Guru dei miei stivali

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Tal Rampini discettò. Preso da un raro impeto (Duvel) del sabato notte spiego perché, quando non scopiazza traducendo (here and here, thanks to MVLoP per questo ma ve ne son dozzine: cercateli!), straparla.

Buona domenica e saltatene l'articolo, nel caso vi fosse su quel giornalaccio untuoso che ancora comprate!

Allora, il nostro inizia l'articolo parlando di cash, che in italiano è contante, ossia circolante, moneta. Dice che ve ne sono 9000 miliardi, quasi 10mila. È fuori di un fattore di dieci.

Due righe dopo parla di "conti correnti" come se della stessa cosa si trattasse. Va bene, è solo un dettaglio, non impuntiamoci. È comunque fuori di un fattore fra quattro e cinque.

Poi si lancia in elucubrazioni teoriche quindi, prima di arrivare alle medesime, lasciate che vi sveli il numero che il nostro ha sentito a qualche cocktail party e che menziona, ossia i $9-10 trillions. Trattasi di M2: cosa sia M2 lo scoprite leggendo la didascalia a fine pagina e, se proprio non sapete l'inglese, usando Google Translate. Risolto il mistero, dunque: Federico Rampini scrive cose a caso.

Fatemi un favore, guardatelo quel grafico di M2 (per quelli di voi inclini a tecnicismi guardate anche questo, nel caso dovesse uscire la questione nei commenti) perché il suo comportamento nel tempo è rilevante. Aumentava da ben prima della crisi, è aumentata durante la crisi ed è aumentata dopo che la recessione è finita. Vi sono variazioni nell'inclinazione della curva (ci arriviamo) ma la sostanza è che era a 7,500 miliardi prima della recessione, nel 2007, ed è ora a poco meno di 10mila. Son passati 4 anni ed è cresciuta di 2300 miliardi circa. Nella precedente espansione, che durò 6 anni, era cresciuta di un pelino di più, quindi M2 è di circa un 30% più alta di quanto sarebbe dovuta essere sulla base del passato.

Insomma, c'è un'accelerazione nel tasso di crescita di M2; per niente sorprendente alla luce di quanto è successo e delle scelte di policy adottate. Rampini, dal fondo dell'ignoranza più profonda, parla di trappola della liquidità ed invoca la Grande Depressione e gli anni '30. Il poveretto non si rende conto che M2 sta facendo l'opposto di quanto fece nella Great Depression (ho messo quel link del piffero apposta: lo trovi in un attimo su Google facendo "M2 Great Depression"; ossia: se provava lo trovava anche Rampini!) e che il suo argomento non ha alcuna coerenza logica! E se ne esce con il paragone con la Great Depression giusto la settimana in cui ci comunicano che, mal che vada, il PIL USA cresce ad un ritmo di circa il 2% annuo. Immaginatevi se Tremonti potesse dire che l'Italia cresce al 2 (infatti, al 2,5) per cento annuo!

Ovviamente, il contante (vedi sopra), i depositi a vista e le riserve bancarie in circolazione sono aumentati sostanzialmente dal 2008 ad oggi grazie a due gigantesche operazioni di QE (Quantitative Easing) decise dalla FED. Le operazioni della FED hanno alterato la composizione dei portafogli del settore privato, assorbendo titoli di vario tipo e sostituendoli con dollari o ben in contanti o ben in forma di depositi bancari o ben sotto forma di riserve delle banche presso la FED stessa. Queste cose sono lì in sostituzione dei titoli privati e pubblici che la FED si è comprata.

Il punto rilevante, che il nostro non coglie, è che la differenza dal previous peak nell'ammontare dei demand deposits è di circa $300 miliardi, ossia circa 1/10 della quantità di nuovo "contante" che la FED ha immesso nel sistema, in linea con il comportamento delle famiglie in precedenti situazioni di simile natura. Insomma, da questo punto di vista non è successo NULLA! Ma il nostro ci fa l'articolo lo stesso rimasticando, malamente, le cazzate che ha letto Paul Krugman scrivere alcuni mesi fa.

Mi fermo qui, il resto (ci sono un paio di altri numeri completamente assurdi nell'articolo di FR) lo lascio ai lettori. È domenica, dopo tutto, ed abbiamo tutti bisogno d'un passatempo.

Chiudo con due noterelle.

Sul fatto che le imprese, negli USA ma anche altrove, abbiano abbondante cash e se lo tengano abbiamo già discusso. Se lo tengono sia perché c'è in giro molto più cash del normale (per le ragioni di cui sopra) sia perché in situazioni di incertezza politica stai ben attento a metterti a fare grandi spese. E l'incertezza c'è tutta, sia di politica fiscale, che di politica monetaria, che di politica "industriale" in senso lato. Barro & Kydland [non mi sto riferendo ad un articolo dei due, che non esiste, ma a editoriali ed argomenti verbali in istanze separate. Finn ha anche un paper con Carlos Zarazaga sul tema policy inconsistency] credo abbiano colto nel punto, in questo. (Incertezza sulle politiche future) + (Edilizia in coma per qualche anno ancora) = espansione lenta.

