Cui prodest scelus, is fecit (Seneca)
Sulla questione fondamentale: quanto Global Warming, e perché? Un problema fondamentale (come già notava l’articolo della insospettabile BBC) per le tesi estreme è che a partire dal 1998 la temperatura non e’ aumentata, anche se i fattori che vengono indicati da gruppi come il CRU come causa del GW sono in continuo e persistente aumento. Quindi il modello che stabilisce un nesso causale fra certe variabili (CO2 prima di tutto) e Global Warming non funziona, almeno a queste frequenze (un decennio). Per esempio il CRU aveva previsto che il 2009 sarebbe stato l’anno più caldo mai registrato: non lo è stato. (Ci sono diverse email messe in pubblico dallo hacker su questo punto che documentano le reazioni del gruppo a questo fatto).
Per vedere cosa è successo alla temperatura negli ultimi anni, eccco i dati della temperatura dal 1895 negli USA, fino ad oggi, dal National Climatic Data Center. Il 2009 è l’ultimo punto. Il trend, calcolato con il campione corrente, e’ ora quasi piatto.
Conclusione: Non si sa quanto il cambiamento climatico sia dovuto a cause umane e quanto a oscillazioni cicliche naturali. Non si QUANTO: che si sia un effetto umano è possibile e financo probabile. Ma le conseguenze del Global Warming sono state esagerate ad arte. Le email che sono state messe in circolazione dimostrano che lo sanno anche loro che è così. La conseguenza di questa esagerazione è che il movimento ambientale finisce per favorire la causa di politici e istituzioni che hanno ben altro che l'ambiente a cuore. Quindi si deve svegliare. Procediamo con l'evidenza.
"Liberarsi del Periodo Caldo Medievale!" (Anonimo scienziato del clima, pagina 249 in Deming).
Sul Periodo Caldo Medievale (MWP). Nel post precedente ho messo un grafico dell’IPCC, rapporto 2007, dopo che questa istituzione ha sposato la test dell’Hockey Stick: quindi una delle fonti più sfavorevoli alla tesi del MWP. A me il grafico bastava per dimostrare un punto che il grafico fa benissimo: le temperature prima del 1900 non erano piatte come il grafico a mazza di Hockey suggerisce, ma le temperature hanno oscillazioni anche in era pre-industriale che sono dell’ordine di quelle attuali.
Vediamo come presentava la questione l’IPCC in precedenza (IPCC, Primo rapporto), che mette il Global Warming in prospettiva. Nei pannelli (a) e (b) ci sono lunghe serie storiche che mettono il Global Warming nella prospettiva giusta. Nel pannello (c) si vede il profilo della temperatura dagli anni 1000 a oggi: le temperature nel Periodo Caldo Medievale sono enormi al confronto delle temperature attuali. La fonte, insisto, è IPCC, non un qualche "negazionista".
Questi non sono "risultati vecchi", anzi sono confermati da indagini recenti. Ecco un grafico fatto nel 2008 (modifica del grafico in Loehle e McCullcoh, Energy & Environment). LIA indica la Little Ice Age.
Riassumiamo: il Periodo Caldo Medievale c'è stato, però è un problema per le tesi "allarmiste’" che vorrebbero se potessero eliminarlo. Di questa politicizzazione parla chiaramente, e bene, uno dei primi scienziati a discutere del Global Warming, nel suo articolo su Science, David Deming, fatto con carotaggi. Deming nota come "liberarsi del MWP" sia stato un passo essenziale in questa politicizzazione. Consiglio vivamente la lettura del suo articolo sulla politicizzazione della scienza.
Conclusione: l'idea che le temperature fossero piatte fino al grande balzo successivo al 1990 è falsa. basta confrontare i grafici precedenti con la figura classica:
Le email messe in circolazione dimostrano che lo sanno anche loro che è così.
