Dai rapporti annuali dell'agenzia Europol, la matrice degli attacchi terroristici che hanno colpito l'Europa dal 2006 al 2015.
Nel tempo Europol ha usato nomi diversi per le categorie "jihadista", "islamista" e "estremismo di ispirazione religiosa", ma in sostanza si tratta dello stesso "tipo ideologico" di persone, se non spesso dello stesso gruppo. Attenzione: qui si parla soltanto di attacchi (compresi quelli falliti e sventati) e non di vittime.
Come spiegano i rapporti, la definizione di terrorismo usata è questa:
Terrorist offences are intentional acts which, given their nature or context, may seriously damage a country or an international organisation when commited with the aim of seriously intimidating a population, or unduly compelling a government or international organisation to perform or abstain from performing an act, or seriously destabilising or destroying the fundamental political, constitutional, economic or social structures of a country or an international organisation.
Vista l'importanza del tema, invito tutti a usare questi dati con prudenza, per capire le cose e non come clava per le proprie idee politiche – quali che siano. Ci sono molti aspetti del terrorismo che si possono e si devono raccontare, e questo è soltanto un possibile angolo.
Non appena ce ne sarà il tempo, spero di riuscire a fare un post più lungo e completo per provare a riassumere cosa dicono i numeri (nonché capire quanto sono affidabili, che è un problema quasi altrettanto importante).
I dati sono interessanti ma per me è molto difficire mettere nello stesso calderone la bombetta dell'anarchico italiano (che nella quasi totalità dei casi mira a distruggere cose, una azione identitaria) con la ferocia del terrorismo che ha in testa di fare più vittime possibili.
Wikipedia censisce gli attacchi con più di dieci vittime: ebbene è dal del 2004 sono quasi (il quasi è l'eccezione Breivik) solo appartenenti al terrorismo islamico. Sarebbe curioso vedere il dataset per l'Italia per capire cosa effettivamente è finito dentro.