Le due congreghe partitiche contrapposte hanno, dunque, gli stessi voti. Poiche' le leggi elettorali servono, in democrazia, per attribuire temporaneamente il potere esecutivo ad una delle due parti anche, e soprattutto, in circostanze come queste, governera' la coalizione guidata da prodi. Fine della storia, fatta eccezione per la giusta ironia del pifferaio berlusconi che, volendo strafare nelle proprie ruberie (oops, pifferate), e' finito suonato dalla legge elettorale medesima ch'aveva confezionato per ritornare a sgovernare l'italia dopo cinque anni di incredibile malgoverno. V'e' un'altra ironia, meno palese: qualcuno si ricorda le grida, sulla stampa italiana di sinistra, nell'autunno del 2000, quando Bush vinse per pochi voti? Vi ricordate le accuse di deligittimazione, scandalo, colpo di stato, sistema politico usa antidemocratico ed aperto a tutti i tipi di manipolazione, eccetera? Ecco, sorrido e la butto li', magari qualcuno ch'io conosco mi legge, gli si rinfresca la memoria, e si vergona un po' ...
Nonostante le roboanti promesse gridate a piazza santi apostoli dalla mortadella rediviva - ma solo a tarda notte: prima era scappato in frigo con i fedeli salami a far conti ed a nascondere il panico - non aspettiamoci molto. Ha detto, secondo gli acclamanti giornalisti, che voltiamo pagina, che comincia la nuova primavera (spero non praghese ne' parigina) e che ora vedrete che facciamo schegge. Ma faranno solo polvere da pialla, nessuna rivoluzione, anzi nemmeno volteranno nessuna vera pagina, cambieranno solo qualche velina, televisiva o ministeriale che sia, perche' cuccare lo gradiscono anch'essi, seppur al buio. Il divo andreotti giulio gli votera' la fiducia assieme a scalfaro luigi e colombo emilio (nel caso abbiate vissuto gli ultimi anni da emigranti nella pia illusione che fossero in galera per aver protetto la figlia ladra il primo e depredato la basilicata per 40 anni il secondo, vi sbagliate: sono senatori a vita, ed ora governano loro di nuovo). Non faranno nessuna rivoluzione perche' dai voti di mastella, colombo ed andreotti dipendono, per non parlare di quello del senador pallaro che, come ci ha prontamente informato il nostro giorgio, ha come programma elettorale che i generosi sussidi italioti non si limitino al mezzogiorno ma vengano estesi agli argentini d'origine italiana. Costoro sono almeno il 50% di quel paese e poiche' - con un presidente ch'e' andato a scuola da bertinotti e castro e proibisce l'export della carne, invita al boicottaggio delle imprese che aumentano i prezzi, e via andando remengo - l'argentina sara' presto alla fame una volta ancora, l'idea son sicuro verra' immediatamente fatta propria da bertinotti, casarin, e le suore dell'immacolata concezione assistita ('che' anche loro, son certo, fan parte dell'unione). Ma anche se cosi' non fosse e dei voti dei vitalizi non avessero bisogno, conta poco: dei propri voti certamente hanno bisogno, e tra prodi e colombo le uniche differenze sono l'eta' e l'accento (beh, c'e' forse un altro piccolo dettaglio, ma l'ometto e lascio che gli esperti lo intuiscano.)
Quindi, non serve una magica e cristallina palla per indovinare che: (i) ritorneremo a qualche maggioritario, questa volta forse scritto da sartori e non da un cretino; (ii) bloccheranno o elimineranno le riforme della moratti, ma non quella che ricentralizza i concorsi universitari; (iii) faranno finta di abolire la biagi, ma poi la lasceranno li dov'e' e com'e', perche' un po' gli serve sia a loro che agli amici di corso d'italia; (iv) forse faranno una legge sul conflitto d'interessi, ma sara' aria fritta senno' come fanno con i vari amici loro che gia' stanno nei ministeri a fare i direttori e segretari generali? (v) bloccheranno la devolution, tanto era un'assurdita' antifederalista che mai avrebbe funzionato in ogni caso, ma s'inventeranno la loro versione di federalismo, ancora piu' contorta e con piu' tasse ed ancor piu' burocrazie alimentate dalle nuove tasse; (vi) bloccheranno un po' di grandi opere annunciate elettoralmente; (vii) metteranno una tassetta sui guadagni in conto capitale fatti sulle options asiatiche se tenute in portafoglio meno di quattro secondi, annunciando d'aver cosi' tassato le rendite finanziarie, e poi ... e poi (viii) incominceranno a litigare sull'alta velocita', il nucleare, i pacs, il controllo sulla rai, le tasse scolastiche, le cellule staminali e terminali, il contratto dei ferrovieri, i soldati in iraq ed afghanistan, gli appelli del pastore tedesco perche' si renda illegale l'aborto ...
Piu' importante, comunque, e' cio' che non faranno, e qui la lista e' lunga e triste assai.
Non taglieranno la crescita delle pensioni razionalizzando il computo della mortalita' attesa e del tasso di rendimento interno, non allungheranno d'almeno cinque anni l'eta' di pensionamento, non elimineranno 2/3 delle pensioni d'invalidita', incluse quelle gia' in essere, rimandando sul mercato del lavoro 4 o 5 milioni di parassiti con l'ernia finta al disco vero, e non toglieranno i fondi pensione dalle mani clientelari dei sindacati di categoria perche' senno' quest'ultimi gli stipendi ai loro inutili ed incompetenti burocrati sindacali come li pagano?
Non elimineranno i vari ordini professionali, nemmeno quelli dei notai e dei farmacisti.
