare nella corsia di destra senza manovre brusche e senza tagliare la strada a nessuno.
Ci riesce, eroicamente. A quel punto il senatore rimette il cruise, sorpassa la Panda mandando in culo il conducente, e arriva a casa ancora livido di rabbia. Sbatte la porta, va di corsa di sopra nel suo studio, prende carta e penna e verga l'emendamento. Poi chiama Stiffoni e gli chiede se vuole presentare con lui un emendamento per rendere il traffico più scorrevole, che le proposte sembrano piu' serie se le si avanzano in due. Sta invitando la lepre a correre, perché Stiffoni, pure lui con la macchina nuova col cruise, è incazzato nero che è arrivato a casa alle 19:05 anziché alle 19 perché c'era un pulmino di suore in autostrada che gli si è piazzato in terza corsia a 110 superando un interminabile convoglio militare che a sua volta stava superando a 100 un interminabile convoglio di autoarticolati che procedeva a 90. Certo, dice Stiffoni, vietiamo la circolazione diurna dei convogli militari!
Macché, dice Mura, non immischiamoci negli affari di La Russa, per carità. Hai ragione, rettifica Stiffoni, vietiamo la circolazione delle suore! No, sobbalza Mura, sei pazzo? Quelle annaffiano la radice cristiana delle nostre valli! Bisogna alzare i limiti di velocità! Perché vedi caro Piergiorgio, continua Mura, e gli illustra quello che ha poi cosi' chiaramente illustrato al giornalista del Corriere e che il giornalista (presumo) ha fedelmente riportato. Stiffoni ascolta, annuisce, e via, l'emendamento finisce in commissione anche col beneplacito del ministro.
Illustri senatori, per dincibacco! Se il problema è che qualcuno va piano e qualcuno va forte nella stessa corsia (e assumendo che non pensiate che andare a 130 significhi andare piano), mi spiegate come può questo problema essere risolto da un limite di velocità più alto? Chi andava piano continuerà ad andar piano anche con un limite innalzato, non vi pare? Noi economisti lo chiamiamo slack constraint, ma non c'è bisogno di aver studiato ottimizzazione vincolata per cogliere il punto. E il cruise control, a parte il fatto che solo voi e pochi altri ce l'avete (io almeno non ce l'ho e scusassero la mortezza di fame), in che modo può aiutare a ridurre i pericoli che dite di voler ridurre?
Ora, se credete che i pericoli maggiori ci siano quando uno va forte e uno va piano, non dovreste anche credere che questi pericoli saranno ancor più maggiori (se una cosa del genere potesse esistere) con l'innalzamento dei limiti, la cui conseguenza logica (se non pensate che andare a 130 significhi andare piano) è che uno continuerà ad andare piano e uno andrà piu' forte di prima?
O siete miscredenti?
Il cruise control, ha diversi nomi, controllo velocità, autospeed, ecc. e a dire il vero a me pare ce lo abbiano quasi tutte le macchine, anche quelle economiche. Ma non centra niente quanto sia il limite di velocità, centra che diventa inutilizzabile quando le velocità sono molto diverse e c'è molto traffico. E dipende da quante persone rispettano i limiti, perché il problema non è chi và troppo sotto i 130, ma chi corre troppo oltre! Io lo uso da anni, chi và lento lo vedi da 5 km prima, e con un traffico fluido e regolare non hai problemi a calcolare senza stress di spostarti di corsia o, se occorre, rallentare. Però è vero che ci sono tratti di autostrada in cui lo puoi usare senza problemi (da Brescia a Trieste per esempio) e tratti dove è inutile (da Bergamo a Milano, o da Milano a Varese, sembrano tutti a fare a gara a chi arriva primo).
Invece il problema è per esempio avere limiti irragionevoli: cosa dire degli 80km/h della tangenziale di Mestre (che all'imbocco da Trieste obbliga -si fa per dire- a 50km/h per un bel tratto)?
Quei limiti non solo sono irragionevoli ma anche pericolosi, perchè costringono un veicolo che arriva a 130 a ridurre improvvisamente a 50Km/h! E poi nessuno li rispetta, e le telecamere (ce ne saranno centinaia) sono penso tutte spente. Una volta volglio passare di là con un gran cartello con scritto "scemo chi legge" :-)
Piuttosto, questa faccenda dei 150 mi fa pensare a un episodio che mi è capitato di essere sopraggiunti da una macchina con lampeggiatore blu, ma non una della polizia, una macchina scura senza insegne, che strombazzava e lampeggiava nonostante noi (ero nella macchina di un amico) fossimo a 130 secchi e in sorpasso di un TIR. Un comportamento indecoroso e incivile, che non reputo accettabile nemmeno se fatto dalla stessa polizia.
A me in Germania è capitato di essere raggiunto da gente che correva anche a 200Km/h ma che rallentava ben prima di raggiungermi e pazientemente attendeva la via libera, mai visto le scene da circo dei motori che si vedono da certe parti.