L'intero mondo politico, da Fini a Bertinotti passando per Prodi e Berlusconi, inveisce in coro contro la "gogna mediatica" a cui sono sottoposti e che, se capisco bene, consiste nell'articolo che Il Giornale aveva pubblicato durante la giornata di ieri e nel quale si ipotizzava un piano ricattatorio contro tal Silvio Sircana. Il signor Sircana sembra si guadagni il pane facendo il portavoce di Romano Prodi. L'articolo era basato su intercettazioni telefoniche che come al solito sono "trapelate". L'articolo specifico non lo trovo gia' piu', ma vi sono vari pezzi de Il Giornale che vi fanno riferimento (vedasi qui, qui e qui , per esempio).
Le veementi reazioni del sistema politico tutto le trovate, per esempio, qui, qui, qui e qui. L'indignazione scorre a fiotti e l'ottimo Mastella invoca un piu' rapido iter parlamentare per la legge sulle intercettazioni. La democrazia, ne evinco, e' in serio pericolo.
Vaghe descrizioni degli eventi coperti da queste inchieste si trovano un po' ovunque. Per i veramente non informati, ecco un link a caso da cui iniziare la sugosa ricerca. I fatti credo siano noti. Uno o piu' individui facevano i soldi alla grande con il seguente metodo a due stadi. Stadio uno, fornivano fanciulle in fiore, e desiderose di far fiorire vite appassite, alle elites italo-romane a cambio di lauti compensi sia a se stessi che alle signorine (le quali poi, se erano buone giardiniere, andavano alle feste ed in televisione, insomma facevano carriera e diventavano grandi attrazioni nazionali come le oramai parnasiane Marini e Parietti.) In parole povere, nel primo stadio costoro facevano i magnaccia. Nel secondo stadio collezionavano, con metodi alquanto astuti e financo subdoli, foto compromettenti degli omeni de panza suddetti, e qualche volta anche delle donne de panza, come la figlia maggiore del capo dell'opposizione. A costoro chiedevano gentilmente degli oboli a cinque cifre in cambio delle compromettenti foto in questione. In altre parole, facevano i ricattatori. Cosi' facendo i nostri magnaccia-ricattatori si arricchivano allegramente, mentre il circo mediatico-politico-calcistico della Roma che conta seguiva imperterrito nel suo spettacolo che tanta gioia produce al popolo italiano tutto. Tanto gli oboli, d'una maniera o l'altra, sono una partita di giro per favori futuri.
La natura "compromettente" delle foto oggetto di tanto nazional furore e' relativa, nel senso che (a leggere i giornali) non sembra che i soggetti compromessi stessero facendo nient'altro che sesso, o persino men che esso. Pero', siccome in Italia l'ipocrisia regna sovrana e sono tutti nemici di prostituzione ed attivita' affini anche se altro non fanno che prostituirsi da mane a sera o perlomeno sognarlo, compromettenti tali foto risultano. Una foto che mostrasse, chesso', il calciatore X che tocca le chiappe della valletta Y mentre in teoria e' autorizzato al solo palpeggio dei seni della soubrette Z, puo' provocare tali scompigli nel palinsesto di RAI e Canale 5 da far annullare un Porta a Porta e condurre, nello spazio di due settimane, ad una nuova crisi di governo perche' l'ex amante della soubrette K s'e' ritenuto offeso dalla mancata emissione in prima serata dell'istante in cui lui sbacciucchiava Z mentre usciva discinta dal mare di Fregene. Quello che all'estero e' noto come "effetto farfalla" e' stato ribattezzato "effetto lucciola" dai matematici della Normale.
Ora, siccome un magistrato che lavora a Potenza ma ha un nome da Hollywood - credo continuando un'altra sua inchiesta che coinvolgeva uno che ammazza la gente a fucilate e che in Italia chiamano, non per caso, "O Re" perche' a tempo perso fa pure il magnaccia - ha fatto venir fuori tutto il casotto, i nostri politici sono sconvolti. Meglio, non sono (almeno cosi' dicono) sconvolti perche' il magistrato si e' messo ad arrestare i magnaccia-ricattatori, ma perche' le identita' delle "vittime" dei medesimi vengono rese pubbliche. Perche' cosi' si getta il fango, si finisce nella barbarie mediatica, si viola la privacy, si rovina il paese proprio ora che la ripresa economica e' in arrivo ed il gettito fiscale trabocca.