Non privatizzeranno ne' le poste, ne' le ferrovie, ne' l'alitalia, ne' la rai, ne' finiranno di privatizzare eni ed enel e via andando, ne' privatizzeranno l'aci, la finmeccanica, la fincantieri, e quant'altro volete voi aggiungere; forse privatizzeranno il poligrafico dello stato, ma non datelo per certo. Le societa' di gestione degli aeroporti, per certo, devono rimanere di comuni e province in quanto beni strategici: se il comune di foligno non e' proprietario del proprio aeroporto potrebbe essere invaso, via elicottero, dalle minacciose armate spoletane.
Non ridurranno da 8000+ a 1500 i dipendenti bankitalia, con grande sollievo di vari ex amici nostri che, altrimenti, dovrebbero cominciare a lavorare per vivere; nemmeno taglieranno i ministeriali romani d'un centomila unita'; non chiuderanno il cnel, e neanche i vari laboratori cnr, o l'inea (scommetto che questo non sapete cos'e'!) o l'enea (questo e' gia' piu' facile, suvvia); altre nostre conoscenze pseudo-accademiche continueranno a dirigere eserciti di finti economisti e sociologi e politologi e statistici che, alloggiati in lussuosi e settecenteschi palazzi romani, scrivono, ogni tanto, fregnacce impresentabili, impubblicabili ed impubblicate, percependo salari peraltro gradevoli.
Non aboliranno le camere di commercio, e nemmeno le stramaledette province, anzi ne faranno qualcuna di nuova per accontentare qualche loro accolito che ha bisogno di voti locali il prossimo giro. Forse avremo la creazione della nuova provincia distaccata di buenosaires.
Non taglieranno d'un terzo i contributi sociali dei lavoratori dipendenti, ne' aumenteranno quelli dei coltivatori diretti e degli artigiani-commercianti-professionisti (dimostrando un masochismo da cottolengo: questi votano tutti per berlusca!), ne' triplicheranno o quintuplicheranno le tasse universitarie, meno ancora faran pagare le tasse alle coop sui profitti che fanno sfruttando gli immigrati illegali.
Non trasformeranno le universita' in fondazioni finanziariamente indipendenti, abolendo il valore legale della laurea e dicendo loro "andate, e che vinca il migliore", ne' elimineranno il triplo maestro alle elementari ed i professori inutili alle medie ed alle superiori - da applicazioni tecniche a religione a lingue straniere, che intanto, poverelli, coloro codeste non le sanno. Per il lettore giustamente concerned con le lingue: assumere a buon mercato studenti stranieri in italia, che le lingue straniere le sanno e non insegnano, come insegnava la sindacalizzata insegnante d'inglese al liceo di mio figlio, che l'opposto di cold e' warm; e che s'offese quando lui, su consiglio di quel brigante di mio suocero, le chiese "ma lei si comprerebbe e poi degusterebbe un warm dog, signora?". Alle medie e nei licei, di conseguenza, non faranno insegnare chi sa e vuole insegnare ad un salario non piu' da fame. Non chiuderanno i provveditorati, lasciando che le scuole pubbliche diventino cooperative d'insegnanti sulle quali lo stato opera solo un severo controllo di qualita'. E non licenzieranno nemmeno bidelli e bidelle, nossignori che alle vedove ed agli invalidi occorre darci una cattolica e caritatevole mano.
Non uniformeranno i contratti di lavoro, abolendo le miriadi di contratti speciali, contratti temporanei, contratti paranormali o subnormali, figure professionali da circo, e via legislando tra corso d'italia, via po' e via lucullo. Soprattutto, non aboliranno lo statuto dei lavoratori, sostituendolo con garanzie civilistiche, tanto giuste quanto ovvie e banali. Nemmeno aboliranno il valore erga omnes dei contratti di lavoro stipulati dai sindacati amiciloro: ovviamente, perche', senno', gli ex-amici miei con ufficio a corso d'italia o via po' - uil, mai bazzicata - e che non hanno lavorato un giorno in vita, come fanno a far finta di stare a fare la rivoluzione socialista in fumose riunioni contrattuali notturne? Il che vuol dire che terranno le gabbie salariali- e le gabbie dei matti pure: ma non le useranno per passarci lunghi mesi in meditazione.
Non lasceranno che le grandi aziende di distribuzione s'espandano ed entrino nelle citta' o aprano nelle periferie, anche perche' queste irraggiungibili rimarranno perche' le strade tampoco faranno. E lo stesso non faranno per le grandi compagnie d'hotel, o per le imprese di taxi (tanto, basta non dare licenze aggiuntive).
... mi son stancato, e mi viene da piangere (o da ridere), quindi qui mi fermo e mi dedico ad altre attivita', tipo sushi e champagne in ottima compagnia. Ma domani, magari, ricomincio con la lista dei miei sogni privati: non propriamente erotici, ma frustranti certo che si'.
Nulla di tutto cio' faranno, perche' noi siamo un paese per bene e d'antica saggezza, dove la qualita' della vita e' alta come l'acqua d'ottobre a venezia, il pastore tedesco quotidianamente latra in televisione, i sindacati e le corporazioni (presiedute d'attempati playboys con nobile cognome) ancor piu' di quello berciano al sole ed anche al corriere, i furbi imperano, gli illusi emigrano, i cialtroni percepiscono pensioni, ed i saggi governano mentre le ballerine (o veline) ritoccate li trastullano in tv, e soprattutto perche' e' ritornata a governare la politica, come ci ha spiegato ieri quel signore con i baffetti che, per ragioni che un di' abbastanza prossimo vi racconto, trovo secondo solo ad andreotti in quanto iattura della politica italiana. Continuiamo cosi', facciamoci del male.