Quelli come Rampini, che non capiscono l'economia, sognano disastri per poter scrivere sinistri articoli dove continuano a straparlarne con esiti purtroppo deleteri sulla testa della gente. Ma quelli che devono produrre reddito, creare posti di lavoro, evitare di perdere i soldi che sono stati loro affidati, prima di investire qui o là ci pensano due volte.

L'ho detto mille volte e lo ripeto: PRATICAMENTE TUTTO IL COMPORTAMENTO CICLICO DELL'ECONOMIA USA DAL 2007 AD OGGI È ATTRIBUIBILE A, E SPIEGABILE CON, LA CRISI DEL SETTORE COSTRUZIONI. Il resto dell'economia è back on track e sta crescendo più o meno, quarter in quarter out, al ritmo a cui è cresciuta, in media, negli ultimi 20 anni. L'eccesso di disoccupazione (data la fase ciclica, diciamo dal 9% al 6,5%) è dovuto tutto alla crisi delle costruzioni e dei settori ad essa collegati.

P.S. Mi son talmente rotto di questa diatriba pubblica che, dopo tre anni, ho convinto dei colleghi al Fed di St Louis di scriverci un paper per spiegare l'ovvio. Sarà pronto prima degli orrendi tacchini di fine Novembre. Ma basta guardare i dati senza avere gli occhi foderati di krugmaniano prosciutto e si capisce tutto da soli. Il dibattito di politica economica sta diventando davvero stucchevole. Buona domenica a tutti.

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Commenti

Ci sono 258 commenti

Grazie prof.

Soprattutto per il "ps" (spiegazioni autorevoli sull'ovvio sono una cosa di cui si sente parecchio la mancanza, ultimamente, almeno per quei campi, come l'economia, che sono diventati fondamentali per le scelte comuni).

e la crisi del settore costruzioni da cosa è stata innescata?

Portemmo usare questa domanda come test per verificare come le informazioni date dai media sono corrette e come vengono recepite dalla popolazione. Tuttavia chi frequenta questo blog si dice sia mediamente piu' addentro a certi meccanismi. Anche questo pero' puo' essere verificato.

Per quello che ho capito io, è scoppiata una bolla immobiliare alimentata da bassi tassi di interesse (decisione quindi politica di tipo keynesiano, direi) e da spinte governative tendenti a fornire una prima casa anche a persone che normalmente non avrebbero credito. Quindi si tratta di scelte errate di politica economica e politica monetaria. Secondo me cercare di favorire l'accesso alla casa di proprietà anche a persone di basso reddito non è in sé sbagliato, se il decisore politico decide di assumersi i costi in modo trasparente (sulla fiscalità, per esempio) e con l'approvazione dell'elettore/contribuente. Ma qui si è tentato di farlo scaricando il costo su altri (le banche) e confidando che il pasto fosse gratis. Il conto invece è arrivato, come sempre.

Visto che ci siamo, si potrebbe verificare se le schede wikipedia sono corrette, visto che sono utilizzate da milioni di navigatori per farsi un'idea di ogni questione.

http://it.wikipedia.org/wiki/Bolla_immobiliare
http://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_dei_subprime

http://it.wikipedia.org/wiki/Aggregati_monetari

 

Dal fatto che
- in parte per l'arrivo di forte immigrazione che ha fatto crescere il prezzo delle case 10-15 anni fa in modo molto rapido (Spagna, Irlanda, alcune zone USA):

- in parte perché i cambi legislativi per favorire la casa per tutti hanno reso più facile l'acquisto di case anche con redditi/risparmi particolarmente bassi ed instabili (USA);

- in parte perché la persistente politica di bassi tassi d'interesse praticata da FED e BCE aveva ridotto i tassi reali sui mutui a livelli quasi negativi e senz'altro mai visti prima (USA, Irlanda, Spagna);

- in parte perché l'innovazione finanziaria permetteva di finanziare a breve/brevissimo investimenti di lungo periodo come i mutui ipotecari;

- in parte perché la situazione regolatoria permetteva a banche ed istituzioni finanziare di (pensare di) scaricare su terzi il rischio delle loro posizioni più azzardate;

negli anni 2004-2006 (USA ed Irlanda) e 2005-2007 (Spagna) l'offerta di case e la capacità produttiva installata nell'industria delle costruzioni e del real estate in generale aveva superato di gran lunga il livello della domanda potenziale di lungo periodo. Quando questa, svanita la bolla speculativa, ha cominciato a scendere (e poi crollare: ora sta lentamente ritornando a livelli normali, che sono comunque metà di quelli del 2004-2006) questa capacita'produttiva installata nel settore costruzioni si è trovata senza domanda e tale resterà per lungo tempo. Hence la crisi del settore che, a naso, tarderà un decennio ad essere completamente assorbita.

Non parliamo poi di quelli, che citano l'M3 che "è 20 volte il PIL mondiale". Senza ovviamente sapere da cosa è formato...

EDIT: Non è affatto la prima volta che scopiazza Rampini, anche Mario Seminerio ha scritto diversi articoli a riguardo.

