Dopo una penosa esclusione dalle poltrone che dura ormai da quasi un anno, Clemente Mastella ha finalmente ritrovato casa. Sarà candidato del PdL alle prossime europee. Dato che alle europee si possono dare le preferenze e data l'indubbia capacità del nostro di controllare una congrua quota di dette preferenze (almeno finché dimostra di aver potere), la sua elezione è praticamente certa. In cambio, Mastella offre al centrodestra una serie di enti locali, a cominciare da Benevento, in cui attualmente governa il centrosinistra in alleanza con l'UDEUR. Della serie: teniamoci strette tutte le poltrone possibili, che alla fine risultano utili.
In tutta onestà, la scelta appare abbastanza logica e sensata. Mastella è indistinguibile, politicamente e umanamente, dalla stragrande maggioranza dei parlamentari meridionali del centrodestra. Quella appare la sua casa naturale, a cui apparteneva inizialmente e da cui si dovette temporaneamente allontare per fare quello che un uomo come lui è chiamato a fare, ossia acchiappar poltrone. Ma Mastella ha sempre un qualcosa di più, una verve comica che ormai sospettiamo non sia affatto involontaria. Il gigione ci piglia per il culo, sa che noi sappiamo che ci piglia per il culo, e lo stesso ci strizza l'occhietto per dire ''vedete che la vita umana è tutta una commedia? Sentite cosa vi sparo adesso''. Sulla sua decisione ci dice quindi cose come questa:
"È maturata da intese che sono intervenute - ha spiegato Mastella - e che hanno preso l'abbrivio soprattutto quando non c'è stata la possibilità di presentarsi da soli per l'insistenza del Pd di andare a tutti i costi alla soglia di sbarramento del 4%"
Ovviamente Mastella lo sa che il PdL ha insistito quanto e più del PD sulla soglia di sbarramento, ma cosa importa? È come se ci strizzasse l'occhietto e ci dicesse ''sentite che cazzata vi sparo adesso''.
Oppure leggete il seguente pezzo di aria fritta, tratto direttamente dal comunicato in cui si sancisce la rinnovata alleanza Berlusconi-Mastella:
Dalla Campania - si legge ancora nella nota - può e deve partire l'attenzione per l'intero Mezzogiorno, la cui promozione sociale ed economica è interesse dell'intera nazione. Si tratta di agevolare un processo che non punti solo sul rilancio nominalistico dell'atavica 'questione meridionale, ma che abbia come punto fermo la valorizzazione delle risorse naturali e delle aspirazioni territoriali di cui è dotato l'intero Sud
Impagabile, semplicemente impagabile. Dai, lo sappiamo tutti che non si possono dire cose del genere restando seri. E infatti è come se vedessimo il suo sorrisino di sottofondo, l'eterno occhiolino strizzato a significare ''credevate veramente che non fosse più possibile dire queste fregnacce? E io vi mostro il contrario''. E giù a sghignazzare.
Grazie Mastella. È un bel po' di tempo che tu e i tuoi scherani state mandando il paese in malora, e vediamo che non avete intenzione di smettere. Ma, almeno, nel frattempo ci fate divertire.
Si, in effetti Clemente Mastella, acrobata trapezista fra i più sprezzanti nello sfidare il ridicolo, ci propina queste cazzate che potrebbero far ridere...in realtà se, al Sud, le cose non cambiano ho paura che fra un po' ci sarà poco da ridere.
Ma quando è che la Storia trascinerà via con se questi personaggi, senza dimenticarsi, ovviamente, degli entusiasti elettori?