Una breve segnalazione per indicare la faccia da .... di certa gente. L'editoria è in crisi grave, come molte altre industrie, e ovviamente per non essere di meno battono cassa. Il modo però è esemplare: chiedono soldi ai cittadini tassando internet. Due piccioni con una fava.
Eh si perché il modo per garantire il pluralismo non è la concorrenza e l'accesso ad internet ma affidarlo all'oligopolio mediatico, che già riceve la stragrande maggioranza delle sovvenzioni all'editoria (il resto per gran parte lo ricevono i giornalucoli di partito). Insomma, il pluralismo delle idee meglio lo gestiscano loro, che internet fa male ai giovani.
Oltretutto tassare internet è ingratitudine bella e buona, con tutti i copia-incolla di articoli che i "giornalai" hanno potuto fare negli ultimi anni.
A meno che non sia una tecnica per limitarsi nel loro continuo riprendere bufale e scherzi in rete spacciandoli per notizie.
Un appunto al signor Malinconico sull'irritante tecnica di marketing stile anni '60 :"Costa come un caffè al mese". Il fatto che sia un importo basso non significa che non mi rechi danno o che voi ne abbiate diritto. Le faccio un esempio : noi lettori di nfa faremo l'amore con sua moglie una volta al mese...GRATIS!! Contento? No? Inoltre: se faceste più attenzione a dove buttate i soldi, anche i piccoli importi, forse non avreste bisogno di così tante sovvenzioni.