 

Barro&Kidland dovrebbe essere Barro and Kydland

Fixed, grazie.

 

Buona domenica e saltatene l'articolo, nel caso vi fosse su quel giornalaccio untuoso che ancora comprate!

 

Altro che articolo: il nostro oggi va in prima serata (da Fazio)! Duvel pronta, e complimenti per i tempismo.

Alle volte vivendo all'estero mamma italia ti manca. Altre - come questa - no.

A proposito, ho fatto una ricerca con zero risultati.

Ma cosa hai contro i tacchini di fine novembre?

Fan schifo. Ma noi mangiamo da sempre coniglio quella sera.

Non ho ricerche da citare ma secondo me date troppo peso a queste cose.

Quando spiego ai miei compagni di univ le cose che leggo in questo ed altri blog sulla crisi economica, la questione dei tassi bassi + accondiscendenza politica viene presa in modo pacifico, e nessuno di noi è un genio.

secondo me date troppo peso a queste cose.
Quando spiego ai miei compagni di univ le cose che leggo in questo ed altri blog sulla crisi economica

Cosa studi e dove?

secondo me date troppo peso a queste cose.

Potresti descrivere con maggior dettaglio a quali cose pensi che venga dato troppo peso, e da parte di chi?

la questione dei tassi bassi + accondiscendenza politica viene presa in modo pacifico,

Anche qui, se puoi dare maggiori dettagli.

Ma hai pensato di rendere partecipe di questo tuo articolo anche la redazione di Repubblica? Sarebbe una gran cosa, IMHO!

Ottima scelta la Duvel! Se dovessi passare dal Belgio, una è pronta per te. Saluti!

Stai tranquillo Alessio, a Repubblica queste cose le leggono. Così come le leggono al Corriere. Le leggono e decidono di far finta di niente.

Il Rampini dibatte con Nichi Vendola. Abbiate cura di cliccare sulla seconda pagina e andare all'ultima domanda, che è quella in cui si parla dei pinguini.

Vabbè, ma che altro deve fare Vendola, scandire "viva Hayek, viva Mises, viva Ayn Rand"?

ha detto cose condividibili:

 

stiamo sbattendo contro il muro di una decrescita amara che significa politica della miseria. Io vengo da un Mezzogiorno dove la disoccupazione giovanile tocca il 30 per cento e la crescita è l'unico veicolo per centrare obiettivi come il pareggio di bilancio o il contenimento del debito. (e quindi si capisce che anche per NV sono priorità)


Faccio qualche esempio pratico. Le città non devono più crescere, sono cresciute troppo e sembrano quella rana che voleva assomigliare al bue. Ma può fermarsi l'edilizia? No. Si dovrà occupare di riqualificare, riusare, riciclare il costruito. (cfr. quello che ha scritto MB sulla bolla immobiliare).


La sinistra era arretrata sui temi dell'ambiente e quanto alla libertà aveva giustificato i Gulag o Cuba. 

 

 

direi che ha ragione (ed è meno fumoso di Rampini). In quanto al pinguino, io avevo pensato a quello di Linux, non alla genetica...

 

a parte le insistenze su decrescita mentre si scorreggia allegramente dopo vari voli in aereoplano, avete notato che i pinguini sono cretini?

http://www.youtube.com/watch?v=tOnB1ovVEHU&feature=related

Federico Rampini, scrittore e giornalista, corrispondente de la Repubblica in Asia e negli Stati Uniti, nell'anteprima presenta Alla mia Sinistra, in libreria da lunedì 31 ottobre, riflessione sul sogno infranto del liberismo progressista.

Ha detto:

1) la diseguaglianza sociale è la causa principale della crisi

2) un crack che comincia con fallimenti bancari dura almeno sette anni (come per gli specchi?ndr)

3) declino dell'occidente assediato dai paesi emergenti

4) roosvelt ha avuto uno scatto di fantasia per risolvere la crisi degli anni 30

5) bisogna scegliere 100 cose essenziali da fare

6) il Brasile è la vera nuova socialdemocrazia

7) Steve Jobs non pensava ai profitti

......


scusate, non ce l'ho fatta, ho perso il conto. Ne ha dette tante in 10 minuti.

Però ha scritto un libro con tutti i dettagli.

 

Io non ne so molto a proposito ma quello che so lo condivido qui: riguardo i 7 anni della crisi (come le piaghe di Egitto) pare che l'idea sia presa (in quale maniera non so dato che non ho letto il libro) da qui http://press.princeton.edu/titles/8973.html . Qui http://www.nytimes.com/2010/07/04/business/economy/04econ.html?ref=business&src=me&pagewanted=1 un articolo su libro e autori

 

L a decadenza e' gravissima, Ilich ne aveva DUE,dico2, cose da fare (l'elettrificazione e i soviet), questo ne ha 100, computational explosion o rincoglionimento?

serata angosciosa, senza dubbio: rampini, renzi, la gabanelli che parla di complotti della cia e di agenti che ti minacciano con la pistola per darti dei soldi, e per finire sul forum di coelestis (astronomia), mi becco pure un copia-incolla di guido rossi nell'ameno  thread  "verso il default".

tutte le volte che mi allontano dai simpson e da "com'è fatto" succede così.