Notate che il casotto mediatico dura da giorni, che le "rivelazioni" sulla stampa si susseguono a valanga, che i vizietti di questo e di quella oramai li conoscono anche i sassi. E sino a ieri l'arco parlamentare e' stato zitto e muto. Ma, purtroppo, negli ultimi due giorni i nomi del suddetto signor Sircana e del signor Maroni sono stati fatti, mentre la stampa si e' divertita a riferire che la figlia maggiore del capo ha dovuto chiedere al capo il favore d'acquistare dei santini notturni in cui, evidentemente, la si vedeva intenta a fioretti che non le avrebbero aperto le porte del Vaticano alla prossima udienza in velo di pizzo nero. Ed allora, solo allora, apriti cielo!
Posso dissentire? No? Ebbene, dissento lo stesso. Per due ragioni, anzi tre.
1. Anzitutto perche' la liberta' di stampa tale e', e copre per fortuna anche le troiate. Il 90% della stampa e della televisione si occupa di cretinate di questo tipo, morosi e morosetti, amanti e non, festicciole ed orgiette, puttane e puttani. Per ragioni che mi sfuggono, tutto questo al popolo piace assai e genera ondate d'ammirazione e rispetto nelle masse 'chè anch'esse vorrebbero passare le loro notti nelle suites di questo e quell'hotel romano o milanese, in mutande, bevendo champagne, sniffando coca e facendo allegre porcellate molto schick. Questo e' il sogno di tutti gli italiani, commercialisti compresi, siano essi di Sondrio o di Lugo. Nessuno ha ordinato ai signori politici di dedicarsi a suddette attivita', e mi dispiace assai che abbiano promesso ai loro elettori che loro mai e poi mai scenderanno a tal bassezze. Pero' se le storie ci sono, qualche giornale ha voglia e tempo di raccontarle ed i consumatori tale giornale comprano, che vengano: si chiama liberta' di stampa.
2. In secondo luogo perche', come sembra ovvio, starnazzano solo ora per coprire se stessi e la figlia del capo, ma per gli altri, quelli fuori dal giro del palazzo, non hanno starnazzato, anzi. Anzi, son certo che, se per puro e difficile caso, il meretricio risultasse essere vizietto d'una sola delle due parti politiche (non preoccupatevi: trattasi di evento impossibile) l'altra senz'altro ne approfitterebbe per levare alti peana morali. Purtroppo il fango ha schizzato entrambe le giacche, il che impedisce di trarne profitto nella consueta maniera. Ma non giustifica il ridicolo attacco a chi i comun vizietti ha svelato anche se, come risulta chiaro dagli articoli del Giornale, l'intenzione era appunto quella d'attaccare l'altra parte politica (evidentemente sperando che la nipote del padrone non ne venisse troppo affetta ... calcolo erroneo).
3. Infine, perche' in un paese dove sembra ogni giorno piu' platealmente chiaro che esiste un'elite nazionale trasversale ed interpartitica che trova nella televisione (di stato soprattutto) il proprio punto di riferimento e di coagulo intellettuale, la quale si dedica da un lato al predicozzo piu' moralista e protervo (tanto che di Dico neanche a parlarne) e dall'altro al mercimonio continuo di sesso, festini, e troiate varie, in un tale paese, ripeto, mi sembra perfettamente legittimo (anzi: salutare) che l'opinione pubblica sappia cio' che costoro fanno e come vivono. Staro' diventando, a causa della tarda eta' e nonostante i nostri appetiti sessuali siano chiaramente distinti, simile al Pasolini di 30+ anni fa, ma a me questo sistema di potere mediatico-sessuale che gira attorno a televisione, calcio e politica ed e' concentrato a Roma e Milano (con spostamenti stagionali nelle localita' vacanziere di moda) da sostanziale nausea. Se agli italiani piace, come sembra piacere, perche' ad essi allieta l'imbrunire della personale e collettiva vita, facciano pure. Ma visto che e' l'emblema e l'orgoglio della nazione, perche' celarlo?
Tranquillo, che il garante vigila. E proibisce.
www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200703articoli/19296girata.asp
A me viene da ridere, non so a voi...