La lista, per chi non ha voglia di aprire il link del Corriere, è riprodotta in fondo a questo post (il Sole riporta una lista più lunga). Con inevitabile rassegnazione, noto che la provincia di Rovigo è tra le eliminande. Il cuore sanguina, ma il cervello ingiunge compostezza e mesta accettazione. Poi, siccome sono persona stupida e meschina, penso ''sì, però eliminano anche quella di Voltremont!'', cosa che lenirebbe almeno in parte il dolore. Appare sul volto un ghigno di sordida soddisfazione e mi metto a cercare attentamente il nome di Sondrio, ben sapendo che ha meno abitanti di Rovigo. Ma non c'è. Che succede? Rileggo meglio il paragrafo che precede la lista delle province.
Sono in tutto 38 le province con meno di 350 mila abitanti e meno di 3mila chilometri quadrati che rischiano di saltare:
Il grassetto è mio. Che razza di criterio è quello di avere almeno 3mila chilometri quadrati per evitare il taglio? Una provincia ampia e scarsamente popolata sembra invece il candidato ideale per lo smembramento. E a questo punto mi nasce il sospetto: ma quanti chilometri quadri ha la provincia di Sondrio? A wikipedia la risposta: 3.211,9. Fuori di un pelo. Un caso, sicuramente. Così come fu un caso che in altri tentativi di annunciata eliminazione delle province (maggio 2010 e agosto 2011; a quanto pare è uno sport estivo) si decise di escludere le province confinanti con stati esteri. Mi viene un suggerimento pazzo: e se escludessimo dal taglio anche le province che confinano con il più lungo fiume italiano?
VERCELLI,
ASTI,
BIELLA,
VERBANO-CUSIO-OSSOLA,
LECCO,
LODI,
ROVIGO,
GORIZIA,
PORDENONE,
IMPERIA,
SAVONA,
LA SPEZIA,
PIACENZA,
RIMINI,
MASSA CARRARA,
PISTOIA,
LIVORNO,
PRATO,
TERNI,
MACERATA,
ASCOLI PICENO,
FERMO,
RIETI,
TERAMO,
PESCARA,
ISERNIA,
BENEVENTO,
MATERA,
CROTONE,
VIBO VALENTIA,
CALTANISSETTA,
ENNA,
RAGUSA,
ORISTANO,
OLBIA TEMPIO,
OGLIASTRA,
MEDIO CAMPIDANO,
CARBONIA IGLESIAS
Da questa definizione sembra che le province siano enti di gestione del territorio, se il criterio è quello (che a me pare ottimale) di fare province "il più possibile piccole purché in grado di generare economie di scala", mi pare credibile che un territorio sufficientemente esteso sia una condizione sufficiente per istituirne una (a meno che non sia completamente deserto o anomalo in qualche altro modo, ma partendo dalle province esistenti questo non può succedere).
Resta da vedere se la misura data sia corretta da questo punto di vista, ma (purtroppo, visti i precedenti) non è ancora definitiva.
Inoltre non si capisce perché non cogliere l'occasione per ridisegnare tutte le province (usando i parametri numerici come indicazione generale, passibile di eccezioni motivate), tutto sommato ci sono anche altri criteri che possono incidere sulle necessità organizzative (uniformità del territorio, presenza di parchi, tipologia del terreno...); è vero che questi criteri sono per lo più già stati considerati nella creazione delle province attuali, però questo non garantisce che un meccanismo automatico non crei aberrazioni.