 

 

 

agenti che ti minacciano con la pistola per darti dei soldi

 

Ha mica detto dove?

 

renzi, la gabanelli che parla di complotti della cia e di agenti che ti minacciano con la pistola per darti dei soldi

 

Renzi non è stato pessimo come mi aspettavo, direi quasi sufficiente.

Report, invece, è stato un delirio complottista assurdo, dopo 10 minuti ho detto a mia moglie "Quante volte ti devo ripetere che non voglio vedere Voyager?". Penoso! (ma uno che ne capiva qualcosa di economia lo hanno intervistato? Lo chiedo a chi ha avuto il coraggio di seguire fino alla fine).

Poi vado a leggere la posta stamattina e trovo questa lettera (ve la posto tutto, sicuro che potrete apprezzare il fine contenuto umoristico)

 

Un nuovo 92 sta per esplodere, ma planetario e ben più grave, a partire dall'arresto quantomeno di coloro che hanno commesso consapevolmente il crimine del signoraggio, tra i quali - salvo assoluzione per incapacità di intendere e di volere - governatori delle banche centrali, capi di governo, ministri, responsabili delle banche commerciali, alti dirigenti sindacali, giornalisti, 'economisti' di regime eccetera. Signoraggio primario che consiste nel fatto che la Banca d'Italia, la BCE, la FED, e le altre banche centrali sono incredibilmente private e stampano i soldi al costo della carta e dell'inchiostro per poi venderli, al valore facciale, agli Stati, che glieli pagano con i buoni del tesoro, creando così, attraverso questa immensa truffa, il debito pubblico, per eliminare il quale è sufficiente nazionalizzare le banche centrali; mentre, per eliminare l'ancor più grave signoraggio secondario, occorre pareggiare i tassi passivi a quelli attivi, in modo che gli interessi vadano ai proprietari dei soldi (e allo Stato per i prestiti frutto del moltiplicatore monetario), sicché alle banche vada solo la remunerazione del servizio. Signoraggio dal quale dipendono anche le tasse, che sono illegittime e vanno eliminate, perché servono solo a rastrellare denaro inverato per comprare dalle banche centrali il denaro da inverare.

 

Se non vi basta c'è anche il video (non uso l'embed per carità di patria).

bene, bravi, ridete...

perché non confutate con argomenti seri alle dinamiche delle relazioni economiche fra primo e terzo mondo?

credete sia impossibile che le relazioni si siano giocate su un disequilibrio e anche attraverso prove di forza?

secondo voi il caso del Burkina Faso implica che questa nazione fosse così importante da non potersela perdere o essenzialmente  potrebbe essere stata usata come esempio per altri, proprio per la sua nullità diplomatica?

così, giusto per curiosità.

Alcuni anni fa lessi un necrologio di Rampini, credo sul Venerdì di Repubblica, dedicato ad un guru indiano e copiato di sana pianta da un Obituary di The Economist, apparso la settimana prima.

Scrissi a Rampini ricordandogli i suoi anni tanto decandati a San Francisco, dove, come nel resto del mondo anglo-sassone, il plagio è considerato ragione sufficiente per venir buttati fuori da un quotidiano come da un'università.

Non mi rispose e mi sembra di capire che il vizio sia rimasto.

sempre di Rampini, any comments? (l'edizione cartacea, non trovo il link)

A me è sembrato più ragionevole l'articolo dei due analisti finanziari sugli effetti distorsivi dell'Hft

non trovo, a pag. 13 il nostro si occupa di materie prime.

l' hft è in prima di spalla, firmato da giannini.

Sarebbe possibile avere un riassunto per noi expat? Mi piacerebbe avere la possibilita' di commentare :-)

 Mi son talmente rotto di questa diatriba pubblica che, dopo tre anni, ho convinto dei colleghi al Fed di St Louis di scriverci un paper per spiegare l'ovvio. 

Purtroppo c'è un bisogno disperato da queste parti di spiegare certe ovvietà e una prova lampante della confusione e disinformazione ci è stata offerta dalla caciara sugli ultimi referendum. Figurarsi che idea si può fare l'italiano medio dopo che in televisione gli hanno raccontato che la colpa della crisi è del capitalismo ed aggiunge questo all'idea che aveva già capitalismo=clientelismo berlusconiano.

Mi rendo conto che per degli economisti professionisti possa essere frustrante tornare sempre all'ABC però questo è il livello non solo dei lettori non specialisti (che non sarebbe così  grave), ma anche purtroppo di tanti addetti ai lavori che invece di aiutare la gente a capire dicono stronzate.
Possiamo solo chiedervi di continuare (su questo sito e altrove) l'opera meritoria che portate avanti, invitandovi a non dare veramente niente per scontato.

Grazie

Ho letto sul fatto di oggi che la disoccupazione è salita dello 0,3% assieme all'inflazione dello 0,4% rispetto a quella degli altri paesi dell'unione europea..

