Questa settimana: il mitico programma economico di Salvini; gli economisti e San Valentino; i tempi della Corte Costituzionale; sull'efficacia delle riforme elettorali.
Buona lettura e buon fine settimana.
- In un intervento su ''Il Foglio'', il Matteo minore ha esposto in 10 semplici punti il suo programma economico. È un qualcosa di sublime per come riesce a sintetizzare le peggiori cazzate de destra e de sinistra. C'è di tutto, dalla voodoo economics per cui tagliando le tasse si migliora il deficit pubblico fino all'invocazione dell'espansione della spesa pubblica specialmente per pensioni, passando per la nazionalizzazione delle aziende in crisi. Speciale ''premio supercazzola'' per il punto otto, in cui si spiega che la diversità si difende impendendo l'immigrazione. Chi pensava che con Tremonti la destra italiana avesse raggiunto, in termini di stupidità e ignoranza, un punto di minimo è costretto a ricredersi. È chiaro che al peggio non c'è limite.
- È un po' un vezzo degli economisti quello di porre domande che ai più sembrano denotare insensibilità estrema e tuttavia è difficile ignorare (vedi il noto: qual è la perdita di benessere causata dai regali di Natale?). Quindi, proseguendo questa nobile tradizione che aiuta l'emarginazione sociale della categoria, oggi poniamo la domanda: quanto è bene spendere per fiori a San Valentino? La risposta è che è un equilibrio di segnalazione. Che è come dire, per quanto tu possa spendere c'è sempre uno più puro che ti epura.
- La Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale l'imposta additiva sui redditi per alcune categorie di imprese, divenuta popolare con il ridicolo e fuorviante nome di Robin Hood Tax. La sentenza stabilisce anche che l'imposta viene abrogata da ora, ma che il fisco non è obbligato a restituire il gettito ottenuto negli anni passati. Vari commentatori (si veda per esempio Mario Seminerio) hanno notato che questo sistema realmente non pone i contribuenti al sicuro dal pericolo di tassazione incostituzionale. Io qua vorrei fare un'altra domanda: ma veramente questi sono i tempi minimi per una reazione della Corte Costituzionale? Voglio dire, ci sono voulti otto anni (e tre elezioni!) per dichiarare il porcellum incostituzionale. Ora ce ne hanno messi quasi altrettanti per dichiarare incostituzionale questa tassa. Qua in Amerika si dice justice delayed is justice denied; possibile che il sistema legale italiano ignori questo ovvio principio? Quali riforme occorre fare perché le decisioni della Corte Costituzionale siano più tempestive? Così, giusto per evitare di avere per un decennio e più dei parlamenti eletti con leggi elettorali incostituzionali.
- È una storia di una terra lontana, ma che forse ha qualche (scoraggiante) implicazione anche per noi. Nel 2010 un'iniziativa di legge popolare venne approvata per referendum in California, con l'obiettivo di cambiare il sistema delle primarie. Essenzialmente l'idea era di passare a un sistema simile al doppio turno, e l'obiettivo era quello di favorire la selezione di candidati più moderati. Da allora ci sono stati due cicli elettorali, il 2012 e il 2014, per cui si sta iniziando ad accumulare evidenza empirica. Ha funzionato la nuova legge? In poche parole: no. Le ragioni sono varie e complicate, ma una delle principali sembra essere che gli elettori non sanno distinguere tra moderati ed estremisti.
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Sandro, non capisco una cosa. Che cosa significa "favorire la selezione di candidati più moderati"? E perché un candidato moderato, di per sé, dovrebbe essere preferibile a uno non?
Edit: credo ci sia qualcosa che non va nel contatore dei like su FB. Il post è stato appena condiviso e segna già 1K condivisioni. Magari è un successone istantaneo... :-)