Uno il coraggio non se lo può dare (Manzoni)
Sul metodo di rilevazione, se anelli o boreholes. Questa può sembrare una questione tecnica, invece nasconde una vicenda appassionante e istruttiva. Nel 1997 tre studiosi, Huang, Pollack e Shen mandano un paper a Nature dove fanno una ricostruzione delle temperature negli ultimi 20 mila anni. La ricostruzione è fatta con il metodo borehole, buchi per terra: dalla carota che si ricava si può ricostruire la serie storica delle temperature sfruttando l'equazione di diffusione del calore.
Le conclusioni sono riassunte nel grafico qui sotto: tenete conto quando lo guardate che le unità sono migliaia di anni prime della data presente. Ci sono due grandi balzi, quello più recente è il MWP. Le temperature attuali sono minuscole al confronto.
Cosa successe dell'articolo? Sappiamo dall'articolo di Deming (citato qui sopra, sulla politicizzazione della scienza, pagina 252) che lui era un referee entusiasta. Però l'articolo non concordava con il consenso appena raggiunto intorno alla storia dello Hockey Stick, e Nature alla fine di un lungo processo lo rigetta. Loro lo mandano a Geophysical Research Letters, dove appare, eccolo qui. Ma la storia non finisce qui.
Qualche tempo dopo gli stessi tre autori, fatti furbi dalle vicende che seguono la pubblicazione dei primi articoli del gruppo di Mann sull'Hockey Stick e dalla grande pubblicità e attenzione creata da questi articoli, mandano un nuovo articolo, questa volta a Science. Il succo dell'articolo è nel grafico qui sotto. Gli anni ora sono anni dopo Cristo.
Astutissimi: Il grafico si ottiene dal grafico precedente, buttando via 19.500 anni. Questo articolo viene subito pubblicato su Science, e non su Geophysical Research Letters. La curva della temperatura ha una preoccupante sintomatologia priapica, e fa il giro del mondo, finendo anche sul post di Gilestro. La cosa divertente è che, comunque, la linea tracciata nel mezzo (chiaramente un'interpolazione a splines ottenuta filtrando in qualche maniera i dati) ha un'interessante forma esponenziale che comincia ad "ergersi" quando la fabbrica più grande del mondo era l'Arsenale di Venezia. Se uno prende sul serio questo fatto ed il feedback loop fra GHGs generati dall'oceano e riscaldamento atmosferico, ne esce un bel modello di crescita endogena ... ma lasciamo stare, questo è materiale per un altro post, futuro.
Sul campione Yamal, lascio la parola a Tom Wigley, membro del CRU, in una delle email rivelate dallo hacker. Messaggo del 5 Ottobre, dal tema "Mi pare che Keith (Briffa) si sia messo in un bel casino"
Keith does seem to have got himself into a mess. As I pointed out in emails, Yamal is insignificant. And you say that (contrary to what M&M say) Yamal is *not* used in MBH, etc. .. But, more generally, (even if it *is* irrelevant) how does Keith explain the McIntyre plot that compares Yamal-12 with Yamal-all? And how does he explain the apparent "selection" of the less well-replicated chronology rather that the later (better replicated) chronology?
Su esperti e dilettanti: Gli argomenti critici, anzitutto, si dibattono con altri argomenti, non con allusioni denigratorie ai titoli universitari di chi li produce. Che senso avrebbe rigettare le tecniche di Mann ricordando che era un pivellino ancora studente di dottorato quando propose le mazze da hockey?
McIntyre è stato l’iniziatore di una valutazione critica della evidenza per Global Warming. Verissimo, McIntyre e McKitrick, delle cui qualificazioni GG dubita, sono dilettanti, per quanto riguarda la climatologia. Ma non per quanto riguarda la statistica e le tecniche statistiche di trattamento ed interpolazione dei dati. Quest'ultime sono lo strumento fondamentale che la ricerca climatologica utilizza per interpretare le misurazioni grezze, specialmente quelle a mezzo di variabili strumentali ed indirette. Nessuno, se notate, mette in discussione i dati grezzi rilevati e riportati. Ci sarebbe da discutere anche su quello, ossia su ciò che si misura e ciò che non si misura. Ma i critici prendono i dati grezzi per buoni e discutono delle tecniche di filtraggio e di analisi statistica utilizzate. Gli economisti, scusate l'ardire, di tecniche statistiche ne sanno ben qualcosa, e McKitrick, come si affretta a ricordarci Gilestro, è un economista.
