Ora il governo ritorna, in tempi "brevissimi" allo stesso parlamento che lo boccio' all'esame di politica estera e militare.
La differenza e' che tale Follini venne convinto, probabilmente con qualche blandizia (angherie ai malati terminali, "Te Deum" da recitare al Senato, qualche schiaffo dato da qualche beghina a Vladimir Ilich Luxuria, etc. --spero non un nuovo ministero, che so? rieditare Onmi?) votera' per i prodi di Kabul.
Il resto e' la piu' pura materia del nulla (Macedonio Fernandez), tranne la convulsione isterica di un gruppo di dementi (si chiamano "Officina Comunista".)
Il fenomeno interessante e' che i vincitori non furono Gobetti e Hayek. Piuttosto sottopongo l'ipotesi che essi siano Rodano e Togliatti. Al primo si deve la teoria arci-italiana che si debba far convivere il grande Georgiano Ioseb Besarionis Dze Jughashvili con Doctor Angelicus di Aquino. Al secondo si devono gli sforzi supremi di riprodurre la disciplina militare nella vita politica. Fu, come ora e' noto, uno dei responsabili delle iniziative criminali di sterminio degli anarchici e dei cosidetti Trockjisti durante la guerra civile in Spagna.
E' possibile che il compito di operare contro Rame, Turigliatto, Caruso e colleghi diventi assai difficile alla prima offensiva Talib che cominicia in Waziristan il mese prossimo.
E' anche auspicabile che qualcuno spieghi alla gente perche' e' "qualunquismo" ritenere che cio' che muove i politici sia l'interesse supremo al mantenimento del proprio scranno.
Mizzica Palma, ma un po' più ermetico non riesci a essere? G&H vs R&T? Macedonio? Besarionis? Il Waziristan? I'm scratching my head...