E così Federico Lombardi, gesuita e direttore della Sala Stampa del Vaticano, usa oggi questo argomento per difendere la Chiesa Cattolica dalle accuse di tollerare o aver tollerato la pedofilia tra le proprie fila, come riportato da Rainews24:
"Concentrare le accuse solo sulla Chiesa porta a falsare la prospettiva". "Solo per fare un esempio, i dati recentemente forniti dalle autorità competenti in Austria dicono che in uno stesso periodo di tempo i casi accertati in istituzioni riconducibili alla Chiesa sono stati 17, mentre ve ne sono stati altri 510 in altri ambienti. E` bene preoccuparsi anche di questi".
La logica è di per sé strana (chissà se Padre Lombardi mi assolverebbe dai miei peccati se domattina andassi da lui a dirgli in confessione quelli del mio vicino di casa), ma l'argomento quantitativo sembra essere: perbacco, 17 è un numero più basso di 510! Esattamente 30 volte più basso! Qualcuno può forse affermare il contrario?
Padre Lombardi, non me ne vorrà se li metto insieme anch'io due numeri, così a scopo illustrativo.
Dunque, in Austria ci sono 0,31 preti per ogni mille abitanti (rigrazio il mio amico Giovanni Prarolo, che è un brillante economista e non un seminarista di Graz, per aver scovato questo numero). Mettiamo intorno a ciascuno di questi preti anche 9 laici maschi zelanti che sono molto addentro alle cose di chiesa. Chiameremo il risultato "preti allargati". In Austria ci sono quindi 3,1 preti allargati per ogni mille abitanti, ovvero 0,31 per ogni cento abitanti.
In Austria, si può calcolare dai numeri qui, ci sono anche 40 maschi sopra i venti anni per ogni cento abitanti. Prendiamo questa come la popolazione di riferimento per gli abusi sessuali sui minori. Cioé assumo che chi commette abusi sessuali su minori appartenga a questo 40%.
I preti allargati costituiscono il 0,31/40 = 0,78% di questa popolazione. Questa è quindi la frazione di abusi sessuali su minori che sarebbero commessi in istituzioni riconducibili alla Chiesa se questi abusi in Austria fossero commessi a caso dalla popolazione maschile sopra i 20 anni.
I numeri riportati da Padre Lombardi indicano che nella realtà questa frazione è 17/(510+17) = 3,22%
Ovvero, la popolazione di "preti allargati" ha una propensione agli abusi sessuali su minori pari a 3,22/0,78 = 4 (circa) volte superiore a quella della popolazione di riferimento. Se i 9 laici maschi zelanti attorno a ogni prete (numero che a occhio e croce va bene e anzi va per eccesso per la provincia in cui vivo) vi sembrano troppo pochi raddoppiateli pure. La suddetta propensione sarà pur sempre doppia di quella della popolazione di riferimento.
Insomma, se vogliamo usare l'Austria come caso rappresentativo, allora la conclusione è rovesciata: è bene preoccuparsi primariamente proprio della Chiesa!
Almeno nella parabola della pagliuzza e della trave, queste due cose di dimensioni cosi' diverse venivano rapportate allo stesso occhio. Se proprio in Vaticano non vogliono leggersi questo, potrebbero per lo meno rileggersi il Vangelo. Vediamo se vi trovano scritto "rimetti a noi i nostri debiti perché tanto c'hai un sacco di altri debitori."
Non fa una piega, Giulio: ah, che bella cosa i numeri ....
E senza citare il - tutt'altro che irrilevante - fatto che gli ambienti "di chiesa" dovrebbero essere eticamente più corretti, quindi meno inclini a perpetrare soppraffazioni e crimini contro gli altri esseri umani. Almeno, a sentir quanto lorsignoriconlesottane abitualmente proclamano, quando si fanno integerrimi (?) paladini d'inviolabili diritti umani e strenui difensori del cosiddetto diritto naturale che, soli, sono in grado di interpretare ......