Dilettante coraggioso, quindi, è stato McIntyre ed è uno scandalo che la rivalutazione sia stata per anni affidata a lui. Le sue critiche sono ora confermate da esperti, come von Storch, su Science, che raggiungono le stesse conclusioni. Per gli altri scienziati, forse vista la gestione politica delle pubblicazioni avevano imparato a comportarsi con prudenza. Ad ogni buon conto, il rapporto del NIPCC è firmato da svariate centinaia di "scienziati targati e timbrati".
A chi credi: a me o ai tuoi occhi? (Chico Marx)
Nota finale. Se c’è una causa a cui credo è quella dell’ambiente: ma appartengo all’ala estetica del movimento, piuttosto che quella ingegneristico/chimica. Mi spiego. Questa qui sotto è una foto dell’impianto di generazione di elettricità nei Poggi Alti di Scansano, nella mia provincia, Grosseto. Impianto creato sotto la proclamata necessità di produrre energia verde, o più concretamente, per interessi politici locali. E generosamente sussidiato con denaro pubblico, ovviamente.
La foto è stata fatta quando ancora l' impianto era in costruzione. Ora che l'impianto è completo tutto il profilo delle colline è trasformato in una visione da complesso industriale. Di pale come quelle che vedete nelle foto ora ce ne sono dieci, alte 67 metri con diametro di 90, più diverse torri di trasmissione dell’alta tensione, di dimensioni analoghe, e lunghi cavi. Ci passo regolarmente davanti a questo che con rivoltante eufemismo è chiamato Parco Eolico. La prossima volta faccio una foto che riporta lo stato attuale così vedete che bel capo di lavoro è venuto. Le pale sono sempre ferme, perché di vento non ce n’è, ai Poggi Alti di Scansano. I sussidi, però, c'erano lo stesso.
Se questo e’ fatto per difendere l’ambiente, io ne faccio volentieri a meno. E se qualcuno nel movimento ambientalista crede che questo sia un modo per salvaguardare l'ambiente, vuol dire che si è fatto distrarre da troppe chiacchiere.
Il movimento ambientalista ha bisogno di credere più ai propri occhi, e meno a politici che razzolano male quando sono vicepresidenti degli Stati Uniti d'America e predicano bene quando sono ex-candidati presidenziali in cerca di nuove cause. E ha bisogno di credere un po' meno ai grafici di certi scienziati. Ha bisogno di concentrarsi di più su quello che si può fare, usando immense rirorse che andrebbero a ridurre un C02 che forse c'entra poco, per ridurre l’impatto ambientale della cementificazione o delle autostrade.
Quando un dito punta la luna, l’imbecille guarda il dito. (i cinesi e Veltroni)
Ricordiamoci in conclusione la grande lezione del '68, e di come quel movimento commentò lo sbarco sulla luna, rovesciando la saggezza cinese-veltroniana: "Quando qualcuno indica la luna, non guardate la luna. Guardate il dito". Io da allora guardo sempre il dito. Non è un pregiudizio, è una utile norma euristica. Funziona spesso: Attaccato al dito, invariabilmente, c’è sempre un politico che ha una causa da difendere per la propria convenienza.
visto che l'articolo di Deming cita Michael Crichton's "State of Fear" mi permetto di linkare la lecture dello stesso Crichton data a CalTech dall'intrigante titolo "Aliens cause Global Warming: An historical approach detailing how over the last thirty years scientists have begun to intermingle scientific and political claims".
EDIT: ho letto l'articolo di Deming e ho visto che lui stesso cita "Aliens cause Global Warming". I guess all negationists read the same stuff... :)