Questa settimana: Matteo Orfini, la stella nascente del PD; rating the agencies; come passano il tempo in quel di Roma; pensioni, chi è arrivato primo?; sono i T-bonds beni di Giffen?; Pietro Ichino sull'obbligo costituzionale di pareggio di bilancio;
Buona lettura e buon fine settimana.
- Tra i giovani emergenti del PD c'è un certo Matteo Orfini, un tizio cresciuto alla corte di D'Alema. Questo Orfini, ci spiega in una intervista a Il Fatto, è convinto che l'Italia sia grande perché Finmeccanica è pubblica. Sul serio, leggere per credere.
- Rajiv Sethi, di Columbia University, ripercorre la storia delle agenzie di rating e ragiona sul loro ruolo.
- Il buon Scacciavillani ha un ottimo articolo su Il Fatto riguardo all'ennesimo, penoso, ''incontro tra le parti sociali''. In sé, questi rituali hanno qualcosa di tragico. Invece la riunione della sciura Maria Vittoria Brambilla, ci dicono ministro del Turismo, con i lobbisti del settore (incontro teso a ''individuare le strategie per innalzare il livello qualitativo dell'accoglienza e quindi la competitività del turismo italiano, creando ''opportune sinergie'' tra i principali attori della filiera turistica e utilizzando ''in maniera efficiente ed innovativa'' le risorse disponibili'') fa solo ridere, tanto è inutile. Come il ministro, del resto.
- È una delle poche leggi indisputabili delle scienze sociali: appena di parla di pensioni c'è subito qualcuno che si scatena in difesa dei pensionati e pensionandi. L'unico dubbio è chi arriva prima. Per ora abbiamo già raccolto le indignate dichiarazioni dell'on. Angela Napoli di FLI, (che è un bastione liberista nei giorni dispari, poi nei giorni pari si ricorda dove acchiappa i voti) e degli onorevoli Bersani e Bossi. Chissà chi è arrivato prima. A Bersani sembra vada la palma di primo utilizzatore, per questa occasione, dell'estenuata espressione ''macelleria sociale''.
- I beni di Giffen sono quelli per cui un aumento del prezzo causa un aumento della domanda. Eric Falkenstein ha un pezzo divertente in cui si chiede se i titoli del Tesoro americano non siano un esempio di beni di Giffen. Dopotutto, il loro prezzo è salito dopo il downgrade di Standard and Poor. La tesi non mi convince del tutto (a me pare che Standard and Poor non abbia contribuito alcuna nuova informazione e sia quindi irrilevante) ma, come detto, è divertente.
- Pietro Ichino sul suo blog discute dell'obbligo costituzionale di bilancio in pareggio, partendo da una domanda di un lettore basato sull'articolo di Michele. Non so, è veramente poco convincente.
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http://www.youtube.com/watch?v=4bkve6t2N8E