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/31/disoccupazione-giovanile-al-293-mai-cosi-alta-dal-2004/167513/

Ma non c'è un trade-off tra inflazione e disoccupazione? o siamo di fronte ad una curva di phillips aumentata delle aspettative?

alla Sagra della Zucca di Pecorara: "Il ministro dell'economia Tremonti non ha voluto parlare di temi di attualità né rispondere alle domande dei giornalisti. Si è limitato a rivolgere queste parole ai militanti: "Sta venendo il tempo di mettere la ragione ed il cuore al posto del saggio di interesse, di mettere il pane al posto delle pietre e l'uomo al posto dei lupi". 

 

estiquaatsi !!!

ubi maior si conosca il seguito, tuttavia va pur osservatio che e' cruciale o eliminare il lardo o lo zampino, altrimenti come disse il prof. Vaccadamus, la gatta va tanto.

 

questa una figura ben nota in economia  monetaria. Da una idea del rapporto tra moneta (contante e depositi) e PIL negli ultimi 100 anni.  

I dati che interessano (?) Rampini   sono evidenziati in rosso (anni  2007-2010 ).  Lui commenta i valori assoluti, non rapportati a una misura di scala . Cosa insensata, come i suoi commenti sui dati cinesi afflitti dalla stessa ignoranza delle scale.   

Praticamente nessuna delle sue affermazioni  sui dati  e' vera.  Sulle interpretazioni dei (non) fatti  non commento.   E comunque una chicca il suo inciso

(un fenomeno sinistro, perché fu studiato da John Maynard Keynes a proposito della Grande Depressione  

Da una metrica ferrea per  giudicare la rilevanza del problema. 

 

                                       Buona domenica e saltatene l'articolo, nel caso vi fosse su quel giornalaccio untuoso che ancora comprate!

scrive michele boldrin.

Il <<giornalaccio untoso>>, sembra aver deciso, oltre che rimasticare malamente, come scrive lo stesso Prof. boldrin, di rifilarci anche un bel po' di disinformazione. 

Infatti, Andrea Tarquini, corrispondente da Berlino per la Repubblica, soltanto qualche giorno, scriveva di brevetti, in merito a prodotti agricoli. In che termini ne ha scritto? A dircelo, ci ha pensato, egregiamente, il fisicoMauro Venier sul suo blog. Giordano Masini, a sua volta, ha poi chiuso il cerchio.

 

 

Grazie Salvatore :)

L'articolo di Tarquini sulla Repubblica non ha attivato i commenti. Se a qualcuno interessasse, mi sono permesso di inviare alla redazione web della Repubblica il seguente mail.

Saluti,

Mauro.

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Spettabile redazione,

il 25 ottobre avete pubblicato sul vostro sito l'articolo "Brevetti, patate e broccoli come auto di lusso - Le mani delle multinazionali sui prodotti agricoli" (http://www.repubblica.it/economia/2011/10/25/news/brevetti-23791788/?ref=HREC2-9).
Articolo che mi ha fatto accapponare la pelle per il cumulo di scemenze che contiene. L'autore non ha assolutamente la minima idea di ciò di cui parla.

Ora, una settimana dopo, vedo con raccapriccio che l'articolo è ancora presente sul vostro sito, che nessuno ha pensato di salvare almeno la faccia di Repubblica togliendolo.

Comunque, se volete imparare qualcosa su brevetti e prodotti agricoli, potete leggere il mio commento al proposito: "Ignoranza brevettata" (http://pensieri-eretici.blogspot.com/2011/10/ignoranza-brevettata.html), egregiamente completato da un ulteriore commento di Giordano Masini: "Il broccolo di Repubblica" (http://lavalledelsiele.com/2011/10/26/il-broccolo-di-repubblica/).

Persino Dario Bressanini, che ha il suo blog presso di voi (http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it), in uno degli ultimi commenti a questo suo intervento "OGM, una panoramica" (http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/06/27/ogm-una-panoramica/) ha scritto che l'articolo di Andrea Tarquini è stato giustamente massacrato.

Sinceramente, tanta ingnoranza scientifica e il suo diffonderla da parte vostra è semplicemente vergognoso.

Cordiali saluti,

Mauro Venier.

www.linkiesta.it/brunetta-crisi

Infatti il clima e' cambiato con l'alluvione ligure. Dalle parole di Brunetta ma anche di tanti altri politici traspare la frattura dell'economia della volonta' (politica) e quella della ragione (il mercato). Nella prima esistono privilegi e pasti gratis, nella seconda (come nella vita quotidiana) non e' scontato che ogni giorno si raggiunga la somma necessaria per accoppiare pranzo e cena... in tutto questo gioco paradossalmente certa sinistra, ma anche trasmissioni altrimenti autorevoli come Report, stanno facendo il gioco di Voltremont e compagnia cantante scaricando le colpe sulla "sordida speculazione internazionale" e le agenzie di rating. 

