La settimana scorsa, alle giornate delle Fondazione i Cinquecento, si è discussoparecchio per cercare di capire da dove viene (e dove sta andando) il populismo.
Così, tanto per restare in tema, qui ci sono due numeretti su un fattore che, con tutta probabilità, almeno per studiare i populisti nostrani conta parecchio. Quale e' la correlazione fra il reddito medio degli abitanti di una provincia e la percentuale di voti per il movimento 5 stelle in quella provincia?
Sembra essere alquanto negativa: il M5S sembra raccogliere piu' voti nelle province meno abbienti.
Come al solito, voglio sottolinearlo: un grafico è solo un grafico che solo è un grafico, e non uno studio o un paper. Cercate di prendere queste informazioni come un indizio o – ancora meglio – uno spunto per essere più rigorosi, non come verità di vangelo.
Come commentato sul profilo Facebook di Michele Boldrin, a me non sembra una novità che il M5S prenda piu voti nelle aree con istituzioni e mercati meno aperti. Nè particolarmente sorprendente.
Come noto (e ripeto anche qua che non sto cercando di fare propaganda pro M5S), io sono iscritto al M5S da 5 anni, nel meetup della mia città da 11 anni, esattamente perché la promessa, e ripeto promessa, fondamentale di Grillo & Casaleggio e del movimento è sempre stata quella di una maggiore apertura istituzionale. Far entrare i cittadini nelle istituzioni, forme di democrazia diretta per controllare le istituzioni, limiti stringenti all'occupazione delle istituzioni da parte di singoli, lotta senza quartiere alle caste estrattive. Saranno anche slogan, uno ci può credere o meno, si può o meno avere fiducia che il M5S sia o meno una scelta affidabile per ottenerli, saranno difficili da implementare, ma se poi chi soffre di più il problema della chiusura delle istituzioni e dei mercati vota M5S non credo possa essere sorprendente.
Al primo meetup a cui andai, nel 2006, ero l'unico senza un dottorato, o che non studiasse per ottenerne uno. Anzi, eravamo in due, l'altro era l'amico che era venuto con me. Ovviamente, con l'espansione del movimento si incontrano da anni persone di ogni livello di istruzione, ma a occhio e croce lo zoccolo duro del M5S è ancora oggi fatto da under 35 con livelli elevati di istruzione (magari pari o poco meno elevati di chi vota PD, ma certamente più elevati di chi vota Lega Nord, Forza Italia o Fratelli d'Italia).
Sarebbe interessante un grafico che prenda in considerazione anche il livello di istruzione, magari per classi di età.
benetazzo, quando non è impegnato a scrivere le proposte economiche ufficiali del movimento 5 stelle , si diletta a scrutare il cielo e il complotto demo-giudo-plutocratico.
La relazione tra reddito provinciale e voto M5S e' interessante ed evocativa, ma e' una relazione molto debole. Se prendi per esempio le provincie vicine ad un reddito di 15k, la variazione dei voti 5S e' veramente ampia, si va dal 15% di Vibo V al 40% di Trapani.
Questo non suggerisce una "legge statistica" per cui un territorio economicamente debole "comanda" un voto 5S.