 

PRATICAMENTE TUTTO IL COMPORTAMENTO CICLICO DELL'ECONOMIA USA DAL 2007 AD OGGI È ATTRIBUIBILE A, E SPIEGABILE CON, LA CRISI DEL SETTORE COSTRUZIONI

 

Mi scusi Professore, a parte l'articolo di Rampini, devo capire che nell'attuale crisi USA (e occidentale, più in generale) non gioca nessun ruolo lo spostamento della produzione industriale in Cina e negli altri paesi dell'Asia orientale?

Non è una crisi industriale, questa che stiamo vivendo?

Glielo chiedo per tranquillizzarmi (sa, sono papà ...), perché da quel poco che posso capire mi pare di stare assistendo al tramonto della supremazia economica (e quindi politica) dell'occidente.

E ogni opinione contraria ha effetto ansiolitico, e quindi è ben accetta, specie se autorevole come la Sua.

La ringrazio per l'attenzione che riuscirà a darmi.

Se possibile, si può rispondere anche alla mia sulla curva di phillips? 

Non sono Michele Boldrin, ma io seguo i mercati delle materie plastiche (che non sono implicate nel settore costruzioni) e non c'è crisi in questo settore, e mi sento di affermare che il manifatturiero in generale è in crisi fino a un certo punto (negli USA è tornato ai livelli pre-crisi), mentre il settore costruzioni è in crisi nera (e trascina al ribasso il manifatturiero).

Se guardi gli indici del LME per le materie prime vedi che tendono al rialzo. Segno che le industrie (come totale) non sono in recessione.

 

Qualche minuto fa il guru imperversava in una trasmissione chiamata "TG3 Fuori TG". Per i masochisti la puntata è online. La trasmissione inizia con "Il capitalismo è il male, e non si puó regolamentare il male" (M. Moore).

Beh, facendo come con le equazioni, che si eliminando per semplificare i termini comuni a destra e sinistra (ogni rifrerimento è casuale) abbiamo "non si puo' regolamentare il capitalismo". :-)


Ne approfitto per segnalare questo dal blog di PK

Ottimista, ... direi :-)

Magari PK ne approfittasse per ragionare sul fallimento delle politiche basate su bassi tassi di interesse (denaro quasi a costozero) e spesa pubblica come unico volano della crescita, stampa a go-go di carta per sostenere l'economia e defict spending, soprattutto negli stati ora chiamati PIGS (con l'eccezione dell'Irlanda, che debito prime del 2008 non ne aveva e quindi mi riferisco alla "I" solo per l'Italia).

 

 

sentito questa mattina alla radio. tra poco esce un suo libro, la tesi di base 

è che solo la sinistra può salvarci perchè solo una politica redistributiva può correggere 

gli squilibri che hanno provocato la crisi finanziaria.

Cosa ne pensate?

http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/getPDFarticolo.asp?currentArticle=16C0W1

si ripete il mantra? Cioè, la finanza ha dei problemi, c'è disparità di redditi forse oltre il sostenibile, mancano prospettive di mobilità sociale, ma siamo sicuri che i nessi causali siano quelli che dice Rossi?

Su Rossi-economista non ho le competenze per esprimermi (come Rossi-uomo mi sono fatto una mia idea***) comunque la cosa veramente interessante dell'intervista sono le stoccate feroci a Mario Draghi. Veramente cattivo o_O

 

 

***Es: quando venne nominato commissario straordinario della FIGC disse di essere "superpartes" perchè non si intendeva di calcio, dimenticandosi di essere stato consigliere d'amministrazione dell'Inter.

Da milanista potrei concordare (sei dell'Inter = non ti intendi di calcio) ma non sono così estremista e, soprattutto, credo non sia stata una risposta onesta.

 

In quell'intervista Guido Rossi spara cazzate. Cosa che non sorprende, essendo egli un estimatore di Tremonti. Anche a lui il consiglio di leggere Krugman. Anzi, di leggerlo ancora di più: consiglio un pezzo classico apparso su Foreign Affairs nel lontano 1994. È del tempo in cui Krugman faceva ancora l'economista a tempo pieno e non si preoccupava troppo di far propaganda alle cause a lui care. In quell'articolo, tra le altre cose, Krugman mette al suo posto Robert Reich, che oggi è uno dei proponenti più rumorosi della teoria ''la disuguaglianza ha causato la crisi''.

Io veramente questa cosa non la capisco. Cosa c'è di sbagliato, soprattutto per persone che si autoproclamano di sinistra, nel dire che la disuguaglianza è cosa indesiderabile di per se, senza inventarsi effetti che non ha (che è la posizione di Krugman)? Non so, qual è l'idea? Che se facciam credere che la disuguaglianza causa la crisi diventa più facile fare politiche egualitariste? Allora, tanto che ci siamo, diciamo pure che la disuguaglianza causa il cancro. Mah.

Mamma mia, che coacervo di utter nosense.

Inizia col parlare di disuguaglianza cross-country, e già qui qualunque giornalista normodotato avrebbe dovuto chiedergli cosa ne pensava dei milioni di cinesi ed indiani (per non parlare di vietnamiti, thailandesi, malesi, etc.) usciti dalla malnutrizione negli ultimi 20 anni. Transeat.

Fa l'esempio del Brasile come "modello di successo" di protezionismo per ridurre la disuguaglianza, senza considerare l'effetto sulla ricchezza aggregata. In soldoni, il protezionismo il Brasile lo paga in termini di riduzione del benessere aggregato; la riduzione della disuguaglianza che ne consegue ha gli stessi effetti di una tassazione redistributiva, non vedo dove stia il successo.

Parla di evaporazione del "sogno americano", quando il sogno americano è vivo e presente, basta vedere il numero di studenti cinesi e indiani nati in povertà che vincono borse di studio nelle università di mezzo mondo. Tra l'altro fa pure notare che lui ha campato di borse di studio! Si vede che detesta i cinesi...

Infine su Draghi ("infine" perché mi sono rifiutato di leggere oltre) semplicemente vomitevole, sia sul discorso dello swap "organizzato dalla banca americana per nascondere il debito greco" (posso immaginare che i poveri politici greci vi siano stati costretti...) sia ancor di piu' sui paper scritti con Merton! Non so che paper sia, su Google Scholar non l'ho trovato, ma questo signore fa una colpa a Draghi di aver scritto un articolo con uno dei piu' grandi esperti mondiali di finanza? Ma che è, la colonna infame?

Io direi un luminoso esempio della cultura italiana imperante.

Rossi dice che le banche usa hanno 1000 miliardi di dollari di crediti inesigibili per studenti americani che non possono rimborsare i prestiti universitari. Mi sembra (a naso) che ci siano vari zero fuori posto.

Che ne dite?

Per me è meglio di quello di Rossi. lasciamo stare il solito cappellotto sulla crisi del neoliberismo, 

però dice: 

Tutto ciò comporta una lotta dura, aperta, e impone il rifiuto di scorciatoie e demagogie. Ai giovani va detto con assoluta chiarezza che essi non hanno altro futuro che non sia l’europeizzazione dell’Italia, vincoli compresi. Anche se l’Europa di domani non fosse più dominata dalle attuali oligarchie finanziarie e dai rottami della destra, la condizione per l’Italia per non finire ai margini è che una nuova generazione faccia il lavoro che i padri non hanno fatto: le grandi riforme. Per farle non serve a nulla inveire contro le banche che sono assolutamente necessarie. Occorre porre fine allo spreco enorme delle risorse del Paese.
Il che significa che essenziale diventa lo scontro con quel grumo di rendite, di privilegi, di ostacoli alla mobilità sociale che stanno scaricando sulle nuove generazioni tutti i costi del sistema.
Il punto centrale è che il sistema italiano non può tornare a competere con un’economia aperta dove ciò che decide è la produttività totale del sistema se non si rompe questa sorta di gabbia in cui sono intrappolate le risorse fondamentali del paese.
Stiamo attenti quindi a non sbagliare. È del tutto fuori dalla realtà pensare a un ritorno al vecchio statalismo, così come sarebbe del tutto illusorio sfuggire alla necessità di politiche di rigore e di risanamento finanziario. 

forse c'è un terreno comune 

o forse gli ha dato qualche dritta la figlia Lucrezia...


 

Sembra finalmente di sentir dire qualcosa di sensato, speriamo che serva a qualcosa.

"L'unico modo di uscire dalla crisi è con politiche di sinistra, una redistribuzione del potere d'acquisto, come negli anni '30"

 

Federico Rampini in diretta su SkyTG24 in questo momento. No comment. 

"L'unico modo di uscire dalla crisi è con politiche di sinistra, una redistribuzione del potere d'acquisto, come negli anni '30"

Federico Rampini in diretta su SkyTG24 in questo momento. No comment.

 

Con la vostra denigrazione "ideologica", da Veri Ignorantoni della politica, state facendo diventare socialisti anche i giornalisti piccolo-borghesi, figurarsi la borghesia impiegatizia.

Le Sinistre vi dovrebbero dare il Premio Gelato del Nonno, se andranno al potere.

RR

 

Ricordate quando Michele è andato a Ballarò? Ha distrutto tutti (da Castelli a Lupi)..uno così in un paese normale lo avrebbero come ospite fisso con cui confrontarsi e invece..puff è sparito. Il motivo lo immagino: se fosse andato lui, non sarebbe andato manco un politico.....E io di canoni ne avrei pagati anche due :D 

Perché pensano con la stessa coerenza logica di Renato Brunetta, conoscono ed utilizzano dati e fatti come fa la MaryStar Gelmini e scrivono argomentando con lo stesso stile di Giulio Tremonti, ecco perché.

 

Sembra però che Tremonti abbia di recente fatto un'affermazione in parte sensata:

"Mr Tremonti was quoted as telling the prime minister: “I am saying that on Monday there will be a disaster on the markets if you, Silvio, stay at your post and do not go. Because the problem for Europe and the markets, correct or not as it may be, is in fact you.”"

http://www.ft.com/intl/cms/s/0/04d0cf5a-0640-11e1-8a16-00144feabdc0.html#axzz1cjVsxPYN

Mi è capitato spesso di leggere racconti simili. Mi pare che siano rimasti solo loro a difendere la parità aurea, ormai, "the barbarous relic". Ma c'è mai stata veramente nei fatti e non solo formalmente una parità aurea? Non vorrei esprimermi sull'argomento, ne so troppo poco, ma ho sempre visto il credito moderno solo come una versione aggiornata del sistema d'emissione di tratte che i capitalisti commerciali ed industriali si facevano una volta come forma di pagamento. Le banche si limitano a convalidare questo credito e a conferire valore sociale al denaro. Gli austriaci sembrano confondere assieme il denaro creditizio con quello statale a corso forzoso. Comunque questo articolo è particolarmente elementare, ho letto roba loro più elaborata. Ma forse il senso è già tutto li.

 

Qui la Repubbilca (riportata; l' accesso diretto è a pagamento)

Qui il NYT.http://www.zeroviolenzadonne.it/mostrapp.php?id=16196

http://www.noisefromamerika.org/Sala_Stampa/rassegna_stampa_online/Pagine/PdfNavigator.aspx?d=08-11-2011&pdfIndex=89

e adesso:

NYT, otto novemmbre

e oggi su Repubblica ed. cartacea l'articolo sull'imprenditore  milionario latino che non sa l'inglese.

quo usque tandem...

 

Ho cercato, sia fra i commenti che sul web di quel giornale, che potrebbe anche chiamarsi IlGiornale (mentre troppe delle nostre menti che si credono di sinistra continuano a leggere come fosse la Bibbia), e non ho trovato l'articolo que commentanto da Michele.

Qualcuno mi lancia una mano?

 

Grazie

Basta cliccare sulla parola "discettò" sul sommario di questo post, subito sotto al titolo.

Fabrizio

e sopratutta larepubblica, continua a non permettere di commentare i proprii articoli, roba che neanche ilgiornale.

E i suoi lettori mica se lo chiedono perché.

 

Saludos


Qui c'è una gara a sparare giudizi, che dovrebbe placarsi con la presenza di persone competenti al Governo.

Ora tale Matteo Motterlini affermava sul corrierone che i macroeconomisti sono in crisi d'identità

Chiedo lumi ai macro economisti, naturalmente.

Motterlini è un neuro-economista, vale a dire uno che spiega l'azione economica indagando sul funzionamento del cervello di chi compie, per es., investimenti in borsa.

Da qui alla dimensione macro c'è qualche differenza, credo. 

L'ho detto mille volte e lo ripeto: PRATICAMENTE TUTTO IL COMPORTAMENTO CICLICO DELL'ECONOMIA USA DAL 2007 AD OGGI È ATTRIBUIBILE A, E SPIEGABILE CON, LA CRISI DEL SETTORE COSTRUZIONI. Il resto dell'economia è back on track e sta crescendo più o meno, quarter in quarter out, al ritmo a cui è cresciuta, in media, negli ultimi 20 anni. L'eccesso di disoccupazione (data la fase ciclica, diciamo dal 9% al 6,5%) è dovuto tutto alla crisi delle costruzioni e dei settori ad essa collegati.

P.S. Mi son talmente rotto di questa diatriba pubblica che, dopo tre anni, ho convinto dei colleghi al Fed di St Louis di scriverci un paper per spiegare l'ovvio. Sarà pronto prima degli orrendi tacchini di fine Novembre. Ma basta guardare i dati senza avere gli occhi foderati di krugmaniano prosciutto e si capisce tutto da soli. Il dibattito di politica economica sta diventando davvero stucchevole. Buona domenica a tutti.

Michele, avete/hanno poi scritto il paper?  Mian e Sufi stanno sfornando un paper empirico dietro l'altro a supporto della storia del leverage hangover (l'ultimo esempio e' qui: What Explains High Unemployment? The Aggregate Demand Channel).  Sarei curioso di vedere analisi empiriche "di segno opposto". Ho cercato sul sito della St. Louis Fed (qui) ma non ho trovato nulla. Grazie

Ho dato un'occhiata a questa analisi che l'Espresso/Repubblica fa del mondo degli High Frequence Traders. Accanto a spiegazioni ragionevolmente accurate (e sono generoso) c'e' un commento di Rampini assolutamente farneticante: pieno di luoghi comuni, senza un'idea, senza una comprensione dei problemi, senza un briciolo di intelligenza. Inizio a chiedermi se costui abbia un cervello.

Sono molto più sconvolto dall'articolo adiacente che parla del procuratore di Trani e della sua inchiesta sulla finanza internazionale dove ha intenzione di convocare anche Krugman!! Ma questo procuratore è ancora in giro ? Non lo hanno rimosso dopo aver comandato l'ispezione negli uffici di Standard&Poors? Ma in Puglia non hanno altro da fare? Chessò calcioscommesse, sacra corona unità?

mi piace pensare al bicchiere mezzo pieno: le "spiegazioni ragionevolmente accurate", poche righe cmq, sono state un bello sforzo rispetto al livello medio dei commenti sull'argomento. chissà se cominciano ad avere qualche dubbio su rampini e sulle vulgate correnti.